Gaiking Legend of Daiku-Maryu
La serie mi è piaciuta molto, secondo me è fatta molto bene, combattimenti ben coreografati, dialoghi dei personaggi e disegni ben fatti, non ha nulla in comune con la serie più vecchia, ho solo visto la prima puntata della vecchia e devo ammettere che il Gaiking è uno dei miei robot preferiti. La musica secondo me, insieme alle scene d'azione e i disegni sono i punti forti di questo prodotto. E' bella pompata quello che ci vuole per il tipo di anime che stiamo per guardare, devo ammettere che ho visto molti anime e molti remake sui robot e non tutti mi sono piaciuti, ma questa è veramente bella. La serie la consiglio a tutti quelli che hanno o non hanno visto l'anime, non a tutti potrebbe piacere la storia, visto che si distacca molto da quella originale.
Il mio voto è dieci perché dal mio punto di vista è un opera perfetta, la musica super, i combattimenti ben fatti, la storia bella e non scontata, i disegni molto belli come i dialoghi, anche la caratterizzazione dei personaggi è ben fatta il mio preferito è quello del protagonista. Arrivando alle conclusioni posso dire che questo prodotto mi ha molto soddisfatto, forse non ha tutti potrebbe non piacere ma dalle altre recensioni che ho visto posso dire che molti ne sono stati contenti, non ho voluto fare spoiler perché preferisco che la vediate da soli, posso dire con piena sincerità che è la serie di genere robotico che per adesso mi è piaciuta di più, giudizio di un grande appassionato di robot e serie di azione fantascienza.
Il mio voto è dieci perché dal mio punto di vista è un opera perfetta, la musica super, i combattimenti ben fatti, la storia bella e non scontata, i disegni molto belli come i dialoghi, anche la caratterizzazione dei personaggi è ben fatta il mio preferito è quello del protagonista. Arrivando alle conclusioni posso dire che questo prodotto mi ha molto soddisfatto, forse non ha tutti potrebbe non piacere ma dalle altre recensioni che ho visto posso dire che molti ne sono stati contenti, non ho voluto fare spoiler perché preferisco che la vediate da soli, posso dire con piena sincerità che è la serie di genere robotico che per adesso mi è piaciuta di più, giudizio di un grande appassionato di robot e serie di azione fantascienza.
“Gaiking - Legend of Daiku-Maryu” è un anime mecha del 2005, prodotto dallo studio Toei Animation e composto da 39 episodi; trasmesso in patria da novembre 2005 a settembre 2006, mentre qui in Italia tra il 2009 e il 2012 (su varie reti televisive Mediaset), è il remake/reboot del celebre “Daiku Maryu Gaiking” (qui meglio noto come “Gaiking, il Robot Guerriero”) del 1976.
Protagonista della serie è Daiya Tsuwabuki, tredicenne che cinque anni prima dell’inizio della narrazione, durante una battuta di pesca insieme al padre, assiste alla scomparsa di quest’ultimo in seguito all’apparizione di un enorme mostro, venendo poi salvato dall’arrivo di un altrettanto enorme “drago meccanico” e di una ragazzina, la quale, dicendogli che in futuro sarebbe diventato un guerriero, gli lascia uno strano oggetto. Da allora, Daiya si è sempre allenato duramente per sconfiggere quelle creature nell’evenienza che esse ritornassero, vivendo insieme alla madre in una cittadina portuale. Egli riceverà la nomea di “Ragazzo mostro” a causa dei suoi racconti sulla tragedia successa, venendo considerato un bugiardo da tutti tranne che dal migliore amico, Naoto.
Un giorno, poi, compariranno due mostri, inseguiti dal gigantesco drago meccanico, il quale si rivelerà essere il “Drago Spaziale” (o Daiku Maryu), una smisurata astronave da combattimento; grazie al dispositivo lasciatogli in passato, Daiya riuscirà a comunicare con la ragazzina “dagli occhi profondi come il mare” e a pilotare il “Gaiking”, gigantesco robot formato da tre moduli (tra cui la testa del Drago Spaziale, che ne andrà a formare il busto), sconfiggendo le due creature.
Quando il ragazzo verrà a conoscenza che la minaccia nemica proviene da Darius (un pianeta sotterraneo presente al centro della cavità terrestre), deciderà di unirsi all’equipaggio del Drago Spaziale, andando a combattere “nell’altro mondo” ergendosi come difensore della Terra, con la speranza, un giorno, di ritrovare il padre.
Ho visto questa serie poco dopo aver finito quella originale del ‘76, la quale, seppur aveva degli spunti molto interessanti e una trama di base accattivante, a mio parere non era riuscita a sfruttare tutto ciò che poteva offrire, risultando caratterizzata da vari alti e bassi e invecchiata maggiormente rispetto ad altre serie robotiche più vecchie (esempio lampante “Jeeg Robot d’Acciaio” e “Ufo Robot Goldrake”, realizzate un anno prima di questa).
Così, con un po' di amaro in bocca, mi apprestavo a vedere questo remake per cui non avevo grandi aspettative, pensiero dato dal pregiudizio natomi dopo aver visto il character design più “puerile” rispetto alla vecchia serie (purtroppo influenzato anche dal parere dei nostalgici di quest’ultima), ma mi sono dovuto completamente ricredere.
Avente una trama lineare (rispetto al sistema narrativo “episodico” utilizzato in passato per questo genere di anime) ma ricco di numerosi colpi di scena e cliffhanger ben gestiti - che si presentano durante l’intero corso della serie, e dei personaggi (protagonisti o nemici che siano) caratterizzati veramente molto bene - questo Gaiking, dopo dei primi episodi calmi e introduttivi, è una continua corsa; e con “corsa” non intendo dire che è affrettato, anzi, si prende tutti i tempi necessari e mai mi è parso di notare dei momenti affrettati rispetto a come dovessero essere realmente.
Non voglio però far pensare che sia solamente riempita d’azione, perché agli episodi e agli attimi della storia più adrenalinici non mancano quelli più calmi, i quali sono comunque ben fatti.
Ho trovato ottimo anche il mecha design, di Ken Ootsuka e Gen Sato, a partire dal Drago Spaziale e dal Gaiking (praticamente gli stessi della vecchia serie), quest’ultimo pilotato dal protagonista Daiya grazie al suo “Potere della Fiamma”, ovvero la stessa forza che alimenta il Gaiking, ma anche i nuovissimi Stinger, Serpent, Crab Bunker, cioè velivoli addetti a situazioni più specifiche (che richiamano Skylar, Nessak e Buzzler della prima serie) e che possono combinarsi ciascuno al Gaiking, e ancora tutti gli altri mecha che compariranno nel corso della serie.
Tranne alcuni rimandi, come i nomi o i cognomi di alcuni personaggi (o la presenza del Gaiking e del Daiku Maryu in sé), questa non ha nessun collegamento diretto o consequenziale con la vecchia serie
Di seguito, analizzo in maniera più specifica alcuni particolari, per cui invito chi non ha visionato la serie a saltare questa parte e andare alla fine della recensione con il parere finale per evitare spoiler.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
A partire dalla quarta puntata, dove vengono mostrati i quattro generali di Darius (Noza, Vestarnu, Saspazi e Proist), ho iniziato a rimanere particolarmente intrigato, sopratutto nel settimo episodio, dove Noza combatte contro un precedente generale e mostra il suo ardente spirito combattivo e il conseguente onore che deve essere riservato al nemico nella battaglia. Da lì a poco, poi, Noza quasi assocerà il suo scopo nel voler sconfiggere Daiya ed il Gaiking, inscenando uno spettacolare combattimento contro questo tra gli episodi 11 e 13 che, affiancato all’ipotesi che il Capitano Garis sia il padre di Daiya, vanno a creare una serie di puntate che sono grandiose.
E, dopo una più calma puntata su Rosa, si riparte: si scopre che il padre di Daiya è vivo ed è “prigioniero” di Darius, l’incontro tra Lee e Vestarnu, la presentazione dell’ambiguo Dick e la cattura del Gaiking da parte del nemico con l’auto proclamazione di Proist a imperatrice, la quale si era finta fino ad allora un generale.
Poi, quando ancora si è scossi dal “fulmine a ciel sereno” che è stata la salita al trono di quello che sembrava il più taciturno ed innocente dei generali, la verità su Noza (clone dell’imperatrice, il quale, se si fosse ribellato alla volontà di questa, sarebbe stato sostituito immediatamente con altre copie), il palesamento del dottor Sakon, la comparsa del Daichi Maryu e del Tenku Maryu (cioè il Drago Imperiale e il Mostro Spaziale, altre due astronavi da combattimento, costruite, in passato, insieme al Drago Spaziale, e i corrispettivi meravigliosi mecha che ne derivano Vulking e Raiking), accompagnata rispettivamente da un nuovo combattimento tra un Noza, ancora scosso dopo aver scoperto ciò che è realmente, e un deciso Daiya e da un faccia a faccia tra Dick e Proist, la morte di Saspazi (il quale mostra finalmente le sue vere intenzioni) e il passato del Capitano Garis (rivelatosi come abitante di Darius e padre di Lulu).
Per non parlare, come se non avessi già detto molto, del seguente redimento di Noza e Vestarnu da parte di Proist, i quali si alleeranno con l’equipaggio del Drago Spaziale insieme ai draghi meccanici in loro possesso, facendo così poter nascere il Gaiking The Great (ovvero una fusione tra il modulo del busto del Gaiking, le braccia del Raiking e le gambe del Vulking), l’ancora più crescente divario tra Proist e lo stesso popolo di Darius (dato dal potere schiacciante di quest’ultima nei confronti della sua gente), il temporaneo ritorno in superficie, il “tradimento” della Nex ed il passato di Dick, la richiesta di alleanza tra l’Imperatore Darius XVII ed i nostri per fermare le angherie della figlia, il ricongiungimento tra Daiya e suo padre e, dopo un’impetuosa battaglia finale, tutta la storia del popolo di Darius e l’effettiva conclusione della serie.
Praticamente un gran numero di cliffhanger e colpi di scena - forse addirittura li ho nominati tutti - che ho amato. E di tutti questi colpi di scena e/o rivelazioni non ne ho trovato nemmeno uno mal gestito o affrettato, che sia la presentazione di un mecha tra i citati, il palesamento di un determinato personaggio, la presentazione di un intrigo politico/militare o lo sviluppo dell’interessante dicotomia tra padri e figli/figlie.
Inoltre, come piccola chicca, è stato di buon gusto ritrovare che la testa del Doborzak (il gigantesco drago-mostro di Proist) sia quella del Gaiking originale degli anni ‘70 durante l’apertura facciale, mentre il “face open” del robottone in questa serie svela la faccia “simil Mazinga” che aveva il Gaiking nell’anime originale fino alla puntata 23, prima di essere riparato sulla Luna e comparendo, poi, praticamente identico a quello che vediamo in questo “Gaiking - Legend of Daiku Maryu”.
Fine parte contenente spoiler
Considero, quindi, questo “Gaiking - Legend of Daiku Maryu” un magnifico anime di genere robotico che dimostra quanto il sottogenere dei “super robot” possa ancora dare, avente dei grandiosi personaggi e degli altrettanto grandiosi colpi di scena, oltre a stupendi momenti d’azione ed a momenti comici perfettamente dosati; la consiglio vivamente (oltre agli appassionati del genere) a chi vuole semplicemente approcciarsi ad un ottimo anime mecha, o a chi, nello specifico, ad una serie di “super robot” che ne conservi inalterato lo spirito e l’essenza di quelle anni ‘70, ma senza il doversi necessariamente sorbire queste ultime.
Voto finale: 9+
Protagonista della serie è Daiya Tsuwabuki, tredicenne che cinque anni prima dell’inizio della narrazione, durante una battuta di pesca insieme al padre, assiste alla scomparsa di quest’ultimo in seguito all’apparizione di un enorme mostro, venendo poi salvato dall’arrivo di un altrettanto enorme “drago meccanico” e di una ragazzina, la quale, dicendogli che in futuro sarebbe diventato un guerriero, gli lascia uno strano oggetto. Da allora, Daiya si è sempre allenato duramente per sconfiggere quelle creature nell’evenienza che esse ritornassero, vivendo insieme alla madre in una cittadina portuale. Egli riceverà la nomea di “Ragazzo mostro” a causa dei suoi racconti sulla tragedia successa, venendo considerato un bugiardo da tutti tranne che dal migliore amico, Naoto.
Un giorno, poi, compariranno due mostri, inseguiti dal gigantesco drago meccanico, il quale si rivelerà essere il “Drago Spaziale” (o Daiku Maryu), una smisurata astronave da combattimento; grazie al dispositivo lasciatogli in passato, Daiya riuscirà a comunicare con la ragazzina “dagli occhi profondi come il mare” e a pilotare il “Gaiking”, gigantesco robot formato da tre moduli (tra cui la testa del Drago Spaziale, che ne andrà a formare il busto), sconfiggendo le due creature.
Quando il ragazzo verrà a conoscenza che la minaccia nemica proviene da Darius (un pianeta sotterraneo presente al centro della cavità terrestre), deciderà di unirsi all’equipaggio del Drago Spaziale, andando a combattere “nell’altro mondo” ergendosi come difensore della Terra, con la speranza, un giorno, di ritrovare il padre.
Ho visto questa serie poco dopo aver finito quella originale del ‘76, la quale, seppur aveva degli spunti molto interessanti e una trama di base accattivante, a mio parere non era riuscita a sfruttare tutto ciò che poteva offrire, risultando caratterizzata da vari alti e bassi e invecchiata maggiormente rispetto ad altre serie robotiche più vecchie (esempio lampante “Jeeg Robot d’Acciaio” e “Ufo Robot Goldrake”, realizzate un anno prima di questa).
Così, con un po' di amaro in bocca, mi apprestavo a vedere questo remake per cui non avevo grandi aspettative, pensiero dato dal pregiudizio natomi dopo aver visto il character design più “puerile” rispetto alla vecchia serie (purtroppo influenzato anche dal parere dei nostalgici di quest’ultima), ma mi sono dovuto completamente ricredere.
Avente una trama lineare (rispetto al sistema narrativo “episodico” utilizzato in passato per questo genere di anime) ma ricco di numerosi colpi di scena e cliffhanger ben gestiti - che si presentano durante l’intero corso della serie, e dei personaggi (protagonisti o nemici che siano) caratterizzati veramente molto bene - questo Gaiking, dopo dei primi episodi calmi e introduttivi, è una continua corsa; e con “corsa” non intendo dire che è affrettato, anzi, si prende tutti i tempi necessari e mai mi è parso di notare dei momenti affrettati rispetto a come dovessero essere realmente.
Non voglio però far pensare che sia solamente riempita d’azione, perché agli episodi e agli attimi della storia più adrenalinici non mancano quelli più calmi, i quali sono comunque ben fatti.
Ho trovato ottimo anche il mecha design, di Ken Ootsuka e Gen Sato, a partire dal Drago Spaziale e dal Gaiking (praticamente gli stessi della vecchia serie), quest’ultimo pilotato dal protagonista Daiya grazie al suo “Potere della Fiamma”, ovvero la stessa forza che alimenta il Gaiking, ma anche i nuovissimi Stinger, Serpent, Crab Bunker, cioè velivoli addetti a situazioni più specifiche (che richiamano Skylar, Nessak e Buzzler della prima serie) e che possono combinarsi ciascuno al Gaiking, e ancora tutti gli altri mecha che compariranno nel corso della serie.
Tranne alcuni rimandi, come i nomi o i cognomi di alcuni personaggi (o la presenza del Gaiking e del Daiku Maryu in sé), questa non ha nessun collegamento diretto o consequenziale con la vecchia serie
Di seguito, analizzo in maniera più specifica alcuni particolari, per cui invito chi non ha visionato la serie a saltare questa parte e andare alla fine della recensione con il parere finale per evitare spoiler.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
A partire dalla quarta puntata, dove vengono mostrati i quattro generali di Darius (Noza, Vestarnu, Saspazi e Proist), ho iniziato a rimanere particolarmente intrigato, sopratutto nel settimo episodio, dove Noza combatte contro un precedente generale e mostra il suo ardente spirito combattivo e il conseguente onore che deve essere riservato al nemico nella battaglia. Da lì a poco, poi, Noza quasi assocerà il suo scopo nel voler sconfiggere Daiya ed il Gaiking, inscenando uno spettacolare combattimento contro questo tra gli episodi 11 e 13 che, affiancato all’ipotesi che il Capitano Garis sia il padre di Daiya, vanno a creare una serie di puntate che sono grandiose.
E, dopo una più calma puntata su Rosa, si riparte: si scopre che il padre di Daiya è vivo ed è “prigioniero” di Darius, l’incontro tra Lee e Vestarnu, la presentazione dell’ambiguo Dick e la cattura del Gaiking da parte del nemico con l’auto proclamazione di Proist a imperatrice, la quale si era finta fino ad allora un generale.
Poi, quando ancora si è scossi dal “fulmine a ciel sereno” che è stata la salita al trono di quello che sembrava il più taciturno ed innocente dei generali, la verità su Noza (clone dell’imperatrice, il quale, se si fosse ribellato alla volontà di questa, sarebbe stato sostituito immediatamente con altre copie), il palesamento del dottor Sakon, la comparsa del Daichi Maryu e del Tenku Maryu (cioè il Drago Imperiale e il Mostro Spaziale, altre due astronavi da combattimento, costruite, in passato, insieme al Drago Spaziale, e i corrispettivi meravigliosi mecha che ne derivano Vulking e Raiking), accompagnata rispettivamente da un nuovo combattimento tra un Noza, ancora scosso dopo aver scoperto ciò che è realmente, e un deciso Daiya e da un faccia a faccia tra Dick e Proist, la morte di Saspazi (il quale mostra finalmente le sue vere intenzioni) e il passato del Capitano Garis (rivelatosi come abitante di Darius e padre di Lulu).
Per non parlare, come se non avessi già detto molto, del seguente redimento di Noza e Vestarnu da parte di Proist, i quali si alleeranno con l’equipaggio del Drago Spaziale insieme ai draghi meccanici in loro possesso, facendo così poter nascere il Gaiking The Great (ovvero una fusione tra il modulo del busto del Gaiking, le braccia del Raiking e le gambe del Vulking), l’ancora più crescente divario tra Proist e lo stesso popolo di Darius (dato dal potere schiacciante di quest’ultima nei confronti della sua gente), il temporaneo ritorno in superficie, il “tradimento” della Nex ed il passato di Dick, la richiesta di alleanza tra l’Imperatore Darius XVII ed i nostri per fermare le angherie della figlia, il ricongiungimento tra Daiya e suo padre e, dopo un’impetuosa battaglia finale, tutta la storia del popolo di Darius e l’effettiva conclusione della serie.
Praticamente un gran numero di cliffhanger e colpi di scena - forse addirittura li ho nominati tutti - che ho amato. E di tutti questi colpi di scena e/o rivelazioni non ne ho trovato nemmeno uno mal gestito o affrettato, che sia la presentazione di un mecha tra i citati, il palesamento di un determinato personaggio, la presentazione di un intrigo politico/militare o lo sviluppo dell’interessante dicotomia tra padri e figli/figlie.
Inoltre, come piccola chicca, è stato di buon gusto ritrovare che la testa del Doborzak (il gigantesco drago-mostro di Proist) sia quella del Gaiking originale degli anni ‘70 durante l’apertura facciale, mentre il “face open” del robottone in questa serie svela la faccia “simil Mazinga” che aveva il Gaiking nell’anime originale fino alla puntata 23, prima di essere riparato sulla Luna e comparendo, poi, praticamente identico a quello che vediamo in questo “Gaiking - Legend of Daiku Maryu”.
Fine parte contenente spoiler
Considero, quindi, questo “Gaiking - Legend of Daiku Maryu” un magnifico anime di genere robotico che dimostra quanto il sottogenere dei “super robot” possa ancora dare, avente dei grandiosi personaggi e degli altrettanto grandiosi colpi di scena, oltre a stupendi momenti d’azione ed a momenti comici perfettamente dosati; la consiglio vivamente (oltre agli appassionati del genere) a chi vuole semplicemente approcciarsi ad un ottimo anime mecha, o a chi, nello specifico, ad una serie di “super robot” che ne conservi inalterato lo spirito e l’essenza di quelle anni ‘70, ma senza il doversi necessariamente sorbire queste ultime.
Voto finale: 9+
Gli Yuusha Robot degli anni '90 (in particolare "Gaogaigar"), gli OAV remake di svariati mecha creati da Go Nagai, oltre ad altri “colleghi” come "Gravion", "Dendoh" o "Godannar" di inizio millennio, hanno portato a una sorta di rinascita del genere Super Robot, ovvero con robot dall’aspetto mastodontico dotati di un armamentario assurdo in lotta contro armate extraterrestri o dimensionali, dopo l’eclissi degli anni '80 per via della moda dei Real Robot iniziata con Gundam, concentrati sull’aspetto bellico/militare con robot armati di armi reali. E, approfittando di questa rinascita, Go Nagai, almeno credo, decide di ripescare dal suo cilindro una delle opere più sfortunate della sua armata con un libero remake: parlo di "Gaiking – Legend Of Daiku-Maryu", una serie mecha che non ha nessuna pretesa, ma è capace di colpire sia per i contenuti sia per la sua narrativa.
<b>Attenzione: la seguente parte contiene spoiler</b>
A seguito di una terribile esperienza in cui dei mostri hanno fatto la loro apparizione e hanno provocato la scomparsa di suo padre cinque anni prima, Daiya Tsuwabuki si allena ogni giorno nel caso quegli esseri dovessero ritornare, provocandogli l’isolamento da tutti gli abitanti del paese costiero in cui abita, che lo chiamano “ragazzo demone”; solo sua madre e l’amico coetaneo Naoto gli credono.
Ma ecco che, in una giornata come tante, quei mostri rispuntano, seguiti a ruota da un’altra figura che Daiya vide quella notte: un colossale dragone meccanico che, appena arrivato, li tiene a bada, mentre una misteriosa figura femminile, anch’essa incontrata da Daiya quella volta e da cui ricevette una specie di talismano, appare sulla scena, e poco dopo il giovane, per una serie di casualità, si ritrova ai comandi di un colossale robot con il quale riesce, grazie alla voce di quella ragazza, a far fuori gli invasori sfruttandone l’armamento.
Portato all’interno del drago in questione, che è in realtà un’astronave chiamata Drago Spaziale, Daiya fa la conoscenza dell’equipaggio al suo interno, dal mascherato capitano Garis alla ragazza in questione di nome Lulu, dalla tenace Pyuria al combattente Jenson Lee, dalla materna e combattiva Shizuka allo scienziato Sakon, dal medico Pyron al combattivo (appare verso metà opera) Dick, e molti altri.
Da Garis, Daiya apprende che quei mostri vengono da un mondo parallelo posto sotto la superficie terrestre, governato dall’imperatore Darius, il quale punta alla dominazione sul mondo della superficie mentre governa l’omonimo regno con il pugno di ferro mediante le sue armate.
Con l’aiuto dell’equipaggio del Drago Spaziale, composto da un misto di terrestri e abitanti di Darius ribellatisi al suo regno, Daiya decide di imbarcarsi come membro dell’equipaggio del Drago Spaziale per poter fermare la futura invasione della Terra, cercando inoltre indizi su suo padre, che pare essere ancora vivo in quel mondo.
Da questa semplice base, arriverà nel corso dell’opera un'infinità di colpi di scena a profusione, che la rende narrativamente molto accattivante e capace di non dare tregua e di non annoiare lo spettatore, ma non è mica finita qui.
In ambito di caratterizzazione, sia l’equipaggio del Drago Spaziale che i vari antagonisti, da Noza a Vestarnu, fino alla crudele Proist, figlia di re Darius ma altrettanto malvagia, se non di più (ma molto di più), mostrano un ventaglio di personalità praticamente totale, e inoltre, col passare degli episodi, conosceremo poco a poco i vari personaggi e il passato di molti di essi, in modo da aumentare l’affinità con lo spettatore.
Ovviamente, in ambito di toni la serie varia, dai momenti di azione standard, fino alle battaglie cruciali, ma non mancano i momenti comici, principalmente a bordo del Drago Spaziale, e un pizzico di romance.
Con un characther design perfettamente curato, il mecha design (qui i mecha vengono chiamati Giganti di Fuoco) è da capogiro: dal Gaiking ai mezzi di supporto Stinger, Serpent Kill Jaguar, fino agli altri mecha che appariranno nel corso della storia, complice anche l’armamentario di altri due robot da paura, fino a una vera e propria combinazione totale. La gestione degli scontri fra mecha è semplicemente sublime, dalle battaglie contro i mostri di Darius fino ai numerosi scontri fra Giganti di Fuoco.
Graficamente il titolo fa la sua figura, unito a ottimi doppiaggi e una energica colonna sonora.
Nient’altro da dire, se non che merita la visione se si è appassionati di mecha.
<b>Attenzione: la seguente parte contiene spoiler</b>
A seguito di una terribile esperienza in cui dei mostri hanno fatto la loro apparizione e hanno provocato la scomparsa di suo padre cinque anni prima, Daiya Tsuwabuki si allena ogni giorno nel caso quegli esseri dovessero ritornare, provocandogli l’isolamento da tutti gli abitanti del paese costiero in cui abita, che lo chiamano “ragazzo demone”; solo sua madre e l’amico coetaneo Naoto gli credono.
Ma ecco che, in una giornata come tante, quei mostri rispuntano, seguiti a ruota da un’altra figura che Daiya vide quella notte: un colossale dragone meccanico che, appena arrivato, li tiene a bada, mentre una misteriosa figura femminile, anch’essa incontrata da Daiya quella volta e da cui ricevette una specie di talismano, appare sulla scena, e poco dopo il giovane, per una serie di casualità, si ritrova ai comandi di un colossale robot con il quale riesce, grazie alla voce di quella ragazza, a far fuori gli invasori sfruttandone l’armamento.
Portato all’interno del drago in questione, che è in realtà un’astronave chiamata Drago Spaziale, Daiya fa la conoscenza dell’equipaggio al suo interno, dal mascherato capitano Garis alla ragazza in questione di nome Lulu, dalla tenace Pyuria al combattente Jenson Lee, dalla materna e combattiva Shizuka allo scienziato Sakon, dal medico Pyron al combattivo (appare verso metà opera) Dick, e molti altri.
Da Garis, Daiya apprende che quei mostri vengono da un mondo parallelo posto sotto la superficie terrestre, governato dall’imperatore Darius, il quale punta alla dominazione sul mondo della superficie mentre governa l’omonimo regno con il pugno di ferro mediante le sue armate.
Con l’aiuto dell’equipaggio del Drago Spaziale, composto da un misto di terrestri e abitanti di Darius ribellatisi al suo regno, Daiya decide di imbarcarsi come membro dell’equipaggio del Drago Spaziale per poter fermare la futura invasione della Terra, cercando inoltre indizi su suo padre, che pare essere ancora vivo in quel mondo.
Da questa semplice base, arriverà nel corso dell’opera un'infinità di colpi di scena a profusione, che la rende narrativamente molto accattivante e capace di non dare tregua e di non annoiare lo spettatore, ma non è mica finita qui.
In ambito di caratterizzazione, sia l’equipaggio del Drago Spaziale che i vari antagonisti, da Noza a Vestarnu, fino alla crudele Proist, figlia di re Darius ma altrettanto malvagia, se non di più (ma molto di più), mostrano un ventaglio di personalità praticamente totale, e inoltre, col passare degli episodi, conosceremo poco a poco i vari personaggi e il passato di molti di essi, in modo da aumentare l’affinità con lo spettatore.
Ovviamente, in ambito di toni la serie varia, dai momenti di azione standard, fino alle battaglie cruciali, ma non mancano i momenti comici, principalmente a bordo del Drago Spaziale, e un pizzico di romance.
Con un characther design perfettamente curato, il mecha design (qui i mecha vengono chiamati Giganti di Fuoco) è da capogiro: dal Gaiking ai mezzi di supporto Stinger, Serpent Kill Jaguar, fino agli altri mecha che appariranno nel corso della storia, complice anche l’armamentario di altri due robot da paura, fino a una vera e propria combinazione totale. La gestione degli scontri fra mecha è semplicemente sublime, dalle battaglie contro i mostri di Darius fino ai numerosi scontri fra Giganti di Fuoco.
Graficamente il titolo fa la sua figura, unito a ottimi doppiaggi e una energica colonna sonora.
Nient’altro da dire, se non che merita la visione se si è appassionati di mecha.
<b>Attenzione: spoiler qua e la...</b>
Un'operazione decisamente inaspettata, il revamp di Gaiking. Questo marchio, che fu uno degli apripista dell'invasione degli anime robotici in Italia, ebbe un certo seguito qui nello Stivale, mentre in Giappone fu la causa scatenante di una serie di screzi tra la Toei e Go Nagai, col risultato che quest'ultimo non ha più i diritti su questa sua creatura.
La serie animata inevitabilmente risentì di questi problemi, collocandosi qualche gradino al di sotto di mostri sacri del genere come Gundam e Jeeg. Come conseguenza, quando la Toei decise di rilanciare Gaiking fu deciso non di realizzare un remake ma di ripartire da zero, con nuovi personaggi e una nuova trama.
In effetti a guardare quest'opera si ha l'impressione che gli autori si siano ispirati, più che alle classiche serie degli anni '70, a prodotti più recenti come Gear Fighter Dendoh della Sunrise. Questo, naturalmente, va a influire sul target; per fortuna, sia Dendoh che questo Gaiking - Legend Of Daiku-Maryu dimostrano che "target basso" non coincide necessariamente con "infantile". Abbiamo infatti un plot che per quanto semplice non è assolutamente privo di consistenza e di spunti interessanti, nonché personaggi che per quanto ricalchino alcuni stereotipi risultano essere interessanti e dotati di personalità. I colpi di scena naturalmente non mancano, e gli ultimi episodi sono decisamente intensi sotto questo punto di vista, con rivelazioni e rovesciamenti di fronte all'ultimo minuto.
Il comparto tecnico varia dall'accettabile al buono: niente d'incredibile, ma le sequenze d'azione si lasciano guardare con piacere e un paio di sequenze sono ottimamente animate.
Il sonoro a parte qualche passo falso (ad esempio la seconda ED, decisamente brutta) sottolinea ottimamente l'azione ed è un riuscito amalgama tra le musiche degli anime robotici di un tempo e sonorità più attuali: l'esempio più lampante è lo stupendo tema musicale che sottolinea l'entrata in scena di Gaiking The Great che sembra venire direttamente dagli anni '70! Ottima anche l'OP.
Sempre riguardo al sonoro, alla Toei hanno deciso di "scomodare" nientemeno che il grande compositore Antonin Dvorak, con il risultato che un episodio utilizza come musica di sottofondo due delle sue Sinfonie. Niente male!
Se si vogliono cercare difetti, vanno trovati nella narrazione delle vicende: la serie infatti parte un po' lentamente, con le puntate iniziali che mostrano ancora una direzione indecisa, per poi decollare definitivamente dopo una decina di episodi. Menzione di (dis)onore anche per alcuni episodi filler a metà strada, tra cui la famigerata "bilogia" dell'Idol, surreale ma anche decisamente strampalata.
In definitiva una produzione riuscita, con un revamp di Gaiking che brilla di luce propria senza essere né "giovanilista" né schiavo del passato, che per Gaiking sappiamo essere molto burrascoso, raccomandata a coloro ai quali piace il genere e a chi vorrebbe vedere qualcosa di divertente senza doversi applicare troppo.
E' una serie semplice ma non superficiale e con una bella morale di fondo, quella di affidarsi alla propria volontà e non alla forza bruta. Francamente da una serie con target basso non saprei chiedere di meglio.
Un'operazione decisamente inaspettata, il revamp di Gaiking. Questo marchio, che fu uno degli apripista dell'invasione degli anime robotici in Italia, ebbe un certo seguito qui nello Stivale, mentre in Giappone fu la causa scatenante di una serie di screzi tra la Toei e Go Nagai, col risultato che quest'ultimo non ha più i diritti su questa sua creatura.
La serie animata inevitabilmente risentì di questi problemi, collocandosi qualche gradino al di sotto di mostri sacri del genere come Gundam e Jeeg. Come conseguenza, quando la Toei decise di rilanciare Gaiking fu deciso non di realizzare un remake ma di ripartire da zero, con nuovi personaggi e una nuova trama.
In effetti a guardare quest'opera si ha l'impressione che gli autori si siano ispirati, più che alle classiche serie degli anni '70, a prodotti più recenti come Gear Fighter Dendoh della Sunrise. Questo, naturalmente, va a influire sul target; per fortuna, sia Dendoh che questo Gaiking - Legend Of Daiku-Maryu dimostrano che "target basso" non coincide necessariamente con "infantile". Abbiamo infatti un plot che per quanto semplice non è assolutamente privo di consistenza e di spunti interessanti, nonché personaggi che per quanto ricalchino alcuni stereotipi risultano essere interessanti e dotati di personalità. I colpi di scena naturalmente non mancano, e gli ultimi episodi sono decisamente intensi sotto questo punto di vista, con rivelazioni e rovesciamenti di fronte all'ultimo minuto.
Il comparto tecnico varia dall'accettabile al buono: niente d'incredibile, ma le sequenze d'azione si lasciano guardare con piacere e un paio di sequenze sono ottimamente animate.
Il sonoro a parte qualche passo falso (ad esempio la seconda ED, decisamente brutta) sottolinea ottimamente l'azione ed è un riuscito amalgama tra le musiche degli anime robotici di un tempo e sonorità più attuali: l'esempio più lampante è lo stupendo tema musicale che sottolinea l'entrata in scena di Gaiking The Great che sembra venire direttamente dagli anni '70! Ottima anche l'OP.
Sempre riguardo al sonoro, alla Toei hanno deciso di "scomodare" nientemeno che il grande compositore Antonin Dvorak, con il risultato che un episodio utilizza come musica di sottofondo due delle sue Sinfonie. Niente male!
Se si vogliono cercare difetti, vanno trovati nella narrazione delle vicende: la serie infatti parte un po' lentamente, con le puntate iniziali che mostrano ancora una direzione indecisa, per poi decollare definitivamente dopo una decina di episodi. Menzione di (dis)onore anche per alcuni episodi filler a metà strada, tra cui la famigerata "bilogia" dell'Idol, surreale ma anche decisamente strampalata.
In definitiva una produzione riuscita, con un revamp di Gaiking che brilla di luce propria senza essere né "giovanilista" né schiavo del passato, che per Gaiking sappiamo essere molto burrascoso, raccomandata a coloro ai quali piace il genere e a chi vorrebbe vedere qualcosa di divertente senza doversi applicare troppo.
E' una serie semplice ma non superficiale e con una bella morale di fondo, quella di affidarsi alla propria volontà e non alla forza bruta. Francamente da una serie con target basso non saprei chiedere di meglio.
Non male, non male davvero. Un altro remake dei classici del maestro Go Nagai, sebbene non centri quasi nulla con la serie anni 70, trovo tuttavia che sia ben riuscito. Le battaglie dei mecha sono piuttosto "cool" e gli appassionati del genere non potranno che apprezzarle. Curati i personaggi e la storia (per quanto poco originale...). Il target è piuttosto infantile e la trama è impregnata di buonismo ma questo non da fastidio. Guardatelo.
Cominciamo subito col dire che questo nuovo Gaiking ha soltanto tre punti in comune con quello storico: il robot protagonista, il Drago Spaziale, che qui si chiama Daiku-Maryu (ovvero la traduzione in jappo) e compare nel titolo, e il nome Darius, che oltre all’imperatore designa anche e soprattutto il nome del mondo sotterraneo parallelo dove si svolge la maggior parte dell’azione. Dimenticavo il cognome del pilota protagonista, Tsuwabuchi, come Sanshiro. Ma tutto il resto non ha assolutamente nulla a che vedere con la serie di Go Nagai degli anni ‘70, fra le prime a passare sui nostri teleschermi nel ‘79, e certo, nonostante la sua fama, non fra le migliori dell’Autore.
Non é un remake, nè tantomeno un seguito; solo vagamente ispirata negli elementi di cui sopra, che conservano in gran parte il mecha-design dell’epoca, anche se, naturalmente, qualsiasi confronto fra la qualità dei disegni di allora e quelli di oggi é improponibile (io comunque, pur apprezzando certamente le tecniche di oggi, da bravo nostalgico degli anni ‘70-’80 tendo a preferire il tratto a mano di quando ero bambino ;-)).
I personaggi, in gran parte ragazzini, protagonista compreso - ma questo secondo me ha un’importanza relativa - sono tutti diversi e molto lontani nella caratterizzazione dai precedenti, sia i “buoni” che i “cattivi”, e soprattutto il plot é ben più complesso e anche solido, con rapporti spesso intriganti fra i vari personaggi che si svelano poco a poco col passare delle puntate e, ciò che é più lodevole, con molta chiarezza e senza fastidiose ambiguità a rendere più difficile e faticosa la visione e la comprensione; quasi tutti, compresi i mezzi, subiscono anzi una precisa evoluzione nel corso degli episodi che rende senza dubbio la serie di un certo interesse. Notevole in questo senso é la parziale novità del completo cambiamento di fronte di alcuni personaggi da nemici ad amici, più nettamente e nitidamente di quanto si fosse visto in altre occasioni, anche in anime del passato. Ed apprezzabile anche il fatto che i nemici attacchino spesso in forze invece che con un mostro solo alla volta! Nonostante ciò, dispiace rimarcare come tutto questo venga sciupato (ma questa é solo una mia opinione personale) dalla presenza del personaggio della terribile Proist, la crudelissima figlia dell’imperatore Darius, che si rivela alla fine molto migliore di lei: sgradevole, paranoica, aggressiva, quasi sempre sopra le righe, eccessiva fino al grottesco, forse in omaggio a quella alquanto discutibile estetica dell’eccesso e dello sgradevole a tutti i costi, non di rado spacciata per presunta “trasgressione”, sulla quale tuttavia preferisco sorvolare.
Costruito fondamentalmente sul contrasto netto e ad effetto fra i momenti di melliflua e raggelante dolcezza, e quelli di esplosione di collera e ferocia, cui corrisponde un mostruoso cambiamento anche nell’aspetto fisico e nella sgradevole voce e nella spaventosa risata, man mano che si avvicina la fine della serie il personaggio disturba sempre più e finisce per rovinare irrimediabilmente l’anime (sempre impressione personale). Deve essere anche per questo che i numerosi finali e colpi di scena che si susseguono nelle ultime puntate più che divertire alla fine risultano estenuanti; sarà perché mi sono guardato gli ultimi sei episodi uno dopo l’altro di notte e forse ero stanco e non in condizioni di apprezzarle compiutamente e con obiettività...boh! :-)
Curiosità: nelle puntate dedicate all’”idol” il cartone acquista un tocco surreale che mi ha ricordato un poco "Nadesico".
Inutili, infine, gli insulsi siparietti sulla cartomanzia di Ruru, così come gli stacchetti musicali a metà puntata di cui si poteva fare benissimo a meno. Malgrado questi difetti, mi sento di dargli un 7 per gli indiscutibili meriti: uno su tutti, il messaggio di fondo, non certo nuovo ma ugualmente memorabile e importante, che questo cartone vuole fondamentalmente lanciare, ribadito fino all’ultima inquadratura, che personalmente mi sento di condividere molto in un periodo come questo per me non facile per motivi personali – perdonatemi questa fugace incursione nel “personale” ;-) - e che mi permetto di riportare in maiuscolo: I VERI VINCITORI SONO COLORO CHE NON SI ARRENDONO MAI. E non dimentichiamoci dei meriti dei Subzero, senza i quali la visione di questo anime non sarebbe stata possibile.
Non é un remake, nè tantomeno un seguito; solo vagamente ispirata negli elementi di cui sopra, che conservano in gran parte il mecha-design dell’epoca, anche se, naturalmente, qualsiasi confronto fra la qualità dei disegni di allora e quelli di oggi é improponibile (io comunque, pur apprezzando certamente le tecniche di oggi, da bravo nostalgico degli anni ‘70-’80 tendo a preferire il tratto a mano di quando ero bambino ;-)).
I personaggi, in gran parte ragazzini, protagonista compreso - ma questo secondo me ha un’importanza relativa - sono tutti diversi e molto lontani nella caratterizzazione dai precedenti, sia i “buoni” che i “cattivi”, e soprattutto il plot é ben più complesso e anche solido, con rapporti spesso intriganti fra i vari personaggi che si svelano poco a poco col passare delle puntate e, ciò che é più lodevole, con molta chiarezza e senza fastidiose ambiguità a rendere più difficile e faticosa la visione e la comprensione; quasi tutti, compresi i mezzi, subiscono anzi una precisa evoluzione nel corso degli episodi che rende senza dubbio la serie di un certo interesse. Notevole in questo senso é la parziale novità del completo cambiamento di fronte di alcuni personaggi da nemici ad amici, più nettamente e nitidamente di quanto si fosse visto in altre occasioni, anche in anime del passato. Ed apprezzabile anche il fatto che i nemici attacchino spesso in forze invece che con un mostro solo alla volta! Nonostante ciò, dispiace rimarcare come tutto questo venga sciupato (ma questa é solo una mia opinione personale) dalla presenza del personaggio della terribile Proist, la crudelissima figlia dell’imperatore Darius, che si rivela alla fine molto migliore di lei: sgradevole, paranoica, aggressiva, quasi sempre sopra le righe, eccessiva fino al grottesco, forse in omaggio a quella alquanto discutibile estetica dell’eccesso e dello sgradevole a tutti i costi, non di rado spacciata per presunta “trasgressione”, sulla quale tuttavia preferisco sorvolare.
Costruito fondamentalmente sul contrasto netto e ad effetto fra i momenti di melliflua e raggelante dolcezza, e quelli di esplosione di collera e ferocia, cui corrisponde un mostruoso cambiamento anche nell’aspetto fisico e nella sgradevole voce e nella spaventosa risata, man mano che si avvicina la fine della serie il personaggio disturba sempre più e finisce per rovinare irrimediabilmente l’anime (sempre impressione personale). Deve essere anche per questo che i numerosi finali e colpi di scena che si susseguono nelle ultime puntate più che divertire alla fine risultano estenuanti; sarà perché mi sono guardato gli ultimi sei episodi uno dopo l’altro di notte e forse ero stanco e non in condizioni di apprezzarle compiutamente e con obiettività...boh! :-)
Curiosità: nelle puntate dedicate all’”idol” il cartone acquista un tocco surreale che mi ha ricordato un poco "Nadesico".
Inutili, infine, gli insulsi siparietti sulla cartomanzia di Ruru, così come gli stacchetti musicali a metà puntata di cui si poteva fare benissimo a meno. Malgrado questi difetti, mi sento di dargli un 7 per gli indiscutibili meriti: uno su tutti, il messaggio di fondo, non certo nuovo ma ugualmente memorabile e importante, che questo cartone vuole fondamentalmente lanciare, ribadito fino all’ultima inquadratura, che personalmente mi sento di condividere molto in un periodo come questo per me non facile per motivi personali – perdonatemi questa fugace incursione nel “personale” ;-) - e che mi permetto di riportare in maiuscolo: I VERI VINCITORI SONO COLORO CHE NON SI ARRENDONO MAI. E non dimentichiamoci dei meriti dei Subzero, senza i quali la visione di questo anime non sarebbe stata possibile.
Sono nato e cresciuto con i mitici anime degli anni '70 e '80, e non per questo mi sento di sputare veleno alle nuove produzioni, anzi, sono fermamente convinto che vi siano molti anime odierni che meriterebbero di essere visti da tutti, senza pregiudizi o "paraocchi". Nel filone robotico si sono evoluti una miriade di giganti d'acciaio, molti inediti nei circuiti televisivi italiani, ognuno (non importa se sia del 1970 o del 2007) porta con sè i suoi valori, i suoi ideali e il suo messaggio, che può essere positivo o negativo in base alla storia e alle vicende dei personaggi.
Gaiking e il Drago Spaziale, è sicuramente una delle opere più belle della mia e di molti altri ragazzi e ragazze, che porta con sè grandi innovazioni che si discostano dai normali canoni robotici dell'epoca. Forse la serie di Gaiking mi ha più impressionato di altre, non sò per quale motivo, ma è un anime davvero eccellente e ora abbiamo una nuova serie.
Poco dopo l'uscita dei primi episodi, si è iniziato a bollare questa serie come infantile e priva di un chara adeguato. Dirò la mia, evitando di dilungarmi eccessivamente, io porto con me e nel mio cuore i miti della mia infanzia, ma con questo non voglio erigermi come un nostalgico con il dente avelenato che spara giudizi negativi al primo anime nuovo che vede. Bisogna avere giudizio ed essere consapevoli che ciò che abbiamo davanti è diverso da ciò che abbiamo visto in passato.
Gaiking: Legend of daiku Maryu è sicuramente un ottimo prodotto per tutte le età. L'inizio può far mollare la presa, ma la tensione si sente verso gli episodi 12 e 13, e viene voglia di continuare. La storia è stupeda, a mio avviso, ben congeniata ed elaborata, dove il protagonista cresce e impara dalle sue battaglie il vero valore della vita. Si sussegueranno altri nemici, nuovi mecha e i misteri a poco a poco si sveleranno, lasciandoci incollati alla poltrona.
Una serie splendida che spero possiate gustare anche voi. Vivamente consigliata!
voto : 10
Gaiking e il Drago Spaziale, è sicuramente una delle opere più belle della mia e di molti altri ragazzi e ragazze, che porta con sè grandi innovazioni che si discostano dai normali canoni robotici dell'epoca. Forse la serie di Gaiking mi ha più impressionato di altre, non sò per quale motivo, ma è un anime davvero eccellente e ora abbiamo una nuova serie.
Poco dopo l'uscita dei primi episodi, si è iniziato a bollare questa serie come infantile e priva di un chara adeguato. Dirò la mia, evitando di dilungarmi eccessivamente, io porto con me e nel mio cuore i miti della mia infanzia, ma con questo non voglio erigermi come un nostalgico con il dente avelenato che spara giudizi negativi al primo anime nuovo che vede. Bisogna avere giudizio ed essere consapevoli che ciò che abbiamo davanti è diverso da ciò che abbiamo visto in passato.
Gaiking: Legend of daiku Maryu è sicuramente un ottimo prodotto per tutte le età. L'inizio può far mollare la presa, ma la tensione si sente verso gli episodi 12 e 13, e viene voglia di continuare. La storia è stupeda, a mio avviso, ben congeniata ed elaborata, dove il protagonista cresce e impara dalle sue battaglie il vero valore della vita. Si sussegueranno altri nemici, nuovi mecha e i misteri a poco a poco si sveleranno, lasciandoci incollati alla poltrona.
Una serie splendida che spero possiate gustare anche voi. Vivamente consigliata!
voto : 10
Troppo bello! Uno degli anime robotici di ultima generazione che più mi ha appassionato! Il degno erede del mitico ed intramontabile Gaiking! Storia fluida e godibile, scene mozzafiato, segreti e misteri intriganti, personaggi simpatici e ben concepiti, nemici cattivissimi ed agguerriti e scontri epici tra robot che non si vedevano da anni, e un finale che vi lascerà incollati alla poltrona! Ora posso dire la mia, dopo che molti hanno criticato negativamente questo anime, che a mio parere è FAVOLOSO! Da vedere fino in fondo! Serie vivamente consigliata a tutti gli amanti e non del genere robotico! GAIKING!
Stupenda serie del mitico Gaiking !!! Erano anni che non rivedevo con piacere uno dei miti degli anime robotici giapponesi !
Gaiking ritorna in questa serie con un look simile al vecchio Gaiking pilotato da Sanshiro, ma con qualche arma in più e alcune strabilianti modifiche che ne potenziano l'attacco e la difesa.
La serie riesce ad infondere gli ideali di coraggio, lealtà, giustizia ed amore che oramai stanno scomparendo in molti anime di questo genere. Non è affatto una serie da bambini ! ANZI ! è una serie perfetta e per tutti ! Che fà comprendere il senso della vita, i sacrifici e i sogni a cui una persona vuole aspirare ! L'amicizia è il punto forte di questa serie, sentimento che coinvolge la ciurma del Daiku Maryu come un unica grande famiglia.
Questa serie insegna inoltre ad avere rispetto ed essere leali anche davanti ad un nemico tembilie, e quindi essere buoni a perdonare le persone per le loro azioni di cui si sono pentite.
I personaggi sono curati in modo perfetto e il nuovo pilota, Daiya, è davvero formidabile e anche molto simpatico, non per questo è doppiato dalla stessa doppiatrice di Luffy di One Piece !!!
Penso che invece questo anime ha molto da spartire con la vecchia serie del 1976 con il Gaiking pilotato da Sanshiro, in quanto, se continuerete la visione degli episodi, si sveleranno alcuni misteri e segreti che all'inizio rimasero oscurati !
Non c'è altro da dire .......... guardatevi questa bellissima serie, e se siete appassionati del mitico Gaiking e volete rivedere il vostro eroe in una nuova versione e in una nuova e coinvolgente storia, questo è il momento :)
DAIKU MARYU GAIKING !!!!!!!!!!
Gaiking ritorna in questa serie con un look simile al vecchio Gaiking pilotato da Sanshiro, ma con qualche arma in più e alcune strabilianti modifiche che ne potenziano l'attacco e la difesa.
La serie riesce ad infondere gli ideali di coraggio, lealtà, giustizia ed amore che oramai stanno scomparendo in molti anime di questo genere. Non è affatto una serie da bambini ! ANZI ! è una serie perfetta e per tutti ! Che fà comprendere il senso della vita, i sacrifici e i sogni a cui una persona vuole aspirare ! L'amicizia è il punto forte di questa serie, sentimento che coinvolge la ciurma del Daiku Maryu come un unica grande famiglia.
Questa serie insegna inoltre ad avere rispetto ed essere leali anche davanti ad un nemico tembilie, e quindi essere buoni a perdonare le persone per le loro azioni di cui si sono pentite.
I personaggi sono curati in modo perfetto e il nuovo pilota, Daiya, è davvero formidabile e anche molto simpatico, non per questo è doppiato dalla stessa doppiatrice di Luffy di One Piece !!!
Penso che invece questo anime ha molto da spartire con la vecchia serie del 1976 con il Gaiking pilotato da Sanshiro, in quanto, se continuerete la visione degli episodi, si sveleranno alcuni misteri e segreti che all'inizio rimasero oscurati !
Non c'è altro da dire .......... guardatevi questa bellissima serie, e se siete appassionati del mitico Gaiking e volete rivedere il vostro eroe in una nuova versione e in una nuova e coinvolgente storia, questo è il momento :)
DAIKU MARYU GAIKING !!!!!!!!!!
Bellissimo! Questo è uno dei pochi remake che merita di essere visto e rivisto! Storia piena di azione e suspense! Agli inizi sentii parlar poco bene di questo anime, ma anzichè dare retta a certi pregiudizi, io l'ho visionato fino alla fine e devo dire che è una serie FAVOLOSA! Ogni episodio è curato nei dettagli e la grafica è davvero notevole !
Il Gaiking è il classico robot della vecchia serie; bellissimo ed affascinante, svelerà nuove potenzialità nel corso della serie .......
Trovo il pilota, Daiya Tsuwabuki simpatico e molto quotato come carattere e personalità! Non voglio fare spoiler, ma non vi soffermate ai primi episodi o perchè vi sconsigliano di vederlo, perchè le novità arrivano poco dopo :) e i misteri verranno svelati...
Una sola frase... FATE ARDERE LA FIAMMA CHE E' IN VOI!
Il Gaiking è il classico robot della vecchia serie; bellissimo ed affascinante, svelerà nuove potenzialità nel corso della serie .......
Trovo il pilota, Daiya Tsuwabuki simpatico e molto quotato come carattere e personalità! Non voglio fare spoiler, ma non vi soffermate ai primi episodi o perchè vi sconsigliano di vederlo, perchè le novità arrivano poco dopo :) e i misteri verranno svelati...
Una sola frase... FATE ARDERE LA FIAMMA CHE E' IN VOI!
Bellissima serie! Sono un gran appassionato di Daiku Maryu Gaiking e questa nuova serie porta avanti tutti gli ideali della vecchia serie del 1976. Non ci sono parole per descrivere questa serie che vanta una trama molto intrigata e piena di misteri che vengono svelati mano a mano che ci si addentra nella storia e si prosegue con gli episodi. Non posso dire nulla per non rovinare la sorpresa a chi la vedrà, ma la consiglio vivamente!
Basta con le polemiche infondate che non fanno altro che rovinare questi anime robotici, che vengono tenuti poco in considerazione! Sarebbe meglio valorizzare questi grandissimi miti, come Gaiking, che hanno fatto la leggenda nel mondo degli anime!
Se siete VERI appassionati del genere robotico, ed amate come me i robot giapponesi : Non date retta a chi ne ha visto solo qualche episodio e l'ha giudicata male consigliandovi di non guardala !
Guardatevela e gustatevela fino in fondo e senza troppe pretese! Non ne rimarrete delusi!
Buona visione a tutti! GAIKING!!!!
Basta con le polemiche infondate che non fanno altro che rovinare questi anime robotici, che vengono tenuti poco in considerazione! Sarebbe meglio valorizzare questi grandissimi miti, come Gaiking, che hanno fatto la leggenda nel mondo degli anime!
Se siete VERI appassionati del genere robotico, ed amate come me i robot giapponesi : Non date retta a chi ne ha visto solo qualche episodio e l'ha giudicata male consigliandovi di non guardala !
Guardatevela e gustatevela fino in fondo e senza troppe pretese! Non ne rimarrete delusi!
Buona visione a tutti! GAIKING!!!!
Ehi Ehi EHI !!!!!
Mi scuso per l'inizio, ma voglio dire una cosa:
Esprimere un commento su un episodio o due o forse tre di una serie e' un conto; cercare di scrivere una recensione e' tutt'altra cosa!!!
Penso innanzi tutto che bisogna vedere la serie per intero (fansub permettendo), anche perche' poi si finisce col dare un giudizio negativo basato su 2 op 3 episodi , su una serie che col suguito si rivela FANTASTICA.
OK veniamo all'anime:
Magnifico Remake, anzi forse meglio di quello "mitico". Personaggi curati al massimo molto espressivi e in continua evoluzione, tanto da far appassionare al punto da non farti staccare dallo schermo.
Grafica stupenda bellissima anche la scenografia.In rilievo secondo me , oltre alla storia che ripeto appassiona e non diventa ne monotona ne pesante da seguire, lo stile e l'azione dei Mecha.
Si!!! merita davvero un bel 10 con lode, anche se forse l'unica pecca e' l'inizio un po' lento, ma seguendolo poi ci si ricrede!
ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE!
Mi scuso per l'inizio, ma voglio dire una cosa:
Esprimere un commento su un episodio o due o forse tre di una serie e' un conto; cercare di scrivere una recensione e' tutt'altra cosa!!!
Penso innanzi tutto che bisogna vedere la serie per intero (fansub permettendo), anche perche' poi si finisce col dare un giudizio negativo basato su 2 op 3 episodi , su una serie che col suguito si rivela FANTASTICA.
OK veniamo all'anime:
Magnifico Remake, anzi forse meglio di quello "mitico". Personaggi curati al massimo molto espressivi e in continua evoluzione, tanto da far appassionare al punto da non farti staccare dallo schermo.
Grafica stupenda bellissima anche la scenografia.In rilievo secondo me , oltre alla storia che ripeto appassiona e non diventa ne monotona ne pesante da seguire, lo stile e l'azione dei Mecha.
Si!!! merita davvero un bel 10 con lode, anche se forse l'unica pecca e' l'inizio un po' lento, ma seguendolo poi ci si ricrede!
ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE!
Bene finita la visione rieccomi per confermare le impressioni avute fino al sedicesimo episodio.
Credo che valga la pena rivederlo.
Il finale mi piace anche di più di quello degli anni 70, dove avviene tutto nell'ultima puntata quasi ci si volesse sbarazzare del cartone.
Il tema negli episodi sucessivi è lo stesso l'attenzione dello spettatore ve crescendo, molto bello.
Vi dico che negli ultimi episodi ci sono delle belle novità, ma non posso anticiparvi molto altrimenti... spoiler... :-)))
Consigliato a tutti. Non fatevi ingannare dalla giovane età del protagonista.
Un saluto
Grazie ai fansubber ;-)
-----
Inizialmente non ero molto convinto di questo "nuovo gaiking", avendone visto solo un episodiio. Ho iniziato a vederlo e sinceramente mi sta piacento. Spero solo che non finiò, come in altre serie, a dover immaginare una fine perchè la casa produttrice non continua la produzione.
Passiamo a gaiking però. Un nome conosciuto una sotira totalmente dicersa dalla precedente, un giovane protagonista, pilota del robot ed una buona trama ottimi design e mecha. A chi di voi non dispiacerebbe rivedere un goldrake od un jeeg con un restailing?? Ad ogni modo lo consiglio a chi vuole rivedere i combattimenti dei vecchi robottoni, con il guadagno della grafica dei giorni nostri e di combattimenti sempre più allo stremo delle forze. Credo veramente che sia un buon prodotto, da vedere. Se partite col pressupasoto di vedere un anime nuovo con queste caratteristiche credo che ne resterete entusiasti. E' abbastanza ben narrato, non troppo lento, quasi in assenza dei tempi morti, ottimi gli scontri, con dei momenti seri ed altri scherzosi, che però non vanno mai troppo in la.
Non solo si lascia visionare piacevolmente ma cattura l'attenzione dello spettatore. Chissà quanti episodi saranno e se avremo la possibilità di vederne la fine :-))
Per il momento il nostri mitici fansubber stanno lavoroando perchè noi possiamo contnuarne al visione.
GRazie mille e... vedetevelo ;-)
Credo che valga la pena rivederlo.
Il finale mi piace anche di più di quello degli anni 70, dove avviene tutto nell'ultima puntata quasi ci si volesse sbarazzare del cartone.
Il tema negli episodi sucessivi è lo stesso l'attenzione dello spettatore ve crescendo, molto bello.
Vi dico che negli ultimi episodi ci sono delle belle novità, ma non posso anticiparvi molto altrimenti... spoiler... :-)))
Consigliato a tutti. Non fatevi ingannare dalla giovane età del protagonista.
Un saluto
Grazie ai fansubber ;-)
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Inizialmente non ero molto convinto di questo "nuovo gaiking", avendone visto solo un episodiio. Ho iniziato a vederlo e sinceramente mi sta piacento. Spero solo che non finiò, come in altre serie, a dover immaginare una fine perchè la casa produttrice non continua la produzione.
Passiamo a gaiking però. Un nome conosciuto una sotira totalmente dicersa dalla precedente, un giovane protagonista, pilota del robot ed una buona trama ottimi design e mecha. A chi di voi non dispiacerebbe rivedere un goldrake od un jeeg con un restailing?? Ad ogni modo lo consiglio a chi vuole rivedere i combattimenti dei vecchi robottoni, con il guadagno della grafica dei giorni nostri e di combattimenti sempre più allo stremo delle forze. Credo veramente che sia un buon prodotto, da vedere. Se partite col pressupasoto di vedere un anime nuovo con queste caratteristiche credo che ne resterete entusiasti. E' abbastanza ben narrato, non troppo lento, quasi in assenza dei tempi morti, ottimi gli scontri, con dei momenti seri ed altri scherzosi, che però non vanno mai troppo in la.
Non solo si lascia visionare piacevolmente ma cattura l'attenzione dello spettatore. Chissà quanti episodi saranno e se avremo la possibilità di vederne la fine :-))
Per il momento il nostri mitici fansubber stanno lavoroando perchè noi possiamo contnuarne al visione.
GRazie mille e... vedetevelo ;-)
Ho visto completamente TUTTA la serie dedicata al robot del drago spaziale. Sebbene SOLO per la prima parte di episodi (circa 11 o 12) possa sembrare la solita cosa mai vista è da quello successivo che NON RIUSCIRETE piu a staccarvi dallo schermo. Il primo face open vi gaserà non poco complice anche una stupenda BGM che a tutti consiglio come suoneria del cellulare. Come non bastasse vi appassionerete anche per i personaggi secondari, mr "Good Luck" è uno di quelli che lasciano il segno. Poi nemici che diventano amici, una persona da ritrovare che si scopre essere un nemico... capitani che si scoprono padri e per finire altri 2 Maryu che danno vita ad altri 2 ****ING... uniti verso la parte finale a formare il "THE GREAT" che è un qualcosa di eccezionale. Giudicate la serie guardandola fino in fondo... la parte piu buona del dolce a volte non è solo la panna di superfice, ma la crema sul fondo.
Fantastico ! E dire che molti lo ritenevano una "boiata" e una serie che avrebbe fatto schifo senza nessun successo ( non sanno cosa si perdono ); che dire ....... sbaloriditivo dal punto grafico dei mecha e stupefacente per la storia intrigante e i colpi di scena che non smettono di susseguirsi in tutta la serie, specialmente negli ultimi episodi.
Fantastico il gaiking, con un nuovo disegno odierno che riprende il mecha vecchio anni '70 e lo riporta in vita con una nuovissima animazione che mi ha lasciato a bocca aperta.
Impeccabili gli altri due Maryu e i rispettivi robot Vulking e Raiking ( sgravi al massimo ).
SUPER MEGA FIGO il nuovo gaiking che nascerà dall'unione di quest'ultimo agli altri due robot.
E inoltre ............ l'episodio del ritrovo del padre da parte di Daiya, mi ha commosso tantissimo.
Il Finale di questa serie è bellissimo ( allude a una seconda serie ) montato a regola d'arte e con una fantastica sceneggiatura, per non parlare dell'ottimo doppiaggio giapponese.
Non posso dire nulla sul finale sennò rovinerei la sorpresa !
Serie favolosa ! Merita tutta la mia stima !
[moderatore]Evitiamo di spammare - disattivo le altre recensioni dello stesso autore [/moderatore]
Fantastico il gaiking, con un nuovo disegno odierno che riprende il mecha vecchio anni '70 e lo riporta in vita con una nuovissima animazione che mi ha lasciato a bocca aperta.
Impeccabili gli altri due Maryu e i rispettivi robot Vulking e Raiking ( sgravi al massimo ).
SUPER MEGA FIGO il nuovo gaiking che nascerà dall'unione di quest'ultimo agli altri due robot.
E inoltre ............ l'episodio del ritrovo del padre da parte di Daiya, mi ha commosso tantissimo.
Il Finale di questa serie è bellissimo ( allude a una seconda serie ) montato a regola d'arte e con una fantastica sceneggiatura, per non parlare dell'ottimo doppiaggio giapponese.
Non posso dire nulla sul finale sennò rovinerei la sorpresa !
Serie favolosa ! Merita tutta la mia stima !
[moderatore]Evitiamo di spammare - disattivo le altre recensioni dello stesso autore [/moderatore]
Bhé. Che dire.
E' un pò come leggere un libro e poi andare al cinema a vedere l'edizione cinematografica. Si cade nella classica banale frase "Ma il libro è più bello".
Bisogna guardarlo come un altro anime. Tutto quì. Perché in effetti E' un altro anime.
Come qualità audio e video è di gran lunga supeiore alla serie classica.
La storia è più frivola, leggera. Il soggetto e la sceneggiatura sono quasi prevedibili ma si adattano agli anime in circolazione oggi. Teniamo presente che questa serie viene trasmessa in Giappone regolarmente in TV, probabilmente in Italia non avverrà mai questo, e per comprarla dovremo andare nei negozi specializzati.
Nella serie classica, c'erano cenni a fatti o riferimenti sotrici, a luoghi realmente esistenti, una sceneggiatura forte, presente...non riesco a trovare il termine giusto.
In questa serie tutto questo manca.
E' più indirizzata ad un pubblico di bambini che di adolescenti.
Non so se in Giappone sta ottenendo successo, certo è che noi (sono del '74) da bambini in TV avevamo solo robottoni. La novità arrivò con le prime "bacchette magiche" (Creamy, Magica Emy...ecc.) o folletti e fatine (David gnomo, Memole).
Oggi i ragazzi in TV, guardano cartoni dove il soggetto di base è la competizione basata sui combattimenti (vedi Dragon Ball ad esempio), anche finti (come il wrestling), quindi non saprei se in Italia venisse trasmessa questa serie, il pubblico come risponderebbe.
Ho notato alcune similitudini con altri anime della nostra generazione.
Similitudini con:
o Hallo Spank (il papà "rapito" dal mare);
o Capitan Harlock (Il Daiku-Maryu sembra composto da una truppa di cialtroni sfaticati, come l'Alcadia, e a Daiya, il protagonista della serie, viene trattato come Tadashi a suo tempo, facendolo cercare un ruolo nel Daiku-Maryu oltre quello già stabilito, che è il pilota del Gaiking.
o Quì non troviamo (come i cartoni moderni della Disney ad esempio "finalmente week-and") il bambino/ragazzino con i genitori separati o divorziati.
In questa serie, come nei cartoni di una volta, i ragazzi sono orfani.
Per il resto molto è tutto molto fantasy.
Darius il grande, non è più un gigantesco androide concepito per salvare il pianeta Zela dal risucchio in un buco nero, ma una città sotterranea, quasi in un universo parallelo, dove l'esercito malvagio cerca di risalire in superficie per conquistare la terra e viverci. Quindi il Daiku-Maryu (drago spaziale) iniseme al Gaiking, sono i guardiani di questa porta che collega i due mondi.
Come voto finale ho dato un 9 perché avendo visto tutti gli episodi attualmente presenti sul web, mi sono accorto di essermi appassionato a questa serie coinvolgente.
Ripeto, e quì concludo, se sei arrivato/a fino in fondo a questa recensione:
1 Grazie di cuore per aver letto tutto. (Almeno non ho sprecato il mio tempo ;-) )
2 Guarda questo anime, con la consapevolezza che non ha nulla a che vedere con quello degli anni '70 e lasciati travolgere dalle avventure del Daiku-Maryu Gaiking.
E' un pò come leggere un libro e poi andare al cinema a vedere l'edizione cinematografica. Si cade nella classica banale frase "Ma il libro è più bello".
Bisogna guardarlo come un altro anime. Tutto quì. Perché in effetti E' un altro anime.
Come qualità audio e video è di gran lunga supeiore alla serie classica.
La storia è più frivola, leggera. Il soggetto e la sceneggiatura sono quasi prevedibili ma si adattano agli anime in circolazione oggi. Teniamo presente che questa serie viene trasmessa in Giappone regolarmente in TV, probabilmente in Italia non avverrà mai questo, e per comprarla dovremo andare nei negozi specializzati.
Nella serie classica, c'erano cenni a fatti o riferimenti sotrici, a luoghi realmente esistenti, una sceneggiatura forte, presente...non riesco a trovare il termine giusto.
In questa serie tutto questo manca.
E' più indirizzata ad un pubblico di bambini che di adolescenti.
Non so se in Giappone sta ottenendo successo, certo è che noi (sono del '74) da bambini in TV avevamo solo robottoni. La novità arrivò con le prime "bacchette magiche" (Creamy, Magica Emy...ecc.) o folletti e fatine (David gnomo, Memole).
Oggi i ragazzi in TV, guardano cartoni dove il soggetto di base è la competizione basata sui combattimenti (vedi Dragon Ball ad esempio), anche finti (come il wrestling), quindi non saprei se in Italia venisse trasmessa questa serie, il pubblico come risponderebbe.
Ho notato alcune similitudini con altri anime della nostra generazione.
Similitudini con:
o Hallo Spank (il papà "rapito" dal mare);
o Capitan Harlock (Il Daiku-Maryu sembra composto da una truppa di cialtroni sfaticati, come l'Alcadia, e a Daiya, il protagonista della serie, viene trattato come Tadashi a suo tempo, facendolo cercare un ruolo nel Daiku-Maryu oltre quello già stabilito, che è il pilota del Gaiking.
o Quì non troviamo (come i cartoni moderni della Disney ad esempio "finalmente week-and") il bambino/ragazzino con i genitori separati o divorziati.
In questa serie, come nei cartoni di una volta, i ragazzi sono orfani.
Per il resto molto è tutto molto fantasy.
Darius il grande, non è più un gigantesco androide concepito per salvare il pianeta Zela dal risucchio in un buco nero, ma una città sotterranea, quasi in un universo parallelo, dove l'esercito malvagio cerca di risalire in superficie per conquistare la terra e viverci. Quindi il Daiku-Maryu (drago spaziale) iniseme al Gaiking, sono i guardiani di questa porta che collega i due mondi.
Come voto finale ho dato un 9 perché avendo visto tutti gli episodi attualmente presenti sul web, mi sono accorto di essermi appassionato a questa serie coinvolgente.
Ripeto, e quì concludo, se sei arrivato/a fino in fondo a questa recensione:
1 Grazie di cuore per aver letto tutto. (Almeno non ho sprecato il mio tempo ;-) )
2 Guarda questo anime, con la consapevolezza che non ha nulla a che vedere con quello degli anni '70 e lasciati travolgere dalle avventure del Daiku-Maryu Gaiking.
Ottimo anime, disegni curati e coreografie dei combattimenti di grande impatto,non disponendo di una versione subbata non posso dire nulla della trama se non che con la vecchia serie non ha proprio niente in comune. Dulcis in fundo una colonna sonora azzeccatissima che merita l'elogio. Cosa dire, l'unica cosa che fara' aggrottare un po' le ciglia agli amanti della vecchia serie è l'eta giovanissima del protagonista, scelta attua evidentemente a far si che le giovani generazioni possano avvicinarsi a questa antica gloria, a molti di voi verranno in mente piu' analogia tra questo anime e Gear Fighter Dendoh. Lo consiglio a chiunque non si aspetti un capolavoro, ma un anime piacevolmente scorrevole e bello da vedere. SAYONARA