A Certain Scientific Railgun OAV
Dopo la produzione della serie "To Aru kagaku no Railgun", JC Staff ha avuto modo di produrre un OAV collocato più o meno a metà della serie, subito dopo gli avvenimenti del 'level upper', che abbiamo imparato a conoscere nella serie spin off di "Index".
Trama
Essendo un OAV collegato al filone principale, è inevitabile la produzione di qualcosa attinente alla serie. Parlando in generale, non si è mai visto un OAV prodotto dalla JC Staff che non fosse correlato alla serie principale, e questo, insieme alla serie "S" di "Shakugan no Shana", ne è la prova tangibile. Ci verranno dapprima introdotti velocemente tutti i personaggi, e poi verremo dolcemente catapultati nel fulcro della vicenda: Mikoto si sente osservata. Come mai questo? Lo scopriremo guardando l'OAV. Potremmo dividere l'episodio in due parti distinte: la prima, in cui potremo osservare insieme alle protagoniste la città che va via via evolvendosi nel tempo, diventando più sofisticata e protetta, e la seconda, in cui scopriremo il perché Mikoto si senta osservata, e, soprattutto, verremo a conoscenza di un'altra scuola, concorrente a Gakuen Toshi. Tutto questo contornato da varie scene molto simpatiche (con gag che si presentano qualche gradino più in su rispetto agli standard della serie) e una infarinatura di tutti i personaggi, nel caso in cui ne avessimo dimenticato qualcuno.
Lato tecnico
Dal punto di vista grafico, l'OAV si presenta piuttosto curato, anche se per il tratto e l'animazione si nota parecchio la produzione non proprio innovativa e con qualche passo indietro rispetto ad altri anime/OAV del 2010. Ciò però non sta ad indicare che lo stile grafico non sia curato, anzi. Dal punto di vista sonoro, invece, possiamo con grande piacere riascoltare le soundtrack della serie di "Index" e avremo modo di ascoltare anche una nuova opening ed una nuova ending, riciclate successivamente per il gioco per PSP. Nulla di troppo nuovo, né di troppo vecchio.
Commento finale
Questo OAV va visto solamente da chi ha già guardato tutta la serie di "Index" e l'ha naturalmente apprezzata. Si presenta come un buon OAV, che lascia spazio alla mente per la terza serie di "Index", e, naturalmente, per una eventuale seconda serie di Railgun. Simpatico e carino, da far vedere solo agli appassionati.
Voto finale: 7
Qualità fansub: media – il gruppo Fairy Tail finalmente ha mostrato la giusta cura nel fansub!
Trama
Essendo un OAV collegato al filone principale, è inevitabile la produzione di qualcosa attinente alla serie. Parlando in generale, non si è mai visto un OAV prodotto dalla JC Staff che non fosse correlato alla serie principale, e questo, insieme alla serie "S" di "Shakugan no Shana", ne è la prova tangibile. Ci verranno dapprima introdotti velocemente tutti i personaggi, e poi verremo dolcemente catapultati nel fulcro della vicenda: Mikoto si sente osservata. Come mai questo? Lo scopriremo guardando l'OAV. Potremmo dividere l'episodio in due parti distinte: la prima, in cui potremo osservare insieme alle protagoniste la città che va via via evolvendosi nel tempo, diventando più sofisticata e protetta, e la seconda, in cui scopriremo il perché Mikoto si senta osservata, e, soprattutto, verremo a conoscenza di un'altra scuola, concorrente a Gakuen Toshi. Tutto questo contornato da varie scene molto simpatiche (con gag che si presentano qualche gradino più in su rispetto agli standard della serie) e una infarinatura di tutti i personaggi, nel caso in cui ne avessimo dimenticato qualcuno.
Lato tecnico
Dal punto di vista grafico, l'OAV si presenta piuttosto curato, anche se per il tratto e l'animazione si nota parecchio la produzione non proprio innovativa e con qualche passo indietro rispetto ad altri anime/OAV del 2010. Ciò però non sta ad indicare che lo stile grafico non sia curato, anzi. Dal punto di vista sonoro, invece, possiamo con grande piacere riascoltare le soundtrack della serie di "Index" e avremo modo di ascoltare anche una nuova opening ed una nuova ending, riciclate successivamente per il gioco per PSP. Nulla di troppo nuovo, né di troppo vecchio.
Commento finale
Questo OAV va visto solamente da chi ha già guardato tutta la serie di "Index" e l'ha naturalmente apprezzata. Si presenta come un buon OAV, che lascia spazio alla mente per la terza serie di "Index", e, naturalmente, per una eventuale seconda serie di Railgun. Simpatico e carino, da far vedere solo agli appassionati.
Voto finale: 7
Qualità fansub: media – il gruppo Fairy Tail finalmente ha mostrato la giusta cura nel fansub!
Non mi aspettavo granché da quest'OAV di "To aru kagaku no Railgun", tant'è vero che ne ho rimandato a lungo la visione, deluso com'ero dalla seconda serie di Index, i cui contenuti si allontanavano per l'ennesima volta da quanto immaginavo fosse la cosa più naturale del mondo per un anime che puntasse al successo, ossia una maggiore interazione fra i due personaggi più riusciti dei due anime.
Quest'OAV non delude così le mie scarse aspettative: anche qui Makoto agisce solo in compagnia delle sue tre compagne di accademia senza "intrusioni" da parte dei personaggi di Index, a parte una brevissima eccezione.
Per l'occasione la Railgun dovrà risolvere il mistero metropolitano denominato "Qualcuno ti sta osservando": Makoto, infatti, si sente costantemente pedinata da qualcuno pur non avendo alcuna prova del fatto che ciò stia realmente accadendo. Lo schema è quello classico già visto in "To aru kagaku no Railgun", in cui le quattro ragazze diventano delle provette investigatrici a caccia del molestatore di turno, per cui non credo sia necessario dilungarmi su altro.
Ciò che rende quest'OAV meritevole almeno della sufficienza sta nel fatto che, almeno, potendo scegliere, sia stato costruito sulla "railgun" e non sulla noiosissima cricca di Index. Come ormai sanno anche i sassi, infatti, nonostante i suoi grandi limiti, "To aru kagaku no Railgun", pur essendo solo uno spin off, risulta essere molto più accattivante e divertente della serie da cui ha avuto origine. I comprimari, in particolare, non sono scialbi e privi di qualsiasi carisma come in Index ma, pur senza strafare, hanno una personalità molto più convincente. Su tutti, ancora una volta, spicca Kuroko, personaggio decisamente sopra la media per comicità e doppiato in modo davvero esilarante.
Ciò che dispiace è che questo spin off non proponga mai storie basate sui maghi limitandosi a trattare delle diatribe interne al mondo degli esper. Non è, in realtà, un grosso difetto, ma l'ignorare ostinatamente questo mondo parallelo rispetto a quello della scienza deve essere necessariamente considerato come una specie di contraddizione interna al progetto.
In definitiva è questo un OAV senza grosse sorprese, ma anche senza grossi difetti. La sufficienza è d'obbligo.
Quest'OAV non delude così le mie scarse aspettative: anche qui Makoto agisce solo in compagnia delle sue tre compagne di accademia senza "intrusioni" da parte dei personaggi di Index, a parte una brevissima eccezione.
Per l'occasione la Railgun dovrà risolvere il mistero metropolitano denominato "Qualcuno ti sta osservando": Makoto, infatti, si sente costantemente pedinata da qualcuno pur non avendo alcuna prova del fatto che ciò stia realmente accadendo. Lo schema è quello classico già visto in "To aru kagaku no Railgun", in cui le quattro ragazze diventano delle provette investigatrici a caccia del molestatore di turno, per cui non credo sia necessario dilungarmi su altro.
Ciò che rende quest'OAV meritevole almeno della sufficienza sta nel fatto che, almeno, potendo scegliere, sia stato costruito sulla "railgun" e non sulla noiosissima cricca di Index. Come ormai sanno anche i sassi, infatti, nonostante i suoi grandi limiti, "To aru kagaku no Railgun", pur essendo solo uno spin off, risulta essere molto più accattivante e divertente della serie da cui ha avuto origine. I comprimari, in particolare, non sono scialbi e privi di qualsiasi carisma come in Index ma, pur senza strafare, hanno una personalità molto più convincente. Su tutti, ancora una volta, spicca Kuroko, personaggio decisamente sopra la media per comicità e doppiato in modo davvero esilarante.
Ciò che dispiace è che questo spin off non proponga mai storie basate sui maghi limitandosi a trattare delle diatribe interne al mondo degli esper. Non è, in realtà, un grosso difetto, ma l'ignorare ostinatamente questo mondo parallelo rispetto a quello della scienza deve essere necessariamente considerato come una specie di contraddizione interna al progetto.
In definitiva è questo un OAV senza grosse sorprese, ma anche senza grossi difetti. La sufficienza è d'obbligo.
Questo OAV realizzato come speciale per la serie To aru Kagaku no Railgun a tutti gli effetti può essere classificato come un ulteriore episodio che si aggiunge alla serie TV, non ci sono infatti particolari situazioni o ambientazioni in cui vediamo agire i personaggi o ancora degli eventi particolare che possano avere luogo, sicché il registro è quasi identico a quello che si osserva negli episodi centrali della serie (di fatto dei filler tra la fine della prima saga e l'inizio della successiva), dove poi si collocherebbe idealmente e temporalmente.
La realizzazione è del tutto in linea con quella, decisamente molto buona, dell'anime originale. La differenza più evidente risiede solo nelle sigle di apertura e di chiusura che qui sono realizzate ex-novo ma sempre ad opera dei Fripside. Mantenere quelle della serie non sarebbe stata una cattiva idea visto che le reputo molto buone ma questo è comunque un dettaglio personale.
L'episodio in se si lascia vedere in modo gradevole filando liscio senza intoppi. Fa la sua apparizione una buona parte dei personaggi (anche Touma già proveniente da Index) con la sola esclusione di alcune figure minori.
Un buon OAV in fin dei conti. Decisamente vedibile dopo, ma anche durante, la visione dell'anime principale sempre se questo è piaciuto ovviamente.
La realizzazione è del tutto in linea con quella, decisamente molto buona, dell'anime originale. La differenza più evidente risiede solo nelle sigle di apertura e di chiusura che qui sono realizzate ex-novo ma sempre ad opera dei Fripside. Mantenere quelle della serie non sarebbe stata una cattiva idea visto che le reputo molto buone ma questo è comunque un dettaglio personale.
L'episodio in se si lascia vedere in modo gradevole filando liscio senza intoppi. Fa la sua apparizione una buona parte dei personaggi (anche Touma già proveniente da Index) con la sola esclusione di alcune figure minori.
Un buon OAV in fin dei conti. Decisamente vedibile dopo, ma anche durante, la visione dell'anime principale sempre se questo è piaciuto ovviamente.
Risolto l'intricato caso del Level Upper, la città accademica sembra essere finalmente tornata alla normalità, così come la vita di Misaka e le sue amiche. Improvvisamente però, la giovane level 5 inizia a sentire su di sé una sempre maggiore pressione, dovuta principalmente alla sensazione di essere costantemente pedinata da qualcuno. Kuroko, Uhiaru e Saten, dopo un'iniziale scetticismo, decidono quindi di iniziare ad indagare sulla questione, scoprendo che il problema riscontrato dalla loro amica sembrerebbe essere condiviso con altre studentesse della Tokiwadai.
Che vi sia in giro un Esper con capacità attualmente non registrate nel database del Gakuen Toshi? Spetterà ancora una volta alle quattro ragazze e al Judgment scoprirlo.
Uscito nella versione BD di "To aru kagaku no Railgun", questo OAV ricalca perfettamente lo spirito "filler" della saga, proponendo una storia autoconclusiva del tutto inedita e dal carattere prevalentemente narrativo (leggasi nessun combattimento ad allungare il brodo insomma). Nulla di eccelso va detto, ma la trama proposta perlomeno regge bene i trentaquattro minuti circa in cui si articola, senza cadere nel ridicolo come magari si potrebbe pensare e meritando già per questo la piena sufficienza.
Notevole la cura sul lato tecnico per la realizzazione di questo lavoro, a partire dalla scelta di rivedere parte del design dei personaggi (ho notato che Saten ha un profilo più affilato ad esempio) e dei colori (un po' più vivi rispetto alla serie, merito forse della qualità del supporto usato), nonché la scelta di realizzare un'opening ed una ending dedicate (non che le trovi fantastiche, ma non sono neppure malaccio).
Voto: 6 - Purtroppo è difficile dare di più valutando in sostanza un singolo episodio. Come detto, la trama regge ed è piacevole, evitando lo sgradevole effetto di "extra tanto per rendere più appetibile la versione BD". Dopotutto considerate le premesse, direi che non ci si può lamentare del lavoro, anche se magari avrei preferito che fossero stati realizzati 2-3 ep in modo da formare proprio un ciclo vero e proprio e dare così un più ampio respiro alla narrazione.
Che vi sia in giro un Esper con capacità attualmente non registrate nel database del Gakuen Toshi? Spetterà ancora una volta alle quattro ragazze e al Judgment scoprirlo.
Uscito nella versione BD di "To aru kagaku no Railgun", questo OAV ricalca perfettamente lo spirito "filler" della saga, proponendo una storia autoconclusiva del tutto inedita e dal carattere prevalentemente narrativo (leggasi nessun combattimento ad allungare il brodo insomma). Nulla di eccelso va detto, ma la trama proposta perlomeno regge bene i trentaquattro minuti circa in cui si articola, senza cadere nel ridicolo come magari si potrebbe pensare e meritando già per questo la piena sufficienza.
Notevole la cura sul lato tecnico per la realizzazione di questo lavoro, a partire dalla scelta di rivedere parte del design dei personaggi (ho notato che Saten ha un profilo più affilato ad esempio) e dei colori (un po' più vivi rispetto alla serie, merito forse della qualità del supporto usato), nonché la scelta di realizzare un'opening ed una ending dedicate (non che le trovi fantastiche, ma non sono neppure malaccio).
Voto: 6 - Purtroppo è difficile dare di più valutando in sostanza un singolo episodio. Come detto, la trama regge ed è piacevole, evitando lo sgradevole effetto di "extra tanto per rendere più appetibile la versione BD". Dopotutto considerate le premesse, direi che non ci si può lamentare del lavoro, anche se magari avrei preferito che fossero stati realizzati 2-3 ep in modo da formare proprio un ciclo vero e proprio e dare così un più ampio respiro alla narrazione.
Si può inserire un episodio in più in un'opera mantenendone inalterate le caratteristiche peculiari?
In effetti spesso questo non accade, visto anche lo spazio ridotto che rende difficile la costruzione di una saga. Proprio per tale motivo questo oav è un caso è molto più apprezzabile di altri. Sostanzialmente siamo davanti ad un semplice seguito della serie, che si integra alla perfezione senza alterarne lo stile. Merita quindi lo stesso voto dell'opera originale, cioè un bel 10 tondo. Anche l'opening e l'ending, create appositamente per l'occasione, sono di alta qualità.
Vedremo inoltre la nostra Railgun sfoderare i suoi poteri contro una leggenda metropolitana in classico stile Saten-san, in maniera molto simile a come accade nella serie TV. Manca in parte la vita quotidiana delle protagoniste, ma non in maniera da compromettere l'unità dell'opera, e comunque in proporzione è in una quantità abbastanza simile a quella originale. Riassumendo la storia, questa volta Misaka se la vedrà con "Qualcuno che guarda", un misterioso stalker che la perseguita e la cui identità è molto più inaspettata di quanto si possa pensare.
Un'altra nota importante è lo scopo intrinseco dell'opera: alla fine di un anime, troppo spesso il fan si sente assalire da una malinconia cronica, che di rimando potrebbe far crollare le vendite di gashapon e simili correlati con l'opera. Ritengo che la promessa di una seconda serie, un film ma anche un semplice episodio extra possa aiutare a mantenere vivo l'interesse per l'opera.
In effetti spesso questo non accade, visto anche lo spazio ridotto che rende difficile la costruzione di una saga. Proprio per tale motivo questo oav è un caso è molto più apprezzabile di altri. Sostanzialmente siamo davanti ad un semplice seguito della serie, che si integra alla perfezione senza alterarne lo stile. Merita quindi lo stesso voto dell'opera originale, cioè un bel 10 tondo. Anche l'opening e l'ending, create appositamente per l'occasione, sono di alta qualità.
Vedremo inoltre la nostra Railgun sfoderare i suoi poteri contro una leggenda metropolitana in classico stile Saten-san, in maniera molto simile a come accade nella serie TV. Manca in parte la vita quotidiana delle protagoniste, ma non in maniera da compromettere l'unità dell'opera, e comunque in proporzione è in una quantità abbastanza simile a quella originale. Riassumendo la storia, questa volta Misaka se la vedrà con "Qualcuno che guarda", un misterioso stalker che la perseguita e la cui identità è molto più inaspettata di quanto si possa pensare.
Un'altra nota importante è lo scopo intrinseco dell'opera: alla fine di un anime, troppo spesso il fan si sente assalire da una malinconia cronica, che di rimando potrebbe far crollare le vendite di gashapon e simili correlati con l'opera. Ritengo che la promessa di una seconda serie, un film ma anche un semplice episodio extra possa aiutare a mantenere vivo l'interesse per l'opera.