Recensione
Neon Genesis Evangelion
10.0/10
Al di là del suo valore intrinseco – che è abissale – , e oltre ogni analisi tecnica, narrativa, iconologica, o simbolica. Perché la sua immensità non sta in questo. Anche cento opinioni, mille interpretazioni, non bastano per esprimere quel qualcosa che è più sottile di ogni definizione. Chi non lo ha amato non si è fermato mai – non importa – , è passato oltre, ha continuato ad andare dritto per la sua strada. Ma è rimasto inconsapevolmente più povero, perché non ha provato un qualcosa… un’emozione… una morsa che attanaglia lo stomaco dall’interno. Quello che Evangelion è stato per quella generazione (e di questo mi ritengo un graziato dal fato) di giapponesi prima, e planetaria poi, che aveva un minimo di maturità (almeno 14 anni) e di cui Evangelion è diventato una parte dei ricordi della vita. Una generazione che si sentiva morire dentro quando vedeva un’increspatura sbocciare nel buio (la prima immagine da cui iniziò tutto), e che si inginocchiava piangendo davanti allo schermo quando tutto sembrava perduto, e lo sembrava per davvero, e poi con “The End of Evangelion” lo è stato, e così tutto è finito. Una generazione che si sentiva dilaniata dalla visione e che si immergeva totalmente in questa realtà così profonda, così umana, così drammatica, così vera. Che la sentiva parte di sé e si sentiva parte di essa – e questo è solo delle opera più grandi. La generazione che lo ha visto per la prima volta, che è stata colpita nell’animo, lacerata da qualcosa che non era mai stato prima; da una di quelle cose che segnano quei momenti di svolta, quelli che dopo le cose non sono più quelle che erano – e questo è solo dei cult.
Ed è per questo che per un adolescente che lo veda adesso (o che ne veda il Rebuild) non potrà mai essere quello che per Noi ha significato. Semplicemente perché quel momento è passato ed è perso per sempre, e chi l’ha vissuto ed è stato consapevole di viverlo ha qualcosa che non si può comunicare, ma che lo segnerà per sempre. Perché Noi siamo la generazione di Evangelion, e nessun’altra, e lo resteremo per sempre.
Ed è per questo che per un adolescente che lo veda adesso (o che ne veda il Rebuild) non potrà mai essere quello che per Noi ha significato. Semplicemente perché quel momento è passato ed è perso per sempre, e chi l’ha vissuto ed è stato consapevole di viverlo ha qualcosa che non si può comunicare, ma che lo segnerà per sempre. Perché Noi siamo la generazione di Evangelion, e nessun’altra, e lo resteremo per sempre.