Recensione
A Certain Magical Index III
2.0/10
Questa terza stagione è il motivo per cui ho deciso di mandare a quel paese il brand di "To Aru" & Co.
So che c’entra anche il pessimo adattamento della novel, ma di base gli eventi rimangono gli stessi, e posso dire che stanno in piedi con lo sputo. Anzi, spesso in piedi non ci stanno proprio.
Nelle prime due stagioni ho tollerato (e con molta fatica) molte delle idiozie pensate dall’autore per far vincere Touma anche contro avversari molto più addestrati ed esperti, ma qui, con l’introduzione di quella chiavica di Shiage Hamazura, che è praticamente Touma 2.0, solo con i capelli biondi e ancora più scialbo, stupido e - passatemi il termine - ‘paraculato’, non ce l’ho fatta davvero più. Perché ne passi uno, di protagonista raccomandato e con il quoziente intellettivo di una melanzana, ma due no! È troppo!
E non è solo lui il problema, ma proprio tutto l’insieme. La terza stagione si porta dietro tutti i difetti di quelle precedenti, ma decuplicati! Se già prima facevo fatica a seguire il tutto, visto che quest’opera in generale è sempre stata un sacco confusionaria, qui ho finito davvero per non capirci più nulla. Gli eventi si susseguono in modo del tutto ‘randomico’, dando per scontato che lo spettatore sappia già cose alle quali non viene data la benché minima spiegazione e a cui prima di ciò non era mai stato fatto accenno, in ogni puntata vengono introdotti migliaia di nuovi personaggi uno più piatto e inutile dell’altro (tutti destinati a essere dimenticati in breve tempo), per non parlare poi della ripetitività degli eventi. Del tipo, possibile che in ogni dannatissima stagione Last Order debba essere infettata da qualcosa, con il povero Accelerator (unico personaggio un po’ decente insieme a pochissimi altri) che deve farsi un mazzo tanto per salvarla? Ma anche basta, fatele un vaccino o qualcosa del genere!
E le gag? Su quelle bisognerebbe proprio aprire un capitolo a parte. A parte che sono sempre le stesse dalla prima puntata della prima serie (Index che morde Touma, Touma o Shiage che sorprende la ‘gnocca’ di turno mentre è discinta, Mikoto gelosa di Touma e altri calci negli zebedei), ma poi... vengono messe sempre nei contesti meno adatti. Tipo, là fuori è scoppiata la Terza Guerra Mondiale? Ma chi se ne importa, concentriamoci sull’ennesima cretina che ne vuole un sacco da Touma e quindi a tal proposito gli mostra le mutande! E capisco che la serie è un ecchi/harem, ma non mi puoi piazzare ‘ste gag quando sullo sfondo la situazione è drammatica, sono solo irritanti! A ‘sto punto l’autore faceva prima a scrivere un ecchi puro e semplice, senza infarcirlo di trame pseudo-intricate che poi servono solo a fare da contorno.
Bocciato, l’unica cosa buona sono le colonne sonore.
So che c’entra anche il pessimo adattamento della novel, ma di base gli eventi rimangono gli stessi, e posso dire che stanno in piedi con lo sputo. Anzi, spesso in piedi non ci stanno proprio.
Nelle prime due stagioni ho tollerato (e con molta fatica) molte delle idiozie pensate dall’autore per far vincere Touma anche contro avversari molto più addestrati ed esperti, ma qui, con l’introduzione di quella chiavica di Shiage Hamazura, che è praticamente Touma 2.0, solo con i capelli biondi e ancora più scialbo, stupido e - passatemi il termine - ‘paraculato’, non ce l’ho fatta davvero più. Perché ne passi uno, di protagonista raccomandato e con il quoziente intellettivo di una melanzana, ma due no! È troppo!
E non è solo lui il problema, ma proprio tutto l’insieme. La terza stagione si porta dietro tutti i difetti di quelle precedenti, ma decuplicati! Se già prima facevo fatica a seguire il tutto, visto che quest’opera in generale è sempre stata un sacco confusionaria, qui ho finito davvero per non capirci più nulla. Gli eventi si susseguono in modo del tutto ‘randomico’, dando per scontato che lo spettatore sappia già cose alle quali non viene data la benché minima spiegazione e a cui prima di ciò non era mai stato fatto accenno, in ogni puntata vengono introdotti migliaia di nuovi personaggi uno più piatto e inutile dell’altro (tutti destinati a essere dimenticati in breve tempo), per non parlare poi della ripetitività degli eventi. Del tipo, possibile che in ogni dannatissima stagione Last Order debba essere infettata da qualcosa, con il povero Accelerator (unico personaggio un po’ decente insieme a pochissimi altri) che deve farsi un mazzo tanto per salvarla? Ma anche basta, fatele un vaccino o qualcosa del genere!
E le gag? Su quelle bisognerebbe proprio aprire un capitolo a parte. A parte che sono sempre le stesse dalla prima puntata della prima serie (Index che morde Touma, Touma o Shiage che sorprende la ‘gnocca’ di turno mentre è discinta, Mikoto gelosa di Touma e altri calci negli zebedei), ma poi... vengono messe sempre nei contesti meno adatti. Tipo, là fuori è scoppiata la Terza Guerra Mondiale? Ma chi se ne importa, concentriamoci sull’ennesima cretina che ne vuole un sacco da Touma e quindi a tal proposito gli mostra le mutande! E capisco che la serie è un ecchi/harem, ma non mi puoi piazzare ‘ste gag quando sullo sfondo la situazione è drammatica, sono solo irritanti! A ‘sto punto l’autore faceva prima a scrivere un ecchi puro e semplice, senza infarcirlo di trame pseudo-intricate che poi servono solo a fare da contorno.
Bocciato, l’unica cosa buona sono le colonne sonore.