Recensione
One-Punch Man
7.5/10
Per recensire "One-Punch Man" credo ci sia bisogno di dividere le due stagioni: la prima va dall'episodio numero 1 al numero 12 e la seconda va dal numero 13 al 24.
La prima parte ha un carattere prettamente parodistico e comico, quasi tutti gli episodi, nella loro interezza, sono incentrati sul protagonista, Saitama.
Sconsiglio la visione di questo anime a chi ancora ha letto pochi manga e/o visto pochi anime, perché non sarebbe possibile cogliere, appunto, il lato parodistico dell'opera e cogliere le diverse citazioni che perlopiù sono state tratte dai battle shonen.
Nella prima stagione potrete trovare dei momenti topici, tra cui quello in cui Saitama si è impegnato per svariati minuti a provare a uccidere una zanzara, utilizzando una forza chiaramente eccessiva.
Nella prima stagione vengono introdotti gli elementi principali per la seconda stagione, come l'Associazione degli Eroi, Sonic e il suo allievo Genos.
Se vi aspettate di rivivere le stesse emozioni della prima stagione nella seconda, rimarrete delusi.
Il dover continuare la storia ha portato alla necessità di creare un vero e proprio universo in cui ambientare la storia, e ciò sposta l'attenzione (che nella prima stagione era quasi unicamente su Saitama) anche sugli altri personaggi.
In questa stagione sono presenti molti più combattimenti che non si concludono con un solo pugno, e ciò differenzia ulteriormente la seconda stagione dalla prima. E' chiaro che questa scelta sia stata effettuata perché non sarebbe stato possibile realizzare ventiquattro puntate in cui sono presenti soltanto combattimenti che si concludono con un pugno, perché il tutto sarebbe risultato facilmente monotono, anche se ciò fa parte dell'essenza stessa dell'opera.
Ritengo che la seconda stagione si sposti dalla parodia del battle shonen al battle shonen vero e proprio, mantenendo ovviamente una vena umoristica.
La prima stagione sembrava quasi che potesse essere un'opera compiuta, nella seconda stagione si evince, invece, che la seconda stagione è solo una preparazione alla terza, quindi il giudizio sulla seconda stagione probabilmente è soffocato dalla mancanza della terza stagione che probabilmente ci farà apprezzare di più anche la seconda.
L'opera è godibile in entrambe le stagioni, ma probabilmente c'è chi preferisce la seconda parte alla prima e viceversa, visto che le due stagioni sono molto differenti.
La prima parte ha un carattere prettamente parodistico e comico, quasi tutti gli episodi, nella loro interezza, sono incentrati sul protagonista, Saitama.
Sconsiglio la visione di questo anime a chi ancora ha letto pochi manga e/o visto pochi anime, perché non sarebbe possibile cogliere, appunto, il lato parodistico dell'opera e cogliere le diverse citazioni che perlopiù sono state tratte dai battle shonen.
Nella prima stagione potrete trovare dei momenti topici, tra cui quello in cui Saitama si è impegnato per svariati minuti a provare a uccidere una zanzara, utilizzando una forza chiaramente eccessiva.
Nella prima stagione vengono introdotti gli elementi principali per la seconda stagione, come l'Associazione degli Eroi, Sonic e il suo allievo Genos.
Se vi aspettate di rivivere le stesse emozioni della prima stagione nella seconda, rimarrete delusi.
Il dover continuare la storia ha portato alla necessità di creare un vero e proprio universo in cui ambientare la storia, e ciò sposta l'attenzione (che nella prima stagione era quasi unicamente su Saitama) anche sugli altri personaggi.
In questa stagione sono presenti molti più combattimenti che non si concludono con un solo pugno, e ciò differenzia ulteriormente la seconda stagione dalla prima. E' chiaro che questa scelta sia stata effettuata perché non sarebbe stato possibile realizzare ventiquattro puntate in cui sono presenti soltanto combattimenti che si concludono con un pugno, perché il tutto sarebbe risultato facilmente monotono, anche se ciò fa parte dell'essenza stessa dell'opera.
Ritengo che la seconda stagione si sposti dalla parodia del battle shonen al battle shonen vero e proprio, mantenendo ovviamente una vena umoristica.
La prima stagione sembrava quasi che potesse essere un'opera compiuta, nella seconda stagione si evince, invece, che la seconda stagione è solo una preparazione alla terza, quindi il giudizio sulla seconda stagione probabilmente è soffocato dalla mancanza della terza stagione che probabilmente ci farà apprezzare di più anche la seconda.
L'opera è godibile in entrambe le stagioni, ma probabilmente c'è chi preferisce la seconda parte alla prima e viceversa, visto che le due stagioni sono molto differenti.