Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth
Ma si sentiva proprio la necessità di "Death & Rebirth"? È il primo film uscito dopo due anni dalla serie originale di "Neon Genesis Evangelion" (1995), e da appassionato l'ho recuperato in ordine cronologico prima del film "The End of Evangelion" (1997).
Non scriverò a chi avrà il tempo di leggere questa mia modesta recensione di evitare questo film e di passare immediatamente al film finale uscito lo stesso anno: sono sempre dell'idea che chi si è appassionato alla storia di "Neon Genesis Evangelion", inclusi i due celeberrimi e controversi episodi finali, è disposto anche a "subire" queste opere "commerciali" che col senno di poi (e con le produzioni seguenti) hanno trasformato "Neon Genesis Evangelion" in un "brand".
Ormai è nota a tutti la genesi dei due film del 1997: "Death & Rebirth" non rappresenta altro che un antipasto nell'attesa dell'uscita del film che rappresenterà il presunto vero e tanto atteso finale della storia di "Neon Genesis Evangelion". Eh già, gli episodi 25 e 26 della serie avevano lasciato parecchia insoddisfazione in molti dei fan della serie e il buon Anno doveva far fare cassa alla Gainax per finanziare il budget del film finale.
A parte gli scherzi e tornando al film in recensione, "Death & Rebirth" si divide idealmente in due parti.
"Death" è una rivisitazione di quanto già visto nella serie, con una organizzazione dei fatti narrati visti dalla prospettiva dei protagonisti e non sviluppata in mero senso cronologico. Tutto sommato, un modo un po' più creativo e intrigante per riproporre le stesse cose, cercando di attribuire un quid novi sulla storia. "Rebirth" è una seconda parte che costituisce una sorta di prologo del film "The End of Evangelion".
Pertanto, è un film la cui visione è imprescindibile per la comprensione della saga di "Neon Genesis Evangelion"? Onestamente, avrebbe avuto senso se fossimo nel 1997 e in attesa del servizio della "portata principale": chi sarebbe così "originale" oggi di dedicare un'ora e mezza del suo tempo per rivedere una rivisitazione della serie e una parziale anticipazione del film che chiude il mistero degli intrighi sulla "evoluzione dell'uomo"?
Non scriverò a chi avrà il tempo di leggere questa mia modesta recensione di evitare questo film e di passare immediatamente al film finale uscito lo stesso anno: sono sempre dell'idea che chi si è appassionato alla storia di "Neon Genesis Evangelion", inclusi i due celeberrimi e controversi episodi finali, è disposto anche a "subire" queste opere "commerciali" che col senno di poi (e con le produzioni seguenti) hanno trasformato "Neon Genesis Evangelion" in un "brand".
Ormai è nota a tutti la genesi dei due film del 1997: "Death & Rebirth" non rappresenta altro che un antipasto nell'attesa dell'uscita del film che rappresenterà il presunto vero e tanto atteso finale della storia di "Neon Genesis Evangelion". Eh già, gli episodi 25 e 26 della serie avevano lasciato parecchia insoddisfazione in molti dei fan della serie e il buon Anno doveva far fare cassa alla Gainax per finanziare il budget del film finale.
A parte gli scherzi e tornando al film in recensione, "Death & Rebirth" si divide idealmente in due parti.
"Death" è una rivisitazione di quanto già visto nella serie, con una organizzazione dei fatti narrati visti dalla prospettiva dei protagonisti e non sviluppata in mero senso cronologico. Tutto sommato, un modo un po' più creativo e intrigante per riproporre le stesse cose, cercando di attribuire un quid novi sulla storia. "Rebirth" è una seconda parte che costituisce una sorta di prologo del film "The End of Evangelion".
Pertanto, è un film la cui visione è imprescindibile per la comprensione della saga di "Neon Genesis Evangelion"? Onestamente, avrebbe avuto senso se fossimo nel 1997 e in attesa del servizio della "portata principale": chi sarebbe così "originale" oggi di dedicare un'ora e mezza del suo tempo per rivedere una rivisitazione della serie e una parziale anticipazione del film che chiude il mistero degli intrighi sulla "evoluzione dell'uomo"?
Death non ha un'identità precisa. Non è né qualcosa di nuovo né un vero e proprio riassunto. Diciamo che se l'anime provava a giustificarsi con una trama, Death invece punta subito alla rappresentazione psicologica e caratteriale dei vari personaggi. La serie sembrava che cercasse di fidelizzare gli spettatori per poi costringerli alla visione di ciò che Hideaki voleva in realtà mostrare, Death invece ti sbatte tutto in faccia fin da subito. Una cosa comunque noiosa e pesante.
Rebirth invece è già più interessante. Innanzitutto vengono date delle risposte e viene posto un obiettivo, finalmente concreto e reale. Poi cambia la prospettiva delle cose e tutto assume un'altra atmosfera, riuscendo quindi ad evolvere le vicende evitando di fossilizzarsi sulla solita routine della serie televisiva. Se il suo intento era quello di solleticare la curiosità dello spettatore in attesa del film vero e proprio, ben fatto.
Da quanto ho capito Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth è considerato un prodotto mediocre perché la prima metà è pesante e inutile mentre la seconda viene replicata pari pari nel film End of Evangelion. Forse hanno ragione. Ma io guardo sempre le cose per anno di uscita: se avessi visto questo prodotto quando ancora non esisteva End of Evangelion avrei trovato quantomeno interessante Rebirth. Quindi è questione di prospettiva. Ovviamente a posteriori si può facilmente evitare di consigliare questo prodotto in quanto abbastanza superfluo, io l'ho guardato difatti solamente per senso di completezza. E badate bene, non ho mai parlato di film ma di prodotto, perché quest'è. Effettivamente se fossi andato al cinema per vedere Death & Rebirth ci sarei rimasto un po' male.
Rebirth invece è già più interessante. Innanzitutto vengono date delle risposte e viene posto un obiettivo, finalmente concreto e reale. Poi cambia la prospettiva delle cose e tutto assume un'altra atmosfera, riuscendo quindi ad evolvere le vicende evitando di fossilizzarsi sulla solita routine della serie televisiva. Se il suo intento era quello di solleticare la curiosità dello spettatore in attesa del film vero e proprio, ben fatto.
Da quanto ho capito Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth è considerato un prodotto mediocre perché la prima metà è pesante e inutile mentre la seconda viene replicata pari pari nel film End of Evangelion. Forse hanno ragione. Ma io guardo sempre le cose per anno di uscita: se avessi visto questo prodotto quando ancora non esisteva End of Evangelion avrei trovato quantomeno interessante Rebirth. Quindi è questione di prospettiva. Ovviamente a posteriori si può facilmente evitare di consigliare questo prodotto in quanto abbastanza superfluo, io l'ho guardato difatti solamente per senso di completezza. E badate bene, non ho mai parlato di film ma di prodotto, perché quest'è. Effettivamente se fossi andato al cinema per vedere Death & Rebirth ci sarei rimasto un po' male.
Che il finale di "Neon Genesis Evangelion" sia uno dei più discussi di sempre è ormai un dato di fatto inconfutabile. Per dare un vero e proprio finale alla serie, e soprattutto per accontentare i moltissimi fan, venne deciso di produrre un film. "Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth" non è però quel tanto agognato finale che tutti si aspettavano; esso infatti arriverà nel film successivo "The end of Evangelion".
Quest'opera non è nulla, se non inutile e noiosa. La prima e più lunga parte non è altro che una sintesi di ciò la serie televisiva aveva già minuziosamente raccontato. Una sorta di riassunto che mostra la visione dei fatti accaduti sotto il punto di vista di ogni differente personaggio. La seconda parte invece non è altro che un accenno del finale, che però sarà trattato solamente nel film successivo.
Per queste motivazioni mi sento di sconsigliare la visione di quest'opera che si è rivelata essere solamente una perdita di tempo; passate direttamente a "The end of Evangelion", e state pure tranquilli che non vi perderete assolutamente niente.
Dal punto di vista tecnico è praticamente identico alla serie originale, e anche la regia e il metodo di narrazione sono rimasti invariati; qualche lieve miglioramento a livello grafico si può notare, ma solamente in alcune scene, e comunque non costituisce un motivo valido per prendere visione di quest'opera.
In conclusione un'opera inutile, prodotta solamente a scopo di lucro. Non guardatela, neanche se siete fan della serie.
Quest'opera non è nulla, se non inutile e noiosa. La prima e più lunga parte non è altro che una sintesi di ciò la serie televisiva aveva già minuziosamente raccontato. Una sorta di riassunto che mostra la visione dei fatti accaduti sotto il punto di vista di ogni differente personaggio. La seconda parte invece non è altro che un accenno del finale, che però sarà trattato solamente nel film successivo.
Per queste motivazioni mi sento di sconsigliare la visione di quest'opera che si è rivelata essere solamente una perdita di tempo; passate direttamente a "The end of Evangelion", e state pure tranquilli che non vi perderete assolutamente niente.
Dal punto di vista tecnico è praticamente identico alla serie originale, e anche la regia e il metodo di narrazione sono rimasti invariati; qualche lieve miglioramento a livello grafico si può notare, ma solamente in alcune scene, e comunque non costituisce un motivo valido per prendere visione di quest'opera.
In conclusione un'opera inutile, prodotta solamente a scopo di lucro. Non guardatela, neanche se siete fan della serie.
Sarò da subito sincero e coinciso: la visione di "Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth" è assolutamente inutile. Senza voler leggere recensioni per non rischiare di incorrere in spoiler (sebbene messo in guardia dalla valutazione media avuta) mi sono avviato alla visione di questo che "dovrebbe essere" il primo film dedicato a una delle serie più seguite e amate degli anni '90.
E ho fatto male, perché ciò che mi sono trovato davanti è stato un puro e semplice riassunto di ciò che già si era visto nella serie, composto di scene copiate e incollate assieme, estrapolate dalle puntate precedentemente trasmesse. Ora, se tutto questo poteva avere un senso una volta, quando non tutti avevano la possibilità di andarsi a rivedere le proprie serie preferite nell'imminenza di un sequel, e quindi i riassunti potevano consentire di riannodare i fili delle vicende già vissute, oggi non ha veramente nessuno scopo. Tanto più che il poco che viene aggiunto rispetto alla serie originale sarà poi interamente ripreso nel vero film successore di Evangelion, ovvero "The end of Evangelion" (che colgo l'occasione per consigliare direttamente a quanti, inevitabilmente, giunti alla fine della serie TV sentiranno il bisogno di avere risposte).
Francamente, trovandomi di fronte a un prodotto di questo tipo l'unica valutazione che mi sento di dare è una bocciatura radicale, anche perché rappresenta secondo me un tentativo di lucrare a costo quasi zero su un pubblico che giustamente si potrebbe ritenere "ingannato" o preso in giro. Un voler vivere di rendita che certamente ha finito col nuocere alla serie stessa, fornendo preziosi argomenti ai detrattori di Anno e dello studio Gainax, ben prima della recente tetralogia cinematografica (che parimenti non ho interesse a vedere). Se tutti si mettessero a ragionare in questi termini sarebbe la morte o quasi degli anime. Con tutti i guadagni che erano stati fatti con la serie si poteva tranquillamente farne due film approfondendo di più il finale della serie e magari ampliando il già buon progetto poi diventato il film successivo. Sarebbe stato molto, molto meglio.
Non penso di aver altro da aggiungere.
E ho fatto male, perché ciò che mi sono trovato davanti è stato un puro e semplice riassunto di ciò che già si era visto nella serie, composto di scene copiate e incollate assieme, estrapolate dalle puntate precedentemente trasmesse. Ora, se tutto questo poteva avere un senso una volta, quando non tutti avevano la possibilità di andarsi a rivedere le proprie serie preferite nell'imminenza di un sequel, e quindi i riassunti potevano consentire di riannodare i fili delle vicende già vissute, oggi non ha veramente nessuno scopo. Tanto più che il poco che viene aggiunto rispetto alla serie originale sarà poi interamente ripreso nel vero film successore di Evangelion, ovvero "The end of Evangelion" (che colgo l'occasione per consigliare direttamente a quanti, inevitabilmente, giunti alla fine della serie TV sentiranno il bisogno di avere risposte).
Francamente, trovandomi di fronte a un prodotto di questo tipo l'unica valutazione che mi sento di dare è una bocciatura radicale, anche perché rappresenta secondo me un tentativo di lucrare a costo quasi zero su un pubblico che giustamente si potrebbe ritenere "ingannato" o preso in giro. Un voler vivere di rendita che certamente ha finito col nuocere alla serie stessa, fornendo preziosi argomenti ai detrattori di Anno e dello studio Gainax, ben prima della recente tetralogia cinematografica (che parimenti non ho interesse a vedere). Se tutti si mettessero a ragionare in questi termini sarebbe la morte o quasi degli anime. Con tutti i guadagni che erano stati fatti con la serie si poteva tranquillamente farne due film approfondendo di più il finale della serie e magari ampliando il già buon progetto poi diventato il film successivo. Sarebbe stato molto, molto meglio.
Non penso di aver altro da aggiungere.
Ormai lo sanno anche le pietre e i sassi che il finale di Neon Genesis Evangelion, di grande impatto per il suo impietoso scavo psicologico dei protagonisti della serie fino al raggiungimento di una sorta di guarigione psicanalitica, lasciò insoddisfatti moltissimi fan, e in parte a ragione: non si può creare una storia fantascientifica piena di misteri e poi interromperne la narrazione sul più bello, lasciando lo spettatore nel dubbio sul vero destino del mondo e sulla risoluzione dei tanti interrogativi che le prime 24 puntate hanno sollevato. A molti non importava sapere che Shinji era "guarito", quando c'era ancora un certo Progetto di Perfezionamento dell'Uomo di cui parlare: cos'è? come si realizzerà? cosa succederà ai personaggi che abbiamo amato (e odiato)?
Anno aveva voluto, con Neon Genesis Evangelion, attuare una decostruzione del genere mecha e quel particolare finale era perfetto per una tale operazione, ma non aveva previsto il successo che la sua opera avrebbe avuto e il fatto che la sua decisione non sarebbe piaciuta proprio a quegli otaku che aveva rappresentato e criticato nella figura di Shinji; per questo, dietro pressanti richieste dei fan (che arrivarono a vere e proprie minacce di morte) e di fronte all'enorme successo ottenuto dalla sua serie durante le repliche, decide di realizzare un degno finale: dapprima prende in considerazione l'idea di un OAV, poi quella di un film cinematografico con una prima parte che riassumeva la serie televisiva e una seconda parte occupata dal finale inedito, alla fine propende per un'opzione già utilizzata per Space Runaway Ideon, uno degli anime cui Evangelion deve di più, così vengono realizzati un film riassuntivo con scene inedite e un film con il "vero" finale della serie.
È indubbia la vocazione commerciale alla base della realizzazione di Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth, ma nel contempo l'opera si proponeva di creare un vero e proprio ponte col finale cinematografico: gli spezzoni tratti dalla serie televisiva, montati secondo un ordine non più cronologico bensì incentrato sui singoli personaggi, si alternano infatti a scene inedite, che non comparivano nella versione On-Air e che servono per approfondire alcuni punti oscuri della trama (ad esempio il passato di Asuka, il destino di Adam nel corpo di Gendo, le vere intenzioni di Kaworu e della Seele) e i primi 25 minuti di Air: Love is Destructive, ossia l'episodio 25', la prima parte di The End of Evangelion. L'utilità del film, però, divenne praticamente nulla quando le scene inedite della serie televisiva confluirono nell'edizione Renewal of Evangelion, una sorta di director's cut che venne anche mandata in onda al posto della vecchia versione.
Il riassunto, come si è detto, non è fatto in ordine cronologico, per cui un eventuale spettatore che non ha seguito la serie televisiva e spera, con la visione di Death & Rebirth, di avere una comprensione sommaria della trama per poi dedicarsi a The End of Evangelion, finirà per non capire quasi nulla: non perché la trama di 24 episodi sia compressa in un'ora di film, ma per il modo in cui le scene e le singole immagini sono montate. Per chi invece ha visto la serie tv, a meno che non si tratti di un fan sfegatato che riguarderebbe cento volte di seguito le avventure dei suoi beniamini alla guida degli Eva o di una persona che non possiede la versione director's cut, la visione risulta pienamente superflua.
Anno aveva voluto, con Neon Genesis Evangelion, attuare una decostruzione del genere mecha e quel particolare finale era perfetto per una tale operazione, ma non aveva previsto il successo che la sua opera avrebbe avuto e il fatto che la sua decisione non sarebbe piaciuta proprio a quegli otaku che aveva rappresentato e criticato nella figura di Shinji; per questo, dietro pressanti richieste dei fan (che arrivarono a vere e proprie minacce di morte) e di fronte all'enorme successo ottenuto dalla sua serie durante le repliche, decide di realizzare un degno finale: dapprima prende in considerazione l'idea di un OAV, poi quella di un film cinematografico con una prima parte che riassumeva la serie televisiva e una seconda parte occupata dal finale inedito, alla fine propende per un'opzione già utilizzata per Space Runaway Ideon, uno degli anime cui Evangelion deve di più, così vengono realizzati un film riassuntivo con scene inedite e un film con il "vero" finale della serie.
È indubbia la vocazione commerciale alla base della realizzazione di Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth, ma nel contempo l'opera si proponeva di creare un vero e proprio ponte col finale cinematografico: gli spezzoni tratti dalla serie televisiva, montati secondo un ordine non più cronologico bensì incentrato sui singoli personaggi, si alternano infatti a scene inedite, che non comparivano nella versione On-Air e che servono per approfondire alcuni punti oscuri della trama (ad esempio il passato di Asuka, il destino di Adam nel corpo di Gendo, le vere intenzioni di Kaworu e della Seele) e i primi 25 minuti di Air: Love is Destructive, ossia l'episodio 25', la prima parte di The End of Evangelion. L'utilità del film, però, divenne praticamente nulla quando le scene inedite della serie televisiva confluirono nell'edizione Renewal of Evangelion, una sorta di director's cut che venne anche mandata in onda al posto della vecchia versione.
Il riassunto, come si è detto, non è fatto in ordine cronologico, per cui un eventuale spettatore che non ha seguito la serie televisiva e spera, con la visione di Death & Rebirth, di avere una comprensione sommaria della trama per poi dedicarsi a The End of Evangelion, finirà per non capire quasi nulla: non perché la trama di 24 episodi sia compressa in un'ora di film, ma per il modo in cui le scene e le singole immagini sono montate. Per chi invece ha visto la serie tv, a meno che non si tratti di un fan sfegatato che riguarderebbe cento volte di seguito le avventure dei suoi beniamini alla guida degli Eva o di una persona che non possiede la versione director's cut, la visione risulta pienamente superflua.
Parto dalla premessa che la mia recensione, tra l'altro piuttosto breve, si concentrerà soprattutto su "Death". Primo, perché io ho visto i due "film" nella versione "The Future Film", dove "Death(true)2" è diviso da "Rebirth", il quale viene invece, logicamente, incorporato a "The End of Evangelion". Secondo perché "Rebirth" altro non è se non un pezzo di "Air", versione alternativa dell'episodio 25 della serie, giustamente incorporato al successivo lungometraggio.
Comunque, come tutti sappiamo, "Death" è una sorta di riassunto della serie tv. Cambia qualche angolazione, a seconda dell'edizione che avete a portata di mano ci può essere qualche scena in più, e vengono aggiunte alcune battute. Molti lo reputano perciò inutile, "una commercialata", direbbe qualcuno. Io non sono d'accordo, perché concordiamo tutti sul fatto che "Neon Genesis Evangelion" non sia un anime facile, né da capire né da ricordare. Il lungometraggio, allora, può aiutare a riorganizzare le idee sia a chi non vede la serie da tempo sia a chi l'ha vista, ma, comprensibilmente, ha ancora molti dubbi.
Inoltre, trovo geniale lo stratagemma delle prove di gruppo per dare risalto a quelle musiche straordinarie (dall' "Inno alla Gioia", all' "Alleluja", alle musiche di Bach), che sono sicuramente uno dei tanti punti di forza dell'anime.
Quanto a "Rebirth", esso inizia dove si ferma "Death", ossia con l'episodio 25. La Seele attacca la Nerv per accelerare il programma di perfezionamento dell'uomo, ma anche Gendo Ikari ha un piano ed è disposto a tutto per metterlo in pratica. Senza aggiungere altro, dico solo che il capitolo si chiude con un finale terribilmente aperto.
Anche questo prodotto è buono, nonostante sia solo un incipit e, complici l'azione e il finale ricco di suspense, non delude lo spettatore.
Per il resto, la qualità dell'immagine è leggermente superiore a quella della serie, essendo un prodotto destinato al cinema e all'home video, e nell'ultima edizione Dynit l'audio è in DTS 5.1 (una vera chicca).
Nel complesso, mi sento di assegnargli un 7: un prodotto buono, nulla di più e nulla di meno.
Comunque, come tutti sappiamo, "Death" è una sorta di riassunto della serie tv. Cambia qualche angolazione, a seconda dell'edizione che avete a portata di mano ci può essere qualche scena in più, e vengono aggiunte alcune battute. Molti lo reputano perciò inutile, "una commercialata", direbbe qualcuno. Io non sono d'accordo, perché concordiamo tutti sul fatto che "Neon Genesis Evangelion" non sia un anime facile, né da capire né da ricordare. Il lungometraggio, allora, può aiutare a riorganizzare le idee sia a chi non vede la serie da tempo sia a chi l'ha vista, ma, comprensibilmente, ha ancora molti dubbi.
Inoltre, trovo geniale lo stratagemma delle prove di gruppo per dare risalto a quelle musiche straordinarie (dall' "Inno alla Gioia", all' "Alleluja", alle musiche di Bach), che sono sicuramente uno dei tanti punti di forza dell'anime.
Quanto a "Rebirth", esso inizia dove si ferma "Death", ossia con l'episodio 25. La Seele attacca la Nerv per accelerare il programma di perfezionamento dell'uomo, ma anche Gendo Ikari ha un piano ed è disposto a tutto per metterlo in pratica. Senza aggiungere altro, dico solo che il capitolo si chiude con un finale terribilmente aperto.
Anche questo prodotto è buono, nonostante sia solo un incipit e, complici l'azione e il finale ricco di suspense, non delude lo spettatore.
Per il resto, la qualità dell'immagine è leggermente superiore a quella della serie, essendo un prodotto destinato al cinema e all'home video, e nell'ultima edizione Dynit l'audio è in DTS 5.1 (una vera chicca).
Nel complesso, mi sento di assegnargli un 7: un prodotto buono, nulla di più e nulla di meno.
E' inutile prendersi in giro, il finale della serie cult degli anni '90, "Neon Genesis Evangelion", lasciò perplessi la quasi totalità degli spettatori che già al momento del primo passaggio televisivo del 1995 avevano seguito con grande passione le vicende dei membri della Nerv e la loro guerra contro gli Angeli.
La popolarità raggiunta aveva portato nuove disponibilità economiche, proprio quelle che erano venute a mancare al regista Hideaki Anno durante la conclusione della storia, ma l'occasione era troppo ghiotta per non approfittare di quella che ormai stava diventando la gallina dalle uova d'oro dell'animazione nipponica, anche grazie all'insperato successo a livello internazionale.
Una sola era la richiesta che era fatta al regista (leggenda vuole che per quest'ultimo sia anche stato oggetto di minacce di morte), e cioè districare il minuzioso intreccio narrativo che aveva creato, dando finalmente risposta alle numerose domande degli spettatori.
"Death and Rebirth", il primo film cinematografico dedicato a Evangelion, non è però quello che ci si aspettava; non è infatti, o almeno non lo è del tutto, il finale tanto agognato e che giungerà con il successivo "The End of Evangelion". Che cosa rappresenta quindi questo film? Al giorno d'oggi praticamente nulla, se non una freccia all'arco dei detrattori di questo titolo e dei prodotti Gainax in generale.
Il film si divide in due parti di cui la prima, la più lunga, è un riassunto della serie televisiva, mentre la vera pietra dello scandalo è l'ultima mezz'ora, una vera e propria anteprima di ciò che poi diventerà parte integrante (e riproposta integralmente) del film successivo.
Il film è un prodotto da dare in pasto ai fan rimasti orfani della serie quindi, un'operazione di puro interesse economico in attesa del gran finale un po' come fanno oggi le major americane con i finali delle loro saghe di successo, come Harry Potter e Twilight.
Il riassunto di "Death " invero non è fatto male, con una visione soggettiva di ciascun protagonista e con un nuovo montaggio (e in alcuni casi miglioramento tecnico grafico) delle scene atte a far comprendere in pieno lo sviluppo psicologico degli stessi; quello che però i fan aspettavano era altro e devono essersi sentiti non poco presi in giro accorgendosi di aver speso dei soldi e fatto file chilometriche - il fenomeno Evangelion era anche questo - per vedere poco meno di mezz'ora di storia inedita che, sì, spiegava alcune cose, ma si interrompeva proprio sul più bello: astuta mossa per tenere alto l'interesse, ma anche provocare l'aumento della frustrazione di molti spettatori con ovvio incremento nelle fila dei denigratori dell'opera.
La visione di "Death and Rebirth" oggi non ha veramente alcun senso dato che le poche scene del riassunto non presentate nell'edizione tv (la più significativa e importante è ciò che si vede durante la rimozione della lancia dal corpo di Lilith da parte di Rei) sono state inserite nella recente edizione Platinum e il resto è finito, come si diceva, a formare l'inizio di "The End of Evangelion".
L'unica ragione per vedere tale opera è solamente quella di rendersi conto delle proporzioni del fenomeno che questa serie aveva generato in quegli anni e quindi il suo oculato sfruttamento commerciale che prosegue anche ai giorni nostri con i nuovi progetti cinematografici, l'ormai famosa trilogia denominata "Rebuild of Evangelion".
La popolarità raggiunta aveva portato nuove disponibilità economiche, proprio quelle che erano venute a mancare al regista Hideaki Anno durante la conclusione della storia, ma l'occasione era troppo ghiotta per non approfittare di quella che ormai stava diventando la gallina dalle uova d'oro dell'animazione nipponica, anche grazie all'insperato successo a livello internazionale.
Una sola era la richiesta che era fatta al regista (leggenda vuole che per quest'ultimo sia anche stato oggetto di minacce di morte), e cioè districare il minuzioso intreccio narrativo che aveva creato, dando finalmente risposta alle numerose domande degli spettatori.
"Death and Rebirth", il primo film cinematografico dedicato a Evangelion, non è però quello che ci si aspettava; non è infatti, o almeno non lo è del tutto, il finale tanto agognato e che giungerà con il successivo "The End of Evangelion". Che cosa rappresenta quindi questo film? Al giorno d'oggi praticamente nulla, se non una freccia all'arco dei detrattori di questo titolo e dei prodotti Gainax in generale.
Il film si divide in due parti di cui la prima, la più lunga, è un riassunto della serie televisiva, mentre la vera pietra dello scandalo è l'ultima mezz'ora, una vera e propria anteprima di ciò che poi diventerà parte integrante (e riproposta integralmente) del film successivo.
Il film è un prodotto da dare in pasto ai fan rimasti orfani della serie quindi, un'operazione di puro interesse economico in attesa del gran finale un po' come fanno oggi le major americane con i finali delle loro saghe di successo, come Harry Potter e Twilight.
Il riassunto di "Death " invero non è fatto male, con una visione soggettiva di ciascun protagonista e con un nuovo montaggio (e in alcuni casi miglioramento tecnico grafico) delle scene atte a far comprendere in pieno lo sviluppo psicologico degli stessi; quello che però i fan aspettavano era altro e devono essersi sentiti non poco presi in giro accorgendosi di aver speso dei soldi e fatto file chilometriche - il fenomeno Evangelion era anche questo - per vedere poco meno di mezz'ora di storia inedita che, sì, spiegava alcune cose, ma si interrompeva proprio sul più bello: astuta mossa per tenere alto l'interesse, ma anche provocare l'aumento della frustrazione di molti spettatori con ovvio incremento nelle fila dei denigratori dell'opera.
La visione di "Death and Rebirth" oggi non ha veramente alcun senso dato che le poche scene del riassunto non presentate nell'edizione tv (la più significativa e importante è ciò che si vede durante la rimozione della lancia dal corpo di Lilith da parte di Rei) sono state inserite nella recente edizione Platinum e il resto è finito, come si diceva, a formare l'inizio di "The End of Evangelion".
L'unica ragione per vedere tale opera è solamente quella di rendersi conto delle proporzioni del fenomeno che questa serie aveva generato in quegli anni e quindi il suo oculato sfruttamento commerciale che prosegue anche ai giorni nostri con i nuovi progetti cinematografici, l'ormai famosa trilogia denominata "Rebuild of Evangelion".
Se siete qui perché avete già visto tutta la serie di Neon Genesis Evangelion, allora vi consiglio di saltare Death, perché non ne vale la pena.
Certo, se avete le idee confuse (al 90% è sempre così), ma proprio confuse, nel senso di non ricordarsi neppure il nome dei personaggi, allora sarebbe meglio rispulciare la prima serie con Death, ma se avete ancora ben chiaro il filone principale allora giungete direttamente a Rebirth.
Cos'è Rebirth? Una sorta di intro del film successivo. Sì, perché quando guarderete "The End of Evangelion" noterete che praticamente Rebirth è l'inizio di questo movie.
A che serve creare due opere, "D&R" e "The End of Eva", quando la prima non ha praticamente alcun senso?
Niente, per questi --> €, anzi, Yen, ma non mi va di trovare il simbolo.
Comunque sia guardatelo, non vi toglierà più di 20 minuti e potrete passare al movie successivo.
6 solo perché parliamo di NGE.
Certo, se avete le idee confuse (al 90% è sempre così), ma proprio confuse, nel senso di non ricordarsi neppure il nome dei personaggi, allora sarebbe meglio rispulciare la prima serie con Death, ma se avete ancora ben chiaro il filone principale allora giungete direttamente a Rebirth.
Cos'è Rebirth? Una sorta di intro del film successivo. Sì, perché quando guarderete "The End of Evangelion" noterete che praticamente Rebirth è l'inizio di questo movie.
A che serve creare due opere, "D&R" e "The End of Eva", quando la prima non ha praticamente alcun senso?
Niente, per questi --> €, anzi, Yen, ma non mi va di trovare il simbolo.
Comunque sia guardatelo, non vi toglierà più di 20 minuti e potrete passare al movie successivo.
6 solo perché parliamo di NGE.
Premessa: Questa recensione si riferisce unicamente a "Death". Approcciarsi ad “Evangelion Death” è possibile sia per chi non ha seguito la serie sia per chi è ovviamente già informato, avendo assistito ai drammi della serie “Neon Genesis Evangelion”, ai successi del giovane Shinji Ikari e al districarsi oppure meno dei vari dubbi, dei drammi, degli enigmi, delle bugie e dei misteri dei personaggi, fino al momento del finale nel quale i robot non sono che un’inutile artefatto narrativo non più necessario.
Molti non hanno gradito le scelte finali, altri invece hanno apprezzato la conclusione della serie televisiva. A ciò si deve dunque il motivo della creazione di "Death".
Death è indubbiamente legato al secondo film dell’universo narrativo creato da Hideaki Anno, “The End of Evangelion”.
Death è un riassunto della serie utile a rinfrescare la memoria dello spettatore che ha visto la serie televisiva e necessaria per affrontare il finale cinematografico, rendendo oltretutto più lineari gli avvenimenti della serie originale e al contempo suggerendo numerose anticipazioni. Questo lo rende dunque sconsigliato come approccio iniziale alla saga di Evangelion, dal momento che immortala eventi fino all’episodio XXIV (la serie originale è composta di ventisei episodi.). Andrebbe infatti a spezzare completamente gli intrecci della serie animata, la quale andrebbe vista appieno senza interferenze per godere dell’ottimo intreccio narrativo e degli eventi allucinanti e drammatici che si susseguono nella battaglia per il futuro tra esseri umani e angeli.
Entrando nella struttura del film i vari eventi vengono rivisti in base ai diversi personaggi: Shinji, Asuka, Rei, Misato, ecc., rimontando in maniera lineare eventi che in originale non lo erano. In generale il film è basato su flashback e sogni, come a volerci mostrare che quello della nostra storia è solo uno dei mondi possibile e non necessariamente il migliore. È solo il mondo a cui siamo legati. Il solo mondo in cui ci è concesso di poter crescere, nell’unico tempo che ci è concesso di vivere. Anche se ci viene mostrato un altro mondo. Lo stesso che avevamo già incontrato alla fine di Neon Genesis Evangelion, qui funge da intermezzo nell’attesa che si compia il "progetto per il perfezionamento dell’uomo" e ci mostra che avremo sempre qualcosa oltre l’orizzonte che non riusciamo a vedere. Un sogno che ci accompagna da un po' di tempo. Questo film ci riporta ancora una volta in quel sogno, al confine con la realtà. Evangelion "Death" è un film dedicato dunque a tutti coloro che amano la serie, mentre se non si è visto la serie originale rischia di essere sprecato, di avere effetti controproducenti sullo spettatore. Il giudizio su esso può essere tanto alto quanto basso a seconda dello stato d’animo dello spettatore. A livello tecnico è leggermente migliore della serie televisiva, ma dato che la maggioranza del materiale è preso da essa, il mio giudizio finale è inferiore ad essa. Insomma, dal punto di vista dell'originalità, non può essere giudicato.
Molti non hanno gradito le scelte finali, altri invece hanno apprezzato la conclusione della serie televisiva. A ciò si deve dunque il motivo della creazione di "Death".
Death è indubbiamente legato al secondo film dell’universo narrativo creato da Hideaki Anno, “The End of Evangelion”.
Death è un riassunto della serie utile a rinfrescare la memoria dello spettatore che ha visto la serie televisiva e necessaria per affrontare il finale cinematografico, rendendo oltretutto più lineari gli avvenimenti della serie originale e al contempo suggerendo numerose anticipazioni. Questo lo rende dunque sconsigliato come approccio iniziale alla saga di Evangelion, dal momento che immortala eventi fino all’episodio XXIV (la serie originale è composta di ventisei episodi.). Andrebbe infatti a spezzare completamente gli intrecci della serie animata, la quale andrebbe vista appieno senza interferenze per godere dell’ottimo intreccio narrativo e degli eventi allucinanti e drammatici che si susseguono nella battaglia per il futuro tra esseri umani e angeli.
Entrando nella struttura del film i vari eventi vengono rivisti in base ai diversi personaggi: Shinji, Asuka, Rei, Misato, ecc., rimontando in maniera lineare eventi che in originale non lo erano. In generale il film è basato su flashback e sogni, come a volerci mostrare che quello della nostra storia è solo uno dei mondi possibile e non necessariamente il migliore. È solo il mondo a cui siamo legati. Il solo mondo in cui ci è concesso di poter crescere, nell’unico tempo che ci è concesso di vivere. Anche se ci viene mostrato un altro mondo. Lo stesso che avevamo già incontrato alla fine di Neon Genesis Evangelion, qui funge da intermezzo nell’attesa che si compia il "progetto per il perfezionamento dell’uomo" e ci mostra che avremo sempre qualcosa oltre l’orizzonte che non riusciamo a vedere. Un sogno che ci accompagna da un po' di tempo. Questo film ci riporta ancora una volta in quel sogno, al confine con la realtà. Evangelion "Death" è un film dedicato dunque a tutti coloro che amano la serie, mentre se non si è visto la serie originale rischia di essere sprecato, di avere effetti controproducenti sullo spettatore. Il giudizio su esso può essere tanto alto quanto basso a seconda dello stato d’animo dello spettatore. A livello tecnico è leggermente migliore della serie televisiva, ma dato che la maggioranza del materiale è preso da essa, il mio giudizio finale è inferiore ad essa. Insomma, dal punto di vista dell'originalità, non può essere giudicato.
Dopo la conclusione di "Neon Genesi Evangelion" vennero realizzati i due film cinematografici "Death & Rebirth" e "The End of Evangelion".
"Death & Rebirth" è rivolto essenzialmente ai fan della saga. Più che un'introduzione per i neofiti, si presenta infatti come un riepilogo delle vicende avvenute nella serie animata, presentate con un montaggio asincrono, in modo da fornire una differente visione ed impostazione delle vicende, ed è il naturale preludio alle vicende di "The End of Evangelion"
"Death", la prima parte del film, è appunto composta da spezzoni tratti dall'anime, inseriti in una breve sovra-trama: Shinji, Rei, Asuka e Kaworu, studenti in una normale scuola giapponese si preparano ad un saggio di musica e con le note dei loro strumenti introducono ed accompagnano le scene della serie.
"Rebirth" rappresenta invece il primo svelarsi della conclusione vera e propria.
Le vicende riprendono da quanto avvenuto nell'episodio 24 dell'anime, questa volta mostrando esplicitamente quanto avviene dopo la sconfitta degli Angeli e l'avvio del "progetto per il perfezionamento dell'uomo".
Rebirth è, nei fatti, una parte di "The End of Evangelion", inserita per non "lasciare a bocca asciutta" i fan che, accorsi in massa nelle sale cinematografiche, avrebbero accolto *decisamente* male un mero riassunto della vicende (quale è appunto "Death")
[<b>ATTENZIONE! SPOILER!</b>]
Da segnalare che "Rebirth", nella sua forma originaria, si conclude con l'apparizione degli Eva della Seele intenti a volteggiare sulla Nerv. La scena è accompagnata dalla (bellissima) canzone "Tamashii no rufuran", anche se purtroppo nella recente edizione in Dvd della Dynit tale scena non è stata inclusa.
[<b>FINE SPOILER!</b>]
In conclusione, la visione di "Death & Rebirth" è consigliabile più che altro ai fan accaniti della saga che siano interessati a coglierne ogni aspetto senza tralasciare nulla.
"Death & Rebirth" è rivolto essenzialmente ai fan della saga. Più che un'introduzione per i neofiti, si presenta infatti come un riepilogo delle vicende avvenute nella serie animata, presentate con un montaggio asincrono, in modo da fornire una differente visione ed impostazione delle vicende, ed è il naturale preludio alle vicende di "The End of Evangelion"
"Death", la prima parte del film, è appunto composta da spezzoni tratti dall'anime, inseriti in una breve sovra-trama: Shinji, Rei, Asuka e Kaworu, studenti in una normale scuola giapponese si preparano ad un saggio di musica e con le note dei loro strumenti introducono ed accompagnano le scene della serie.
"Rebirth" rappresenta invece il primo svelarsi della conclusione vera e propria.
Le vicende riprendono da quanto avvenuto nell'episodio 24 dell'anime, questa volta mostrando esplicitamente quanto avviene dopo la sconfitta degli Angeli e l'avvio del "progetto per il perfezionamento dell'uomo".
Rebirth è, nei fatti, una parte di "The End of Evangelion", inserita per non "lasciare a bocca asciutta" i fan che, accorsi in massa nelle sale cinematografiche, avrebbero accolto *decisamente* male un mero riassunto della vicende (quale è appunto "Death")
[<b>ATTENZIONE! SPOILER!</b>]
Da segnalare che "Rebirth", nella sua forma originaria, si conclude con l'apparizione degli Eva della Seele intenti a volteggiare sulla Nerv. La scena è accompagnata dalla (bellissima) canzone "Tamashii no rufuran", anche se purtroppo nella recente edizione in Dvd della Dynit tale scena non è stata inclusa.
[<b>FINE SPOILER!</b>]
In conclusione, la visione di "Death & Rebirth" è consigliabile più che altro ai fan accaniti della saga che siano interessati a coglierne ogni aspetto senza tralasciare nulla.
Questo "lungometraggio" del 1997 propone un lungo collage dei momenti più importanti della serie televisiva animata degli anni '90 per eccellenza (ma non solo), "Neon Genesis Evangelion", a cui si aggiungono delle sequenze, a quel tempo inedite, che mostrano il cosiddetto "inizio della fine" per Shinji, Rei, Asuka e tutti gli altri membri della base NERV. Per dirla tutta, entrambi i blocchi narrativi costituiscono soltanto una sorta di vano assaggio di ciò che Hideaki Anno avrebbe dovuto, seppur non volendo, offrire al popolo di fan insoddisfatto da un'opera conclusa in maniera alquanto "amara" (se analizziamo il loro punto di vista).
Tale pressione sugli autori avrebbe implicato, ahimè, la creazione di questo prodotto, che sembra far intuire l'intenzione di Anno di lasciare ancora tutti a bocca asciutta, rovinando inevitabilmente parte dell'entusiasmo per un "finale alternativo" ideato, ma mai desiderato dal Maestro.
Sì, Potremmo valutarlo anche come gesto di ripicca, quello del geniale regista...
Certamente la Gainax ne avrebbe poi approfittato in termini di commercialità, sondando inaspettatamente il terreno per il definitivo capitolo conclusivo, quel "The End of Evangelion" già accennato col riso sotto i baffi in "Rebirth".
Inutile dire che un titolo del genere si rivolga strettamente agli appassionati della serie, che, effettivamente, ricaveranno poco o nulla dal visionarlo: se la prima parte (vero e proprio riassunto dei primi 24 episodi della serie tv) non potrebbe far altro se non presentarsi come gradevole "antipasto" per chi fosse già al corrente degli eventi in essa rivissuti, la visione della seguente anteprima di "The End" farebbe storcere il naso a chiunque, per la maniera in cui viene troncata.
Consiglio personale: godetevi un sacrosanto e necessario riepilogo con "Death", e poi via con l'emozionante "The End of Evangelion"... sempre che anteponiate i risvolti narrativi della storia a quelli psicologici dei protagonisti, sia chiaro.
Nel complesso: opera superflua, da non perdere solo se amate "Neon Genesis Evangelion" a più non posso.
Tale pressione sugli autori avrebbe implicato, ahimè, la creazione di questo prodotto, che sembra far intuire l'intenzione di Anno di lasciare ancora tutti a bocca asciutta, rovinando inevitabilmente parte dell'entusiasmo per un "finale alternativo" ideato, ma mai desiderato dal Maestro.
Sì, Potremmo valutarlo anche come gesto di ripicca, quello del geniale regista...
Certamente la Gainax ne avrebbe poi approfittato in termini di commercialità, sondando inaspettatamente il terreno per il definitivo capitolo conclusivo, quel "The End of Evangelion" già accennato col riso sotto i baffi in "Rebirth".
Inutile dire che un titolo del genere si rivolga strettamente agli appassionati della serie, che, effettivamente, ricaveranno poco o nulla dal visionarlo: se la prima parte (vero e proprio riassunto dei primi 24 episodi della serie tv) non potrebbe far altro se non presentarsi come gradevole "antipasto" per chi fosse già al corrente degli eventi in essa rivissuti, la visione della seguente anteprima di "The End" farebbe storcere il naso a chiunque, per la maniera in cui viene troncata.
Consiglio personale: godetevi un sacrosanto e necessario riepilogo con "Death", e poi via con l'emozionante "The End of Evangelion"... sempre che anteponiate i risvolti narrativi della storia a quelli psicologici dei protagonisti, sia chiaro.
Nel complesso: opera superflua, da non perdere solo se amate "Neon Genesis Evangelion" a più non posso.
Il primo dei due film che insieme a "The End of Evangelion", nelle intenzioni degli autori, avrebbe dovuto chiudere la saga. In realtà se dovessi dare un giudizio a caldo non esiterei a dire che si tratta di una meschina trovata commerciale per fare cassa e truffare quei fan disposti a qualunque cosa per completare la collezione.
L'anime è diviso in due parti. La prima contiene una sorta di "riassunto psicologico" della serie regolare, con alcune scene e una contestualizzazione inediti. La seconda presenta l'incipit del capitolo finale, così come apparirà anche in "The End of Evangelion".
C'è ben poco da dire a proposito della trama: la prima metà dell'opera è una sequenza di scene già viste ottenuta tramite il montaggio a "flusso di coscienza" tipico della serie, che forse mette meglio in evidenza alcuni aspetti caratteriali dei protagonisti ma che in realtà non dice niente di nuovo e finisce per annoiare lo spettatore. La seconda metà invece sarebbe anche interessante, ma si interrompe sul più bello e peraltro viene ripresa pari pari nel secondo film.
A questo punto il dubbio sorge spontaneo: visto che non aggiunge nulla alla storia, qual è lo scopo di quest'anime?
Anche per quanto riguarda il lato tecnico si può dire ben poco: nella prima parte si usano con piccoli aggiustamenti sequenze che ho già commentato altrove. Le poche scene inedite hanno una buona fotografia, ma non si può azzardare nulla di più vista la scarsa quantità. La seconda parte è buona, ma ritengo sia solo uno spezzone di "The End of Evangelion", e anche quello l'ho già commentato altrove.
Il dubbio si ripropone con più forza: ebbene, qual è lo scopo??? °_°
Persino la colonna sonora e il comparto audio non possono essere commentati. Indovinate un po' perché? Perché li ho già commentati altrove. >_>
Non potrete che convenirne anche voi, siamo di fronte ad una truffa bella e buona. Se io fossi stato uno di quei fan che avevano aspettato anni per vedere la fine della saga e al cinema mi fossi ritrovato davanti a QUESTO probabilmente avrei chiesto la restituzione del prezzo del biglietto.
Il film, insomma, è un po' come questa recensione: inutile.
L'anime è diviso in due parti. La prima contiene una sorta di "riassunto psicologico" della serie regolare, con alcune scene e una contestualizzazione inediti. La seconda presenta l'incipit del capitolo finale, così come apparirà anche in "The End of Evangelion".
C'è ben poco da dire a proposito della trama: la prima metà dell'opera è una sequenza di scene già viste ottenuta tramite il montaggio a "flusso di coscienza" tipico della serie, che forse mette meglio in evidenza alcuni aspetti caratteriali dei protagonisti ma che in realtà non dice niente di nuovo e finisce per annoiare lo spettatore. La seconda metà invece sarebbe anche interessante, ma si interrompe sul più bello e peraltro viene ripresa pari pari nel secondo film.
A questo punto il dubbio sorge spontaneo: visto che non aggiunge nulla alla storia, qual è lo scopo di quest'anime?
Anche per quanto riguarda il lato tecnico si può dire ben poco: nella prima parte si usano con piccoli aggiustamenti sequenze che ho già commentato altrove. Le poche scene inedite hanno una buona fotografia, ma non si può azzardare nulla di più vista la scarsa quantità. La seconda parte è buona, ma ritengo sia solo uno spezzone di "The End of Evangelion", e anche quello l'ho già commentato altrove.
Il dubbio si ripropone con più forza: ebbene, qual è lo scopo??? °_°
Persino la colonna sonora e il comparto audio non possono essere commentati. Indovinate un po' perché? Perché li ho già commentati altrove. >_>
Non potrete che convenirne anche voi, siamo di fronte ad una truffa bella e buona. Se io fossi stato uno di quei fan che avevano aspettato anni per vedere la fine della saga e al cinema mi fossi ritrovato davanti a QUESTO probabilmente avrei chiesto la restituzione del prezzo del biglietto.
Il film, insomma, è un po' come questa recensione: inutile.
I fan di Eva, delusi dal finale della serie, mandarono lettere di protesta e anche minacce di morte al regista e creatore di Evangelion Hideaki Anno esortandolo a dare un nuovo finale alla serie. E questo film sembra come essere una punizione per i fan, come se se Anno volesse dire "Ah sì, volete un nuovo finale? Allora prima di vedere il finale vi sorbite anche questo riassunto e prequel del film, se proprio devo realizzare un nuovo finale a questo punto ne approfitto anch'io per far dei soldi in più". Secondo questo è quello che ha pensato, poiché la prima parte del film è solo una sintesi dell'intera serie mentre la seconda parte è un'anteprima di 20 minuti del film che uscirà 6 mesi dopo End of Evangelion. I disegni sono migliorati e c'è qualche rara scena inedita nella parte riassuntiva (death). Per il resto è tempo perso ed è solo un opera commerciale volta a far aspettare al pubblico l'uscita del vero film, quindi death&rebirth può essere ritenuto come una pubblicità per la serie e per il futuro film che dovrà uscire.
Do 5 solo perchè è Evangelion, altrimenti il giudizio finale è insufficiente.
Do 5 solo perchè è Evangelion, altrimenti il giudizio finale è insufficiente.
Death & Rebirth è il primo dei film usciti dopo la serie regolare di Neon Genesis Evangelion e con la sua realizzazione Hideaki Anno pose le basi per la “riscrittura” del finale presente nella serie originale. In effetti classificare Death & Rebirth come un’operazione commerciale non sarebbe poi tanto sbagliato, com’è noto infatti molti fan non gradirono particolarmente il finale della serie, influenzato dalle ristrettezze economiche della Gainax, sollecitandone pertanto uno nuovo, che poi sarebbe arrivato con il film The End of Evangelion. In realtà se Anno decise di rifare il finale fu per un altro motivo, EoE difatti rappresenta il finale concepito in origine e quindi il regista, come d’altronde ogni artista che si rispetti, avrebbe voluto vedere la sua opera completa in ogni suo aspetto, a prescindere pertanto dalle sollecitazioni dei fan in tal senso. In tutto questo Death & Rebirth è stato una sorta di “contentino” concesso agli spettatori ( e alle casse della Gainax ) durante l’attesa per il film tanto bramato.
Passando alla struttura il titolo non è casuale, Death & Rebirth rappresentano infatti le due parti ideali in cui è suddiviso il film, la prima parte, ovvero Death, è una narrazione dei fatti già presenti nella serie, pur con la presenza di alcune scene inedite, poi inserite nella versione definitiva di NGE, ci troviamo di fronte ad un sorta di collage delle scene già viste durante i 26 episodi. A variare è lo stile narrativo, non una narrazione lineare dal punto di vista cronologico bensì una narrazione basata sui singoli personaggi, insomma in un’ottica prettamente soggettiva. Da un lato quindi si evidenzia il percorso dei personaggi e dall’altro si riassume a grandi linee la storia della serie. La seconda parte Rebirth invece, come si può dedurre dal nome, è la vera e propria rielaborazione del finale di Evangelion, o per meglio dire un’anticipazione di circa 30 minuti del film The End of Evangelion.
Onestamente credo che con la versione director’s cut degli ultimi episodi non vi sia più bisogno di guardare Death & Rebirth per gustare le scene non presenti nella versione originale della serie, la seconda parte in se è totalmente inutile poiché è identica alla prima frazione di EoE quindi tanto vale vedere direttamente quest’ultimo. Diciamo che l’unico elemento che potrebbe sollecitare la visione di questo film consiste nello stile narrativo soggettivo, però traendo le somme a meno di non essere innamorati persi di Evangelion ( come nel mio caso ) credo si possa fare tranquillamente a meno della sua visione.
Passando alla struttura il titolo non è casuale, Death & Rebirth rappresentano infatti le due parti ideali in cui è suddiviso il film, la prima parte, ovvero Death, è una narrazione dei fatti già presenti nella serie, pur con la presenza di alcune scene inedite, poi inserite nella versione definitiva di NGE, ci troviamo di fronte ad un sorta di collage delle scene già viste durante i 26 episodi. A variare è lo stile narrativo, non una narrazione lineare dal punto di vista cronologico bensì una narrazione basata sui singoli personaggi, insomma in un’ottica prettamente soggettiva. Da un lato quindi si evidenzia il percorso dei personaggi e dall’altro si riassume a grandi linee la storia della serie. La seconda parte Rebirth invece, come si può dedurre dal nome, è la vera e propria rielaborazione del finale di Evangelion, o per meglio dire un’anticipazione di circa 30 minuti del film The End of Evangelion.
Onestamente credo che con la versione director’s cut degli ultimi episodi non vi sia più bisogno di guardare Death & Rebirth per gustare le scene non presenti nella versione originale della serie, la seconda parte in se è totalmente inutile poiché è identica alla prima frazione di EoE quindi tanto vale vedere direttamente quest’ultimo. Diciamo che l’unico elemento che potrebbe sollecitare la visione di questo film consiste nello stile narrativo soggettivo, però traendo le somme a meno di non essere innamorati persi di Evangelion ( come nel mio caso ) credo si possa fare tranquillamente a meno della sua visione.
Detta in poche parole, si tratta di un misto di scene semi inedite e un grande riassuntone, una sorta di accavallamento fra la serie conosciuta da tutti, quella da 26 episodi tanto osannata e acclamata, e il finale, "End of evangelion". Praticamente la prima parte verte su un grande rimestone di tutta la vicenda dell'anime, con scene inedite e una sorta di collage di cose già viste, (per carità, è sempre evangelion, quindi apprezzabilissimo, e i rifacimenti sono un vero e proprio orgasmo per gli occhi), tuttavia, la seconda parte, accenna a End of eva, e a questo punto, a conti fatti, conviene vedersi prima la serie normale, poi EOE, e festa finita. Non penso possa meritarsi molto una sorta di "documentario" su questo anime, anche se si tratta del più famoso, controverso e rivoluzionario di sempre. Sicuramente un must per gli appassionati, ma sconsigliato a chi non conosce la saga e pensa di vederlo per farsi un'idea del tutto.
Lo definirei più una trovata commerciale mirata appunto al pubblico appassionato e federe di eva, in pratica la stragrande maggioranza di tutti gi animofili, se mi passate il termine, o gli otaku, giusto per estremizzare. In soldoni, nulla di nuovo sotto il sole, per quanto riguarda la storia, almeno; consideratelo un pezzo da collezione se siete intenzionati a non perdere nulla, ma proprio nulla di evangelion.
Lo definirei più una trovata commerciale mirata appunto al pubblico appassionato e federe di eva, in pratica la stragrande maggioranza di tutti gi animofili, se mi passate il termine, o gli otaku, giusto per estremizzare. In soldoni, nulla di nuovo sotto il sole, per quanto riguarda la storia, almeno; consideratelo un pezzo da collezione se siete intenzionati a non perdere nulla, ma proprio nulla di evangelion.
Questo film si descrive in una parola sola: inutile.
Non fraintendetemi, io sono un fan di Evangelion ma non riesco a capire che senso posa avere il fare un film in questo modo. La prima parte è un collage di un ora, fatto anche male, con le scene principali della serie. La seconda parte invece è un pezzetto del film successivo The end of Evangelion, che si sospende alla comparsa della serie completa degli Eva.
Non posso assolutamente valutarlo in maniera positiva perchè è stata solo una mossa commerciale per tenere buoni i fan prima dell'arrivo di The end of Evangelion.
Non fraintendetemi, io sono un fan di Evangelion ma non riesco a capire che senso posa avere il fare un film in questo modo. La prima parte è un collage di un ora, fatto anche male, con le scene principali della serie. La seconda parte invece è un pezzetto del film successivo The end of Evangelion, che si sospende alla comparsa della serie completa degli Eva.
Non posso assolutamente valutarlo in maniera positiva perchè è stata solo una mossa commerciale per tenere buoni i fan prima dell'arrivo di The end of Evangelion.
Non so esattamente cosa volessero ottenere i produttori con questo film ma non credo che ci siano riusciti. "Death & Rebirth" doveva essere il sostituto degli episodi 25 e 26 che erano stati tanto criticati per essere mal realizzati e inconcludenti. Beh, alla fine questi ultimi sono risultati decisamente migliori, non solo perchè la fine del film non dice nulla ma proprio perchè non c'è una fine. Il termine del film sembra tagliato come se nella bobina si fossero dimenticati di aggiungere un pezzo.
Non solo, tutta la prima parte del film non è altro che un riassunto di tutte le puntate della serie e che non dice niente di nuovo.
Possiamo considerarlo giusto come un tramite tra la serie e "The End of Evangelion" ma non credo sia importante da vedere, non ci si perde niente di speciale.
Non solo, tutta la prima parte del film non è altro che un riassunto di tutte le puntate della serie e che non dice niente di nuovo.
Possiamo considerarlo giusto come un tramite tra la serie e "The End of Evangelion" ma non credo sia importante da vedere, non ci si perde niente di speciale.
Non so se dare come voto 2 oppure 8. Non è una goliardata. Nel valutare questo film non so se vedere il bicchiere quasi pieno o quasi vuoto. Da un lato è una delusione La prima parte è un riassunto della serie, non cronologico, ma guardando la storia dei singoli personaggi, con pochissime scene inedite. Inutile per chi ha appena visto la seri. eLa seconda parte viene totalmente ripresa nel 2° film. Per non parlare della locandina: speravo che Toji tornasse in azione, invece nulla.
Il film è stato fatto in fretta, per tenere a bada i fan che non riuscivano ad aspettare che il film descrivente il vero finale uscisse.
Dall'altra devo dare otto perché il riassunto è fatto bene, ottima l'idea dei ragazzi che arrivano alla spicciolata per suonare musica classica e, quando arriva uno, viene raccontata una nuova parte di storia La musica è sempre azzeccatissima e super suggestiva, specialmente la sigla tra il 1 e il 2 episodio. Per non parlare del finale quando Asuka si risveglia, capisce il senso della sua vita e sconfigge i nemici, arrivano i nuovi Eva e il tutto si chiude ex abrupto con il meraviglioso brano tamashi no rufuran a fare da ending: avrei visto tutto Eva anche solo per godere di quel meraviglioso finale.
Certo l'avrei visto anche nel film successivo, ma non sarebbe stato lo stesso, dato che la storia prosegue, in quel punto
Voto finale 8
Il film è stato fatto in fretta, per tenere a bada i fan che non riuscivano ad aspettare che il film descrivente il vero finale uscisse.
Dall'altra devo dare otto perché il riassunto è fatto bene, ottima l'idea dei ragazzi che arrivano alla spicciolata per suonare musica classica e, quando arriva uno, viene raccontata una nuova parte di storia La musica è sempre azzeccatissima e super suggestiva, specialmente la sigla tra il 1 e il 2 episodio. Per non parlare del finale quando Asuka si risveglia, capisce il senso della sua vita e sconfigge i nemici, arrivano i nuovi Eva e il tutto si chiude ex abrupto con il meraviglioso brano tamashi no rufuran a fare da ending: avrei visto tutto Eva anche solo per godere di quel meraviglioso finale.
Certo l'avrei visto anche nel film successivo, ma non sarebbe stato lo stesso, dato che la storia prosegue, in quel punto
Voto finale 8
Merita la sufficienza solo perchè si tratta di Evangelion. La prima parte (Death) è una ripresentazione degli episodi dell'anime con alcune (poche...) scene inedite. La seconda parte (Rebirth ) è in realtà la prima parte del film vero e proprio. Purtoppo inutile anch'essa: viene ripresa integralmente in The End of Evangelion
Film che fa da raccordo tra la serie animata ed il finale vero e proprio. La prima parte (Death) è un montaggio di spezzoni della serie tv unitamente ad alcune scene inedite; la seconda parte (Rebirth) costituisce praticamente i primi 30 min dell'ultimo film su EVA.
che dire : non è sicuramente un film indispensabile da vedere, però se è passato un po' di tempo dalla visione della serie tv e si vuole vedere il finale vero e proprio, consiglierei di dargli un'occhiata, quanto meno al "death", tanto per rinfrescarsi la memoria.
che dire : non è sicuramente un film indispensabile da vedere, però se è passato un po' di tempo dalla visione della serie tv e si vuole vedere il finale vero e proprio, consiglierei di dargli un'occhiata, quanto meno al "death", tanto per rinfrescarsi la memoria.
Bhe in realtà è un sei un pò tirato. Questo "Death and Rebirth" contiene nella prima parte un riassunto di tutta la serie, mentre la seconda parte si può definire un'introduzione del film "The end of Evangelion"... l'ho trovato un pò inutile sinceramente e non ho capito perche l'hanno realizzato quando se ne potevano uscire direttamente con il secondo film. Non aggiunge niente di nuovo o di importante in più rispetto alla serie. Secondo me è meglio passare direttamente al secondo film... poi se vi volete fare una mini "ripassata" allora guardatelo :)
Nient'altro che un "recap" della serie ed un'introduzione al film "The End of Evangelion". Può essere tranquillamente messo da parte e dimenticato. Sono troppo poche le parti "originali" per giustificarne la visione. Lasciate tranquillamente perdere a meno che non vogliate essere tra quelli che dicono "Io di Eva ho visto tutto ma proprio tutto". Anche quello che può benissimo essere lasciato dov'è come questo "Death And Rebirth".
Considerando che tutto quello che vedrete in D&R viene *letteralmente* replicato nella prima metà di End of EVA, do un bel 3 al viscido opportunismo di Anno. Potrà anche criticare a morte gli otaku, ma se poi lui ci campa sopra producendo film identici, non può certo considerarsi migliore di loro. Vergogna.