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“Il mistero di Ron Komonohashi” … cosa dire?
Avevo notato il manga che fa buoni risultati in Giappone e così alla fine mi sono avvicinato a questo prodotto anche perché mi piacciono i gialli.
Adorerei Detective Conan i cui casi sono sempre brillanti anche se poi darei un giudizio negativo perché c’è il personaggio che più odio nel mondo dei manga: il presuntuoso e stupido Goro.
Da come mi avevano presentato il manga (dell’anime in questione) anche li c’era un personaggio che poteva essere fastidioso: l’agente Toto.
Invece anche si prende meriti non suoi Toto può essere considerato una spalla che si sostituisce al vero investigatore conscio di essere uno schermo: cioè non ha il difetto che più mi fa odiare Goro.
I problemi qui sono altri! <da qui iniziano gli spoiler>
Sono la BLUE la scuola per formare detective che minaccia di uccidere un proprio ex alunno per impedirgli di fare indagini nonostante sia il miglior studente di tutta la sua storia e il Casato M…
Ron infatti discende da parte di madre da Sherlock Holmes e da parte di padre dal suo rivale il Dottor Moriarthy e i suoi cugini e zii dominano nel mondo del crimine con reati che rimangono da sempre insoluti… in questo casato chi sbaglia muore, chi collabora con loro e fa un errore muore, chi si avvicina alla soluzione di un caso in cui sono coinvolti muore… il nome di questo casato è dunque una voce che gira e non si sa se esiste veramente…
L’idea come lo espressa sarebbe buona ma il problema è che i casi o sono veramente facili da risolvere o sono stupidi o peggio ancora si basano tutto sul caso: un crimine ben fato non nasce da coincidenze che si “vogliono guidate dalla fortuna o dalla sfortuna” ma dalla pianificazione dei dettagli… non si può avere un casato di delinquenti professionali i quali lasciano molto dei loro crimini perfetti ad elementi aleatori.
Sherlock Holmes diceva che in caso una volta tolte le cose impossibili tutto il resto è possibile: ok, fra un mese è gennaio e non è impossibile che nevichi a fine mese perché siamo in inverno… il tutto è però aleatorio: io posso pensare di fare un crimine in cui serve la neve a così lunga distanza?
Certo il mio paragone è forzato ma molti casi si basano veramente sul nulla e il fatto di avere dei personaggi decenti non nasconde che in una crime story il caso deve essere credibile.
Voto : cinque.