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9.5/10
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Uno dei prodotti che con grande probabilità mi ha avvicinato di più al mondo degli anime.
La trama è semplice: dopo la chiusura di un videogioco RPG chiamato “Yiggdrasill”, Momonga, un player facente parte della più forte gilda del gioco e uno dei più forti player egli stesso, si ritrova catapultato magicamente all’interno del mondo fantasy del videogame. In questo mondo sarà capace di interagire con quelli che prima erano semplici PNG (NPC - non player character) e potrà, grazie alla sua magia, provare a conquistare quel fantastico mondo, partendo dal suo palazzo, la catacomba di Nazarick e i suoi potentissimi sudditi.

Allora, questa serie io l’ho apprezzata davvero tanto, a partire dall’opening (“Clattanoia” by Oxt), nonostante io reputi quella di questa stagione senza alcun dubbio la più debole. Persino l’ending (L.L.L. by Myth & Roid) l’ho trovata particolarmente ben fatta. Per quanto riguarda la trama, questa è appunto piuttosto semplice, come ho spiegato prima, per quanto sia comunque affascinante. Il vero punto forte della serie è lo sviluppo e l’espansione che tutto questo mondo fantasy ha. Si parte dalla catacomba, per arrivare al Santo Regno, alla Teocrazia di Slain e al principato di Jircniv.
I personaggi sono ben caratterizzati, specialmente i sudditi della catacomba di Nazarick, ai quali non ci si può non affezionare. Anche i personaggi esterni alla catacomba, come Gazef o Brain, sono ben fatti e caratterizzati a dovere.
Il doppiaggio nostrano è alquanto piacevole, con la voce di Maurizio Merluzzo. Il personaggio di Momonga, in seguito Ainz, è esilarante in certe scene, azzeccato nel design alquanto originale, per essere il protagonista di un’opera del genere, e certamente non caratterizzato male e mai piatto, infatti è bello vedere come pian piano si adatti alla realtà in cui si trova e provi a conquistare la Terra. Il suo vero piano è quello di ricongiungersi ai suoi vecchi compagni di gilda, nonostante un po’ alla volta il suo vero desiderio diventi quello di essere felice e rendere felici i suoi sudditi, che diventano un po’ la sua nuova famiglia. Ainz è un personaggio controverso, compassionevole ma spietato, mantiene una certa umanità, ma ogni tanto sembra prevalere il suo nuovo lato da freddo non morto: questo conflitto risulta affascinante e davvero significativo ed enigmatico.

Questa stagione è una delle migliori della serie, perciò da me si merita un voto alto, un 9,5. Più che altro devo tanto a questa serie, non sarei utente del sito, se non l’avessi mai vista, probabilmente questo anime ha in me scaturito la passione per questo genere d’animazione e d’arte.