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Perché i film di Miyazaki vengono sempre trasmessi in sordina e mai valorizzati abbastanza? Ieri sono andata a vedere un altro dei suoi capolavori d’animazione: Ponyo, sulla scogliera. Inutile dire che i disegni ad acquerelli sono bellissimi e i colori rendono benissimo,molto meglio di quelli computerizzati che i bambini sono soliti vedere ai giorni nostri. Chissà che fatica avranno fatto i disegnatori, ma alla fine la qualità paga sempre! Mi è piaciuto tutto, sia l’ambientazione (mi fa venire voglia di vivere in paesini come quello disegnato), e mi fa tenerezza il visino di Ponyo con tutte quelle sue espressioni buffe che ritroviamo solo nel viso di un bambino. Quando spruzza l’acqua in faccia alle persone poi è divertentissima. In sala si respirava una voglia di sapere come andasse a finire, se il “cattivo” (così veniva definito dai bambini seduti dietro di me) riuscisse a prendere Ponyo e portarla con sé nell’abisso o se riuscisse a diventare bambina per sempre. Commovente e tenera la scena della comunicazione con la luce del faro tra marito e moglie e lei permalosa che lo chiama “scemoooo”.(tipica permalosità femminile)
Divertenti le scene in cui Ponyo mangia insieme al bambino.
Impressionanti le scene dello tsunami (che, sempre a detta dei bambini, facevano paura e “ci piacevano un po’ meno”).
Bellissima la mamma di Ponyo, nella sua femminilità e dolcezza materna. vedere Ponyo correre sulle onde-sorelle, mi ha fatto ricordare con nostalgia a Conan il ragazzo del futuro. Mi è sembrato adatto il doppiaggio (ma del resto è risaputo che, sono molto bravi i nostri doppiatori italiani) e unica pecca, per quanto mi si può concedere, è il fatto che mi sembrava come se Miyazaki volesse quasi finire in fretta il film, mi sarebbe piaciuto descrivesse di più gli intenti del padre di Ponyo,come era arrivato in fondo al mare, e il suo rapporto con la madre. E poi ho notato rispetto agli altri film del maestro, che c’è solo una canzone (quella finale) e, anche se la canzone è carina e almeno il motivo è simile a quello giapponese, io avrei preferito, che si fosse fatto come per “il castello di Howl”, ossia lasciarla in lingua giapponese e metterci i sottotitoli. Comunque per me sono sempre belli i film di Miyazaki. Mi lasciano una bella sensazione quando esco dal cinema, mi viene voglia di lasciare tutto e fuggire via in paesini come quelli da lui disegnati. Mi ha fatto felice sentire durante l’intervallo un papà che telefonava ad un amico forse, e gli diceva è un film bellissimo, devi portare anche i tuoi bambini a vederlo. È sempre bello ritrovare anche in Ponyo il suo amore per la natura e la speranza e convinzione che i bambini con la loro innocenza e spontaneità. siano la salvezza del nostro domani.
Viva Miyazaki, e speriamo che la Lucky Red ci regali ancora tutti gli altri bellissimi capolavori.