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E' passato molto tempo da quando questa recensione è stata scritta, ma ho comunque piacere e voglia di condividere quelle che sono le mie impressioni, sia sul film che sul libro.
In primis ho visto l'anime, e sono stata rapita completamente, incantata dal castello e dal suo errare magico, dai capelli biondi e fluenti di Howl, che poi cambieranno colore, e dal coraggio di Sophie nell'affrontare una storia così grande!, molto più grande di lei!
In tutto questo non tralascio Calcifer, che personalmente reputo uno dei personaggi a cui più mi sono affezionata.
Ma qui bisogna sì, aprire un divario.
Il film mi ha emozionata per i suoi colori pastello traslucidi, e per le musiche trasognanti che istantaneamente mi hanno riportata nella fantastica meravigliosa città incantata di Chihiro, anche se "Il Castello errante di Howl" si svolge in un ambito e in un contesto completamente differenti e le due storie non hanno veramente nulla a che fare l'una con l'altra... Ma mi sono persa. Torniamo al punto.

Il film, come dicevo, l'ho visto prima di leggere il libro, e il libro l'ho letto proprio perché il film mi ha segnata.
Però, una volta letto il libro, ho avuto paura di rivedere il film. Perché il libro come sempre offre punti di vista maggiori, suggerimenti che aiutano a capire l'intera storia, e personaggi che nel film sono praticamente assenti nel testo prendono vita a danno nuove forme e colore al romanzo.
Michael è sicuramente più grande di quanto lo abbiano disegnato nell'anime, tanto da avere un ruolo fondamentale in tutta la storia. Le sorelline stesse di Sophie hanno tutt'altra parte nel libro: Lettie e Martha sono ben presenti anch'esse fino alla fine del romanzo. Senza contare che lo stesso Howl nel libro è dolcissimo e lascia capire da subito di essersi segretamente innamorato di Sophie e di averla riconosciuta, anche se in quelle condizioni fisiche.

Ciò che mi rammarica è che il film avrebbe potuto essere davvero un capolavoro in tutto (tranne forse per i tratti somatici dei personaggi principali, che io personalmente avrei reso un po più interessanti). Tuttavia il risultato finale è che il film presenta dei buchi a mio parere non indifferenti, che ti lasciano un po' spaesato a una prima visione del film - ma forse anche a una seconda, se non si legge il libro. E' corretto ciò che dice Tacchan: il maestro ha preso solo spunto, purtroppo, dal libro, la struttura manca. Peccato perché da Miyazaki a questo punto mi aspettavo qualcosina di più anch'io.
Chissà, magari è stata una questione di tempi, e si sa che un film, tranne rarissimi casi (vedi "Il signore degli anelli"), difficilmente è equiparabile al libro da cui è tratto.
In ogni caso consiglio sia la visione del film sia la lettura del libro. E direi: prima guardate il film e poi leggete il libro. Ciao!