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10.0/10
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Sono una novellina nel mondo dei manga, fino all'anno scorso non mi hanno mai interessata, se non quando ho conosciuto Kaneki, il protagonista principale di Tokyo Ghoul.
Vengo dal mondo dei libri, dove per caratterizzare un personaggio simile si hanno a disposizione centinaia di pagine, Ishida riesce a dagli tono fin dall'inizio, facendolo evolvere pagina dopo pagina.
Sono rimasta rapita da quest'opera e difatti sono arrivata a rileggerla 3 volte, ad oggi.
Più approfondivo la lettura e più mi rendevo conto di quanto tutto fosse scritto fin dall'inizio, considerato che si parla del Centipiede fin dal primissimo volume e chi l'ha letto conosce la valenza che ha questa figura per il protagonista.
Ammetto che dopo la battaglia dell'Aogiri Tree la storia cambia piega in modo significativo, appesantendo moltissimo la trama, ma oggi posso dire che tutto quello che viene accennato in quei capitoli "lenti" è la base per la storia del sequel, Tokyo Ghoul:re. Ishida riesce a lanciare un lacco di semi senza che vengano notati, per far poi sbocciare dei bellissimi fiori, che tra l'altro, sono ricorrenti nel manga e sono molto caratteristici.
Un altro punto che sicuramente va a favore dell'autore, e che rende questo manga degno di una minima lettura, sono i continui riferimenti alla letteratura, da Kafka (più volte citato) a Hesse... Per ogni parte della storia Ishida ci abbina un libro, una citazione una poesia (conosciuti o meno) e questo caratterizza in particolar modo l'evoluzione di Ken Kaneki.
Inoltre, mi sono informata un pochino, questo povero ragazzo passa ogni fase (terminando in :re) di una gravissima psicosi, ed è questa sostanzialmente la trama principale della storia, l'evoluzione verso la follia più pura di un ragazzo come un altro, che si ritrova a vivere il suo peggior incubo.
I toni cupi e scuri, i vari abbinamenti appena citati ne fanno a parer mio, un opera strepitosa. Consiglio a chiunque di leggerlo in un modo più introspettivo, ne vale davvero la pena!