Recensione
Eden of the East
6.0/10
Higashi no Eden/Eden of the West è probabilmente l'anime più corto che io abbia mai visto.
E non solo, inizio col dire che ha anche un'atmosfera fuori dalla norma (un po' come Darker than Black), ma ne parlerò con calma.
Definire il genere non è proprio facilissimo. Direi perlopiù mistero, anche se ho notato spesso e volentieri elementi introspettivi, di fantascienza e addirittura romantici.
Cattura immediatamente grazie ad una stupenda opening, orchestrata degnamente dalla canzone "Falling Dawn", a mio parere ottima, e abbastanza coincidente con l'anime.
Appena iniziato, partono istantaneamente le stranezze: ragazzi nudi in giro, cellulari magici, amnesie e chi più ne ha più ne metta. Questo sarà il pretesto narrativo, che ci porterà mano mano a venire incontro a tutti gli arcani che avvolgono il prodotto. O almeno così si potrebbe pensare fino al finale.
Nonostante la trama molto originale, piena di spunti, di tematiche e misteriosa, appunto, si assiste ad una conclusione apertissima che non solo lascia capire ben poco, ma toglie completamente il fascino al protagonista, dandogli le solite motivazioni da eroe vuote e scialbe.
Ed è appunto il finale il maggior difetto dell'anime. Non so cosa ci porterà il film, tuttavia non mi è piaciuto l'aver lasciato allo spettatore un semplice pugno di mosche, neanche avvincente o ben costruito.
Perfino le varie stramberie-magie mostrate nel corso dell'anime vengono abbandonate a se stesse. Devo dunque dedurne che il cellulare permette di realizzare i desideri?
Per quanto riguarda i personaggi, siamo a livello medio-basso: in realtà nessuno mi è rimasto particolarmente impresso, sarà per il numero di episodi estremamente basso, ma li ho ritenuti tutti uguali e veramente poco approfonditi. Quello che maggiormente attira l'attenzione è sicuramente Mr. Outside, altra figura che, seppur ribadita continuamente, rimane avvolta nell'ombra anche alla fine.
Riguardo alla realizzazione tecnica, essa è, a livello di musiche e di sfondi, davvero ben fatta, ma lo stile "chibi cresciuto" con cui sono stati ritratti i vari personaggi mi ha lasciato un po' interdetto.
Consigliato, quindi?
A conti fatti è veramente corto, quindi ci metterete sì e no una settimana per vederlo tutto, ma poi resterete delusi dal finale.
Se dunque siete tipi speranzosi ve lo consiglio caldamente, altrimenti pensateci due volte.
E non solo, inizio col dire che ha anche un'atmosfera fuori dalla norma (un po' come Darker than Black), ma ne parlerò con calma.
Definire il genere non è proprio facilissimo. Direi perlopiù mistero, anche se ho notato spesso e volentieri elementi introspettivi, di fantascienza e addirittura romantici.
Cattura immediatamente grazie ad una stupenda opening, orchestrata degnamente dalla canzone "Falling Dawn", a mio parere ottima, e abbastanza coincidente con l'anime.
Appena iniziato, partono istantaneamente le stranezze: ragazzi nudi in giro, cellulari magici, amnesie e chi più ne ha più ne metta. Questo sarà il pretesto narrativo, che ci porterà mano mano a venire incontro a tutti gli arcani che avvolgono il prodotto. O almeno così si potrebbe pensare fino al finale.
Nonostante la trama molto originale, piena di spunti, di tematiche e misteriosa, appunto, si assiste ad una conclusione apertissima che non solo lascia capire ben poco, ma toglie completamente il fascino al protagonista, dandogli le solite motivazioni da eroe vuote e scialbe.
Ed è appunto il finale il maggior difetto dell'anime. Non so cosa ci porterà il film, tuttavia non mi è piaciuto l'aver lasciato allo spettatore un semplice pugno di mosche, neanche avvincente o ben costruito.
Perfino le varie stramberie-magie mostrate nel corso dell'anime vengono abbandonate a se stesse. Devo dunque dedurne che il cellulare permette di realizzare i desideri?
Per quanto riguarda i personaggi, siamo a livello medio-basso: in realtà nessuno mi è rimasto particolarmente impresso, sarà per il numero di episodi estremamente basso, ma li ho ritenuti tutti uguali e veramente poco approfonditi. Quello che maggiormente attira l'attenzione è sicuramente Mr. Outside, altra figura che, seppur ribadita continuamente, rimane avvolta nell'ombra anche alla fine.
Riguardo alla realizzazione tecnica, essa è, a livello di musiche e di sfondi, davvero ben fatta, ma lo stile "chibi cresciuto" con cui sono stati ritratti i vari personaggi mi ha lasciato un po' interdetto.
Consigliato, quindi?
A conti fatti è veramente corto, quindi ci metterete sì e no una settimana per vederlo tutto, ma poi resterete delusi dal finale.
Se dunque siete tipi speranzosi ve lo consiglio caldamente, altrimenti pensateci due volte.