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    10.0/10
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    Non trovo parole per descrivere il lavoro di Santa-sensei. Tokyo Tribe è un capolavoro di cultura street, un lavoro grafico, narrativo e musicale senza precedenti. Santa È Tokyo Tribe 2, a Tokyo è un icona della cultura hip-hop, lo puoi trovare quasi tutti i giorni nel suo negozio, meta di pellegrinaggio da migliaia di suoi seguaci, dove vende stupendi abiti ispirati al mondo di TT2, con i simboli delle tribe protagonisti nel manga/anime. Inoltr1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Masaaki Yuasa è sempre geniale, non a tutti possono piacere i suoi deliri e il suo concetto di animazione, però riesce a rendere una storia d'amore vista e rivista come quella di due ragazzi che si amano ma appartengono a mondi diversi e in conflitto, tipo Romeo e Giulietta, originale e interessante. Come sempre i suoi lavori sono accompagnati da una colonna sonora fantastica, degna delle migliori produzioni.

    La storia racconta di un dojo e ass1 [ continua a leggere]
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    Purtroppo, la mia delusione per questo anime è stata forte, lo attendevo sin da questa estate, quando è stato fatto trapelare per la prima volta l'uscita di una versione animata di Togainu, ma non ha rispettato le mie aspettative. Non mi ritengo una persona dai gusti difficili, ma so distinguere un lavoro fatto male da uno fatto peggio. Ogni tanto trovi anime molto "poveri", che mostrano poca cura nel disegno dei personaggi, assenza di fondali e1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    All'inizio potrebbe sembrare una sorta di GTO al femminile, mischiato a Crows e Worst, ma nel corso della storia ci si rende conto che potrebbe assomigliare al mondo di Yakuza, di Takeshi Kitano, perché ci fa intravedere il lato violento e criminale della yakuza, ma calca di più sulla parte comica e sentimentale.
    Trovo la storia non originalissima, ma accattivante. Di solito presenta episodi autoconclusivi, ma questi continuano un trama. La prot1 [ continua a leggere]
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    L'anime affronta un tema sociale molto presente e importante nel Giappone, il problema degli "hikikomori", cioè ragazzi, principalmente otaku, che decidono di non affrontare più la società, e per questo, ma anche per altri generi di problema sociale come bullismo, disoccupazione o povertà, si chiudono nelle loro camere o appartamenti senza mai uscirne. Sato, il protagonista, si trova senza rendersene conto sulla via per diventare un hikikomori.1 [ continua a leggere]