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4.0/10
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Rumiko Takahashi, autrice di manga come "Inuyasha", ha realizzato anche "Rinne", un manga che prometteva molto ma secondo me il risultato finale è un'esperienza di lettura al di sotto delle aspettative.
La trama, incentrata su Rinne, uno shinigami studente, e Sakura, una ragazza in grado di vedere i fantasmi, si presenta come un manga mix tra commedia e avventura soprannaturale. Tuttavia, la storia fatica a decollare sin dai primi volumi, risultando spesso prevedibile e priva di colpi di scena davvero efficaci. I personaggi, sebbene risultano simpatici, sono molto stereotipati, sembrano moltissimo dei personaggi realizzati dalla Takahashi in altri suoi vecchi manga, praticamente sono delle copie.
Le gag dovrebbero essere un altro punto forte dell'opera, ma sono poco divertenti e poco originali e si mantengono su un livello mediocre, è l'umorismo, che è anche un elemento chiave nelle opere precedenti della Takahashi, in questo manga appare forzato e ripetitivo, fallendo nel coinvolgere chi legge.
La grafica invece mantiene lo stile caratteristico dell'autrice. Ma è la storia che non mi ha per nulla convinta, spesso mi risultava addirittura noiosa.
"Rinne" quindi è un manga che delude le aspettative, l'opera manca della freschezza e dell'originalità che hanno caratterizzato i lavori precedenti dell'autrice, offrendo una lettura piacevole ma molto dimenticabile. Non è un buon manga, anche sé non è terribile, io ho smesso di leggerlo al volume 14.