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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Introduzione, trama e sviluppi, temi, personaggi, messaggi ed insegnamenti

Faccio ancora fatica a capire quello che ho visto, sentito, percepito, avvertito, scoperto, assistito e cercato di ricordare, rielaborare, rivedere, risentire, riascoltare. Non ci sono parole abbastanza adeguate e/o appropriate per descrivere tutto questo. Quindi comincio con il dire quanto segue: qui non ci troviamo di fronte ad un mero viaggio o avventura. Questo è molto più di quello che sembra e/o appare. "Fullmetal Alchemist" non è solo una trasposizione anime dell'omonimo manga, non è una moda, non è un passatempo, un gioco o una fase, bensì molto di più: è una commissione a tempo pieno, un lavoro, una professione, uno stile di vita, di pensiero e un sistema di potere. Perdonate questa esaltazione e/o idolatria personale. Ma sono dell'opinione che un'opera magna come questa meriti il riconoscimento del suo spessore e/o valore nel modo appropriato ed adeguato. Spero quindi che mi perdonerete i giri di parole e commenti, perché qui da commentare c'è parecchio. Si potrebbe cominciare ponendosi molte domande, a partire da quelle fondamentali o basilari: che cos'è la vita? Come si manifesta? Dove si manifesta? Perché e a quale scopo si manifesta? Ma soprattutto qual è il suo senso e/o significato? E a queste si potrebbero aggiungere domande infinite con infinite risposte: che cosa sono la conoscenza, la cultura, la saggezza e la sapienza che regolano la nostra vita? Sotto quali forme esse si manifestano? Come, perché, dove, quando e a quale scopo e quale fine? E soprattutto quali sono il loro senso e il loro significato? Si potrebbe tentare di rispondere e non si troverebbe mai una risposta e/o soluzione definitiva, esaustiva, completa, esauriente. Perché questi concetti sono collegate direttamente alle forze che esse trattano sia direttamente che indirettamente, ma rimane il problema che noi esseri umani, come tutti gli esseri viventi, siamo sottoposti a delle regole, a delle leggi e quindi anche a dei divieti, proibizioni, limitazioni, restrizioni e limiti imposti per cause di forza maggiore, oltre che per autopreservazione, autoconservazione e via discorrendo.

"Senza sacrificio l’uomo non può ottenere nulla. Per ottenere qualcosa è necessario dare in cambio qualcos'altro che abbia il medesimo valore. In alchimia è chiamato “il principio dello scambio equivalente”. A quel tempo, noi eravamo sicuri che fosse anche la verità della vita.“
Con questa dichiarazione/affermazione e/o citazione ha inizio il nostro viaggio nel mondo di "Fullmetal Alchemist", un'avventura dentro e fuori lo spazio e il tempo, dove però ogni cosa ed ogni essere vivente è sottoposto a determinate regole obiettive, oggettive che fungono come dei veri e propri insegnamenti, moniti, avvertimenti e dogmi che impongono dei limiti, delle restrizioni e quindi dei divieti, delle proibizioni e degli obblighi etici e morali, la cui violazione comporta conseguenze severe, aspre e talvolta anche fatali.

La storia verte sulle avventure dei due fratelli Elric, Edward e Alphonse, i quali decidono di entrare a far parte dell'Esercito di Amestris per porre rimedio ad uno grosso e madornale errore di giudizio dettato dalla mancanza di buon senso, coscienza, consapevolezza ed esperienza. Tuttavia fare ammenda per questo loro grave peccato si rivela essere più arduo del previsto, poiché si rendono conto che il mondo che li circonda è manovrato da forze sinistre che tramano nell'ombra e che mirano ad impossessarsi del potere assoluto.

Quindi si ritrovano sempre coinvolti (quasi sempre per una propria iniziativa personale) in situazioni più complicate e contorte che li mettono a dura prova e che rischiano di essere fatali. Fortunatamente, possono contare sull'appoggio di persone valide e di esperienza, ma devono imparare a guardarsi le spalle, perché non tutti i personaggi apparentemente disponibili sono ben intenzionati. Anzi, molti si rivelano essere più subdoli e meschini e non si fermano di fronte a niente pur di ottenere ciò che vogliono. A poco a poco però emergono dettagli sempre più rilevanti e pesanti su molti fatti del passato sia individuale che collettivo quasi sempre "tragici", "catastrofici" che costringono sia i protagonisti che gli antagonisti a fare i conti con sé stessi e poi in seguito a regolarli tra di loro il nemico ad uscire dal suo nascondiglio e/o ad accelerare i propri piani di conquista e sottomissione. I nostri fratelli scoprono quindi fatti e verità decisamente scioccanti e sconvolgenti e si ritrovano quindi sempre indietro rispetto al nemico e a sé stessi, poiché i fatti presentati vengono riproposti sotto nuove luci e quindi tutti si vedono costretti a mettersi davanti allo specchio e a guardarsi per capire chi e/o cosa hanno scelto di diventare. I personaggi, per restare nell'ambito della serie, sono il fulcro di tutto questo: vivono come se fossero separati, tant'è vero che si scontrano più volte. Però con il passare del tempo mutano e compiono delle vere e proprie "metamorfosi" interiori che possono e devono essere considerate come gli esempi pratici e forse corretti dell'applicazione della conoscenza, della cultura, della saggezza e della sapienza alchemica. Affrontando sia se stessi che gli altri essi maturano qualcosa che prima non pensavano di poter maturare, visto il rancore, il risentimento, la rabbia, l'ira, la collera, la furia, l'ansia, l'angoscia ed indirettamente anche gli altri peccati come invidia, lussuria, avidità, accidia, orgoglio e gola che provavano inizialmente ma che non comprendevano dentro di sé. Specialmente i protagonisti. Gli antagonisti, gli Homunculus anche se non tutti, rimangono invece convinti delle proprie convinzioni e difficilmente cambiano punto di vista e/o prospettiva se non quando vengono messi alle strette; alcuni non cambiano affatto e si attaccano indissolubilmente alle proprie posizioni, salvo poi pentirsi in punto di morte, poiché solo allora capiscono che la vita eterna è un'illusione, una "chimera" per restare nell'ambito della serie.

Dati i temi trattati, la gamma di messaggi ed insegnamenti che si possono astrarre da questa serie sono molto complessi e vasti e si potrebbero innumerevoli collegamenti con altre opere più o meno citate direttamente e/o indirettamente. Ad esempio il tema primario è quello della dicotomia scienza-fede, un rapporto tradizionalmente fatto di alti e bassi: la scienza propone soluzioni per il progresso, lo sviluppo e il miglioramento della condizione umana, mentre la fede impone delle questioni di natura morale concernenti il rapporto dell'essere umano con la scienza e con sé stesso. Questo si collega poi al secondo tema, quello della guerra e di come la scienza e la tecnologia che ne deriva vengano trattate come strumenti e/o armi al servizio di qualsiasi causa (il fine giustifica i mezzi per raggiungere un determinato scopo e/o obiettivo connesso ad una determinata causa) con le conseguenze nefaste, catastrofiche e riprovevoli che si vengono a creare. Tutto ciò conduce alla questione della responsabilità sia individuale che collettiva dell'uso della scienza e della tecnologia e del fatto che, purtroppo, c'è sempre qualcuno che mira ad usare questi ed altri strumenti per ottenere sempre più di quello che gli spetta, essendo disposto quindi a sacrificare chiunque e qualunque cosa pur di riuscirci. Più che altro occorre precisare che la scienza e la tecnologia sono delle forme di potere e che quindi come ogni potere sono soggette a delle regole, dei vincoli e quindi sono collegate a tali responsabilità oltre che ai limiti, i divieti, le restrizioni, le proibizioni (come in questo caso il divieto della trasmutazione umana, oppure dell'oro e via discorrendo).

Citazioni e riferimenti e collegamenti possibili con altre opere e citazioni affini e/o personaggi reali e/o immaginari
Nella serie sono presenti numerose citazioni e/o riferimenti che fungono da indizi per lo spettatore e lo mettono nella posizione di riflettere attentamente sui possibili sviluppi per quanto concerne i personaggi e la trama. Si potrebbero fare collegamenti con opere come il "Faust" sia di Marlowe che di Goethe, oppure con "Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mr.Hyde" di Stevenson. Oppure anche "La meravigliosa storia di Peter Schlemihl di Adalbert von Chamisso, poiché cita il tema del patto con il diavolo che sotto-intende sempre uno "scambio".
Vi sono poi altri rimandi a personaggi reali: lo stesso personaggio di Edward è sicuramente un rimando all'alchimista inglese Edward Kelley, vissuto al tempo della regina Elisabetta I Tudor. Il comandante supremo King Bradley è una caricatura di Adolf Hitler tant'è vero che nell'edizione originale è chiamato Führer President, di cui ha le sembianze oltre che al fatto che il suo peccato, l'ira, è un chiaro riferimento all'inclinazione alla stessa che Hitler stesso aveva.
Hohenheim è un riferimento all'omonimo alchimista tedesco Philippus von Hohenheim, altrimenti noto come Paracelso, che secondo le credenze si diceva fosse specializzato nella creazione di Homunculus.
Gli Homunculus che qui sono identificati come i sette peccati capitali, rappresentano l'amplificazione del desiderio umano di potersi sostituire alla divinità creatrice tramite la propria opera terrena e che non ci lascia mai, bensì torna sempre più forte e potente di prima (ognuno di loro è contrassegnato dal tatuaggio dell'Uroboro, il segno dell'eterno ritorno; quindi abbiamo una citazione indiretta de "Così parlo Zarathustra" di Nietzsche).
Lust rappresenta la degenerazione dell'amore per la conoscenza e quindi l'amore per il potere che non conosce confini ma che finisce per consumare le persone.
Gluttony rappresenta l'appetito atavico e l'appagamento dei desideri basilari con le conseguenze mostruose.
Envy rappresenta appunto l'invidia che l'uomo prova nei confronti sia della propria divinità che dei propri simili ed è disposto a tutto pur di ottenere il potere.
Greed è l'incarnazione dell'avidità che l'uomo prova ed applica nella sua vita, cioè il desiderio di avere tutto per sé e basta .
Wrath è l'incarnazione dell'ira che l'uomo prova nel non ottenere ciò che desidera e non può avere e che quindi sfoga sui propri simili.
Pride è il più pericoloso perché è la manifestazione della superbia dell'uomo che appunto crede di potere sostituire la divinità (deus ex humanitas) e quindi il desiderio dell'uomo di poter superare questa.
Abbiamo poi le chimere le quali sono dei tentativi più o meno malriusciti di ottenere la vita eterna e/o l'immortalità e quindi pongono già il presupposto che la vita eterna e/o l'immortalità siano un obiettivo irraggiungibile: infatti la chimera allude a qualcosa di irraggiungibile e/o irrealizzabile.
C'è il personaggio di Dante, il quale è un rimando al Sommo Poeta nostrano che compie "allusivamente" il viaggio spirituale. Ma in questo caso il suo viaggio si riduce a trasmigrare da un corpo ad un altro attraverso la pietra filosofale e il fatto che ella abbia sacrificato così tante vite pur di generarla è la dimostrazione che questo potere non può garantire la vita eterna, bensì ha solo di potere di distruggere le persone che lo cercano.

Grafica
La grafica è curata nei minimi dettagli. Per enfatizzare il pathos delle situazioni sia più calme e tranquille che quelle tese, aspre e violente vengono utilizzati molti primi piani che mettono in risalto gli stati d'animo, i sentimenti e le emozioni dei personaggi ed anche su come questi cambiano repentinamente. Gli effetti speciali sono molto equilibrati nonostante ne venga fatto un uso massiccio per le scene di combattimento. Il contrasto di chiaro-scuro mette bene in evidenza l'atmosfera ora tranquilla e pacata e piena di gioia, ilarità e felicità, ora densa e carica di ansia, angoscia, tristezza, rabbia, ira, collera, furia ed altre emozioni e sentimenti. I colori sono ben distribuiti e data la natura della trama, giocano un ruolo anche simbolico per sottolineare le allusioni, le metafore, le allegorie più o meno palesi e/o nascoste a seconda della situazione che si viene a creare.

Colonna sonora
La colonna sonora è molto variegata, composta di tracce che si estendono su uno spettro acustico e sonoro molto ampio ed esteso che riesce ad abbracciare una miriade di situazioni e casi molto ampia. Ogni traccia e/o motivetto è ben incastrato in ciascuna delle situazioni per meglio rimarcare l'atmosfera che la caratterizza e quindi mettere in risalto lo stato d'animo, le emozioni e i sentimenti dei personaggi insieme ai primi piani e/o ad altri tipi di inquadrature secondarie. Abbiamo delle sonorità acute per le situazioni più felici, contente ed allegre e poi si passa alle sonorità più gravi per quelle più cupe, violente, cruente e disperate.

Giudizio finale
Un primo arco narrativo decisamente audace, solido, concreto, versatile, poliedrico, completo, esaustivo, profondo, coeso, coerente e d'impatto, oltre che illuminante, pratico.

Voto: 9