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    6.0/10
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    Il lavoro è troppo breve per un commento pieno, anche perché se queste pagine leggermente incuriosiscono anche per la totale mancanza di dialoghi, se qui si punta all'essenziale non lo si fa vedere. Per quale motivo tra i personaggi si parla di divinità greche (con tanto di caratteri e simbologia) e poi sono tutti vestiti coi bottoni? Perché gli sfondi da chiese gotiche? Senza contare che i personaggi tra loro non sono neanche distinguibili. Pot1 [ continua a leggere]
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    Breve. Troppo breve. Ma interessante.
    Sono solo 24 pagine, e neanche troppo intense come scritte, anzi tutt'altro. Troppo poco per definire una linea generale a quanto pare, e anche per definire la personalità dei personaggi. E anche troppo poco (al momento, anche se sembra che non sia stato più aggiunto niente dal giugno 2008...) probabilmente per poter avere forti informazioni sui personaggi e sul loro carattere. Due dialoghi e pochi volti, a1 [ continua a leggere]
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    Ho aspettato di leggerlo tutto prima di scriverne una recensione: è un tipico lavoro alla Mashima, con i soliti personaggi e il solito umorismo. La somiglianza tra Irie e Lucy (Fairy Tail) è forte, e anche Shiki assomiglia a Natsu. Ma non fatevene intimidire o scoraggiare: l'impressione di conoscere già tutti i personaggi e quindi avventurarsi in una storia breve (dopo tutto sono 4 volumi) senza bisogno di spendere troppo tempo in presentazioni1 [ continua a leggere]
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    Premessa indispensabile: non c'entra nulla di nulla né per quanto riguarda la storia, né per i personaggi né come mondo con il videogioco e l'anime omonimi.

    Dal punto di vista della storia è una piacevole lettura, ma nulla di più: un buon modo per passare un po' di tempo in tranquillità, senza coinvolgere troppo ma neanche senza dispiacere. Tutti i personaggi sono non solo stereotipati, ma fondamentalmente inutili visto che la maggior parte di1 [ continua a leggere]