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6.0/10
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Premetto che sono fan della Takahashi. Ho iniziato ad appassionarmi al mondo di manga e anime grazie al manga di "Ranma 1/2". Dopo "Ranma" non ho potuto esimermi da acquistare il manga di "Inuyasha" e, nonostante trovi che sia molto differente da "Ranma" (forse su toni un po' più "adulti") ho adorato anche questo!!!
Nonostante la mia passione per la mangaka in questione non ho letto altri suoi manga ma ho guardato l'intero anime di Maison Ikkoku.
Quando ho saputo che avrebbe pubblicato un altra opera dopo "Inuyasha" non ho potuto resistere e ovviamente l'ho acquistata "sulla fiducia".
Mi riferisco a "Rinne". In italia ad oggi sono usciti 26 volumetti e io ne ho letti la metà quindi forse la mia opinione è "limitata".
Il fatto che ne possieda 26 e sia ferma al 12esimo è tutto un dire. Ho preferito nel frattempo rileggere tutti e 53 i volumi di "Ranma" piuttosto (in 20 anni le pagine sono diventate trasparenti a forza di leggerlo).
Mi piange il cuore scriverlo ma... "Rinne" non mi prende affatto.
I disegni sono sempre fantastici e non mi lamenterò (come invece ho notato in varie recensioni) che i protagonisti delle varie opere si somigliano tutti. Mi pare logico. L'autrice è la stessa e il tratto è il suo... non lo amerei se non fosse così.
I personaggi sono differenti dalle altre opere (che ho letto). Soprattutto Sakura. Molto più pacata di Akane e meno "sprovveduta" di Kagome.
Ora arrivo a motivare la mia "sufficienza".
Non posso non dare un voto basso ad un'opera della Takahashi... non ci riesco fisicamente... però devo ammettere che l'opera mi risulta un po' noiosa per la sua esagerazione nelle gag. Adoro lo humor di Rumiko (incisivo in "Ranma" ma moolto meno presente in "Inuyasha"), ma in "Rinne" a mio parere si va esagerando. Mi pare un opera un po' leggerina. I capitoli sono brevi e autoconclusivi, certo non pretendo un'opera completa su un'unica vicenda come è stato per "Inuyasha", ma gradirei una via di mezzo.
L'idea di base non è male. Mi piace anche il fatto che la Takahashi inserisca sempre aspetti della storia e tradizione giapponese che avvicinano i fan occidentali alla sua cultura.
Insomma, oltre alla "superficialità" degli episodi mi manca più di tutto il fattore "inciucio". Sono la tipica romanticona attirata dal genere manga sentimentale, non melenso ma simpatico e semitormentato (proprio tipico di "Ranma" per capirci). E dopo 12 volumi poco e niente. Stavolta le parti sembrano invertite: lui che sembra provare interesse e lei dai pensieri impenetrabili. Ok ci sta... per cambiare ci sta! Ma a livello di intensità di presenza del fattore sentimentale dopo "Ranma" e "Inuyasha" mi ero abituata ad altro.
Ma poi Sakura... mi pare un po' noiosa come protagonista! Per carità, è di grande aiuto e piuttosto che farsi salvare è colei che è risolutiva per la maggior parte dei casi, ma non mi suscita nessuna emozione o trasporto. Il protagonista maschile non è male, non affascinante quanto i suoi predecessori ma almeno è "simpatico".
In sintesi... trovo "Rinne" un'opera un po' "infantile" rispetto alle altre della Takahashi da me lette ma spero che possa migliorare con lo sfogliare delle pagine quindi, per meritocrazia dell'autrice e su fiducia, gli do' una sufficienza.