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Considero questa una vera chicca. Tra le miriadi di anime e manga, questa spicca perché parla di qualcosa che per i nipponici è un tabù. I ragazzi che ogni anno tendono sempre più a stare in casa e non uscire per paura dei grandi spazi, agoràfobia, cresce. L'anime che io ho visto interamente, anche se alcune volte mi lasciava perplesso per delle scelte riguardo la trama, mi ha coinvolto in pieno. Il protagonista lo senti così vicino, perché vero in tutta la sua vulnerabilità, onesto in tutta la sua debolezza, nonostante le bugie ai genitori che non sanno nulla della sua situazione. I personaggi sono ben delineati. Non sono molti. Visto che il protagonista della serie è un Hikikomori, asociale in sostanza, le persone che lo circondano si contano sulle dita di una mano.
Vi confido che ad un certo punto ho creduto anche che ci fosse il finale che speravo. Tutto mi portava a crederlo, invece no. Anche se non banale, mi aspettavo altro. Il manga di 8 volumi è uscito anche in Italia, e personalmente dopo aver visto l'anime devo pensare se prenderlo o meno. Non sono certo sulle differenze tra i due.

Credo che, comunque, siano 24 episodi da vedere, che non appesantiscono, ma che fanno riflettere su un problema sociale serio in Giappone, ma chissà magari anche italiano, con la chiave del tragicomico. Infatti, molte situazioni, sei li che guardi e non sai se ridere e mandarlo a quel paese o rimanerci seriamente male e commuoverti.

Lo consiglio a tutti. Non ci sono scene che piccoli non possano vedere. Anche se spero che a nessuno, guardandolo, venga in mente di rimanere dentro a oziare tanto da assomigliargli.