Recensione
Land of the Lustrous
10.0/10
Recensione di Ataru Moroboshii
-
Di norma i mangaka cercano di scrivere protagonisti con cui il lettore medio si possa rispecchiare, non è però il caso di "Houseki no Kuni" (all'americana "Land of the Lustrous"), poiché il protagonista Phospophilite è una forma di vita minerale, assessuata e praticamente immortale: Phos è una gemma e ben poco ha da spartire con il lettore, tranne forse la sua giovane età. Phos infatti è una giovanissima gemma di 300 anni, ancora ingenua, indecisa ed entusiasta, temperamento che cambierà molte volte attraverso la sua lunghissima vita-minerale.
Durante l'infanzia di Phos l'umanità è già estinta da molto tempo e tre diverse specie abitano il mondo: le gemme che risiedono sulla terra, gli Admirabilis che risiedono nel mare, e i lunari che risiedono nelle numerose lune che dopo svariati impatti con corpi celesti, la Terra ormai possiede. Fra i lunari e le gemme da molto tempo esiste una faida in corso, con i primi che periodicamente compaiono dal nulla è cercano brutalmente di infrangere e riportare sulle loro lune le gemme in pezzi.
Sotto questo aspetto iniziale, "Houseki No Kuni" assomiglia ad un'altro manga della sua epoca: "L'Attacco dei Giganti". In entrambi i manga abbiamo una situazione di assedio al Castello, in cui attraverso molta azione, un gruppo deve periodicamente difendersi da estranei che attaccano per motivi completamente oscuri, ed entrambi i manga hanno un luogo fisico che il protagonista deve raggiungere per ricevere lo spiegone del mondo narrativo. In "Houseki no Kuni" questo luogo è la Luna. E dopo questo punto di svolta che il manga calerà nella sua componente di azione, per concentrarsi su personaggi molto ben scritti e bene analizzati. Primo fra tutti il centralissimo Phospophilite.
Phospophilite, come accennato all'inizio della recensione, è in piena formazione di se stesso e cambierà molte volte, non solo psicologicamente, ma anche fisicamente. Come una nave di Teseo, Phos perderà molte parti del corpo che lo compongono sostituendole con altri tipi di pietre e minerali, affiancando quindi durante la sua maturazione ad un cambiamento psicologico un cambiamento più visibile e fisico. Tanto che già a metà della storia Phospophilite risulterà praticamente irriconoscibile rispetto all'inizio. I sette diversi materiali che compongono la Phospohilite maturata sono un riferimento ai Sette Tesori del Buddismo, che sono appunto sette diverse pietre.
I riferimenti al buddismo importantissimi per la trama, sono purtroppo da me incommentabili, vista la mia conoscenza in materia estremamente superficiale. Mi limito a rivelare che nonostante qualche colpo di scena, la destinazione di questo viaggio appare velocemente abbastanza chiara, e in linea con la religione buddista, ma anche se la meta è chiara il piacere del viaggio sta nel viaggio stesso e quindi il finale per quanto molto lineare risulta pienamente soddisfacente, probabilmente proprio perché non si è voluto strafare con una tossicodipendenza da plot twist che portano diversi autori moderni ad incartarsi da soli.
Quando la filosofia di fondo e le caratterizzazioni dei personaggi sono solide, anche una storia chiara può risultare entusiasmante, in ogni sua parte, cosa che rende "Houseki no Kuni" un manga gradevolissimo dal primo all'ultimo capitolo.
Durante l'infanzia di Phos l'umanità è già estinta da molto tempo e tre diverse specie abitano il mondo: le gemme che risiedono sulla terra, gli Admirabilis che risiedono nel mare, e i lunari che risiedono nelle numerose lune che dopo svariati impatti con corpi celesti, la Terra ormai possiede. Fra i lunari e le gemme da molto tempo esiste una faida in corso, con i primi che periodicamente compaiono dal nulla è cercano brutalmente di infrangere e riportare sulle loro lune le gemme in pezzi.
Sotto questo aspetto iniziale, "Houseki No Kuni" assomiglia ad un'altro manga della sua epoca: "L'Attacco dei Giganti". In entrambi i manga abbiamo una situazione di assedio al Castello, in cui attraverso molta azione, un gruppo deve periodicamente difendersi da estranei che attaccano per motivi completamente oscuri, ed entrambi i manga hanno un luogo fisico che il protagonista deve raggiungere per ricevere lo spiegone del mondo narrativo. In "Houseki no Kuni" questo luogo è la Luna. E dopo questo punto di svolta che il manga calerà nella sua componente di azione, per concentrarsi su personaggi molto ben scritti e bene analizzati. Primo fra tutti il centralissimo Phospophilite.
Phospophilite, come accennato all'inizio della recensione, è in piena formazione di se stesso e cambierà molte volte, non solo psicologicamente, ma anche fisicamente. Come una nave di Teseo, Phos perderà molte parti del corpo che lo compongono sostituendole con altri tipi di pietre e minerali, affiancando quindi durante la sua maturazione ad un cambiamento psicologico un cambiamento più visibile e fisico. Tanto che già a metà della storia Phospophilite risulterà praticamente irriconoscibile rispetto all'inizio. I sette diversi materiali che compongono la Phospohilite maturata sono un riferimento ai Sette Tesori del Buddismo, che sono appunto sette diverse pietre.
I riferimenti al buddismo importantissimi per la trama, sono purtroppo da me incommentabili, vista la mia conoscenza in materia estremamente superficiale. Mi limito a rivelare che nonostante qualche colpo di scena, la destinazione di questo viaggio appare velocemente abbastanza chiara, e in linea con la religione buddista, ma anche se la meta è chiara il piacere del viaggio sta nel viaggio stesso e quindi il finale per quanto molto lineare risulta pienamente soddisfacente, probabilmente proprio perché non si è voluto strafare con una tossicodipendenza da plot twist che portano diversi autori moderni ad incartarsi da soli.
Quando la filosofia di fondo e le caratterizzazioni dei personaggi sono solide, anche una storia chiara può risultare entusiasmante, in ogni sua parte, cosa che rende "Houseki no Kuni" un manga gradevolissimo dal primo all'ultimo capitolo.