Recensione
Death Billiards
7.0/10
Recensione di Spirit Eater
-
Il mondo degli OAV unici è sempre così affascinante: spesso ci troviamo davanti ad episodi singoli che potrebbero non avere mai un proseguo e che si fanno guardare come creature rare. Non è sicuramente questo il caso di "Death Billards", che nel 2015 sta godendo di una trasposizione animata chiamata "Death Parade".
La trama dell'episodio è più che semplice: quando due persone muoiono contemporaneamente esse vengono mandate in un anti-aldilà in cui un gudicie deciderà le sorti delle anime dopo averle viste giocare ad un gioco mortale. Il concetto è semplice: l'anime vuole indagare fin dove il cuore umano può spingersi quando comprende che in gioco vi è la propria vita.
Il concept è molto affascinante ed è accompagnato da un design decisamente azzeccato e da una grafica indubbiamente ottima. Il giudice che vedremo in azione è Decim del Queen Dequim Bar, accompagnato da una splendida fanciulla. I due paiono apatici e distaccati dalle vicende, come arbitri imparziali: ma mentre Decim pare essere un uomo senza emozioni, la ragazza che lo accompagna pare essere più "viva".
Il corto è decisamente accattivante: le due anime (quella di un vecchio e una di un giovane ragazzo) si sfidano in una partita di biliardo nella quale, ogni volta che una palla viene mandata in buca da uno, il suo avversario avrà ripercussioni sul proprio fisico in base all'organo disegnato sulla biglia. E' inutile girarci attorno: ben presto i due mostreranno la loro vera natura. L'episodio convince e si fa seguire molto volentieri, complice un design tetro e una regia molto coinvolgente.
Purtroppo il finale è molto aperto e viene lasciato all'interpretazione del lettore, molto probabilmente al solo fine di produrre hype per "Death Parade".
Insomma, che dire? "Death Billards" è un bell'OAV originale e dalle ottime atmosfere, ma la sua struttura di episodio non permette di farlo risultare troppo incisivo lasciando in sospeso la caratterizzazione dei nostri giudici per poi darci un finale che spiega ben poco. Siamo di fronte a un prodotto che intrattiene bene, ma solo in vista della visione della serie completa.
La trama dell'episodio è più che semplice: quando due persone muoiono contemporaneamente esse vengono mandate in un anti-aldilà in cui un gudicie deciderà le sorti delle anime dopo averle viste giocare ad un gioco mortale. Il concetto è semplice: l'anime vuole indagare fin dove il cuore umano può spingersi quando comprende che in gioco vi è la propria vita.
Il concept è molto affascinante ed è accompagnato da un design decisamente azzeccato e da una grafica indubbiamente ottima. Il giudice che vedremo in azione è Decim del Queen Dequim Bar, accompagnato da una splendida fanciulla. I due paiono apatici e distaccati dalle vicende, come arbitri imparziali: ma mentre Decim pare essere un uomo senza emozioni, la ragazza che lo accompagna pare essere più "viva".
Il corto è decisamente accattivante: le due anime (quella di un vecchio e una di un giovane ragazzo) si sfidano in una partita di biliardo nella quale, ogni volta che una palla viene mandata in buca da uno, il suo avversario avrà ripercussioni sul proprio fisico in base all'organo disegnato sulla biglia. E' inutile girarci attorno: ben presto i due mostreranno la loro vera natura. L'episodio convince e si fa seguire molto volentieri, complice un design tetro e una regia molto coinvolgente.
Purtroppo il finale è molto aperto e viene lasciato all'interpretazione del lettore, molto probabilmente al solo fine di produrre hype per "Death Parade".
Insomma, che dire? "Death Billards" è un bell'OAV originale e dalle ottime atmosfere, ma la sua struttura di episodio non permette di farlo risultare troppo incisivo lasciando in sospeso la caratterizzazione dei nostri giudici per poi darci un finale che spiega ben poco. Siamo di fronte a un prodotto che intrattiene bene, ma solo in vista della visione della serie completa.