Recensione
Tokyo Ghoul √A
9.5/10
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"Tokyo Ghoul" è un misto di emozioni, è solo questo. "Tokyo Ghoul" ti fa riflettere molto, nel senso che in alcune scene potresti vedere, per esempio, che anche la persona più buona e gentile può diventare un mostro. Ti fa riflettere anche perché noi tutti, quando sentiamo il nome "mostro", pensiamo a delle creature orrende, senza cuore e senza emozioni, invece i Ghoul hanno emozioni e, come quelli del CCG, vogliono la pace. Kaneki Ken combatte solo per la pace, così da evitare che le persone a lui più care vengano uccise. Lui se ne va dall'Anteiku per il bene di coloro che ci lavorano dentro, è consapevole che il CCG lo sta inseguendo ed è consapevole che il mondo così com'è è ingiusto. La cosa che può impressionare di più è che Kaneki, dopo essere stato torturato, non sente più dolore, infatti questa serie mi ha insegnato che è sbagliatissimo torturare una persona affinché si dimentichi cosa sia il dolore. Io, personalmente, mi ritrovo in Kaneki, perché ha tanto dolore dentro di sé, e nonostante ciò continua a sorridere.
Consiglio questa serie a tutti, ma attenti ai più deboli, cioè quelli ai quali alla vista del sangue viene da vomitare; so che non è sangue reale, ma in questa serie la violenza è una delle cose principali.
Se avessi il potere di cambiare qualcosa della serie, riporterei in vita Hide, o almeno mi piacerebbe che non fosse morto così, una morte un po' più lenta andava bene. La canzone mentre Kaneki porta Hide in braccio al CCG è stata la cosa che mi ha fatto commuovere di più e, se conosci il significato, ti viene ancora di più da piangere.
Ok, dopo questo spoiler, spero di non avervi rovinato la serie con questa recensione. A mio parere questa è l'opera più bella che c'è sul tema ''horror''.
Comunque, se non siete tipi da questo genere e siete otaku da poco, vi consiglio di guardare "One-Punch Man", che è stato il mio primo anime ed è incentrato sulla commedia e sui combattimenti.
Il mio voto, senza dubbio, è 9,5.
"Tokyo Ghoul" è un misto di emozioni, è solo questo. "Tokyo Ghoul" ti fa riflettere molto, nel senso che in alcune scene potresti vedere, per esempio, che anche la persona più buona e gentile può diventare un mostro. Ti fa riflettere anche perché noi tutti, quando sentiamo il nome "mostro", pensiamo a delle creature orrende, senza cuore e senza emozioni, invece i Ghoul hanno emozioni e, come quelli del CCG, vogliono la pace. Kaneki Ken combatte solo per la pace, così da evitare che le persone a lui più care vengano uccise. Lui se ne va dall'Anteiku per il bene di coloro che ci lavorano dentro, è consapevole che il CCG lo sta inseguendo ed è consapevole che il mondo così com'è è ingiusto. La cosa che può impressionare di più è che Kaneki, dopo essere stato torturato, non sente più dolore, infatti questa serie mi ha insegnato che è sbagliatissimo torturare una persona affinché si dimentichi cosa sia il dolore. Io, personalmente, mi ritrovo in Kaneki, perché ha tanto dolore dentro di sé, e nonostante ciò continua a sorridere.
Consiglio questa serie a tutti, ma attenti ai più deboli, cioè quelli ai quali alla vista del sangue viene da vomitare; so che non è sangue reale, ma in questa serie la violenza è una delle cose principali.
Se avessi il potere di cambiare qualcosa della serie, riporterei in vita Hide, o almeno mi piacerebbe che non fosse morto così, una morte un po' più lenta andava bene. La canzone mentre Kaneki porta Hide in braccio al CCG è stata la cosa che mi ha fatto commuovere di più e, se conosci il significato, ti viene ancora di più da piangere.
Ok, dopo questo spoiler, spero di non avervi rovinato la serie con questa recensione. A mio parere questa è l'opera più bella che c'è sul tema ''horror''.
Comunque, se non siete tipi da questo genere e siete otaku da poco, vi consiglio di guardare "One-Punch Man", che è stato il mio primo anime ed è incentrato sulla commedia e sui combattimenti.
Il mio voto, senza dubbio, è 9,5.