Lei, l'arma finale OAV
Già dal titolo di questi due OAV si intuisce dove andranno a parare gli autori: Saikano: Another Love Song propone un riassunto della serie Saikano - Lei, l'arma finale un po' particolare, con gli eventi mostrati da un altro punto di vista. Gli OAV di questo genere - per me - sono molto interessanti perché danno una nuova chiave di lettura alla storia narrata nella serie da cui sono tratti.
Qui il punto di vista è quello dell'esercito che combatte per cercare di evitare l'invasione del Giappone da parte di un nemico non meglio identificato; la protagonista è il Tenente Colonnello Mizuki - un cyborg come Chise - che si batte con valore nelle prime battaglie della guerra. Per una serie di motivi - progetto obsoleto, raggiunti limiti operativi - la potenza di combattimento di Mizuki non è più sufficiente; l'esercito è così costretto a trasformare Chise nel nuovo prototipo di arma (definita "finale") per bloccare il nemico. Mizuki diventa così il diretto superiore di Chise, scopre che la ragazza ha una forza distruttiva molto maggiore della sua ma non è in grado di controllare il proprio stress psicologico. In un primo tempo Mizuki pensa che Chise non sia in grado di combattere, ma dopo le insistenze dei suoi superiori - che vogliono sfruttare la potenza della ragazza - diventa il suo mentore e la sostiene nei momenti di difficoltà. Sullo sfondo di queste vicende vengono narrati i primi momenti della carriera militare di Mizuki e del suo rapporto con Tetsu - suo sottoposto all'epoca - e di come il loro rapporto sembra evolvere in qualcosa di molto più importante rispetto quello formale che ci si aspetta di trovare tra militari.
Nella serie principale veniva data grande importanza alla storia d'amore tra Chise e Shuji - definita "The last love song on this little planet" - inserita come contrappunto agli eventi bellici; qui vengono messi in risalto i tormenti che affliggono Chise e Mizuki, con uno sguardo alla relazione tra quest'ultima e Tetsu - "Another Love Song" - che ricorda molto i primi amori degli studenti liceali.
Mizuki è disorientata quando le viene comunicato che non è più in grado di combattere al massimo delle sue possibilità e che il suo ruolo verrà preso da Chise: la donna vive quello sconforto che sperimentano alcune persone quando, dopo una vita di lavoro, vanno in pensione e si sentono messe in disparte. Mizuki però riesce a leggere i pensieri di Chise e, invece di considerarla come una rivale da attaccare quando mostra le proprie debolezze, inizia a provare una parte dell'immenso dolore che la ragazza sente quando si accorge che con i suoi interventi provoca la morte di molti innocenti. La donna in seguito si ammorbidisce molto nei confronti di Chise, fino a raggiungere un certo grado di complicità con la sua sottoposta. I suoi tormenti, però, derivano anche dal rapporto con Tetsu: l'apprezzamento che il tenente le rivolge in trincea - in un momento di estrema tensione - sembrano farle nascere un sentimento nuovo mai provato. La loro storia rimane sempre confinata all'amore platonico, ma il ricordo dell'emozione provata da Mizuki in quei momenti riaffiora quando è tesa o preoccupata e giocherella con l'accendino che Tetsu le ha dato in consegna.
Per quanto riguarda Chise i tormenti per il suo ruolo di arma erano già evidenti in Saikano, ma qui vengono enfatizzati nelle scene in cui Mizuki capta i pensieri della ragazza durante le battaglie. Il suo pensare a Shuji o alle persone innocenti che perdono la vita perché non riesce a controllarsi, le lacrime che versa mentre grida il suo sincero e disperato "Gomen ne" rendono alla perfezione il dramma della ragazza, che vorrebbe soltanto vivere come le sue coetanee e stare tranquilla insieme al suo fidanzato. Niente di nuovo, ma queste scene così intense riportano alla mente le emozioni provate durante la visione della serie.
Per la parte grafica, giustamente, non ci sono novità rispetto a Saikano, si conferma l'accuratezza del mecha design e dei fondali e i tratti un po' spigolosi del character design.
La parte musicale, invece, non mi ha entusiasmato particolarmente: i brani che sottolineano i momenti più intensi della storia fanno il loro dovere, mentre le due sigle finali (le iniziali sono assenti) non sono riuscite a entrarmi nel cuore.
Due OAV interessanti, che mostrano come vengono vissuti gli eventi dalla parte dell'esercito e che introducono un personaggio e una situazione romantica che non avrebbero avuto molto spazio nella serie principale: consigliati a tutti quelli che hanno amato Saikano.
Qui il punto di vista è quello dell'esercito che combatte per cercare di evitare l'invasione del Giappone da parte di un nemico non meglio identificato; la protagonista è il Tenente Colonnello Mizuki - un cyborg come Chise - che si batte con valore nelle prime battaglie della guerra. Per una serie di motivi - progetto obsoleto, raggiunti limiti operativi - la potenza di combattimento di Mizuki non è più sufficiente; l'esercito è così costretto a trasformare Chise nel nuovo prototipo di arma (definita "finale") per bloccare il nemico. Mizuki diventa così il diretto superiore di Chise, scopre che la ragazza ha una forza distruttiva molto maggiore della sua ma non è in grado di controllare il proprio stress psicologico. In un primo tempo Mizuki pensa che Chise non sia in grado di combattere, ma dopo le insistenze dei suoi superiori - che vogliono sfruttare la potenza della ragazza - diventa il suo mentore e la sostiene nei momenti di difficoltà. Sullo sfondo di queste vicende vengono narrati i primi momenti della carriera militare di Mizuki e del suo rapporto con Tetsu - suo sottoposto all'epoca - e di come il loro rapporto sembra evolvere in qualcosa di molto più importante rispetto quello formale che ci si aspetta di trovare tra militari.
Nella serie principale veniva data grande importanza alla storia d'amore tra Chise e Shuji - definita "The last love song on this little planet" - inserita come contrappunto agli eventi bellici; qui vengono messi in risalto i tormenti che affliggono Chise e Mizuki, con uno sguardo alla relazione tra quest'ultima e Tetsu - "Another Love Song" - che ricorda molto i primi amori degli studenti liceali.
Mizuki è disorientata quando le viene comunicato che non è più in grado di combattere al massimo delle sue possibilità e che il suo ruolo verrà preso da Chise: la donna vive quello sconforto che sperimentano alcune persone quando, dopo una vita di lavoro, vanno in pensione e si sentono messe in disparte. Mizuki però riesce a leggere i pensieri di Chise e, invece di considerarla come una rivale da attaccare quando mostra le proprie debolezze, inizia a provare una parte dell'immenso dolore che la ragazza sente quando si accorge che con i suoi interventi provoca la morte di molti innocenti. La donna in seguito si ammorbidisce molto nei confronti di Chise, fino a raggiungere un certo grado di complicità con la sua sottoposta. I suoi tormenti, però, derivano anche dal rapporto con Tetsu: l'apprezzamento che il tenente le rivolge in trincea - in un momento di estrema tensione - sembrano farle nascere un sentimento nuovo mai provato. La loro storia rimane sempre confinata all'amore platonico, ma il ricordo dell'emozione provata da Mizuki in quei momenti riaffiora quando è tesa o preoccupata e giocherella con l'accendino che Tetsu le ha dato in consegna.
Per quanto riguarda Chise i tormenti per il suo ruolo di arma erano già evidenti in Saikano, ma qui vengono enfatizzati nelle scene in cui Mizuki capta i pensieri della ragazza durante le battaglie. Il suo pensare a Shuji o alle persone innocenti che perdono la vita perché non riesce a controllarsi, le lacrime che versa mentre grida il suo sincero e disperato "Gomen ne" rendono alla perfezione il dramma della ragazza, che vorrebbe soltanto vivere come le sue coetanee e stare tranquilla insieme al suo fidanzato. Niente di nuovo, ma queste scene così intense riportano alla mente le emozioni provate durante la visione della serie.
Per la parte grafica, giustamente, non ci sono novità rispetto a Saikano, si conferma l'accuratezza del mecha design e dei fondali e i tratti un po' spigolosi del character design.
La parte musicale, invece, non mi ha entusiasmato particolarmente: i brani che sottolineano i momenti più intensi della storia fanno il loro dovere, mentre le due sigle finali (le iniziali sono assenti) non sono riuscite a entrarmi nel cuore.
Due OAV interessanti, che mostrano come vengono vissuti gli eventi dalla parte dell'esercito e che introducono un personaggio e una situazione romantica che non avrebbero avuto molto spazio nella serie principale: consigliati a tutti quelli che hanno amato Saikano.