Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta
“Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta” è un lungometraggio cinematografico del 1990 basato sulla serie “Ducktales”, nonché film di debutto della Disney MovieToons.
La pellicola nacque con un duplice scopo: testare se le produzioni seriali animate targate Disney potessero sbarcare con successo sul grande schermo e mettere alla prova le potenzialità degli studi d’animazione esterni. La sentenza del pubblico fu chiara: la pellicola non sfondò e i 18 milioni di dollari incassati a malapena coprirono il budget della produzione. Ma nonostante il magro botteghino, che probabilmente precluse lo sviluppo di film successivi, reputo questo lungometraggio piuttosto interessante, sicuramente tra i migliori cinematografici Disney tra quelli che non rientrano nella lista dei classici.
Partendo dal lato tecnico, è un film che offre un livello medio buono, ma un po’ ballerino. La parte iniziale e quella finale racchiudono le scene dirette meglio e più ambiziose sul piano artistico, mentre quella centrale offre degli sfondi e delle inquadrature un po’ televisive. In generale però è una pellicola visivamente soddisfacente. Sul piano dell’intrattenimento il film funziona alla grande, la storia è interessante e offre un buon compromesso tra l’avventura iniziale, le battute comiche a metà e i momenti di tensione finali. Un lungometraggio sfaccettato quindi, che coinvolge abbastanza grazie a una trama avvincente e a dei personaggi simpatici. Fiore all’occhiello della pellicola, Merlock, l’antagonista, caratterizzato molto bene grazie al fatto che può assumere varie forme animali, dando agli animatori parecchia creatività nella costruzione delle scene, cinico e crudele quanto basta, con un gusto per il macabro che si nota soprattutto nella creazione della sua fortezza dai contorni quasi diabolici. Buoni sia il doppiaggio originale che quello italiano.
Gli anni Novanta di Disney avrebbero regalato al pubblico film sicuramente più ambiziosi e maestosi. Ma questo va ugualmente ricordato per aver offerto una storia molto godibile e divertente.
La pellicola è in sostanza un buon prodotto d’avventura e azione, con delle idee simpatiche e dei personaggi riusciti. Anche in retrospettiva, rimane uno dei migliori film dello studio, che, ahimè si sarebbe poi per lo più occupato di sequel/spin-off dei classici dalla qualità estremamente altalenante.
La pellicola nacque con un duplice scopo: testare se le produzioni seriali animate targate Disney potessero sbarcare con successo sul grande schermo e mettere alla prova le potenzialità degli studi d’animazione esterni. La sentenza del pubblico fu chiara: la pellicola non sfondò e i 18 milioni di dollari incassati a malapena coprirono il budget della produzione. Ma nonostante il magro botteghino, che probabilmente precluse lo sviluppo di film successivi, reputo questo lungometraggio piuttosto interessante, sicuramente tra i migliori cinematografici Disney tra quelli che non rientrano nella lista dei classici.
Partendo dal lato tecnico, è un film che offre un livello medio buono, ma un po’ ballerino. La parte iniziale e quella finale racchiudono le scene dirette meglio e più ambiziose sul piano artistico, mentre quella centrale offre degli sfondi e delle inquadrature un po’ televisive. In generale però è una pellicola visivamente soddisfacente. Sul piano dell’intrattenimento il film funziona alla grande, la storia è interessante e offre un buon compromesso tra l’avventura iniziale, le battute comiche a metà e i momenti di tensione finali. Un lungometraggio sfaccettato quindi, che coinvolge abbastanza grazie a una trama avvincente e a dei personaggi simpatici. Fiore all’occhiello della pellicola, Merlock, l’antagonista, caratterizzato molto bene grazie al fatto che può assumere varie forme animali, dando agli animatori parecchia creatività nella costruzione delle scene, cinico e crudele quanto basta, con un gusto per il macabro che si nota soprattutto nella creazione della sua fortezza dai contorni quasi diabolici. Buoni sia il doppiaggio originale che quello italiano.
Gli anni Novanta di Disney avrebbero regalato al pubblico film sicuramente più ambiziosi e maestosi. Ma questo va ugualmente ricordato per aver offerto una storia molto godibile e divertente.
La pellicola è in sostanza un buon prodotto d’avventura e azione, con delle idee simpatiche e dei personaggi riusciti. Anche in retrospettiva, rimane uno dei migliori film dello studio, che, ahimè si sarebbe poi per lo più occupato di sequel/spin-off dei classici dalla qualità estremamente altalenante.
Un cortometraggio/lungometraggio semplice, ma divertente e pieno di messaggi importanti, tra i quali: non pensare sempre e solo ai propri desideri e cercare anche di capire i desideri degli altri e il fatto che ognuno ognuna di noi è responsabile dei propri desideri, i quali hanno delle conseguenze, soprattutto se espressi e/o realizzati nel modo sbagliato.
La storia è ispirata alle vicende di Aladino, fiaba molto importante e sempre attuale che si centra sui temi sopracitati. I personaggi Disney sono sempre una garanzia di divertimento e di umorismo fenomenale. Sono dotati di personalità spiccate ed originali. La grafica è la tipica della Disney, molto semplice, ma leggera e priva di fronzoli e di appesantimenti superflui.
La musica è una serie di ritmi orientaleggianti, soprattutto perché la prima parte è ambientata in Egitto. La seconda parte invece è caratterizzata da ritmi più moderni, poiché ambientata a Paperopoli, città immaginaria degli Stati Uniti d'America. Il divertimento è assicurato, tra una peripezia e l'altra.
La storia è ispirata alle vicende di Aladino, fiaba molto importante e sempre attuale che si centra sui temi sopracitati. I personaggi Disney sono sempre una garanzia di divertimento e di umorismo fenomenale. Sono dotati di personalità spiccate ed originali. La grafica è la tipica della Disney, molto semplice, ma leggera e priva di fronzoli e di appesantimenti superflui.
La musica è una serie di ritmi orientaleggianti, soprattutto perché la prima parte è ambientata in Egitto. La seconda parte invece è caratterizzata da ritmi più moderni, poiché ambientata a Paperopoli, città immaginaria degli Stati Uniti d'America. Il divertimento è assicurato, tra una peripezia e l'altra.
Ogni volta che vedo questo episodio, la mia mente rievoca dei piacevoli ricordi. Sicuramente una buona infanzia. Sono quei cartoni animati che ti lasciano veramente qualcosa e che scatenano una serie di domande. Curiosità. La trama? Ottima per il pubblico per cui è destinato il prodotto. Ma, se osservati con gli occhi di un adulto, i vari scatch portano alla mente, sicuramente, delle altre associazioni che meglio possono essere interpretate come un singolo messaggio dell'autore allo spettatore più attento. La storia è avvincente e piacevole da ascoltare. Consiglio quest'animazione ai più giovani al posto della tv spazzatura.
Firmato, Scrooge MacDuff
Firmato, Scrooge MacDuff