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Sinceramente, faccio fatica a comprendere tutto l'entusiasmo che circonda Roshidere.

Quando ho iniziato a guardarlo, i primi due episodi mi avevano dato l'impressione di trovarmi di fronte a uno dei migliori anime romantici degli ultimi anni: la premessa era intrigante, i personaggi sembravano ben caratterizzati e l'umorismo funzionava. Tuttavia, già a partire dal terzo episodio, il ritmo subisce un brusco cambiamento, e la narrazione si sposta su un argomento piuttosto banale: le elezioni del presidente del consiglio studentesco.

Questa sottotrama, che poteva essere risolta in tre episodi al massimo, viene invece trattata con un'enfasi esagerata, quasi fosse una questione di stato, allungando il brodo fino quasi alla fine della stagione. Il problema principale è che questo focus eccessivo lascia poco spazio agli elementi più interessanti dell’anime, ovvero le gag romantiche e i momenti divertenti. La commedia e il romanticismo, che inizialmente sembravano il punto di forza della serie, vengono messi in secondo piano per lasciare spazio a dialoghi prolissi e situazioni che non riescono davvero a coinvolgere lo spettatore.

Il concept di base non è malvagio: l’idea di una ragazza che parla russo e interagisce con il protagonista poteva essere un elemento originale e caratterizzante. Tuttavia, la resa è piuttosto deludente. Se il "punto di forza" della protagonista è proprio la sua conoscenza della lingua russa, almeno il doppiaggio avrebbe dovuto essere curato meglio. Nella versione giapponese, il russo parlato risulta tutt'altro che convincente, tanto che persino il doppiaggio inglese, riesce a fare un lavoro migliore. Questo dettaglio potrebbe sembrare secondario, ma incide molto sulla credibilità del personaggio e sulle sue interazioni con il protagonista.

Un altro grande difetto della serie è la gestione del cast femminile. Se amate le ragazze 2D e vi piace il cliché dell’harem, allora Roshidere potrebbe fare al caso vostro. Ogni due episodi viene introdotta una nuova ragazza, ciascuna con la personalità di una sedia, il cui unico scopo sembra essere quello di corteggiare il protagonista senza una reale costruzione narrativa dietro. Questo continuo inserimento di nuove ragazze finisce per diluire ulteriormente la storia principale e rendere ancora più evidente la mancanza di un vero sviluppo relazionale tra i personaggi.

Nel complesso, questo anime parte bene, ma si perde rapidamente per strada. Lo svolgimento è fiacco e dimenticabile, con una narrazione eccessivamente diluita e dialoghi spesso superflui. Solo verso il finale l'anime sembra riprendersi leggermente, ma non abbastanza da salvare l'intera esperienza.

In definitiva, lo boccio senza troppi rimpianti: ci sono anime romantici decisamente migliori, sia in termini di scrittura che di coinvolgimento emotivo. Speriamo che con la seconda stagione riescano a rendere gli episodi più interessanti e meno pieni di chiacchiere inutili.