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    Onestamente? Non dico che non avrei dato un centesimo a questa serie (già il fatto che è stato lo studio MAPPA ad occuparsene è motivo di certezze in più), ma mi ha sorpresa, soprattutto perché è riuscita a farmi riconsiderare la danza classica che prima reputavo bella, ma incapace di emozionarmi. La verità è che avevo visto davvero ben poco della danza, quindi più che il fatto che è stato l'anime a farmela rivalutare, direi piuttosto che la ser1 [ continua a leggere]
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    Il mondo dei manhwa, i fumetti coreani, sta diventando sempre più noto, da quest’anno anche nell’ambito dell’animazione. Com’è logico che sia, per cominciar a far conoscere queste opere, spesso realizzate da ragazzi anche giovanissimi che si cimentano nel disegno e nella scrittura dei loro lavori del tutto da soli, si punta in quelle più lette e quindi più famose, in particolare sulla piattaforma WEBTOON.
    Io capito proprio “a fagiolo”, dato che1 [ continua a leggere]
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    Non sempre al termine di un anime sento di doverne scrivere una recensione, ma, dopo aver visto le due stagioni di “Mob Psycho 100” nell’arco di due giorni ed essere stata trasportata in un’avventura così coinvolgente come non mi capitava da un po’ tra gli anime di questo genere, ne ho sentito il bisogno.

    Parto dicendo che lascerò perdere il riassunto. Tanto è scritto benissimo nelle due schede dedicate alle stagioni della serie. Piuttosto, vor1 [ continua a leggere]
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    Cosa mi ha provocato la visione di "The Rising of the Shield Hero"? Rabbia.

    Partiamo dal principio.

    "Tate no Yūsha no Nariagari" ("The Rising of the Shield Hero") è una serie isekai del 2019 che narra l'avventura di Naofumi Iwatani, un ragazzo che trascorre i suoi giorni leggendo light novel e fumetti. Un giorno comincia a sfogliare un misterioso libro dalle pagine vuote e, nel farlo, improvvisamente si ritrova in un mondo sconosciuto. Qui sco1 [ continua a leggere]
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    É davvero difficile scrivere una recensione su un'opera che mi ha regalato così tante emozioni positive e mi ha fatto sognare per quasi due ore, mentre guardavo lo schermo del televisore con un sorriso stampato sul viso.

    Ecco l'effetto che mi ha fatto questo meraviglioso gioiello: "Il castello errante di Howl". Mi maledico per averlo recuperato solo ora ma, per fortuna, meglio tardi che mai.

    Da dove cominciare? Ci sono così tante cose che mi p1 [ continua a leggere]
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    Il quarto OAD di "Shingeki no Kyojin", diviso in due episodi, è probabilmente uno degli speciali più interessanti e ben fatti degli ultimi anni.
    La storia si concentra sul passato di Levi e su come, da abitante del Mondo Sotterraneo, arriva ad essere membro della Legione Esplorativa. Come molti altri fan della serie, Levi è il mio personaggio preferito in "Shingeki no Kyojin", e due episodi dedicati interamente a lui sono stati un regalo bellis1 [ continua a leggere]
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    "Oregairu" (il cui vero titolo, in teoria, sarebbe "Yahari Ore no Seishun Rabukome wa Machigatte Iru", ma credo sia comprensibile che io preferisca usare il titolo breve) è una commedia romantico-scolastica del 2013. Trascrivo velocemente la trama, dato che preferisco concentrarmi sulla mia recensione: la storia è incentrata su un ragazzo il cui nome è Hachiman Hikigaya. E' un tipo particolare: adora la solitudine e pensa che tutti i ragazzi del1 [ continua a leggere]
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    "Deadman Wonderland". Che dire? Una delusione vera e propria. Quando iniziai a seguire questa serie non ero partita con aspettative alte, ma neanche con l'idea di scontrarmi in un'opera sprecata e piuttosto mediocre.
    Ma, procediamo con ordine.
    Quando non ho idea su cosa buttarmi, mi piace o scegliere una serie con recensioni per lo più positive, oppure seguire l'istinto, quel qualcosa che dentro di me chiede di vedere quel determinato anime. L'i1 [ continua a leggere]

    6.5/10
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    "Your Name." ("Kimi no Na wa" in originale) è uno dei film d'animazione giapponesi più popolari degli ultimi anni. "Storia commovente", "Bellissimo", addirittura "Capolavoro"! Quando mi sono ritrovata dinanzi a questo film, incuriosita dalle valanghe di recensioni super-positive, ho pensato: "Accidenti, deve trattarsi davvero di un vero e proprio fenomeno cinematografico!"

    Allora, partiamo da un concetto semplice, ma concreto: quando si guarda1 [ continua a leggere]