Recensione
Al Tempo di Papà
9.0/10
Questa è la storia di un padre, poco solito ad esternare le proprie emozioni, che trovando nel lavoro la propria prerogativa si rende sempre più oggetto dell'odio di un figlio, con cui il rapporto sarà molto difficile e travagliato. Tutto questo fino alla morte del padre e il relativo funerale, durante il quale Youichi (il figlio), a colloquio con i più stretti famigliari, rivaluterà la figura del padre, fino a identificarsi in lui.
Jiro Taniguchi tesse il racconto con varie vicende che raccontano la storia di questi 2 personaggi, descrivendone il rapporto padre-figlio(evidentemente molto caro all'autore stesso), ponendo allo spettatore molti punti di riflessione.
Lo scenario fine anni '50, ci mostra i punti di divisione tra l'occidente e l'oriente, ma anche i punti di unione che ci fanno capire come l'opera potrebbe benissimo essere ambientata ai giorni nostri, senza nessuna modifica sostanziale alla storia, rendendola, quindi, adatta a ogni periodo e luogo.
Il protagonista, Yamashita Youichi, è il classico personaggio che l'autore adopera nelle sue opere; di frequente si può vedere, infatti, un uomo di mezza età che l'autore utilizza per descrivere sensazioni, ricordi e umori e in cui il lettore si può tranquillamente immedesimare.
Youichi, durante la riscoperta della propria infanzia, prova forti emozioni, le stesse che prova il lettore nella lettura dell'opera di fronte alle varie situazioni che affronta il protagonista.
Il racconto, pacato e calmo, ma non privo di colpi di scena, è molto leggero e offre, come ho già detto, punti di riflessione sui i temi trattati nelle diverse occasioni, come solito da parte di Taniguchi. All'interno della storia ci saranno altri protagonisti importanti, appunto il padre, la madre, la sorella e lo zio, forse, alla fine, il più importante perché i suoi ricordi del padre di Youichi fanno partire un lungo flashback intervallato dai suoi commenti, nel presente, della vicenda.
L'autore stesso dice che l'opera è una sorta di autobiografia, tranne per certi aspetti, dedicandola ai propri genitori.
Tutto bene fino a qui, ma, forse, il dato determinante che frena la maggior parte dei nuovi lettori è proprio il prezzo: infatti questa ristampa dell'opera, già esaurita da molto tempo, è venduta dalla Panini al prezzo di ben 15,90 euro; al contrario delle solite edizioni Panini però, questa edizione è a dir poco perfetta, con copertina in carta di riso, 288 pagine, le iniziali sono a colori, e carta resistente e bianchissima, come dovrebbe essere un'edizione a questo prezzo insomma.
Commento personale: L'opera mi è piaciuta moltissimo e nonostante abbia letto da poco Taniguchi me ne sono già innamorato; la dicitura sulla copertina "romanzo a fumetti" è azzeccatissima.
La consiglio a tutte le persone che vogliono leggersi qualcosa di piacevole, che faccia riflettere e che desiderano una storia che resti nella memoria.
Spero Taniguchi riesca a sfornare altre belle opere, aspetto volentieri le prossime uscite della Taniguchi Collection.
Jiro Taniguchi tesse il racconto con varie vicende che raccontano la storia di questi 2 personaggi, descrivendone il rapporto padre-figlio(evidentemente molto caro all'autore stesso), ponendo allo spettatore molti punti di riflessione.
Lo scenario fine anni '50, ci mostra i punti di divisione tra l'occidente e l'oriente, ma anche i punti di unione che ci fanno capire come l'opera potrebbe benissimo essere ambientata ai giorni nostri, senza nessuna modifica sostanziale alla storia, rendendola, quindi, adatta a ogni periodo e luogo.
Il protagonista, Yamashita Youichi, è il classico personaggio che l'autore adopera nelle sue opere; di frequente si può vedere, infatti, un uomo di mezza età che l'autore utilizza per descrivere sensazioni, ricordi e umori e in cui il lettore si può tranquillamente immedesimare.
Youichi, durante la riscoperta della propria infanzia, prova forti emozioni, le stesse che prova il lettore nella lettura dell'opera di fronte alle varie situazioni che affronta il protagonista.
Il racconto, pacato e calmo, ma non privo di colpi di scena, è molto leggero e offre, come ho già detto, punti di riflessione sui i temi trattati nelle diverse occasioni, come solito da parte di Taniguchi. All'interno della storia ci saranno altri protagonisti importanti, appunto il padre, la madre, la sorella e lo zio, forse, alla fine, il più importante perché i suoi ricordi del padre di Youichi fanno partire un lungo flashback intervallato dai suoi commenti, nel presente, della vicenda.
L'autore stesso dice che l'opera è una sorta di autobiografia, tranne per certi aspetti, dedicandola ai propri genitori.
Tutto bene fino a qui, ma, forse, il dato determinante che frena la maggior parte dei nuovi lettori è proprio il prezzo: infatti questa ristampa dell'opera, già esaurita da molto tempo, è venduta dalla Panini al prezzo di ben 15,90 euro; al contrario delle solite edizioni Panini però, questa edizione è a dir poco perfetta, con copertina in carta di riso, 288 pagine, le iniziali sono a colori, e carta resistente e bianchissima, come dovrebbe essere un'edizione a questo prezzo insomma.
Commento personale: L'opera mi è piaciuta moltissimo e nonostante abbia letto da poco Taniguchi me ne sono già innamorato; la dicitura sulla copertina "romanzo a fumetti" è azzeccatissima.
La consiglio a tutte le persone che vogliono leggersi qualcosa di piacevole, che faccia riflettere e che desiderano una storia che resti nella memoria.
Spero Taniguchi riesca a sfornare altre belle opere, aspetto volentieri le prossime uscite della Taniguchi Collection.