Walkure Romanze
Dato che abbiamo anime sportivi su tutti gli sport possibili immaginabili, perché non realizzarne uno sulla giostra medievale? Dato il Palio di Siena, la giostra del saracino ad Arezzo e le molte altre manifestazioni culturali che si tengono nel nostro Paese, la cosa non dovrebbe stupirci. Che poi tutto avvenga a livello internazionale, con un’accademia in Olanda che accoglie studenti da tutto il mondo, specialmente dal Giappone... beh, allora è un po' troppo, forse.
Il protagonista Takahiro è un giovane e affascinante scudiero, dato che nell’accademia si studia anche per diventare scudieri, che, rimasto ferito in una giostra, ha deciso di prendersi un anno di pausa per guarire e capire cosa fare nella vita. Da perfetto cartone animato harem, poi, si ritroverà circondato dalle belle ragazze dell’accademia, tutte decise ad averlo come proprio scudiero in vista del grande torneo estivo.
In primis la dolce Mio, coprotagonista che, sfidata a duello per un malinteso, dovrà apprendere dal suo amico d’infanzia Takahiro come giostrare in una manciata di giorni! Ma anche Noel, che ricorda tanto la Asuka di “Neon Genesis Evangelion”, ma che finalmente avrà un carattere normale e gentile... finalmente. Per non parlare di Akane, studentessa giapponese, di Yamato Nadesico o di Celia, splendida bionda e miglior cavaliere dell’accademia, e di tante altre belle fanciulle.
La storia, ispirata all’ennesima visual novel, durerà solo dodici episodi, ma si rivelerà interessante ugualmente. Certo, di scene di giostra non ne vedremo tantissime, ma nemmeno poche come mi avevano detto, e trovo la quantità soddisfacente, anche perché evita il classico problema degli anime sportivi di mostrare solo partite e allenamenti, dato che qui si punterà molto sulla crescita interiore dei personaggi. Il torneo finale sarà davvero reso bene, con duelli descritti sinteticamente, ma non troppo, risultando così avvincenti.
L’ecchi, molto intenso nei primi episodi, culmina nell’ottavo, quello del mulino, ma non è mai volgare o eccessivo. La grafica è ottima, dai colori caldi, e la regia è valida e curata. Ottima la opening, buona la ending e i siparietti comici a fine episodio.
Una serie carina, che non vi cambierà la vita, ma che vi regalerà davvero spensieratezza e belle ragazze a volontà. In più vi è una buona psicologia, data la crescita compiuta da tutti i personaggi, per cui un 7.5 ci sta tutto.
Il protagonista Takahiro è un giovane e affascinante scudiero, dato che nell’accademia si studia anche per diventare scudieri, che, rimasto ferito in una giostra, ha deciso di prendersi un anno di pausa per guarire e capire cosa fare nella vita. Da perfetto cartone animato harem, poi, si ritroverà circondato dalle belle ragazze dell’accademia, tutte decise ad averlo come proprio scudiero in vista del grande torneo estivo.
In primis la dolce Mio, coprotagonista che, sfidata a duello per un malinteso, dovrà apprendere dal suo amico d’infanzia Takahiro come giostrare in una manciata di giorni! Ma anche Noel, che ricorda tanto la Asuka di “Neon Genesis Evangelion”, ma che finalmente avrà un carattere normale e gentile... finalmente. Per non parlare di Akane, studentessa giapponese, di Yamato Nadesico o di Celia, splendida bionda e miglior cavaliere dell’accademia, e di tante altre belle fanciulle.
La storia, ispirata all’ennesima visual novel, durerà solo dodici episodi, ma si rivelerà interessante ugualmente. Certo, di scene di giostra non ne vedremo tantissime, ma nemmeno poche come mi avevano detto, e trovo la quantità soddisfacente, anche perché evita il classico problema degli anime sportivi di mostrare solo partite e allenamenti, dato che qui si punterà molto sulla crescita interiore dei personaggi. Il torneo finale sarà davvero reso bene, con duelli descritti sinteticamente, ma non troppo, risultando così avvincenti.
L’ecchi, molto intenso nei primi episodi, culmina nell’ottavo, quello del mulino, ma non è mai volgare o eccessivo. La grafica è ottima, dai colori caldi, e la regia è valida e curata. Ottima la opening, buona la ending e i siparietti comici a fine episodio.
Una serie carina, che non vi cambierà la vita, ma che vi regalerà davvero spensieratezza e belle ragazze a volontà. In più vi è una buona psicologia, data la crescita compiuta da tutti i personaggi, per cui un 7.5 ci sta tutto.
Mi avvicinai a "Walkure Romanze" non certo per nobili motivi: ne avevo sentito parlare più o meno bene, ma fu la splendida bionda (Celia Cumani) in bella mostra nella cover dell'anime a destare la mia attenzione, facendo semi-scomparire ai miei occhi il quasi altrettanto avvenente gruppetto di amiche alle sue spalle. Non si tratta dunque di un'ispirazione particolarmente profonda, ma del resto, a ben vedere, l'avvenenza delle protagoniste deve per forza svolgere un ruolo fondamentale in un "ecchi" che si rispetti; senza poter contare su di una trama decente e qualche trovata interessante il tutto si risolverebbe in qualcosa di insulso, ma il primo ingrediente (in un ecchi) deve per forza essere l'avvenenza delle sue protagoniste, su questo c'è poco da discutere. Fu dunque il gradevole aspetto di Celia, unito a un comparto grafico generale assai curato, a spingermi verso quest'opera che inizialmente non rientrava affatto nei miei programmi, per via di una trama basata su "giostrai" e cavalieri, un'ambientazione a me poco gradita che son tuttavia riuscito a rivalutare episodio dopo episodio. Innanzitutto, ci sarebbe da sottolineare che si tratta di eventi svolti in un periodo storico attuale, in un'accademia specializzata in questa disciplina, secondariamente tornerei a sottolineare l'eccellente cura del comparto grafico per disegni, sfondi, luci e colori. Non mi è possibile riversare altrettanto entusiasmo riguardo la soundtrack, perlopiù composta da brani poco incisivi che in un paio di occasioni diventano persino abbastanza invadenti.
I personaggi sono generalmente di buon livello, ben caratterizzati, seppur non potendo contare su nessuno spunto realmente originale. Celia Cumani ha un ruolo centrale, ma saranno principalmente altri due i reali protagonisti, un ragazzo e una giovane capitata nel mezzo quasi per caso. Non sono riuscito ad affezionarmi a nessuno in particolare e nessun personaggio ha suscitato in me particolare entusiasmo a livello di caratterizzazione, ma, allo stesso tempo, posso affermare di non esser rimasto deluso né annoiato da nessuno di essi.
Gli scontri sono sufficientemente apprezzabili, seppur, in alcune circostanze, sembrano essere un pochino frettolosi, specie nel torneo conclusivo.
Mi sarei aspettato qualcosina in più dal finale, che comunque è stato impostato in modo sufficientemente gradevole, tenendo fede alla natura scanzonata e leggera dell'opera nel suo insieme. Detto questo, mi sento di consigliare la visione di "Walkure Romanze" a chi cerca un buon ecchi, senza eccessi ma con un buon grado di erotismo generale, una storia semplice e gradevole, fluida e con diverse parentesi simpatiche.
Il voto che mi sentirei di assegnare sarebbe un 7 e mezzo, ma in questa occasione preferirò arrotondare per eccesso, premiando un'opera che, con maggiore approfondimento, sarebbe potuta risultare decisamente più meritevole.
I personaggi sono generalmente di buon livello, ben caratterizzati, seppur non potendo contare su nessuno spunto realmente originale. Celia Cumani ha un ruolo centrale, ma saranno principalmente altri due i reali protagonisti, un ragazzo e una giovane capitata nel mezzo quasi per caso. Non sono riuscito ad affezionarmi a nessuno in particolare e nessun personaggio ha suscitato in me particolare entusiasmo a livello di caratterizzazione, ma, allo stesso tempo, posso affermare di non esser rimasto deluso né annoiato da nessuno di essi.
Gli scontri sono sufficientemente apprezzabili, seppur, in alcune circostanze, sembrano essere un pochino frettolosi, specie nel torneo conclusivo.
Mi sarei aspettato qualcosina in più dal finale, che comunque è stato impostato in modo sufficientemente gradevole, tenendo fede alla natura scanzonata e leggera dell'opera nel suo insieme. Detto questo, mi sento di consigliare la visione di "Walkure Romanze" a chi cerca un buon ecchi, senza eccessi ma con un buon grado di erotismo generale, una storia semplice e gradevole, fluida e con diverse parentesi simpatiche.
Il voto che mi sentirei di assegnare sarebbe un 7 e mezzo, ma in questa occasione preferirò arrotondare per eccesso, premiando un'opera che, con maggiore approfondimento, sarebbe potuta risultare decisamente più meritevole.
"Walkure Romanze" tratta le vicende Takahiro Mizuno, uno studente che frequenta un'accademia per cavalieri di giostre e con un grande potenziale per le attività sportive. In seguito a un incidente, Takahiro smette di essere cavaliere e decide di diventare scudiero, per poter aiutare gli altri cavalieri e per rimanere vicino alla sua grande passione. La storia inizia quando la sua amica d'infanzia Mio Kisaki (che non frequenta il corso per cavalieri e che quindi è completamente inesperta) viene sfidata a duello ed è costretta a partecipare alla sfida senza aver mai cavalcato un cavallo in vita sua. Takahiro accetta di diventare lo scudiero di Mio, ma solo fino al termine del duello. Dopo la sfida Mio si appassiona alla giostra e decide di partecipare all'importantissimo torneo che deciderà il cavaliere più forte dell'accademia. Inizia qui la sfida da parte di Mio e delle altre protagoniste che ci vengono presentate nel convincere Takahiro a diventare il loro scudiero per assicurarsi la vittoria.
La storia, nonostante sia abbastanza originale, non colpisce particolarmente e non riesce a coinvolgere lo spettatore come dovrebbe; in realtà, nonostante la giostra sia l'elemento principale, si vedono pochissimi duelli, e quei pochi sono sbrigativi e non resi al meglio, e spesso si capisce poco di quello che realmente accade. I personaggi sono nella norma, niente di speciale o di particolare da notare.
La grafica d'altro canto è molto curata, le ambientazioni sono molto belle, lucide e nitide. Le animazioni sono molto fluide e il character design è altrettanto eccellente. Anche le colonne sonore sono coinvolgenti e ben trattate.
Il finale è abbastanza scontato e facilmente prevedibile, come d'altronde tutta la trama, che alla fine dei conti risulta piuttosto banale.
In conclusione, una serie che non ha molto da offrire se non per l'apparato tecnico in generale; scarse le argomentazioni e gli spunti su cui poter far partire una qualsiasi sorta di riflessione.
La storia, nonostante sia abbastanza originale, non colpisce particolarmente e non riesce a coinvolgere lo spettatore come dovrebbe; in realtà, nonostante la giostra sia l'elemento principale, si vedono pochissimi duelli, e quei pochi sono sbrigativi e non resi al meglio, e spesso si capisce poco di quello che realmente accade. I personaggi sono nella norma, niente di speciale o di particolare da notare.
La grafica d'altro canto è molto curata, le ambientazioni sono molto belle, lucide e nitide. Le animazioni sono molto fluide e il character design è altrettanto eccellente. Anche le colonne sonore sono coinvolgenti e ben trattate.
Il finale è abbastanza scontato e facilmente prevedibile, come d'altronde tutta la trama, che alla fine dei conti risulta piuttosto banale.
In conclusione, una serie che non ha molto da offrire se non per l'apparato tecnico in generale; scarse le argomentazioni e gli spunti su cui poter far partire una qualsiasi sorta di riflessione.
"Ah, la tauromachia!". Direbbe certamente il conte Guastardo della Radica. E probabilmente all'interno del suo noto settimanale "Gente, di un certo livello" avrebbe sicuramente dedicato una rubrica fissa dedicata alle cronache di quanto avviene nella lontana quanto prestigiosa accademia Winford situata nella ridente cittadina di Helen's Hill. In questa cittadina dalle architetture mitteleuropee si riuniscono per frequentare il rinomato istituto studenti da varie parti del mondo (ma specialmente dal Giappone), molti dei quali per formarsi nella nobile arte della giostra, ovvero l'antica singolar tenzone con la lancia a cavallo del proprio fedele destriero. Argomento di indubbio interesse per una testata come "Gente, di un certo livello".
Purtroppo però il periodico del nostro conte non ci informerà mai di quanto avviene ad Helen's Hill, causa ingiusta chiusura del giornale. Ci ha pensato però la software house Ricotta (già autori di Princess Lover) nel suo eroge Walkure Romanze a farci addentrare nelle vicende dell'accademia Winford, e proprio sulla base di questo eroge ha lavorato lo studio 8-bit per il presente adattamento in anime.
Il gioco originale della Ricotta tra l'altro era stato apprezzato sia dai fan che dalla critica del settore (con qualche premio) per la cura nei disegni dei personaggi e delle ambientazioni, e dunque una trasposizione in anime avrebbe necessariamente avuto bisogno di una parte grafica all'altezza. E sotto questo aspetto non ha sicuramente deluso il lavoro della 8-bit, che ha ben reso il character design originale (davvero molto ricercato e raffinato) e le ricche ambientazioni dall'atmosfera aristocratica.
Animazioni d'avanguardia non ve ne sono, ma ciò che è presente fa il suo dovere con un condimento di computer grafica che non stona, nonostante qualche riciclo di fotogrammi qua e là.
Dal punto di vista della storia invece, mentre il gioco prevedeva la tipica struttura di varie "route" dedicate a ciascuna eroina, l'anime vira invece più sull'harem, con il protagonista Takahiro che è conteso tra le protagoniste femminili come scudiero personale da avere in vista del torneo estivo. Di certo non lo compatiremo: tra l'amica d'infanzia Mio, la "Yamato Nadeshiko" Akane e l'estrosa Noel (che sono una più figa dell'altra), con l'enfant prodige Lisa (che è una loli quindi può piacere o non piacere), avendo pure quella stangona di Celia (biondona da torcicollo indotto/mascella disarticolata che finirebbe fissa nel paginone centrale della rivista del conte) a disposizione, c'è solo l'imbarazzo della scelta... E stiamo pure mettendo da parte altri nomi notevoli come Berthille o Reina.
Al bando però sentimentalismi vari o scene da soap opera. Solo una sana commedia con una buona dose di ecchi, ma ben proposta da una sceneggiatura che non lesina ironia e piccanti doppi sensi, quindi brio e un certo divertimento.
E la giostra? Un importante elemento di contorno a mio avviso. Nel gioco originale non ha un ruolo centrale e vitale, ma piuttosto costituisce un qualcosa di esotico che serve a distinguere il prodotto dalla massa, poiché il cuore delle visual novel (eroge o meno che siano) sono le interazioni tra i personaggi.
Nell'anime finisce anzi per avere uno spazio maggiore con allenamenti e qualche duello importante. Sarebbe stato interessante vedere cosa sarebbe uscito fuori insistendo sul lato sportivo della storia, ma è anche comprensibile la scelta degli autori dell'anime di sintetizzare le varie route del gioco (ahimè sono rimaste fuori Akane e Bertille, trattate però nel gioco spin-off "More and More") equilibrandole con la parte del giostrare.
Il risultato finale è comunque più che soddisfacente, sicuramente non approfondito come può essere nel gioco, ma con un percorso chiuso e nell'insieme compiuto.
Con un buonissimo materiale di partenza e con un buon lavoro di adattamento da parte della stimabile 8-bit, nel campo degli ecchi Walkure Romanze diviene un titolo degno di sicura considerazione da parte degli appassionati del settore.
"Ah, la centauromachia!".
Purtroppo però il periodico del nostro conte non ci informerà mai di quanto avviene ad Helen's Hill, causa ingiusta chiusura del giornale. Ci ha pensato però la software house Ricotta (già autori di Princess Lover) nel suo eroge Walkure Romanze a farci addentrare nelle vicende dell'accademia Winford, e proprio sulla base di questo eroge ha lavorato lo studio 8-bit per il presente adattamento in anime.
Il gioco originale della Ricotta tra l'altro era stato apprezzato sia dai fan che dalla critica del settore (con qualche premio) per la cura nei disegni dei personaggi e delle ambientazioni, e dunque una trasposizione in anime avrebbe necessariamente avuto bisogno di una parte grafica all'altezza. E sotto questo aspetto non ha sicuramente deluso il lavoro della 8-bit, che ha ben reso il character design originale (davvero molto ricercato e raffinato) e le ricche ambientazioni dall'atmosfera aristocratica.
Animazioni d'avanguardia non ve ne sono, ma ciò che è presente fa il suo dovere con un condimento di computer grafica che non stona, nonostante qualche riciclo di fotogrammi qua e là.
Dal punto di vista della storia invece, mentre il gioco prevedeva la tipica struttura di varie "route" dedicate a ciascuna eroina, l'anime vira invece più sull'harem, con il protagonista Takahiro che è conteso tra le protagoniste femminili come scudiero personale da avere in vista del torneo estivo. Di certo non lo compatiremo: tra l'amica d'infanzia Mio, la "Yamato Nadeshiko" Akane e l'estrosa Noel (che sono una più figa dell'altra), con l'enfant prodige Lisa (che è una loli quindi può piacere o non piacere), avendo pure quella stangona di Celia (biondona da torcicollo indotto/mascella disarticolata che finirebbe fissa nel paginone centrale della rivista del conte) a disposizione, c'è solo l'imbarazzo della scelta... E stiamo pure mettendo da parte altri nomi notevoli come Berthille o Reina.
Al bando però sentimentalismi vari o scene da soap opera. Solo una sana commedia con una buona dose di ecchi, ma ben proposta da una sceneggiatura che non lesina ironia e piccanti doppi sensi, quindi brio e un certo divertimento.
E la giostra? Un importante elemento di contorno a mio avviso. Nel gioco originale non ha un ruolo centrale e vitale, ma piuttosto costituisce un qualcosa di esotico che serve a distinguere il prodotto dalla massa, poiché il cuore delle visual novel (eroge o meno che siano) sono le interazioni tra i personaggi.
Nell'anime finisce anzi per avere uno spazio maggiore con allenamenti e qualche duello importante. Sarebbe stato interessante vedere cosa sarebbe uscito fuori insistendo sul lato sportivo della storia, ma è anche comprensibile la scelta degli autori dell'anime di sintetizzare le varie route del gioco (ahimè sono rimaste fuori Akane e Bertille, trattate però nel gioco spin-off "More and More") equilibrandole con la parte del giostrare.
Il risultato finale è comunque più che soddisfacente, sicuramente non approfondito come può essere nel gioco, ma con un percorso chiuso e nell'insieme compiuto.
Con un buonissimo materiale di partenza e con un buon lavoro di adattamento da parte della stimabile 8-bit, nel campo degli ecchi Walkure Romanze diviene un titolo degno di sicura considerazione da parte degli appassionati del settore.
"Ah, la centauromachia!".
"Walkure Romanze" è una commedia harem uscita nel 2013 e ambientata in uno strano Paese, dove, a dispetto dell'ambientazione temporale, sembra ancora di vivere in un'epoca medievale, dove il gioco della giostra è alla base di tutta la società. Con giostra, ovviamente, s'intende la pratica cavallerizza che consiste nella sfida tra due cavalieri che, in armatura e armati di una lunga lancia, cavalcano l'uno verso l'altro, cercando di colpirsi. Le regole sono precise, ad ogni colpo derivano determinati punti e, in caso il cavaliere cada da cavallo, viene sancita la sconfitta di quest'ultimo. Ovviamente nell'anime queste condizioni cambiano lievemente, ma, nel complesso, mantengono vivo il senso antico di tale sfida.
Takahiro Mizuno è un giovane scudiero che, da quanto viene affermato subito all'inizio, è stato costretto ad abbandonare la propria carriera da cavaliere, a causa di un brutto incidente. Nonostante la sua guarigione, il ragazzo, non si sa per quale motivo, è reticente nel riprendere le gare, limitandosi alla cura dei cavalli. La sua bravura risulta comunque eccezionale, tanto che molte cavallerizze (infatti la maggior parte, se non tutte, le studentesse della scuola di cavalieri risultano di sesso femminile) chiedono i suoi servigi come scudiero nel prossimo torneo, ma lui cerca in tutti i modi di rimandare la decisione finale. Tra tutte una appare subito come una ragazza decisamente speciale, Mio Kisaki, che, sebbene inizialmente sia totalmente estranea al mondo dei cavalli, per stravaganti vicende si ritrova ben presto coinvolta in questo ambiente. La sua iniziale titubanza lascia però spazio a un vero e proprio amore per l'equitazione, e Takahiro l'aiuterà ad allenarsi per poter partecipare all'importante torneo.
Le vicende si susseguono in maniera piuttosto vivace, senza troppi drammi e mantenendo per tutte e dodici le puntate, salvo le ultime due, una tonalità abbastanza tranquilla. Il giovane protagonista incontrerà nuove ragazze e, come ci si attende da una commedia harem, saranno inevitabilmente coinvolte in situazioni sentimentali.
Takahiro è un vero esperto in fatto di cavalli, ma, a mio avviso, farebbe bene a sposarsene uno, visto che per quanto riguarda il gentil sesso risulta più ignorante di un mulo. Tale comportamento, benché classico di tale genere di anime, è forse troppo esasperato, rendendo così il ragazzo una mera sagoma di cartone dove, al suo interno, risiedono tutti gli stereotipi dell' "harem". Con questo non voglio dire che mi aspettavo un dramma, dove i protagonisti esprimevano i propri dolori e patimenti, ma, certamente, non mi aspettavo dei personaggi così privi di personalità. Le ragazze sono anche peggio... all'inizio sembrano mostrare qualcosa di più, ma, in fondo, l'analisi introspettiva non viene portata a compimento e anche loro risulteranno piuttosto vuote.
La grafica è molto bella, forse sprecata, e le musiche, nel complesso, risultano gradevoli. Insomma, un bell'apparato tecnico per una storia piuttosto scadente, scontata, che non riesce a esprimere nulla di più che qualche situazione imbarazzante.
L'idea della giostra è anche bella, ma tutto il contorno la mette relativamente in ombra. Senza contare che ci si aspettava un clamoroso ritorno di Takahiro, ma "il ragazzo che parlava ai cavalli" non entrerà mai in azione, limitandosi a un ruolo subalterno. L'anime raggiungerà l'apice quando il giovane sceglierà la ragazza a cui farà da scudiero... wow, scelta scontatissima!
Insomma, carino, divertente, ma nulla di che. "Walkure Romanze" è uno di quei casi in cui dispiace dare un brutto voto, perché in fondo ha fatto divertire, ma, allo stesso tempo, non si vede l'ora che finisca, magari per gustarsi meglio un'opera più accattivante.
Voto finale: 6 scarso.
Takahiro Mizuno è un giovane scudiero che, da quanto viene affermato subito all'inizio, è stato costretto ad abbandonare la propria carriera da cavaliere, a causa di un brutto incidente. Nonostante la sua guarigione, il ragazzo, non si sa per quale motivo, è reticente nel riprendere le gare, limitandosi alla cura dei cavalli. La sua bravura risulta comunque eccezionale, tanto che molte cavallerizze (infatti la maggior parte, se non tutte, le studentesse della scuola di cavalieri risultano di sesso femminile) chiedono i suoi servigi come scudiero nel prossimo torneo, ma lui cerca in tutti i modi di rimandare la decisione finale. Tra tutte una appare subito come una ragazza decisamente speciale, Mio Kisaki, che, sebbene inizialmente sia totalmente estranea al mondo dei cavalli, per stravaganti vicende si ritrova ben presto coinvolta in questo ambiente. La sua iniziale titubanza lascia però spazio a un vero e proprio amore per l'equitazione, e Takahiro l'aiuterà ad allenarsi per poter partecipare all'importante torneo.
Le vicende si susseguono in maniera piuttosto vivace, senza troppi drammi e mantenendo per tutte e dodici le puntate, salvo le ultime due, una tonalità abbastanza tranquilla. Il giovane protagonista incontrerà nuove ragazze e, come ci si attende da una commedia harem, saranno inevitabilmente coinvolte in situazioni sentimentali.
Takahiro è un vero esperto in fatto di cavalli, ma, a mio avviso, farebbe bene a sposarsene uno, visto che per quanto riguarda il gentil sesso risulta più ignorante di un mulo. Tale comportamento, benché classico di tale genere di anime, è forse troppo esasperato, rendendo così il ragazzo una mera sagoma di cartone dove, al suo interno, risiedono tutti gli stereotipi dell' "harem". Con questo non voglio dire che mi aspettavo un dramma, dove i protagonisti esprimevano i propri dolori e patimenti, ma, certamente, non mi aspettavo dei personaggi così privi di personalità. Le ragazze sono anche peggio... all'inizio sembrano mostrare qualcosa di più, ma, in fondo, l'analisi introspettiva non viene portata a compimento e anche loro risulteranno piuttosto vuote.
La grafica è molto bella, forse sprecata, e le musiche, nel complesso, risultano gradevoli. Insomma, un bell'apparato tecnico per una storia piuttosto scadente, scontata, che non riesce a esprimere nulla di più che qualche situazione imbarazzante.
L'idea della giostra è anche bella, ma tutto il contorno la mette relativamente in ombra. Senza contare che ci si aspettava un clamoroso ritorno di Takahiro, ma "il ragazzo che parlava ai cavalli" non entrerà mai in azione, limitandosi a un ruolo subalterno. L'anime raggiungerà l'apice quando il giovane sceglierà la ragazza a cui farà da scudiero... wow, scelta scontatissima!
Insomma, carino, divertente, ma nulla di che. "Walkure Romanze" è uno di quei casi in cui dispiace dare un brutto voto, perché in fondo ha fatto divertire, ma, allo stesso tempo, non si vede l'ora che finisca, magari per gustarsi meglio un'opera più accattivante.
Voto finale: 6 scarso.
Negli ultimi anni, grazie anche al naturale esaurirsi di temi proponibili come originali, sta cominciando a fare capolino un nuovo genere, quello dello slice of life-fantasy. In realtà come definizione non è molto adatta, ma finora non sono stato in grado di trovarne di migliori: trattasi, in pratica, di storie fondate su un'idea di base quantomeno stravagante, su cui impiantare una trama basata su scene di vita quotidiana. All'apparenza il risultato di un'operazione di questo genere non potrebbe che essere un titolo molto scadente; in realtà ho già visionato alcuni lavori di questo tipo e il risultato non sempre è stato sgradevole. Purtroppo non è il caso di questo anime.
Nel caso di "Walkure Romanze" l'idea di base è quella di descrivere la vita quotidiana di studenti appartenenti a una scuola in cui si pratica ancora, udite udite, la disciplina della giostra medioevale. Per chi non sapesse di cosa si tratta, le giostre sono scontri fra cavalieri di tipo medioevale, muniti di armatura, lancia e cavallo, che devono cercare di colpirsi al termine di una corsa in linea retta. Il protagonista, Mizuno, a seguito di una ferita subita in duello, ha deciso di abbandonare l'idea di diventare un cavaliere e deve accontentarsi del ruolo di scudiero di una delle tante pulzelle che si divertono a giostrare. Il ruolo di scudiero, però, gli va decisamente stretto, per cui non riuscirà mai a decidersi a quale delle avvenenti ragazze offrire i suoi servigi.
La domanda che, dopo la visione di questo anime, lo spettatore medio dovrebbe porsi è: perché creare una storia basata sulla giostra medioevale, se poi per la maggior parte del tempo non si assiste a nessun duello? Prima di arrivare al torneo estivo intercorrono la bellezza di nove episodi e mezzo, e nel frattempo c'è un solo, singolo scontro; decisamente troppo poco. La cosa è aggravata dal fatto che, quando poi il torneo finalmente inizia, i vari duelli non vengono resi nel dettaglio, ma sono spesso dei semplici riassunti da cui non si capisce un bel nulla. Su tutti il momento più atteso, ossia la finale: anche qui solo immagini e niente racconto di tattiche, aggiornamento di punteggi, ecc. E dire che nel frattempo Mizuno aveva deciso da che parte stare, ma anche la sua presenza non assumerà alcun peso. Tutto questo è un vero peccato, in quanto nei pochi momenti in cui invece uno scontro veniva narrato nel dettaglio, i duelli avevano dimostrato di poter catturare l'interesse dello spettatore.
Se la parte che io ho definito fantasy non ha avuto, nella pratica, nessuna importanza, il compito di risollevare le sorti di questo anime doveva essere svolto dalla parte slice of life. Peccato che anche questa sia davvero di infimo ordine, non riesce a né interessare né a divertire; si è cercato di ricorrere anche ad equivoci a sfondo sessuale abbastanza spinti, ma ciò, più che generare risate, aumentava ancora di più il disgusto. Per il resto niente, il nulla più assoluto.
Difficilmente sono così severo nei confronti di un anime, ma questo "Walkure Romanze" ce l'ha messa davvero tutta per annoiarmi e irritarmi. Da salvare c'è, forse, solo l'apparato grafico; per il resto, come ho già detto sopra, solo il nulla più assoluto. Consigliato solo se l'alternativa per passare la serata è tirarvi una martellata su un piede, ma solo se il colpo provocherebbe danni permanenti: in caso contrario, meglio pochi secondi di dolore che ore ed ore di strazio.
Nel caso di "Walkure Romanze" l'idea di base è quella di descrivere la vita quotidiana di studenti appartenenti a una scuola in cui si pratica ancora, udite udite, la disciplina della giostra medioevale. Per chi non sapesse di cosa si tratta, le giostre sono scontri fra cavalieri di tipo medioevale, muniti di armatura, lancia e cavallo, che devono cercare di colpirsi al termine di una corsa in linea retta. Il protagonista, Mizuno, a seguito di una ferita subita in duello, ha deciso di abbandonare l'idea di diventare un cavaliere e deve accontentarsi del ruolo di scudiero di una delle tante pulzelle che si divertono a giostrare. Il ruolo di scudiero, però, gli va decisamente stretto, per cui non riuscirà mai a decidersi a quale delle avvenenti ragazze offrire i suoi servigi.
La domanda che, dopo la visione di questo anime, lo spettatore medio dovrebbe porsi è: perché creare una storia basata sulla giostra medioevale, se poi per la maggior parte del tempo non si assiste a nessun duello? Prima di arrivare al torneo estivo intercorrono la bellezza di nove episodi e mezzo, e nel frattempo c'è un solo, singolo scontro; decisamente troppo poco. La cosa è aggravata dal fatto che, quando poi il torneo finalmente inizia, i vari duelli non vengono resi nel dettaglio, ma sono spesso dei semplici riassunti da cui non si capisce un bel nulla. Su tutti il momento più atteso, ossia la finale: anche qui solo immagini e niente racconto di tattiche, aggiornamento di punteggi, ecc. E dire che nel frattempo Mizuno aveva deciso da che parte stare, ma anche la sua presenza non assumerà alcun peso. Tutto questo è un vero peccato, in quanto nei pochi momenti in cui invece uno scontro veniva narrato nel dettaglio, i duelli avevano dimostrato di poter catturare l'interesse dello spettatore.
Se la parte che io ho definito fantasy non ha avuto, nella pratica, nessuna importanza, il compito di risollevare le sorti di questo anime doveva essere svolto dalla parte slice of life. Peccato che anche questa sia davvero di infimo ordine, non riesce a né interessare né a divertire; si è cercato di ricorrere anche ad equivoci a sfondo sessuale abbastanza spinti, ma ciò, più che generare risate, aumentava ancora di più il disgusto. Per il resto niente, il nulla più assoluto.
Difficilmente sono così severo nei confronti di un anime, ma questo "Walkure Romanze" ce l'ha messa davvero tutta per annoiarmi e irritarmi. Da salvare c'è, forse, solo l'apparato grafico; per il resto, come ho già detto sopra, solo il nulla più assoluto. Consigliato solo se l'alternativa per passare la serata è tirarvi una martellata su un piede, ma solo se il colpo provocherebbe danni permanenti: in caso contrario, meglio pochi secondi di dolore che ore ed ore di strazio.
Certe volte non capisco perché decido di guardar certi anime che so saranno abbastanza brutti. "Walkure Romanze" rientra perfettamente in queste mie visioni, per cui conosco già dall'inizio la sua mediocrità o, addirittura, la sua totale insufficienza sotto ogni punto di vista... o quasi. In realtà pensavo che potesse intrattenermi come opera trash. Un po' come fece "Princess Lover", che con il suo semplice fanservice e la storia banalotta riuscì a farmi passare lietamente alcune serate, ma, nonostante l'autore della novel che ci ha lavorato sia lo stesso, in questa opera non è scattata quella scintilla che mi facesse appassionare.
La trama è davvero tanto semplice quanto banale. Ci troviamo in una accademia che prepara alcuni ragazzi per giostrare; sì, praticamente ci troviamo in una scuola in cui si sfidano con le lance. Il nostro protagonista Mizuno però non può allenarsi per concorrere ai vari tornei, in quanto fu ferito, e pertanto, dopo varie vicende, farà da Sancho Panza alla ragazza che scopre in modo del tutto innaturale di essere un talento nella giostra.
Capiamo per bene come già la trama è veramente povera e, soprattutto, molto approssimativa. Fin dagli inizi si capisce come andrà avanti l'opera e quali saranno le relazioni che si instaureranno. Un'opera che non lascia spazio alla fantasia, un'opera veramente senza pathos ma solo con doppi sensi. Soprattutto all'inizio dell'opera si assisterà a fermi immagine in cui si sentiranno voci che diranno cose abbastanza strane per far pensar male lo spettatore. Nulla, il vuoto. Ci saranno dei combattimenti dalla durata di cinque minuti e si deve essere fortunati se ne vedremo uno ad episodio. Quindi come possiamo ben capire l'anime non offre né fanservice, né un ottimo plot; praticamente nulla. Vedremo episodi anche abbastanza noiosi e realmente senza significato. L'unica cosa che mi spingeva ad andare avanti era il chara design. A livello grafico infatti i personaggi son abbastanza carini e davvero ben fatti, ma oltre quello nulla, infatti nella regia sembra che ci abbia lavorato un amatore.
Insomma, una grande delusione... abbastanza annunciata.
La trama è davvero tanto semplice quanto banale. Ci troviamo in una accademia che prepara alcuni ragazzi per giostrare; sì, praticamente ci troviamo in una scuola in cui si sfidano con le lance. Il nostro protagonista Mizuno però non può allenarsi per concorrere ai vari tornei, in quanto fu ferito, e pertanto, dopo varie vicende, farà da Sancho Panza alla ragazza che scopre in modo del tutto innaturale di essere un talento nella giostra.
Capiamo per bene come già la trama è veramente povera e, soprattutto, molto approssimativa. Fin dagli inizi si capisce come andrà avanti l'opera e quali saranno le relazioni che si instaureranno. Un'opera che non lascia spazio alla fantasia, un'opera veramente senza pathos ma solo con doppi sensi. Soprattutto all'inizio dell'opera si assisterà a fermi immagine in cui si sentiranno voci che diranno cose abbastanza strane per far pensar male lo spettatore. Nulla, il vuoto. Ci saranno dei combattimenti dalla durata di cinque minuti e si deve essere fortunati se ne vedremo uno ad episodio. Quindi come possiamo ben capire l'anime non offre né fanservice, né un ottimo plot; praticamente nulla. Vedremo episodi anche abbastanza noiosi e realmente senza significato. L'unica cosa che mi spingeva ad andare avanti era il chara design. A livello grafico infatti i personaggi son abbastanza carini e davvero ben fatti, ma oltre quello nulla, infatti nella regia sembra che ci abbia lavorato un amatore.
Insomma, una grande delusione... abbastanza annunciata.
L'ottima stagione autunnale 2013 è foriera di una serie di gran bei titoli. Personalmente non riponevo molte speranze in questo titolo, poiché sviluppato da una software house (la Ricotta... già il nome non sembra il massimo della serietà) famosa per i suoi eroge. Ebbene, questa volta sono felice d'essermi sbagliato: "Walkure Romanze" è molto meglio di ciò che sembra, soprattutto dai suoi primi episodi.
"Walkure Romanze" è un'opera della stagione autunnale 2013 composta da dodici episodi di durata canonica. L'opera deriva dalla visual novel "Walkure Romanze: Shōjo Kishi Monogatari" del 2011, la quale ha ispirato un omonimo manga nel 2012.
Trama: Takahiro Mizuno era un ottimo cavaliere, specializzato nell'arte della giostra, nonché studente di una prestigiosa accademia, la Winford di Helen's Hill, specializzata nella formazione di cavalieri atti a giostrare. A causa di un infortunio subìto alle finali di un torneo, Takahiro non si sente più in grado di poter giostrare, preferendo occuparsi della cura dei cavalli. La bravura e l'esperienza di Takahiro sono rinomate presso l'intera accademia, tanto che molte studentesse vorrebbero che divenisse il loro begleiter (ossia scudiero) personale per garantirsi la vittoria. Tra queste richiedenti vi sono nientemeno che la presidentessa del consiglio studentesco, nonché cavaliere più forte della scuola, l'inarrivabile Celia Cumani Aintree, la figlia del Marchese Alcot Noel Marres Alcot, la giapponese stoica Akane Ryuuzouji e il piccolo genio della giostra Lisa Eostre. La vita di Takahiro cambia improvvisamente quando incontra Mio Kisaki, una studentessa un po' goffa che scopre quasi per caso l'amore per questa antica disciplina. La presenza di Takahiro si rivelerà essenziale per aiutare queste ragazze a migliorare le loro performance sportive, a (ri)scoprire l'amore per la giostra e a duellare al massimo delle loro capacità.
Grafica: splendida sotto ogni ambito. Ambientazioni molto varie, lucide, nitide, definite. È possibile parlare di iperdettaglio. Le animazioni sono fluide e perfettamente appropriate al genere d'opera. Il character design è semplicemente bellissimo, ottimo l'armor design. Nota buffa: nell'ultimo episodio c'è un drink che cambia colore col cambio di un'inquadratura.
Sonoro: ottimo. Il comparto musicale è veramente bello. Spettacolare e coinvolgente l'opening, più dolce e delicata l'ending. Ottime le esecuzioni strumentali, molto belle le OST, anche grazie ad alcuni brani che ricordano le musiche medievali. Ottimi effetti sonori, doppiaggio impeccabile.
Personaggi: più carini e meglio strutturati di come potrebbero apparire inizialmente. La caratterizzazione può apparire scarsa nei primi episodi, per poi affermarsi meglio e svilupparsi col prosieguo della trama. Non è molto sviluppato il fattore introspettivo, a causa della natura dell'opera. Il fattore di crescita/maturazione è ben presente in tutti i personaggi, anche grazie all'ottima interazione. Simpatici i cavalli a inizio serie.
Sceneggiatura: l'opera si guarda che è un piacere e migliora gradualmente. La gestione temporale è perfetta, priva di fastidiosi salti temporali. Sono presenti piccoli flashback relativi a personaggi non attivi nella serie. Il ritmo s'attesta su livelli medi durante lo svolgimento delle attività normali (salvo rallentare a causa della presenza di due episodi risparmiabili dal punto di vista della trama), mentre si fa più rapido durante le scene di battaglia. Le scene d'azione e di duelli non mancano e sono realizzate molto bene (sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista del realismo), è presente un buon quantitativo di fanservice (più abbondante nei primi episodi, per poi moderarsi in seguito. Da notare la presenza di fanservice che gioca molto sulle ambiguità tra immagini e dialoghi, per poi chiarirsi nelle scene successive). I dialoghi sono molto buoni.
Finale: molto avvincente e ben fatto. I combattimenti sono splendidi, ben sviluppati, non eccessivamente prevedibili. Il post torneo è molto gradevole, senza smielate e sentimentalismi. Carino e divertente lo speciale dopo la sigla di chiusura.
In sintesi, "Walkure Romanze" è stata una piacevolissima sorpresa. Una serie graziosa e più coinvolgente di quanto potessi aspettarmi (soprattutto dalle prime impressioni degli episodi iniziali). Se si riesce ad andare oltre il fanservice (e le ambiguità che ne derivano) dei primi episodi, si potrà apprezzare una serie ben fatta, su alcuni fronti innovativa (non ricordo altre serie d'animazione focalizzate sullo sport della giostra), tecnicamente spettacolare e non deludente nei contenuti. Non ottiene l'eccellenza a causa della parziale dispersività dovuta a due episodi non prettamente inerenti al contesto, tuttavia non sono sgradevoli. Consigliata a tutti coloro che desiderano un prodotto dall'alto livello tecnico che sa divertire, coinvolgere e talvolta anche auto ironizzare.
"Walkure Romanze" è un'opera della stagione autunnale 2013 composta da dodici episodi di durata canonica. L'opera deriva dalla visual novel "Walkure Romanze: Shōjo Kishi Monogatari" del 2011, la quale ha ispirato un omonimo manga nel 2012.
Trama: Takahiro Mizuno era un ottimo cavaliere, specializzato nell'arte della giostra, nonché studente di una prestigiosa accademia, la Winford di Helen's Hill, specializzata nella formazione di cavalieri atti a giostrare. A causa di un infortunio subìto alle finali di un torneo, Takahiro non si sente più in grado di poter giostrare, preferendo occuparsi della cura dei cavalli. La bravura e l'esperienza di Takahiro sono rinomate presso l'intera accademia, tanto che molte studentesse vorrebbero che divenisse il loro begleiter (ossia scudiero) personale per garantirsi la vittoria. Tra queste richiedenti vi sono nientemeno che la presidentessa del consiglio studentesco, nonché cavaliere più forte della scuola, l'inarrivabile Celia Cumani Aintree, la figlia del Marchese Alcot Noel Marres Alcot, la giapponese stoica Akane Ryuuzouji e il piccolo genio della giostra Lisa Eostre. La vita di Takahiro cambia improvvisamente quando incontra Mio Kisaki, una studentessa un po' goffa che scopre quasi per caso l'amore per questa antica disciplina. La presenza di Takahiro si rivelerà essenziale per aiutare queste ragazze a migliorare le loro performance sportive, a (ri)scoprire l'amore per la giostra e a duellare al massimo delle loro capacità.
Grafica: splendida sotto ogni ambito. Ambientazioni molto varie, lucide, nitide, definite. È possibile parlare di iperdettaglio. Le animazioni sono fluide e perfettamente appropriate al genere d'opera. Il character design è semplicemente bellissimo, ottimo l'armor design. Nota buffa: nell'ultimo episodio c'è un drink che cambia colore col cambio di un'inquadratura.
Sonoro: ottimo. Il comparto musicale è veramente bello. Spettacolare e coinvolgente l'opening, più dolce e delicata l'ending. Ottime le esecuzioni strumentali, molto belle le OST, anche grazie ad alcuni brani che ricordano le musiche medievali. Ottimi effetti sonori, doppiaggio impeccabile.
Personaggi: più carini e meglio strutturati di come potrebbero apparire inizialmente. La caratterizzazione può apparire scarsa nei primi episodi, per poi affermarsi meglio e svilupparsi col prosieguo della trama. Non è molto sviluppato il fattore introspettivo, a causa della natura dell'opera. Il fattore di crescita/maturazione è ben presente in tutti i personaggi, anche grazie all'ottima interazione. Simpatici i cavalli a inizio serie.
Sceneggiatura: l'opera si guarda che è un piacere e migliora gradualmente. La gestione temporale è perfetta, priva di fastidiosi salti temporali. Sono presenti piccoli flashback relativi a personaggi non attivi nella serie. Il ritmo s'attesta su livelli medi durante lo svolgimento delle attività normali (salvo rallentare a causa della presenza di due episodi risparmiabili dal punto di vista della trama), mentre si fa più rapido durante le scene di battaglia. Le scene d'azione e di duelli non mancano e sono realizzate molto bene (sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista del realismo), è presente un buon quantitativo di fanservice (più abbondante nei primi episodi, per poi moderarsi in seguito. Da notare la presenza di fanservice che gioca molto sulle ambiguità tra immagini e dialoghi, per poi chiarirsi nelle scene successive). I dialoghi sono molto buoni.
Finale: molto avvincente e ben fatto. I combattimenti sono splendidi, ben sviluppati, non eccessivamente prevedibili. Il post torneo è molto gradevole, senza smielate e sentimentalismi. Carino e divertente lo speciale dopo la sigla di chiusura.
In sintesi, "Walkure Romanze" è stata una piacevolissima sorpresa. Una serie graziosa e più coinvolgente di quanto potessi aspettarmi (soprattutto dalle prime impressioni degli episodi iniziali). Se si riesce ad andare oltre il fanservice (e le ambiguità che ne derivano) dei primi episodi, si potrà apprezzare una serie ben fatta, su alcuni fronti innovativa (non ricordo altre serie d'animazione focalizzate sullo sport della giostra), tecnicamente spettacolare e non deludente nei contenuti. Non ottiene l'eccellenza a causa della parziale dispersività dovuta a due episodi non prettamente inerenti al contesto, tuttavia non sono sgradevoli. Consigliata a tutti coloro che desiderano un prodotto dall'alto livello tecnico che sa divertire, coinvolgere e talvolta anche auto ironizzare.