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Dopo molti anni di animazione giapponese, non pensavo di trovare un anime così pregiato, che non avevo mai visto, né tantomeno sentito nominare; evidentemente, per qualche ignoto motivo, "Magi" non gode della notorietà che invece merita.

Sin dall'esordio, anzi ancor prima, vedendo quanti megabyte pesa un singolo episodio, si denota una qualità grafica di prim'ordine: disegni, colori e animazioni sono impeccabili e portano uno stile medio-orientale originale. Ed ecco l'altro punto vincente dell'opera: la storia, anziché essere ambientata in Giappone in un ambiente fantasy post-apocalittico o tutt'al più in stile medioevo occidentale, si svolge in un mondo, sì fantasy, ma ispirato a quella parte della cultura medio-orientale che ci fa sognare, per intenderci, le storie magiche di Aladino e il genio della lampada, Alì Babà e i 40 ladroni, la torre di Babilonia, tutti argomenti affascinanti e fino a qui poco considerati.

Non ci sono personaggi epici, che rimangono impressi anche dopo anni, ma anche questi, comunque, vengono vissuti in modo plausibilmente piacevole e se da un lato non vi troveremo l'idolo indimenticabile, dall'altro non mi pare di aver trovato soggetti particolarmente fastidiosi.

La trama offre rapidamente misteri ed intrighi, dando risposte sufficienti a svelare in modo soddisfacente le domande che tali misteri sollevano, per poi aggiungere nuovi elementi, ma senza arrivare all'eccesso, mantenendo quindi intatto il filo conduttore e rendendo di fatto il profilarsi della storia abbastanza scorrevole e facilmente comprensibile; in oltre, sebbene sia adatto e forse pensato per i più piccoli, il mondo di "Magi" non è certo tutto rose e fiori, anzi, la crudeltà che s'annida nell'animo umano è molto presente e senza mezze misure, rendendo il tutto non troppo banale da poter risultare interessante anche per i più grandi, od almeno per alcuni.

Non stiamo però parlando di un lavoro perfetto sotto ogni punto di vista; ad esempio, nello sviluppo delle vicende ci sono un paio di elementi che meritano un piccolo appunto: le tempistiche. In alcuni tratti l'anime corre come un treno, per poi calare drasticamente il ritmo per diversi episodi consecutivi, che fanno calare l'interesse e rendono più difficile il proseguimento della visione, per poi, infine, riprendere a viaggiare spediti.

Attenzione: la seguente parte contiene spoiler

Per intenderci, nei primi tre episodi il magi e il relativo candidato Re, protagonisti della storia, non solo si conoscono ed intrecciano un legame forte, ma riescono anche a entrare e superare il fantomatico dungeon che il "candidato Re" da sempre sogna di conquistare (fin troppo rapidamente).
Dopo di che l'anime prosegue a velocità medio-alta, percorrendo ben sei mesi di avventure in un baleno, per poi arrivare, intorno all'episodio 8, nella città in cui rimarremo "incagliati" per quasi tutto il resto della visione. Basti pensare che, più o meno al tredicesimo episodio, inizia una serie di combattimenti svolti nella stessa giornata e che assieme rappresentano il principale scontro della serie, che vede il suo epilogo all'episodio 18!

Ed è proprio in questo tratto di storia in cui ritroviamo il nostro Alì Babà, che se nei primi episodi pareva essere un personaggio sveglio, un ragazzo maturo, un tipo in gamba; da questo momento in poi si scoprirà essere il solito protagonista mezzo scemo della situazione, che piuttosto che nuocere, piuttosto che fare un torto a "Kassim", il quale:
- non perde occasione di dirgli quanto lo disprezzi;
- cerca ripetutamente di farlo fuori;
- lo ha tradito nelle maniere più subdole pensabili, arrivando ad uccidendo il suo stesso padre!
si farebbe uccidere e lascerebbe il suo popolo a trucidarsi l'un l'altro, cadendo nella banalità più estrema; il tutto con scene di lacrime ed autocommiserazione di Alì nei confronti di questo suo "amico" (ma dove...?) che rendono questa parte ancor più lenta e straziante, per poi riprendere abbastanza speditamente fino alla conclusione. Per fare un esempio, nell'episodio 19, nell'arco di due minuti di puntata, si balza in avanti di altri tre mesi.

Altra nota di demerito va al comparto musicale che, a mio avviso, non eccelle... Tanto per fare un esempio, proprio nell'episodio 19 ad un certo punto si sente una musica fatta di trombette in stile comico mentre le immagini offrono i protagonisti intenti ad allenarsi in svariati modi, il che pare davvero fuori luogo! Tanto che, per la prima volta, tra me e me ho pensato: "È impossibile, deve essersi aperta una di quelle pubblicità che partono da sole aprendo un sito su Internet".. così clicco su chrome iconizzato e con grande sorpresa scopro che non c'era nessunissima pubblicità! era proprio una canzoncina proveniente dall'anime! Sgradevolmente sorpreso, ho proseguito l'episodio con un po' d'amarezza...

Fine della parte contenente spoiler

In conclusione, pur non essendo perfetto e non avendo nulla di particolarmente profondo da offrire, "Magi" rimane un opera interessante e in generale godibile, che può accontentare una vasta platea di appassionati di animazione nipponica, consigliato bene o male a tutti e sarete poi voi a valutare se siano ore trascorse piacevolmente oppure no... Buona visione