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    Toccare un'opera come The Legend of the Galactic Heroes non è facile. Da noi è conosciuta (a causa dell'elevato numero di puntate mai doppiate e neanche del tutto subbate dai fan) solo da una ristretta cerchia di fan e appassionati di space opera ma in Giappone ha una nutrita schiera di sostenitori anche molto esigenti ed è considerata un caposaldo dell'animazione giapponese anni 80/90.
    Ecco perchè se da una parte destava molta curiosità, una b1 [ continua a leggere]
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    Il Nihon Animator Mihon`ichi/Japan Animator Expo è una serie di corti settimanali, il cui lancio fu annunciato dal noto regista Hideaki Anno all'evento "Il mondo di Hideaki Anno" del Tokyo International Film Festival del 2014 (il quale ha anche curato la regia della sigla di apertura dei corti). Questa campagna è frutto della collaborazione tra lo Studio Khara ("Rebuild of Evangelion") e la compagnia mediatica Dwango, e ha lo scopo di dare visib1 [ continua a leggere]
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    I robot nagaiani sono, per molti di noi che hanno raggiunto e superato gli anta, qualcosa che travalica il cartone animato assurgendo a simbolo degli anni della nostra infanzia. Tanto è stato detto e scritto su questo argomento, in primis sul fatto che furono gli alfieri di una massiccia invasione dell'animazione giapponese sulle nostre tv durata due decenni di cui siamo ancora contaminati. Non è stato così strano dunque che la prima del ritorno1 [ continua a leggere]
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    "Non ti pare che siamo trattati alla stregua del vasellame? Una volta che il forno viene aperto e la ceramica ispezionata, tutti i pezzi che presentano crepe o deformazioni sono destinati a essere distrutti. Se tutto ciò che ci attendeva era il destino di una ceramica fracassata, abbiamo deciso piuttosto di fuggire nella speranza di trovare un futuro diverso." Dalla lettera di Maria a Saki.

    In un periodo in cui le serie e i personaggi sembrano1 [ continua a leggere]
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    "La pensavo anche io così, che i miei sforzi sarebbero stati inutili, che avrebbe inevitabilmente perso la memoria. Però standole accanto, ho capito che i ricordi restano dentro di lei e si accumulano l'uno sull'altro... pensala come vuoi... ma io e lei siamo amici.."

    Ve lo ricordate "50 volte il primo bacio", il film americano del 2004 con Adam Sandler e Drew Barrymore?

    In breve la pellicola raccontava gli sforzi di un ragazzo per conquistare1 [ continua a leggere]
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    Il binomio Sunrise (tra i più famosi studi d'animazione nipponici) e mecha è da più di un quarto di secolo sinonimo di storie epiche e avventura. Dal leggendario "Mobile Suit Gundam" all'indimenticabile "Daitarn 3", arrivando ai recenti successi come le due serie di "Code Geass". Dopo le ennesime riproposizione gundamiche degli ultimi anni (ultima in ordine cronologico gli OAV di "Unicorn" nel 2012), nella primavera del 2012 Sunrise sembra volta1 [ continua a leggere]
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    Tutto ha una fine, anche le apparentemente infinite storie ecchi avventurose di 'Zero No Tsukaima'. Giunti alla quarta serie si decide infatti di chiudere i battenti prima che la noia rovini del tutto un'opera che comunque ha divertito e fatto passare dei piacevoli momenti di disimpegno al pubblico televisivo; decisione giusta e intelligente, anche perché non si poteva continuare all'infinito con lo stesso canovaccio che vedeva il povero Saito v1 [ continua a leggere]
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    Tutto ha un inizio, e per lo Studio Gainax e il discusso regista Hideaki Anno quest'inizio ha un nome ben preciso: "Punta al Top! GunBuster" ("Top wo nerae!"), 6 OAV che segnano il punto di partenza di un binomio che suggellerà il suo successo con un titolo che nel bene o nel male farà storia, "Neon Genesis Evangelion". Non cominciate ad arricciare il naso, detrattori dei mecha umanoidi della Nerv, qui siamo di fronte a ben altro, non a un intro1 [ continua a leggere]

    4.0/10
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    Ci sono serie che per le loro tematiche e le scelte registiche possono avere ben poche sfumature di gradimento in chi le guarda da spettatore ed "Elfen Lied" ne è l'esempio lampante; adorato o disprezzato, non ci sono mezze misure per questo titolo tratto dal manga, datato 2002, di Lynn Okamoto, portato sugli schermi nipponici nell'estate del 2004 dallo studio Arms. Io francamente , pur cercando di mantenere la massima oggettività faccio parte d1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    L'idea che attraverso un buco temporale un personaggio del passato arrivi fino al nostro presente non è di certo una clamorosa novità, basti pensare allo spassoso film francese del 1993 "I visitatori", con Jean Reno. Quello che però ha reso, a mio avviso, popolare in Giappone un'opera come il manga "Thermae Romae" è, al di là dell'aspetto comico, anche una certa nostalgia per una delle tradizioni più radicate nel Sol Levante, quella del bagno te1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Molti dei cosiddetti "esperti" considerano ormai lo shoujo come un genere in lenta ma sicura decadenza, perso nel dilagare del moe, smarrito in una realtà in cui la solitudine viene amplificata dall'esplosione di quei mezzi che dovrebbero combatterla, dove un giovane giapponese (e non solo) preferisce rintanarsi nella sicurezza di un social network se non addirittura relegare la propria vita sentimentale dietro la tristezza di un simulatore di a1 [ continua a leggere]
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    La meraviglia è un sentimento di stupore destato da una cosa nuova, straordinaria, secondo quanto ci dice il dizionario; se si potesse fare un parallelo con la letteratura, allora "Macross Frontier" sarebbe la massima espressione del marinismo negli anime, tanto imponente è il suo poco celato desiderio di stupire e meravigliare. Nata per celebrare il venticinquesimo anniversario di una delle saghe più longeve e fortunate (al pari di Gundam) dell1 [ continua a leggere]