Recensione
Welcome to the N.H.K.
9.0/10
"Welcome to the N.H.K." nasce inizialmente come light novel, ideata dallo scrittore Tatsuhiko Takimoto nel 2002. Viene riadattato a distanza di qualche anno rispettivamente in manga e in anime.
L'opera tratta la vita di Tatsuhiro Sato, un ragazzo ventiduenne che, dopo essersi convinto di essere caduto vittima di un enorme complotto, e subendo quindi una specie di trauma a livello psicologico, ha deciso di blindarsi in casa senza avere contatti col mondo esterno, diventando quindi un elemento della società nullafacente, o più specificatamente un neet o hikikomori. Nel giro dei ventiquattro episodi di cui è composta la serie, Sato incontrerà sia persone già conosciute in passato che totalmente nuove, tra cui un giovane otaku facilmente irascibile, una vecchia compagna di scuola rimasta vittima delle fasulle promesse di una società di vendita multilivello, una giovane donna con tendenze al suicidio e una ragazzina, nonostante le prime impressioni, alquanto titubante e insicura, che tenterà di aiutarlo. Tutti questi personaggi lo faranno pian piano venire a contatto con le più varie tematiche riguardanti la società e la vita stessa.
"Welcome to the N.H.K." affronta argomenti molto seri, tra cui il lavoro, il suicidio, lo status di nerd o hikikomori, la famiglia, le truffe e i vari imprevisti che possono stravolgere la vita di tutti i giorni; di conseguenza, a mio parere, per essere compreso pienamente dovrebbe essere visto preferibilmente da un pubblico dalla maggiore età in su. C'è da dire che gli argomenti trattati, nonostante siano come già detto alquanto seri, non diventano mai pesanti da seguire, in quanto nelle vicende che si svolgono spesso viene inserito un lato umoristico nei comportamenti dei personaggi.
A livello tecnico, le OST risultano piacevoli e adeguate alle situazioni; per quanto riguarda il disegno, si dimostra spesso ben riuscito e di qualità, ad eccezione di qualche scena che sembra stata creata da un artista completamente diverso e meno abile - sinceramente non ho ben capito se si tratti di una cosa voluta o una mancanza da parte dello staff. Direi che l'unica pecca per il voto massimo è quindi il disegno, complessivamente buono ma non eccellente.
Essendo amante del genere che tratta argomenti psicologici, posso dire che, nonostante un po' di incertezza appena iniziata la serie, "Welcome to the N.H.K." è riuscito piacevolmente a conquistarmi e allo stesso tempo farmi riflettere, mai in maniera pesante o noiosa, dato che per tutta la durata ha mantenuto un leggero lato comico. Lo consiglio a tutti gli amanti del genere e magari a coloro che hanno qualche dubbio riguardo al da farsi della propria vita.
Valutazione finale: 9 pieno.
L'opera tratta la vita di Tatsuhiro Sato, un ragazzo ventiduenne che, dopo essersi convinto di essere caduto vittima di un enorme complotto, e subendo quindi una specie di trauma a livello psicologico, ha deciso di blindarsi in casa senza avere contatti col mondo esterno, diventando quindi un elemento della società nullafacente, o più specificatamente un neet o hikikomori. Nel giro dei ventiquattro episodi di cui è composta la serie, Sato incontrerà sia persone già conosciute in passato che totalmente nuove, tra cui un giovane otaku facilmente irascibile, una vecchia compagna di scuola rimasta vittima delle fasulle promesse di una società di vendita multilivello, una giovane donna con tendenze al suicidio e una ragazzina, nonostante le prime impressioni, alquanto titubante e insicura, che tenterà di aiutarlo. Tutti questi personaggi lo faranno pian piano venire a contatto con le più varie tematiche riguardanti la società e la vita stessa.
"Welcome to the N.H.K." affronta argomenti molto seri, tra cui il lavoro, il suicidio, lo status di nerd o hikikomori, la famiglia, le truffe e i vari imprevisti che possono stravolgere la vita di tutti i giorni; di conseguenza, a mio parere, per essere compreso pienamente dovrebbe essere visto preferibilmente da un pubblico dalla maggiore età in su. C'è da dire che gli argomenti trattati, nonostante siano come già detto alquanto seri, non diventano mai pesanti da seguire, in quanto nelle vicende che si svolgono spesso viene inserito un lato umoristico nei comportamenti dei personaggi.
A livello tecnico, le OST risultano piacevoli e adeguate alle situazioni; per quanto riguarda il disegno, si dimostra spesso ben riuscito e di qualità, ad eccezione di qualche scena che sembra stata creata da un artista completamente diverso e meno abile - sinceramente non ho ben capito se si tratti di una cosa voluta o una mancanza da parte dello staff. Direi che l'unica pecca per il voto massimo è quindi il disegno, complessivamente buono ma non eccellente.
Essendo amante del genere che tratta argomenti psicologici, posso dire che, nonostante un po' di incertezza appena iniziata la serie, "Welcome to the N.H.K." è riuscito piacevolmente a conquistarmi e allo stesso tempo farmi riflettere, mai in maniera pesante o noiosa, dato che per tutta la durata ha mantenuto un leggero lato comico. Lo consiglio a tutti gli amanti del genere e magari a coloro che hanno qualche dubbio riguardo al da farsi della propria vita.
Valutazione finale: 9 pieno.