Recensione
Queen Emeraldas
7.5/10
Recensione di annadaifan
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Queen Emeraldas è un manga realizzato da Leiji Matsumoto nel 1978 che è stato pubblicato in Italia per la prima volta nel 2005 da Hazard Edizioni, e poi, più di recente nel 2021, è stato riproposto da JPOP in un box da 2 volumi di grandi dimensioni.
Non avendo avuto occasione di leggere altre opere più famose del maestro Matsumoto perché ad oggi sono di difficile reperibilità, Queen Emeraldas è stato il mio primo approccio all’autore.
La storia è dedicata alla figura di Emeraldas, una viaggiatrice dello spazio solitaria che con la sua Queen Emeraldas naviga nell’universo da un pianeta all’altro.
Nei primi capitoli non è proprio la protagonista, ma quando appare all’improvviso molti ne restano affascinati mentre altri la temono tanto da attaccarla; il suo mito è conosciuto in tutto l’universo.
Nei capitoli seguenti e, soprattutto, nel 2° volume veniamo a conoscenza di maggiori dettagli sulla sua storia, anche se il motivo per cui guida la Queen Emeraldas non viene mai svelato.
Durante i suoi viaggi incontra un personaggio che la colpirà nel profondo e continua il suo viaggio alla sua ricerca, incontrerà poi il giovane Hiroshi Umino che un po' gli ricorda quell’uomo per il suo spirito di ricerca della libertà anche mettendo a repentaglio la propria vita.
Il mangaka riesce nell’impresa di lasciare nel lettore quel gusto della scoperta e dell’interesse verso un personaggio misterioso come Emeraldas, tanto bella quanto letale che ha imparato sulla propria pelle a non distrarsi mai durante un combattimento e, soprattutto, non provare compassione verso il nemico.
I dialoghi ed i pensieri dei diversi personaggi ci fanno capire i valori che Matsumoto ha sempre perseguito come quello dell’onore, del raggiungimento di un obiettivo nonostante tutto e della ricerca della libertà.
Il mondo disegnato dal mangaka è cupo ma anche immenso, e riesce dalle sue tavole a farci percepire il senso dell’infinito.
Si tratta principalmente di un manga episodico che non ha, purtroppo, un finale ma ho apprezzato come l’autore cerchi di trasmettere il suo pensiero senza imporlo, sta a noi decidere se il comportamento dei personaggi sia giusto o sbagliato.
E’ bello trovare opere come questa che fanno riflettere attraverso storie che superficialmente sembrano semplici imprese spaziali e, invece, esprimono tanto.
Dopo la sua conclusione JPOP ha inserito anche dei racconti piuttosto simpatici in cui appaiono sia il mitico Capitan Harlock che Emeraldas.
Per chi ama la fantascienza potrà solo adorare quest’opera e, anche se non siete amanti del genere come la sottoscritta, potrete appassionarvi a storie avventurose fra le stelle.
Non avendo avuto occasione di leggere altre opere più famose del maestro Matsumoto perché ad oggi sono di difficile reperibilità, Queen Emeraldas è stato il mio primo approccio all’autore.
La storia è dedicata alla figura di Emeraldas, una viaggiatrice dello spazio solitaria che con la sua Queen Emeraldas naviga nell’universo da un pianeta all’altro.
Nei primi capitoli non è proprio la protagonista, ma quando appare all’improvviso molti ne restano affascinati mentre altri la temono tanto da attaccarla; il suo mito è conosciuto in tutto l’universo.
Nei capitoli seguenti e, soprattutto, nel 2° volume veniamo a conoscenza di maggiori dettagli sulla sua storia, anche se il motivo per cui guida la Queen Emeraldas non viene mai svelato.
Durante i suoi viaggi incontra un personaggio che la colpirà nel profondo e continua il suo viaggio alla sua ricerca, incontrerà poi il giovane Hiroshi Umino che un po' gli ricorda quell’uomo per il suo spirito di ricerca della libertà anche mettendo a repentaglio la propria vita.
Il mangaka riesce nell’impresa di lasciare nel lettore quel gusto della scoperta e dell’interesse verso un personaggio misterioso come Emeraldas, tanto bella quanto letale che ha imparato sulla propria pelle a non distrarsi mai durante un combattimento e, soprattutto, non provare compassione verso il nemico.
I dialoghi ed i pensieri dei diversi personaggi ci fanno capire i valori che Matsumoto ha sempre perseguito come quello dell’onore, del raggiungimento di un obiettivo nonostante tutto e della ricerca della libertà.
Il mondo disegnato dal mangaka è cupo ma anche immenso, e riesce dalle sue tavole a farci percepire il senso dell’infinito.
Si tratta principalmente di un manga episodico che non ha, purtroppo, un finale ma ho apprezzato come l’autore cerchi di trasmettere il suo pensiero senza imporlo, sta a noi decidere se il comportamento dei personaggi sia giusto o sbagliato.
E’ bello trovare opere come questa che fanno riflettere attraverso storie che superficialmente sembrano semplici imprese spaziali e, invece, esprimono tanto.
Dopo la sua conclusione JPOP ha inserito anche dei racconti piuttosto simpatici in cui appaiono sia il mitico Capitan Harlock che Emeraldas.
Per chi ama la fantascienza potrà solo adorare quest’opera e, anche se non siete amanti del genere come la sottoscritta, potrete appassionarvi a storie avventurose fra le stelle.