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stefanchenco

Episodi visti: 25/25 --- Voto 6,5
Da buon amante degli isekai un po' fantasy mi sono buttato subito su quest'anime. Alla prima visione ne ero entusiasta, ma per fortuna, prima di scrivere questa recensione, mi sono riguardato la prima stagione (e presto la seconda), prima di iniziare la terza. Dico 'per fortuna' perché al primo passaggio non avevo notato i vari difetti di quest'anime, ma andiamo con ordine.

Regia: 7
Difficile da valutare, ha punti altissimi e altri abbastanza bassi.
Sicuramente, per colpa di una sceneggiatura che ha messo dei paletti nella sequenza degli avvenimenti, anche la regia ha faticato a mantenere un ritmo costante. Alcune puntate viaggiano spedite e sono piacevoli da guardare, in altre ci sono i classici siparietti da harem che rallentano bruscamente la narrazione. Fortunatamente, zero fanservice, non ci sarebbe proprio stato.
Detto questo, il punto forte è che si sofferma, soprattutto nelle prime puntate, sulla crescita dei protagonisti, dedicando molto tempo alla loro vita da avventurieri tuttofare pur di salire di livello. Questo fa interessare sicuramente lo spettatore durante una prima visione, ma poi a una seconda visione se ne notano i limiti. Inoltre, in alcune scene, addirittura direi alcune puntate a metà, si perde in dialoghi frivoli e perdite di tempo in situazioni ridicole. Potrebbero addirittura mettersi a parlare del meteo durante il combattimento contro un boss... Mah!
Ok, sembra che la stia bocciando, ma in realtà fa il suo dovere in un genere che deve puntare comunque sul commerciale per poter far breccia nel cuore degli spettatori.

Sceneggiatura: 6,5
Forse la parte più difficile da valutare. La storia è estremamente complessa, soprattutto una volta vista la seconda stagione. Ci sono un sacco di cose importanti relative alla missione degli eroi e dettagli che si svelano man mano. È semplicemente fantastico... tranne per il fatto che non vengono lasciati indizi di nessun tipo prima delle successive scoperte. Praticamente, lo spettatore viene lasciato a sé stesso a vedere quello che succede, senza poter fare la minima elucubrazione. Se da una parte è una cosa abbastanza grave, visto che ci sono anime in cui i dubbi ti assalgono per i piccoli dettagli che vedi (top!), dando un senso un po' alla vota al filo logico che tiene insieme tutto, allo stesso tempo, perlomeno, non è una sceneggiatura scialba che fa della sola azione il suo punto di forza. Succedono veramente tantissime cose, nulla è come si può immaginare, e andando avanti negli episodi, le cartucce vengono sparate almeno un episodio sì e uno no.
Non do però la colpa alla regia, purtroppo la sequenza di scene clou non poteva essere invertita e neppure ridotta, però si poteva fare meglio. Quello che viene poi nella seconda stagione è inimmaginabile, motivo in più per guardarlo se siete fan del genere e anche se non lo siete.
Avrei anche dato un punto in più per l'incipit base dell'eroe maledetto e sfortunato (o qualcosa del genere), ma si perde troppo rapidamente dopo una metà stagione.

Design: 7
È un altro punto con alti e bassi. Il disegno in sé non è fatto male, ha però alcuni dettagli molto curati (occhi, capelli, armi...) e altri in cui non è stata messa molta cura (dettagli degli sfondi, altre parti del viso...).
L'animazione è modesta, non vedrete capelli muoversi al vento (se non dove proprio ci sono esplosioni o simili), e anche il movimento dei personaggi alcune volte perde di fotogrammi.
Il design è comunque piacevole, non ci sono cose esagerate come occhi, pettinature e altro. I colori sono semplici e usati nel modo giusto.
Insomma, un lavoro che, con un po' di tempo in più concesso ai disegnatori, sarebbe risultato decisamente migliore. Alla fin fine godibile, ho visto molto di peggio.

Caratterizzazione dei personaggi: 6,5
Qui prenderò sicuramente parole, però anche in questo caso si poteva fare meglio.
Capisco in una stagione canonica da dodici/tredici episodi, ma con venticinque si poteva fare molto di più. A parte i personaggi principali, il resto o è estremamente antipatico e odioso, per far sembrare il protagonista il migliore, oppure è stato messo lì giusto per il lavoretto che deve fare. Non so come dirlo, per non fare spoiler, ma la maggior parte di quelli che dovevano fare i protagonisti viene relegata a fare il comprimario o il buffone, altri hanno una parte importante nella storia, ma finisce lì. Pure i compagni dell'Eroe dello Scudo non sono sempre ben caratterizzati, anzi direi che solo lui e un'altra protagonista crescono, si sviluppano e migliorano/peggiorano in base alla società e ai rapporti personali tra di loro. Insomma, si è lasciato molto spazio a pochi, e quasi nulla ad altri o, peggio, tante scene, ma solo per seguire la sceneggiatura.
Ovviamente, da questo ne è saltato fuori "solo" un gran protagonista e un'adorabile, anche se un po' frignona, coprotagonista. Se questo piaccia o meno, è una cosa soggettiva.

Sonoro: 6,5
Nulla da dire, né in positivo né in negativo. Le sigle sono abbastanza adatte alla serie, ma forse avrei preferito qualcosa di più malinconico, soprattutto all'inizio, visti gli avvenimenti "drammatici".
Musiche di accompagnamento nella norma, così come gli effetti sonori.

In conclusione: 6,7 (quindi arrotondiamo)
Se siete amanti degli isekai fantasy, sicuramente farà per voi. Anche per chi vuole una visione leggera, ma non troppo, con situazioni profonde alternate ad altre più tranquille o, ahimè, anche a frivolezze e cavolate (se lo vedrete, potrete capire).
La storia complessa però ha il suo punto forte nel costringere lo spettatore a voler vedere cosa succederà, e non per colpi di scena di chissà che effetto, ma semplicemente perché il tutto viene svelato a spizzichi e bocconi, un po' come capita. Ok, capisco che in una situazione del genere anch'io avrei fatto fatica a scoprire tutto, ma qui tutti sembrano conoscere qualcosa e tenerlo nascosto a costo della vita!
Quindi preparatevi, nonostante il mio voto non proprio lusinghiero, ma oggettivo al massimo, se lo inizierete, non ne potrete più fare a meno!


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erGino

Episodi visti: 13/25 --- Voto 5,5
Premetto che sono abituato a recensire solo opere completate, ma stavolta non ce l'ho fatta.

Per introdurre all'opera, possiamo dire che si seguono le vicende (più che altro disavventure) del protagonista Naofumi Iwatani in un mondo parallelo (ovviamente fantasy) in cui viene catapultato, tramite evocazione diretta. Infatti, in questo mondo si susseguono delle ondate, e l'unica soluzione sembra essere l'evocazione dei quattro eroi: della spada, della lancia, dell'arco e dello scudo. Vengono tutti dal nostro mondo e non sanno come e perché siano stati scelti.

Al protagonista capita il "personaggio" dell'eroe dello scudo, e questa assegnazione sarà la sua condanna. Infatti, venendo questa considerata l'arma più debole e avendo pregiudizi storici contro l'eroe dello scudo, comincia una spirale di emarginazione, derisione, sospetti e calunnie, che sembra non avere mai fine. Questo per me è il grande (e forse unico) punto forte dell'opera: la situazione di Naofumi con lo scudo è quella di una qualsiasi persona portatrice o di handicap o di difetti fisici, ma anche di una qualsiasi, anche banale, eccentricità nel carattere. Perché infatti è così che ci comportiamo con quello "strano", quello che è diverso da noi, gli affibbiamo un'etichetta e non ci preoccupiamo di conoscerlo a fondo, per poi decidere se veramente ci può non piacere.

La storia andrà avanti fondamentalmente appoggiandosi su questo e su come il protagonista saprà costruirsi da solo il suo futuro, la sua fortuna, il suo spazio in questo mondo così ostile. I primi episodi saranno interessantissimi, perché piano piano farà esperienza, conseguirà level up, stringerà legami, impererà ad essere furbo e attento.
Dopo un po', invece, direi da quando arriva Filo, scade quanto detto (ormai, ciò che doveva fare l'ha fatto) e le nuove avventure saranno di qualità inferiore. Abbiamo la parentesi da mercante, abbiamo delle cospirazioni, abbiamo le ondate (speravo meglio per i combattimenti), ma nulla si rende interessante come l'inizio e non danno molto a un personaggio che sembra già presto ben formato.
Onestamente, il mio interesse dall'ottavo episodio comincia a scendere fino al quasi forzato drop.

Sui personaggi c'è poco da dire, perché Naofumi è monarca assoluto. Fra i suoi compagni abbiamo Raphtalia, che ha poco da dire, e Filo, che è un animale che si trasforma in bambina (e ho detto tutto). Altri personaggi sono l'insopportabile principessa, che è il male assoluto, l'eroe della lancia che non ha cervello, gli altri due eroi che si atteggiano a paladini della giustizia, ma non capiscono bene che posizione prendere, il re che è vittima dei capricci della figlia... Insomma, non se ne trovano di buoni.

Passando ad aspetti più tecnici, direi che è tutto in linea con gli anime isekai e avventura moderni, sicuramente per grafica e animazioni, ma anche character design, regia; forse sotto la media per le musiche, più o meno inesistenti.

Per riassumere, mi ha preso molto all'inizio, per poi deludermi sempre di più, e non sono neanche un amante del genere, quindi sinceramente a un certo punto non ho più trovato il motivo di continuare con la visualizzazione.
Per un anime che ho lasciato a metà non posso dare più di questo 5,5.


 2
Seve

Episodi visti: 11/25 --- Voto 1
Droppato. Eppure mi piaceva.
Droppato, eppure mi stava piacendo per alcuni elementi.

Premetto: ormai non sono più nell'età da shonen, mi trovo meglio coi seinen. Dai seinen mi aspetto pertanto che mi trattino col dovuto rispetto.

Cominciamo con la trama. No, la sapete già, è scritta ovunque, nel resume e in altre mille recensioni. Era perfino una buona trama. Parliamo di altro.

Parliamo di loli.
Non so in che rapporti siete voi con le loli. Forse ne siete terribilmente attratti, il che implica qualcosa di illegale (o distorto) sopra i diciotto anni. Perché esistono le "petite", che sono donne di altezza minuta e costrutto poco appariscente. Quelle io le capisco.
Ma una loli è dichiaratamente minor aged, e dovrebbe piacere proprio perché priva dei tratti sessuali diretti e indiretti di un essere femminile sviluppato. Siccome ho un figlio di diciassette anni, vedere una bambina sessualizzata mi fa abbastanza schifo, penso a cosa sarebbe se fosse mia figlia, e comunque non riesco più per motivi biologici a trovare una determinata classe di "carineria" come qualcosa di sessualmente attraente.

Questa serie era 'fighissima', potente, interessante, cominciava ad entrare nel novero delle mie serie fantasy preferite. Fino a che non compaiono loro. Le loli. Bambine graziose sotto i quindici anni sessualizzate.
Ho retto qualche episodio, poi basta. Non voglio essere preso in giro da un cretino avido imprenditore giapponese (esistono anche loro) che spera io compri qualche gadget, attaccandomi su un lato perverso che non possiedo.

Non voglio più essere preso in giro dai Giapponesi, mi sono proprio rotto le scatole. Fanservice a pioggia ovunque, loli in un seinen, isekai a nastro perché non sanno più che inventarsi (se mai lo hanno saputo dopo gli anni '60), e guarda se una serie che mi stava piacendo mi piazza loline che non c'entrano proprio un fico secco col plot, erano evitabilissime.

Se vi piacciono così tanto le loli sopra i vent'anni, o siete vergini, quindi non sapete cosa significhi un corpo femminile reale, o avete qualche dramma da affrontare. In ogni caso, non è una cosa di cui vantarsi o da coltivare. Nemmeno mai una cosa per cui farvi perdere tempo, spillare soldi o definire un atteggiamento.

Basta, davvero. Serie uccisa, vandalizzata. Se la tengono. L'eroe con lo scudo salverà questo mondo e quell'altro, chi se ne frega, non voglio più saperlo.


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Peacekeeper

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Non voglio scrivere una vera e propria recensione, non riuscirei a scrivere nulla che non abbia letto tra le precedenti.
La trovo scritta molto bene, è una storia molto profonda che fa riflettere sulla società che ti emargina per le tue colpe, anche se solo basate su voci. A tal proposito, incredibile l'ottusità degli altri "eroi".
Menzione speciale per il personaggio di Raphtalia, stupendo, impossibile non innamorarsene.
Non avendo letto il manga, non so come si evolverà e sono molto curioso, specie riguardo la gestione del ritorno o meno di Naofumi Iwatani alla sua realtà.


 1
Rick0987

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Stupendo e molto profondo, non è il solito isekai trito e ritrito: una bella scoperta da parte mia che non lo conoscevo.
Forse una cosa che non mi è piaciuta troppo è stato il finale, con una pietà verso Myne che non capisco sinceramente (non parlo della condanna a morte, ma del fatto che la facciano liberamente partecipare alle ondate dopo tutto quello che ha fatto). Il personaggio di Naofumi è secondo me tra i migliori protagonisti mai visti, l’ho adorato fin dall’inizio. Gli altri personaggi non sono chissà quanto caratterizzati, tranne quelli più importanti, ma l’opera scorre bene e non delude mai le attese. Ripeto, forse solo la fine allenta un po’, diventando un po’ noiosetta, ma sicuramente si piazza tra i miei anime preferiti.
Aspetto con ansia la seconda stagione, che spero non deluderà le attese.


 4
micra

Episodi visti: 15/25 --- Voto 4
La serie all'inizio non brillava, sembrava il classico isekai: inizia tutto a decollare e prendere una piega interessante da quando Naofumi viene trattato come uno scarto. Questo trattamento lo rende cinico e profondamente cauto, non fidandosi più di nulla e nessuno, tanto che arriva a comprare uno schiavo, il quale tramite una maledizione non è in grado di tradire il proprio padrone (pena la morte). Nonostante il suo essere cinico, tratta bene il suo strumento per accrescere il suo potenziale (non avendo lui un attacco sufficiente per sconfiggere i nemici). Ma presto, da mero strumento, Raphtalia diventa un personaggio importante, quasi carismatico, con grande sicurezza di sé, quasi a sovrastare il proprio padrone, avendone comunque grande stima e gratitudine. Questo sviluppo era molto interessante per il personaggio, peccato che poi tutto scoppia in una bolla di sapone con l'arrivo di Filo (che trovo insopportabile). Da qui in poi la serie subisce un tracollo sia di trama che di grafica, tornando a diventare un isekai mischiato con un po' di "Spice & Wolf" (fatto male).
Peccato, questa serie aveva un grande potenziale, ma si è preferito portare il compitino a casa, andando di loli, scenette di gelosia, siparietti comici (no, non quelli di "The Slayer"), 'overpower' vari, oltre ad un appiattimento generale dei personaggi. Personalmente, ho 'droppato' per la noia.


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xAnnAx

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9
È il classico isekai. La trama di questo anime è abbastanza semplice: quattro ragazzi, provenienti da quattro diverse tipologie di Giappone, sono stati evocati dal regno di Melromarc per combattere contro le "Ondate", eventi distruttivi che si abbattono nel regno, e salvare il mondo. C'è solo un piccolo problema: fin dal primo momento il nostro Eroe dello Scudo, Naofumi Itawani, è disprezzato, tradito e denigrato dal Re, dalla principessa Malty, o Myne, dai cavalieri e dagli stessi Eroi. Naofumi ritorna ad essere "fiducioso" dopo aver incontrato Raphtalia e "aver dato vita" a Filo, futura regina dei filolial. Non si fida ancora della principessa secondogenita Melty, ma dovrà ricredersi per l'aiuto che questa darà alla sua squadra. Oltre alle Ondate, i nostri Eroi dovranno affrontare alcuni Eroi provenienti da un altro mondo, tra cui Glass, la più forte. Vi saranno anche nemici inaspettati e al di fuori delle Ondate che daranno filo da torcere agli Eroi, ma soprattutto a Naofumi. La regina del regno sembra essere l'unica, oltre a Raphtalia, Filo e Melty, ad accettare e sostenere il protagonista.

Descritta la trama, parto dicendo che in quest'anime gli unici che usano il cervello sono Naofumi, la sua squadra e la regina: infatti, prendendo come esempio Motoyasu, l'Eroe della Lancia, ci si accorge come sia comandato a bacchetta da quella sottospecie di principessa Malty, che tenta di uccidere la sorella per il trono, scredita Naofumi fin dal principio e, dopo che lo stesso Eroe dello Scudo la salva, cerca di avvelenarlo. Può esserci di peggio?
Un aspetto importante di questa serie è vedere la crescita del protagonista che, nonostante sia completamente lasciato a sé stesso, fa molto più di tutti e tre gli eroi messi assieme che vanno in giro per il regno causando problemi alla popolazione.
Molto interessante, seppur triste, è la storia passata di Raphtalia: Naofumi l'ha fatta rinascere sotto tutti i punti di vista. Bello vedere che alla fine della stagione l'Eroe dello Scudo diventa signore del villaggio di Raphtalia.

La prima stagione apre un mondo di interrogativi sulle Ondate, su Glass e gli altri Eroi, sulla famiglia reale e il rapporto che questa ebbe con il precedente Eroe dello Scudo e anche sulla relazione tra Naofumi e Raphtalia, per cui mi aspetto che la seconda risolva dubbi e incertezze e veda gli altri Eroi, della Lancia, della Spada e dell'Arco, fidarsi di Naofumi e accettare il suo potere senza più denigrarlo.

Approvo a pieno quest'anime. Lo consiglio vivamente!

Voto: 9/10


 2
MegaRoby

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
È uno dei migliori isekai degli ultimi anni.

La trama è ben fatta, curata e interessante, si sviluppa molto bene e lentamente, dando adito a sotto-trame anch'esse interessanti; la prima parte è quella emotivamente più intensa. Ciò che più affascina sono le difficoltà riscontrate dal protagonista e il modo e lo spirito con i quali l'eroe le supera. Una caratteristica di questo isekai è che vi sono quattro eroi, sebbene ci si concentri solo su quello dello scudo. La storia introduce elementi innovativi rispetto al genere di riferimento, mescolando il mondo parallelo al MMORPG. Come per i migliori, si passa dal tragico al comico, mantenendo coerenza e linearità.

I personaggi sono caratterizzati in modo da risultare profondi, credibili e interessanti. Il character design di ogni personaggio è ben fatto e molto particolare; le ambientazioni sono ben fatte e curate.

Il comparto tecnico dell'opera è molto ben fatto, dalle animazioni agli effetti, buono anche il comparto audio, con musiche non invasive capaci di dare emozioni.

In conclusione, un ottimo isekai che consiglio a tutti, soprattutto agli amanti degli isekai come me.


 5
eracliano

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8,5
La prima volta che mi è capitato, per caso, di iniziare a guardare “L’ascesa dell’eroe dello scudo” ammetto che mi sono fermato quasi subito, per poi fare altro. Poi, mesi dopo, navigando in rete, mi sono imbattuto in un video dove se ne vedeva qualche spezzone... ok, va bene, sarò schietto fino in fondo: ho visto un personaggio femminile molto carino che in qualche modo mi ricordava Horo di “Spice and Wolf”, e mi sono andato a informare in che anime si trovasse. E così ho ripreso quel che non avevo mai realmente iniziato.
E mi sono rammaricato di averlo così trascurato la prima volta, perché quello che ho visto mi è davvero piaciuto.

Chiariamo subito che chiunque si sarà certo accorto che negli ultimi anni gli isekai hanno avuto molta attenzione e si sono presentati diversi titoli, più o meno validi, con la medesima struttura di base: un tizio viene all’improvviso portato via dal nostro mondo e si ritrova in un universo fantasy dove deve vivere una avventura che però segue anche delle dinamiche da gioco di ruolo, quando non esplicitamente da videogame. Inizialmente il nostro protagonista è di livello basso, e quindi dovrà faticare per iniziare a farsi strada e creare un “party” di alleati che lo possano supportare di area in area nelle sfide incontrate.
Quello che però mi ha colpito è il modo in cui stavolta il protagonista, Naofumi, viene accolto: non solo viene deriso, poiché equipaggiato solo con uno scudo (che da tutti non viene nemmeno considerato un’arma, in quanto adatto solo a difendere), ma viene anzi, nel giro di pochissimo tempo, discriminato, tradito, umiliato, derubato e chi più ne ha più ne metta (e tutto questo, veramente, prima della fine del primo episodio!). Sbattuto e abbandonato a sé stesso in un mondo in cui tutti gli sono ostili a priori, giustamente Naofumi comincia a provare un grande odio. E con questo odio, tutto quell’insieme di intenzioni positive che solitamente contraddistinguono i primi episodi di un classico isekai viene a mancare: il protagonista si ritrova a comportarsi in maniera schiva e aggressiva e, ormai incapace di fidarsi di chiunque attorno a lui, sembra sulla strada del cinismo più totale.
Questo quindi a grandi linee l’inizio. Che inizio! Dopo un paio di episodi avevo già deciso che avrei guardato tutta la serie in breve tempo. Andando avanti, comunque, si avrà un progressivo riallineamento con quello che è la prassi del genere: man mano, risalendo la china, il protagonista ritroverà un po’ di fiducia in sé stesso e negli altri, e anche la sua situazione man mano migliorerà sempre di più. Ammetto che questo finisce inevitabilmente per far perdere un po’ di mordente alla storia, però temo che sia abbastanza inevitabile dover fare anche ottenere dei risultati positivi al protagonista, se lo si vuol fare arrivare vivo alla fine! E comunque alcune delle sue “ripicche” per le cattiverie gratuite subite mi hanno fatto ridere un sacco!

La trama proseguirà con le prossime stagioni, per le quali nutro grande aspettativa (spero di non pentirmene), e per questo all’ultimo episodio presenta ancora diversi buchi e un certo numero di avvenimenti risultano ancora poco chiari, così come le motivazioni di alcuni personaggi... sarà compito del seguito chiarire questi punti, e non mi sento di penalizzare questa stagione per essi. Diciamo che nel complesso la trama si può portare a casa un bell’8, visto che non ci sono mai stati dei momenti in cui avessi avuto voglia di sospendere la visione.
Per quanto riguarda la gestione dei personaggi, sono diviso. Da un lato mi è piaciuto molto come è stata gestita la psicologia del protagonista (in particolare per lo spunto di riflessione che offre all’inizio: trattando male una persona buona e ben disposta nei tuoi confronti, la puoi cambiare profondamente sia nell’animo che nelle intenzioni) e dei personaggi principali con lui (Raphtalia, che è sicuramente diventata uno dei miei personaggi d’animazione preferiti, e Filo, più scontata ma per buone ragioni), dall’altro secondo me è un po’ carente la caratterizzazione di alcuni degli altri soggetti, in particolare degli altri eroi, che secondo me sono decisamente troppo piatti.

Comparto grafico e sonoro sono ottimi: molto belli i disegni (adoro in particolare di design di Raphtalia “adulta”, che del resto, come già detto, è quello che mi ha incuriosito e spinto a vedere la serie), ben fatte le animazioni e apprezzabili le musiche: grintose le sigle d’apertura e rilassanti quelle di chiusura (come è giusto che sia).


 4
Pan1

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
È uno dei migliori isekai degli ultimi anni.
La trama è formata da cicli narrativi di circa quattro episodi l'uno; il primo ciclo è quello emotivamente più intenso. Ciò che più affascina sono le difficoltà riscontrate dal protagonista.
I personaggi sono caratterizzati in modo da risultare profondi e credibili. La storia Introduce elementi innovativi rispetto al genere di riferimento, mescolando il mondo parallelo al MMRPG. Come per i migliori, si passa dal tragico al comico, mantenendo coerenza e linearità.

I disegni e le animazioni sono di buona qualità.
Il sonoro merita una menzione d'onore: le OST accompagnano molto bene le vicende, senza mai essere invasive, ed esaltano la narrazione. La prima ending è finita direttamente nella mia playlist musicale.

Assolutamente consigliato.


 4
KnifeS

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
"The Rising of shield Hero" è un anime stupendo, coinvolgente e con dei disegni e animazioni di un livello molto alto. La storia può sembrare banale a primo impatto, ma già durante il primo episodio possiamo intuire che non sarà la solita storia isekai a cui siamo abituati con altri anime di questo genere. Personalmente amo questo genere di anime, e amo soprattutto i legami che si creano tra i vari personaggi; certo, molti diranno niente di nuovo, ma è sempre un piacere provare queste belle sensazioni di affetto.
I personaggi sono ben caratterizzati, e soprattutto il protagonista ci insegna l'importanza dei legami, l'onestà e la gentilezza. Amo il rapporto con Raphtalia, e la fiducia che ripongono l'uno nell'altra. Consigliassimo.

BeccaRebecca

Episodi visti: 25/25 --- Voto 5
Cosa mi ha provocato la visione di "The Rising of the Shield Hero"? Rabbia.

Partiamo dal principio.

"Tate no Yūsha no Nariagari" ("The Rising of the Shield Hero") è una serie isekai del 2019 che narra l'avventura di Naofumi Iwatani, un ragazzo che trascorre i suoi giorni leggendo light novel e fumetti. Un giorno comincia a sfogliare un misterioso libro dalle pagine vuote e, nel farlo, improvvisamente si ritrova in un mondo sconosciuto. Qui scopre di essere stato evocato come uno dei quattro Eroi Sacri con lo scopo di salvare il mondo dalle Ondate che provocheranno, altrimenti, la sua completa distruzione. Eppure, Naofumi scopre di essere l'Eroe dello Scudo, quello ritenuto più debole e inutile e, per questo, viene deriso da tutti, addirittura tradito da quella che sembrava essere la sua compagna di avventure.

Per i primi tre-quattro episodi questa serie mi ha tenuta letteralmente incollata allo schermo. Non ho visto molti isekai (esempio lampante: "Sword Art Online"), quindi non sono partita né prevenuta sul genere né con basse aspettative. La prima impressione su "The Rising of the Shield Hero" è stata ottima, tanto che ho pensato che potesse rilevarsi una delle serie migliori del 2019. Fin da subito sono stata colpita non tanto dalla trama, quanto dal protagonista, caratterialmente più originale rispetto a tanti personaggi che ricoprono il suo stesso ruolo in primo piano.

Eppure, l'entusiasmo iniziale è stato ben presto sostituito da una noia inattesa. Ogni episodio si rivelava sempre più inutile. I personaggi ricevevano un'introspezione scarsa, senza dubbio sprecata, e anche i nuovi personaggi che venivano man mano introdotti risultavano fastidiosi oppure venivano liquidati in pochissimi episodi. Col trascorrere delle puntate e dei vari eventi della serie riportavo alla mente i ricordi dei primi episodi, pensando: "Ma sto guardando la stessa cosa?". Mi sembrava illogico: una serie dal potenziale così alto che veniva sempre più sprecato in personaggi insulsi, avvenimenti dimenticabili ed episodi che, nel complesso, mi risultavano noiosi, irritanti e senza senso.

A un certo punto ho deciso di prendermi una pausa, indecisa se non continuare più quella tortura oppure darmi forza e concluderla una volta per tutte, nella speranza di un miracolo che avrebbe portato anche un po' di interesse nella visione della serie. Fortunatamente, gli ultimi episodi si riprendono, anche se, purtroppo, non sono riuscita neanche lontanamente a dimenticare la noia che ha caratterizzato la visione di gran parte delle puntate.

"The Rising of the Shield Hero" è una montagna russa con più discese che salite: sono partita entusiasta, proseguendo annoiandomi, fino a ritrovare un po' dell'emozione dei primi episodi. Ma il sentimento che descrive nel miglior modo questa serie è la rabbia. Provo solo rabbia nel ricordarmi, ogni volta, il potenziale sprecato.

Ciò che riesco a salvare, però, in questo disastro, è la colonna sonora. Opening, ending e OST meritano senza dubbio di ricevere almeno questo riconoscimento. L'unico aspetto positivo di "Tate no Yūsha no Nariagari", una serie che vorrei ricordare solo per quella che è stata nei primissimi episodi, ma che, purtroppo, mi ritrovo a rimpiangere nel ricordo della rabbia che mi ha provocato nella visione del resto.

falcoblu

Episodi visti: 25/25 --- Voto 4,5
Bocciato senza appello. "The Rising of the Shield Hero" si sarebbe conquistato una risicata sufficienza, se solo l'anime fosse iniziato dall'episodio 5. Ci saremmo trovati di fronte a un generico isekai con eroe 'over-powered' e un harem femminile di bambine al suo seguito, un compitino senza infamia e senza lode con alcuni alti e parecchi bassi, ma nello standard delle opere del suo genere. Buoni combattimenti vengono troppo spesso accompagnati da mediocri animazioni per il resto dell'episodio, ambientazioni perlopiù anonime vengono ri-valorizzate quando entra prepotente una pessima gestione della CGI, saghe allungate all'inverosimile vengono seguite da altre talmente accelerate, che sembra di visionare un seconda parte di un film riassuntivo.

Come dicevo, la norma.

Il vero "grande errore" di questa serie è stata nella realizzazione dei primi quattro episodi, di una qualità talmente elevata, che lo spettatore si sarebbe aspettato una prosecuzione, se non pari, almeno sulla falsariga del primo arco. Nonostante "The Rising of the Shield Hero" appartenga a un genere inflazionato e i primissimi minuti siano l'apoteosi della genericità, l'anime con le sue peculiarità cattura subito l'interesse dello spettatore. I personaggi principali sono caratterizzati molto bene e l'evoluzione del rapporto per la coppia Naofumi-Raphtalia risulta ottima, gli antagonisti svolgono egregiamente il loro lavoro grazie alle loro macchinazioni e all'ambiente in cui agiscono. Regia, scenografie, gestione dei tempi, musiche, tutto quanto viene integrato sapientemente, per raggiungere un prodotto di elevata qualità, e un 8 e 1/2 sarebbe forse un voto troppo severo per quello che viene offerto.

Peccato solo che la serie non si concluda al quarto episodio, ma al venticinquesimo, e possiamo malinconicamente osservare con l'avanzare della serie che, mentre la reputazione dell'eroe dello scudo si innalza, la qualità della serie crolli. Il confronto tra prima e dopo è imbarazzante, e cresce nello trascorrere degli episodi una sensazione di sconforto nell'immaginarsi cosa sarebbe potuto essere "The Rising of the Shield Hero", se avesse mantenuto i livelli di qualità proposti inizialmente.

AnthonySoma-sensei

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7,5
Per migliaia di anni lo Scudo ha sempre simboleggiato difesa e protezione non solo per il suo portatore, ma anche per chi lo circonda, per le persone a lui più care e vicine. Sebbene tale arma incarni valori nobili come la protezione spirituale e la forza d’animo, possiede uno svantaggio rispetto a qualsiasi altro strumento utilizzato per combattere: è innocuo a livello offensivo.

Quantomeno questa è una delle molteplici giustificazioni che hanno spinto la famiglia reale del Regno di Melromarc e la maggior parte della sua popolazione a denigrare e sottovalutare l'operato del suo portatore, Naofumi Iwatami.
Tuttavia cerchiamo prima di fare chiarezza: Naofumi è il classico ragazzo del genere isekai, lettore di light novel e isolato dal mondo esterno, il quale si ritrova magicamente all'interno di un mondo parallelo fantasy, dove scopre di essere uno dei Quattro Eroi Sacri a cui è stato affidato il pesante onere di salvare il mondo da una crudele profezia. Naturalmente al nostro protagonista è capitata proprio l'Arma Leggendaria più debole, lo Scudo, al quale, però, dovrà essere devoto e riconoscente per tutta la vita. È lecito affermare che la sua arma, da una parte, è stata la causa scatenante di esagerata discriminazione e allo stesso tempo di crudele inganno da parte della maggior parte degli individui che lo circondano; dall'altra parte, però, il protagonista ha saputo sfruttare questa debolezza per trasformarla nella sua principale fonte di potere. Naofumi ha imparato ad essere indipendente dagli altri, scaltro e cinico: questi nuovi aspetti della sua personalità hanno avviato un lungo e tortuoso processo di sviluppo psicologico e sociale, il quale ha permesso a Naofumi di maturare in maniera precoce rispetto ai suoi colleghi Eroi. Il protagonista ha sfruttato in maniera ineccepibile la sua debolezza, per surclassare sotto qualsiasi punto di vista gli altri eroi, i quali, erroneamente, non solo hanno preferito adagiarsi sugli allori, ma non hanno saputo sfruttare i vantaggi e la superiorità delle loro Armi Leggendarie per imporre il proprio dominio. L'Eroe dello Scudo, però, non sarebbe mai riuscito nei suoi intenti senza l'aiuto dei membri del suo party: Raphtalia e Filo. Non starò qui a raccontarvi come personaggi del calibro di Filo, con la loro voce squillante e irritante, non riesca proprio a sopportarli. Ma poi c'è lei, Raphtalia... la giovane semi-umana è la perfetta incarnazione delle mancanze e delle molteplici pecche che caratterizzano gli individui della società contemporanea: umile, devota, disposta a qualsiasi sacrificio per chi la circonda, colma di valori e forza d'animo.

Ma l'apparenza spesso inganna, in quanto la serie fino a metà stagione si è tenuta a livelli piuttosto normali, subendo poi un lento e drastico calo proprio nei momenti cruciali. Vogliamo discutere della maniera becera in cui è stato adattato l'ultimo arco narrativo? Posso anche capire i problemi di budget e tempistiche, tuttavia non è meglio procrastinare il tutto a una seconda stagione e realizzare meno episodi? O meglio ancora, aggiungere uno, due episodi in più? Onestamente non capisco proprio cosa passi nelle menti geniali dei produttori. I problemi, però, vanno riscontrati anche in alcuni eventi che hanno caratterizzato la narrazione, rendendola meno coerente e credibile... vi ho parlato di come il processo evolutivo a livello psicologico abbia avuto tanti effetti positivi sull'Eroe dello Scudo, dunque per quale motivo renderlo gradualmente più mansueto e tollerante nei confronti del mondo esterno? Personalmente credo rispecchi una scelta narrativa "out of character" che oscura in parte il modo consueto di pensare e agire del protagonista.

Per quanto concerne il comparto grafico, nulla da recriminare: combattimenti all'ordine del giorno e quasi sempre sul pezzo, e le rappresentazioni grafiche delle skill di alcuni personaggi mi hanno messo i brividi e gasato parecchio! Ho apprezzato l'idea di poter seguire, attraverso una grafica personalizzata, passo passo le nuove skill e l'avanzamento di livello da parte di Naofumi e del suo party. Mi sono subito innamorato della seconda opening della serie, e il doppiaggio mi è piaciuto.

Spero di non aver posto più domande che spiegazioni nella mia personale recensione su "Tate no Yuusha no Nariagari", una di quelle tante serie con un potenziale enorme che non è stato sfruttato al meglio delle sue possibilità. Naturalmente ciò non toglie che i tre elementi principali, narrazione, personaggi e grafica, siano ben armonizzati nell'insieme, tuttavia alcune scelte narrative mi sono sembrate davvero assurde e incoerenti con quanto visto durante il corso dell'opera.
Per avere una visione più completa della situazione, spero nell'annuncio di una seconda stagione, dato il finale aperto e con tanti interrogativi. Che dire, non posso non consigliare la visione dell'opera, se siete alla ricerca di una buona trama e di combattimenti scoppiettanti e pieni di pathos.
Il mio voto finale è 7,5.