Recensione
Welcome to the N.H.K.
10.0/10
Recensione di Furtive Tears
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Il protagonista, Sato Thatsuhiro è un hikikomori da due anni, cioè una persona che vive in isolamento cronico e non riesce ad uscire di casa, se non per stretta necessità. Vive a Tokyo, dove si è trasferito per l'Università, ma dopo averla abbandonata si è rinchiuso in isolamento totale. Vive in un monolocale grazie ad i soldi inviati dalla sua famiglia e si ciba principalmente di cibi in scatola.
Nel più completo abbandono si è auto convinto di essere vittima di una cospirazione della NHK (Nihon Hikikomori Kyoukai": società giapponese per l'isolamento cronico!). Preda di strampalati pensieri e visioni di mobili ed elettrodomestici animati si ritrova ormai a vivere una vita senza obbiettivi.
La storia inizia quando una giovane ragazza, che accompagna una donna più anziana, bussa alla sua porta distribuendo un giornale per aiutare gli hikikomori ad uscire dall'isolamento. Qualche giorno dopo la ragazza, di nome Misaki, si farà nuovamente viva con Sato e gli proporrà un contratto che prevede una serie di sedute per uscire dalla propria condizione.
Il protagonista pur negando in tutti i modi i propri problemi alla ragazza finisce per partecipare alla prima seduta, che si tiene nel parco lì vicino di sera. La ragazza sembra sapere molte cose di lui, ma Sato cerca in ogni modo di sembrare una persona normale. Il morale del protagonista è preda di sbalzi e frequenta solo saltuariamente gli incontri.
A vivacizzare ancora di più la sua vita entra in gioco il suo vicino di appartamento, un ragazzo più piccolo di cui era sempai ai tempi del liceo. Yamazaki, è un otaku (in breve sono patiti di anime, manga e collezionisti di modellini del genere) che ha tra le sue passioni i Gal-Games (giochi erotici, ecchi per lo più con bellissime ragazze).
I due decidono di porre fine alla loro condizione e di mettersi in proprio, creando un gal game destinato ad avere successo. La vita di Sato scorre fra nuove prospettive e le lezioni di Misaki, ragazza a cui si lega sempre di più. Con il tempo comincerà ad uscire e incontrare personaggi che lo porteranno a vivere situazioni al limite, tra giochi di ruolo online, suicidi collettivi, truffe economiche, un vecchio amore che sembra tornare.
Riuscirà alla fine Sato a riscattarsi e uscire dal suo isolamento cronico grazie a Misaki?
In un alternarsi di crisi depressive e di momenti di euforia pura ci viene raccontato quello che è realmente uno dei problemi più gravi in Giappone.
Proprio per questo osservato ad un primo livello si potrebbe parlare di un anime divertente e a tratti demenziale, ma in parecchi momenti si verrà colpiti da un senso di tristezza e pietà per quello che è il protagonista. Si tratta fondamentalmente di un anime psicologico in cui i pensieri di Sato sono molto spesso rappresentati da visioni e dove quasi tutti i personaggi risultano poi essere in qualche modo terribilmente depressi. I temi forti di fondo ci vengono narrati con simpaticissime gag e il ritmo è sempre abbastanza veloce.
I personaggi principali sono pochissimi e tutti quanti sono perfettamente caratterizzati anche se non da subito. La ricerca ossessiva di mostrare agli altri solamente un aspetto di se è uno dei temi fondamentali ed è anche quello che caratterizza tutti i personaggi. Mentre Sato ci viene presentato subito nella sua totalità, tutti gli altri hanno qualcosa da nascondere che verrà svelato pian piano.
Assolutamente consigliato a coloro che apprezzano gli anime maturi, gli anime che fanno riflettere ma assolutamente non noiosi e agli appassionati del Giappone in generale.
Nel più completo abbandono si è auto convinto di essere vittima di una cospirazione della NHK (Nihon Hikikomori Kyoukai": società giapponese per l'isolamento cronico!). Preda di strampalati pensieri e visioni di mobili ed elettrodomestici animati si ritrova ormai a vivere una vita senza obbiettivi.
La storia inizia quando una giovane ragazza, che accompagna una donna più anziana, bussa alla sua porta distribuendo un giornale per aiutare gli hikikomori ad uscire dall'isolamento. Qualche giorno dopo la ragazza, di nome Misaki, si farà nuovamente viva con Sato e gli proporrà un contratto che prevede una serie di sedute per uscire dalla propria condizione.
Il protagonista pur negando in tutti i modi i propri problemi alla ragazza finisce per partecipare alla prima seduta, che si tiene nel parco lì vicino di sera. La ragazza sembra sapere molte cose di lui, ma Sato cerca in ogni modo di sembrare una persona normale. Il morale del protagonista è preda di sbalzi e frequenta solo saltuariamente gli incontri.
A vivacizzare ancora di più la sua vita entra in gioco il suo vicino di appartamento, un ragazzo più piccolo di cui era sempai ai tempi del liceo. Yamazaki, è un otaku (in breve sono patiti di anime, manga e collezionisti di modellini del genere) che ha tra le sue passioni i Gal-Games (giochi erotici, ecchi per lo più con bellissime ragazze).
I due decidono di porre fine alla loro condizione e di mettersi in proprio, creando un gal game destinato ad avere successo. La vita di Sato scorre fra nuove prospettive e le lezioni di Misaki, ragazza a cui si lega sempre di più. Con il tempo comincerà ad uscire e incontrare personaggi che lo porteranno a vivere situazioni al limite, tra giochi di ruolo online, suicidi collettivi, truffe economiche, un vecchio amore che sembra tornare.
Riuscirà alla fine Sato a riscattarsi e uscire dal suo isolamento cronico grazie a Misaki?
In un alternarsi di crisi depressive e di momenti di euforia pura ci viene raccontato quello che è realmente uno dei problemi più gravi in Giappone.
Proprio per questo osservato ad un primo livello si potrebbe parlare di un anime divertente e a tratti demenziale, ma in parecchi momenti si verrà colpiti da un senso di tristezza e pietà per quello che è il protagonista. Si tratta fondamentalmente di un anime psicologico in cui i pensieri di Sato sono molto spesso rappresentati da visioni e dove quasi tutti i personaggi risultano poi essere in qualche modo terribilmente depressi. I temi forti di fondo ci vengono narrati con simpaticissime gag e il ritmo è sempre abbastanza veloce.
I personaggi principali sono pochissimi e tutti quanti sono perfettamente caratterizzati anche se non da subito. La ricerca ossessiva di mostrare agli altri solamente un aspetto di se è uno dei temi fondamentali ed è anche quello che caratterizza tutti i personaggi. Mentre Sato ci viene presentato subito nella sua totalità, tutti gli altri hanno qualcosa da nascondere che verrà svelato pian piano.
Assolutamente consigliato a coloro che apprezzano gli anime maturi, gli anime che fanno riflettere ma assolutamente non noiosi e agli appassionati del Giappone in generale.