Recensione
School Days
10.0/10
Recensione di Stefano Ruocco
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Attenzione: la recensione contiene spoiler
La prima volta che vidi questa serie animata fu nella primavera del 2013. Ne rimasi davvero turbato, perché, all'epoca (a quasi quattordici anni), ero ancora troppo giovane per potermi approcciare ai temi della lussuria, della gravidanza indesiderata e del delitto passionale. Riguardandolo nel 2024, a ventiquattro anni, posso affermare di adorare questo prodotto (proprio per quei temi).
Non discuto della trama, perché numerosi altri recensori l'hanno già fatto (quindi, in cosa dovrebbe differenziarsi la mia analisi?).
Parlerò, invece, di un fatto che nessun altro ha menzionato: il pilot di questo anime. Esiste, infatti, un prototipo, realizzato per pubblicizzare la serie animata. Quello che più colpisce, di esso, è che avesse una qualità d'animazione molto più alta rispetto al prodotto finale (per quanto riguarda gli sfondi).
Un'altra cosa interessante è il fatto che venissero mostrati tre finali negativi del videogioco: "Pushed Too Far", dove Sekai uccide Kotonoha, gettandola davanti a un treno in arrivo; "Bloody End", dove Kotonoha uccide Sekai, sgozzandola con una mannaia (diverso dal finale videoludico, perché non avviene in mezzo alla strada ma a scuola; Kotonoha viene, infatti, immediatamente bloccata da due ragazzi, dopo aver sgozzato Sekai); "To My Child", dove un ferito Makoto si trascina per la spiaggia, prima di soccombere per le ferite inflittegli da Sekai (leggermente diverso, perché avviene di giorno).
Tutti e tre, però, sfocati. La mia interpretazione è che i produttori volessero comunicare che uno di questi tre finali sarebbe stato adattato, ma senza specificare quale. Per questo, sono tutti sfocati. Alla fine, nel prodotto finale, i produttori hanno deciso di mescolare il secondo e il terzo, "To My Child", per il fatto che un'incinta, o presunta tale, Sekai uccida Makoto, furiosa per il suo totale disinteresse verso il loro bambino, e "Bloody End", per il fatto che, in seguito, la stessa Sekai venga uccisa da Kotonoha.
La prima volta che vidi questa serie animata fu nella primavera del 2013. Ne rimasi davvero turbato, perché, all'epoca (a quasi quattordici anni), ero ancora troppo giovane per potermi approcciare ai temi della lussuria, della gravidanza indesiderata e del delitto passionale. Riguardandolo nel 2024, a ventiquattro anni, posso affermare di adorare questo prodotto (proprio per quei temi).
Non discuto della trama, perché numerosi altri recensori l'hanno già fatto (quindi, in cosa dovrebbe differenziarsi la mia analisi?).
Parlerò, invece, di un fatto che nessun altro ha menzionato: il pilot di questo anime. Esiste, infatti, un prototipo, realizzato per pubblicizzare la serie animata. Quello che più colpisce, di esso, è che avesse una qualità d'animazione molto più alta rispetto al prodotto finale (per quanto riguarda gli sfondi).
Un'altra cosa interessante è il fatto che venissero mostrati tre finali negativi del videogioco: "Pushed Too Far", dove Sekai uccide Kotonoha, gettandola davanti a un treno in arrivo; "Bloody End", dove Kotonoha uccide Sekai, sgozzandola con una mannaia (diverso dal finale videoludico, perché non avviene in mezzo alla strada ma a scuola; Kotonoha viene, infatti, immediatamente bloccata da due ragazzi, dopo aver sgozzato Sekai); "To My Child", dove un ferito Makoto si trascina per la spiaggia, prima di soccombere per le ferite inflittegli da Sekai (leggermente diverso, perché avviene di giorno).
Tutti e tre, però, sfocati. La mia interpretazione è che i produttori volessero comunicare che uno di questi tre finali sarebbe stato adattato, ma senza specificare quale. Per questo, sono tutti sfocati. Alla fine, nel prodotto finale, i produttori hanno deciso di mescolare il secondo e il terzo, "To My Child", per il fatto che un'incinta, o presunta tale, Sekai uccida Makoto, furiosa per il suo totale disinteresse verso il loro bambino, e "Bloody End", per il fatto che, in seguito, la stessa Sekai venga uccisa da Kotonoha.