Recensione
Levius
7.5/10
Recensione di Ataru Moroboshii
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"Levius" è una serie breve adattata da Netflix, è realizzata completamente in CG e coniuga al suo interno boxe e steampunk.
L'anime è ambientato in un mondo fittizio, la differenza rispetto alla realtà consiste nell'acqua di Agartha, un particolare combustibile che può interagire con il corpo umano creando vapore e che permette la creazione di braccia protesiche dalle stesse funzionalità di quelle naturali, ma con una maggiore forza.
Levius, da cui l'anime prende il nome, è un giovane atleta del pugilato meccanico iscritto nella terza categoria; nel suo team ha un allenatore per la parte atletica e un tecnico per la parte meccanica. La moda e la tecnologia, tranne quella relativa all'acqua di Agartha, è la stessa degli anni '30, ovvero uno dei periodi d'oro della boxe. Anche se la serie potrebbe a prima vista ricordare "Megalobox", ha profonde differenze, la prima delle quali è l'assenza di una dimensione ideologica. "Levius" è bensì un anime concentrato sull'aspetto tecnico, o meglio sui due aspetti tecnici: quello relativo al pugilato e quello relativo alla tecnologia di fantasia qui adottata.
Gli incontri sono pochi ma ben dettagliati per entrambi i temi: se per il lato meccanico bisogna fare un'opera di fiducia, per il lato della boxe è invece palese la buona documentazione a riguardo. Tutti i movimenti e i colpi sono realistici, relegando le esagerazioni solo al lato steampunk; senza alcun dubbio il lato tecnico è il cavallo di battaglia di questo anime.
Se la storia è efficace nella sua semplicità, senza mai complicarsi inutilmente, ma nemmeno senza risultare ripetitiva o noiosa, sono invece altalenanti le caratterizzazioni dei personaggi. Alcuni sono indovinati e poliedrici, ma la maggior parte saranno invece archetipici, nel senso che gran parte dei personaggi di "Levius" possono essere perfettamente descritti da un'unica caratteristica. Abbastanza originale è il villain, una via di mezzo fra Elon Musk e Oscar Wilde che, pur condividendo con altri personaggi il difetto di un'unica caratteristica peculiare, riesce ad esaltare la sua molto efficacemente.
Sempre legato al problemino sui personaggi, c'è invece un grosso problema sui dialoghi. Purtroppo i dialoghi sono spesso pressapochisti, ridondanti, puramente riempitivi, o addirittura in certi punti sbagliati, mettendo in bocca a uno di loro una considerazione su un evento a cui non ha assistito. Non posso sapere se questi dialoghi veramente pessimi siano stati un'esclusiva del mercato italiano o se fossero pessimi già in originale o addirittura nel manga da cui l'anime è tratto, fatto sta che l'altrimenti gradevolissima visione in italiano di questa serie risulta azzoppata da queste frasi campate in aria. Menzione disonorevole per il Coach Zacks e la compagna di palestra Natalia, a cui è affidata la fin troppo pervasiva "linea comica". Questi due, o meglio i loro doppiatori, sono i responsabili della grande maggioranza delle frasi imbarazzanti dette nell'anime.
La realizzazione grafica è abbastanza buona e diventa molto buona per quanto riguarda le scene d'azione, grazie a dei combattimenti che saranno sempre molto chiari e fluidi. Unico neo è un'ombreggiatura troppo contrastata, come se ci fosse un unico faro puntiforme da 3000 Watt costantemente puntato sui personaggi, difetto veniale che si nota subito, ma a cui altrettanto subito ci si abitua.
Nel complesso, "Levius" è una serie sempre gradevole e senza troppe pretese, peccato solo per i dialoghi, per cui si consiglia di provare il doppiaggio in un'altra lingua nella speranza di avere maggior fortuna.
L'anime è ambientato in un mondo fittizio, la differenza rispetto alla realtà consiste nell'acqua di Agartha, un particolare combustibile che può interagire con il corpo umano creando vapore e che permette la creazione di braccia protesiche dalle stesse funzionalità di quelle naturali, ma con una maggiore forza.
Levius, da cui l'anime prende il nome, è un giovane atleta del pugilato meccanico iscritto nella terza categoria; nel suo team ha un allenatore per la parte atletica e un tecnico per la parte meccanica. La moda e la tecnologia, tranne quella relativa all'acqua di Agartha, è la stessa degli anni '30, ovvero uno dei periodi d'oro della boxe. Anche se la serie potrebbe a prima vista ricordare "Megalobox", ha profonde differenze, la prima delle quali è l'assenza di una dimensione ideologica. "Levius" è bensì un anime concentrato sull'aspetto tecnico, o meglio sui due aspetti tecnici: quello relativo al pugilato e quello relativo alla tecnologia di fantasia qui adottata.
Gli incontri sono pochi ma ben dettagliati per entrambi i temi: se per il lato meccanico bisogna fare un'opera di fiducia, per il lato della boxe è invece palese la buona documentazione a riguardo. Tutti i movimenti e i colpi sono realistici, relegando le esagerazioni solo al lato steampunk; senza alcun dubbio il lato tecnico è il cavallo di battaglia di questo anime.
Se la storia è efficace nella sua semplicità, senza mai complicarsi inutilmente, ma nemmeno senza risultare ripetitiva o noiosa, sono invece altalenanti le caratterizzazioni dei personaggi. Alcuni sono indovinati e poliedrici, ma la maggior parte saranno invece archetipici, nel senso che gran parte dei personaggi di "Levius" possono essere perfettamente descritti da un'unica caratteristica. Abbastanza originale è il villain, una via di mezzo fra Elon Musk e Oscar Wilde che, pur condividendo con altri personaggi il difetto di un'unica caratteristica peculiare, riesce ad esaltare la sua molto efficacemente.
Sempre legato al problemino sui personaggi, c'è invece un grosso problema sui dialoghi. Purtroppo i dialoghi sono spesso pressapochisti, ridondanti, puramente riempitivi, o addirittura in certi punti sbagliati, mettendo in bocca a uno di loro una considerazione su un evento a cui non ha assistito. Non posso sapere se questi dialoghi veramente pessimi siano stati un'esclusiva del mercato italiano o se fossero pessimi già in originale o addirittura nel manga da cui l'anime è tratto, fatto sta che l'altrimenti gradevolissima visione in italiano di questa serie risulta azzoppata da queste frasi campate in aria. Menzione disonorevole per il Coach Zacks e la compagna di palestra Natalia, a cui è affidata la fin troppo pervasiva "linea comica". Questi due, o meglio i loro doppiatori, sono i responsabili della grande maggioranza delle frasi imbarazzanti dette nell'anime.
La realizzazione grafica è abbastanza buona e diventa molto buona per quanto riguarda le scene d'azione, grazie a dei combattimenti che saranno sempre molto chiari e fluidi. Unico neo è un'ombreggiatura troppo contrastata, come se ci fosse un unico faro puntiforme da 3000 Watt costantemente puntato sui personaggi, difetto veniale che si nota subito, ma a cui altrettanto subito ci si abitua.
Nel complesso, "Levius" è una serie sempre gradevole e senza troppe pretese, peccato solo per i dialoghi, per cui si consiglia di provare il doppiaggio in un'altra lingua nella speranza di avere maggior fortuna.