Recensione
Summer Wars
8.5/10
Kenji è un liceale imbranato che, nonostante sia una sorta di genio della matematica, ha come unica soddisfazione un lavoro part-time come manutentore di sistema nel mondo di OZ. OZ è la più grande comunità online ed è alla base dell'economia, e non solo, nella realtà del film diretto dal regista Mamoru Hosoda e prodotto dallo studio Madhouse.
La quotidianità di Kenji, durante le vacanze estive, subisce, però, un piacevole cambio di rotta. Natsuki, compagna di scuola e cotta del giovane, gli propone un lavoro part-time, senza però specificare la mansione. Kenji, così, ignaro, si ritroverà ad affrontare una serie di spiacevoli e strani eventi dentro e fuori il mondo di OZ.
Ho davvero apprezzato l'evolversi delle vicende e il susseguirsi di incastri nella trama. Qualche volta, certamente, può sembrare banale o fin troppo assurdo, ma, contemporaneamente, presenterà psicologie e risvolti interessanti. Può sembrare che il tema centrale del film sia il mondo di OZ, e quindi una tematica fantascientifica, ma il nucleo, quello reale, è la famiglia.
Infatti, differentemente da tanti titoli simili, non glorifica il mondo virtuale né lo rende protagonista della realtà, eppure, nonostante ciò, tutto ciò che vedremo accadere come anche la risoluzione è basata sui fatti legati a quel mondo.
Secondo me il punto forte del film è il suo stesso punto debole. Se da un lato ho amato follemente la psicologia dei personaggi, specialmente di ogni singolo membro della famiglia di Natsuki, ho detestato la quasi inesistente personalità di Kenji.
Anyway, consiglio vivamente questo film a chi ama emozionarsi.
La quotidianità di Kenji, durante le vacanze estive, subisce, però, un piacevole cambio di rotta. Natsuki, compagna di scuola e cotta del giovane, gli propone un lavoro part-time, senza però specificare la mansione. Kenji, così, ignaro, si ritroverà ad affrontare una serie di spiacevoli e strani eventi dentro e fuori il mondo di OZ.
Ho davvero apprezzato l'evolversi delle vicende e il susseguirsi di incastri nella trama. Qualche volta, certamente, può sembrare banale o fin troppo assurdo, ma, contemporaneamente, presenterà psicologie e risvolti interessanti. Può sembrare che il tema centrale del film sia il mondo di OZ, e quindi una tematica fantascientifica, ma il nucleo, quello reale, è la famiglia.
Infatti, differentemente da tanti titoli simili, non glorifica il mondo virtuale né lo rende protagonista della realtà, eppure, nonostante ciò, tutto ciò che vedremo accadere come anche la risoluzione è basata sui fatti legati a quel mondo.
Secondo me il punto forte del film è il suo stesso punto debole. Se da un lato ho amato follemente la psicologia dei personaggi, specialmente di ogni singolo membro della famiglia di Natsuki, ho detestato la quasi inesistente personalità di Kenji.
Anyway, consiglio vivamente questo film a chi ama emozionarsi.