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"Avant-garde Yumeko" è un manga scritto e disegnato da Shuzo Oshimi, il suo primo manga per la precisione. Questo autore è conosciuto principalmente per altre sue opere, quali: "I Fiori del Male", "Happiness" e "Tracce di Sangue", e sicuramente questo volume unico non si può paragonare alle future opere dell'autore, però si riesce già ad intravedere lo stile tipico di Oshimi.

La trama è molto semplice e con un incipit interessante, però, a causa della brevità dell'opera, la caratterizzazione psicologica dei due protagonisti non è molto approfondita, anche se comunque rimangano dei personaggi abbastanza ben riusciti, sopratutto la nostra protagonista: Yumeko.

Parlando nello specifico dei personaggi, posso dire che li ho trovati molto umani, quasi più delle persone anziché dei personaggi. Patiamo da Yumeko: lei è una ragazza attratta dal pene, in modo quasi malato, però non dal punto di vista sessuale, ma, diciamo, "artistico". Nel corso della storia lei dovrà riuscire a capire le cause di questa sua ossessione e cercare in tutti i modi di riuscire a rappresentare il pene tramite la pittura, invitando l'unico membro del club di arte, Honda, a posare per lei. Honda è un ragazzo abbastanza "sfigato", il cui unico interesse è dipingere, anche se comunque gli piacerebbe avere qualche esperienza nelle relazioni d'amore: infatti, quando Yumeko gli chiederà di posare nudo per lei, vedremo anche le difficoltà che a Honda nel cercare di trattenere i propri impulsi.

I disegni dell'opera in questione mi sono piaciuti, anche se si vede che sono molto più acerbi se paragonati alle opere successive di Shuzo Oshimi. Il modo in cui sono disegnati i corpi a volte non sembra essere molto corretto anatomicamente, però comunque niente di grave, dato che comunque nel complesso non danno fastidio e non è una cosa troppo palese.

La tematica che l'autore ha voluto trattare mi è piaciuta: Yumeko è una semplice ragazza interessata al pene, però questo suo impulso non riesce ancora a collegarlo all'amore o al sesso, quindi questa sua energia, per puro caso, viene manifestata tramite il disegno e la pittura, riuscendo in questo modo a dare una forma a questo suo impulso.

Alla fine del volume c'è anche una storia breve chiamata "Superfly", che invece tratta la tematica del conoscere gli altri. Questa storiella l'ho trovata molto carina, per quanto semplice che fosse, con un incipit di base che ho trovato in verità anche più interessante della storia di "Avant-garde Yumeko": il protagonista ogni sera fa uscire dal proprio naso un se stesso in miniatura, con il quale va a trovare la ragazza di cui è innamorata, anche se ovviamente lei non lo sa perché dorme. La ragazza poi cercherà di mettersi insieme a lui, con tutte le difficoltà causate dal segreto del protagonista.

In conclusione consiglio questa lettura soprattutto a chi vuole recuperarsi tutte le opere di Shuzo Oshimi, però andrà anche per chi vuol leggersi un manga adolescenziale molto semplice.