Recensione
Vampire Knight Guilty
6.0/10
Recensione di Darkechelon
-
Le premesse c'erano tutte, ma non sono state sfruttate... ahimè, quante volte viene usata questa frase per descrivere un anime? "Vampire Knight Guilty" a mio avviso non si salva da questa analisi.
La storia si svolge in un collegio che ambisce a far convivere pacificamente umani e vampiri (seppur gli umani non ne siano al corrente). La protagonista è Yuki, ragazza solare dalle origini misteriose i cui suoi ultimi ricordi risalgono a quando aveva cinque anni e fu salvata dal vampiro Kaname Kuran da una brutta fine. Tra i due nasce palesemente un amore reciproco, ma, nonostante l'evidenza dei sentimenti di Kaname, Yuki fa di tutto per negare a sé stessa l'esistenza di quei sentimenti, forse per paura, o forse per la presenza di Zero Kiryu. Zero è un ragazzo sofferente e poco socievole, pieno di odio verso i vampiri, perché proprio uno di loro ha sterminato la sua famiglia, ed è la persona più vicina a Yuki durante lo svolgimento della storia, perché rimasti entrambi orfani - sono stati "adottati" dal direttore del collegio Kross. Yuki, turbata dalla continua sofferenza di Zero, fa sempre di tutto per aiutarlo dando tutta sé stessa, e per questo diventa l'unica persona che conta agli occhi di Zero, che inevitabilmente se ne innamora.
Questo triangolo Yuki/Kaname/Zero è messo in primo piano in tutto lo svolgimento della storia, e, nonostante all'inizio sembrasse intrigante, dopo pochi episodi comincia a stancare e, soprattutto, non si capisce cosa Zero rappresenti per Yuki (cosa che non riescono a capire neanche Zero e Kaname, e probabilmente anche la stessa Yuki). Fin dall'inizio della prima serie si ha l'impressione di assistere all'introduzione di un qualcosa di importante che dovrà succedere, ma, puntata dopo puntata, sembra non succedere niente di particolare, se non qualche rivelazione importante riguardo il passato dei protagonisti. La svolta, se così si può chiamare, arriva negli ultimi cinque episodi, in cui dal nulla nasce un nemico temibilissimo mai citato prima in tutta la storia, e lascio a voi immaginare come va a finire, onde evitare spoiler. A mio avviso questo personaggio è comparso troppo tardi e non è stato particolarmente caratterizzato per poter creare un certo coinvolgimento, intendo quel coinvolgimento che quasi sempre si prova negli episodi finali di un qualsiasi anime/film/libro/serie TV ecc. Anzi, al contrario, mi duole dire che gli episodi conclusivi sono stati i più noiosi per me, e questo è il più grande difetto di questo anime.
La prima serie a mio avviso era molto più piacevole e scorrevole da seguire, nonostante non sia successo niente di così eclatante, ma in questa seconda serie le puntate scorrono fin troppo lentamente, troppi discorsi e pochi fatti, troppi eventi inspiegati e troppe incongruenze, in certi punti quasi non ce la facevo più a seguire per la noia, ma per fortuna la voglia di scoprire come sarebbe andata a finire non è scemata del tutto e non ho mollato.
La storia si svolge in un collegio che ambisce a far convivere pacificamente umani e vampiri (seppur gli umani non ne siano al corrente). La protagonista è Yuki, ragazza solare dalle origini misteriose i cui suoi ultimi ricordi risalgono a quando aveva cinque anni e fu salvata dal vampiro Kaname Kuran da una brutta fine. Tra i due nasce palesemente un amore reciproco, ma, nonostante l'evidenza dei sentimenti di Kaname, Yuki fa di tutto per negare a sé stessa l'esistenza di quei sentimenti, forse per paura, o forse per la presenza di Zero Kiryu. Zero è un ragazzo sofferente e poco socievole, pieno di odio verso i vampiri, perché proprio uno di loro ha sterminato la sua famiglia, ed è la persona più vicina a Yuki durante lo svolgimento della storia, perché rimasti entrambi orfani - sono stati "adottati" dal direttore del collegio Kross. Yuki, turbata dalla continua sofferenza di Zero, fa sempre di tutto per aiutarlo dando tutta sé stessa, e per questo diventa l'unica persona che conta agli occhi di Zero, che inevitabilmente se ne innamora.
Questo triangolo Yuki/Kaname/Zero è messo in primo piano in tutto lo svolgimento della storia, e, nonostante all'inizio sembrasse intrigante, dopo pochi episodi comincia a stancare e, soprattutto, non si capisce cosa Zero rappresenti per Yuki (cosa che non riescono a capire neanche Zero e Kaname, e probabilmente anche la stessa Yuki). Fin dall'inizio della prima serie si ha l'impressione di assistere all'introduzione di un qualcosa di importante che dovrà succedere, ma, puntata dopo puntata, sembra non succedere niente di particolare, se non qualche rivelazione importante riguardo il passato dei protagonisti. La svolta, se così si può chiamare, arriva negli ultimi cinque episodi, in cui dal nulla nasce un nemico temibilissimo mai citato prima in tutta la storia, e lascio a voi immaginare come va a finire, onde evitare spoiler. A mio avviso questo personaggio è comparso troppo tardi e non è stato particolarmente caratterizzato per poter creare un certo coinvolgimento, intendo quel coinvolgimento che quasi sempre si prova negli episodi finali di un qualsiasi anime/film/libro/serie TV ecc. Anzi, al contrario, mi duole dire che gli episodi conclusivi sono stati i più noiosi per me, e questo è il più grande difetto di questo anime.
La prima serie a mio avviso era molto più piacevole e scorrevole da seguire, nonostante non sia successo niente di così eclatante, ma in questa seconda serie le puntate scorrono fin troppo lentamente, troppi discorsi e pochi fatti, troppi eventi inspiegati e troppe incongruenze, in certi punti quasi non ce la facevo più a seguire per la noia, ma per fortuna la voglia di scoprire come sarebbe andata a finire non è scemata del tutto e non ho mollato.