Street Fighter - La leggenda
Evidentemente quelli di Capcom hanno tanti di quei soldi che, non sapendo come spenderli, preferiscono investire in progetti rischiosi, come ad esempio quello di realizzare un secondo lungometraggio dal vivo basato sul videogame di grande successo "Street Fighter".
Non contenti delle pernacchie prese con il primo film, Capcom ci riprova, riuscendo a fare persino di peggio e realizzare l'impossibile: fare rimpiangere il lungometraggio con Jean-Claude Van Damme.
Per onestà va detto che il film del 1994, pur nel suo essere una 'trashata' unica (di quelle che fanno il giro e diventano belle) e con attori che sembravano solo cosplayer mal riusciti dei lottatori del gioco, fu un successo. C'era il marchio del gioco che all'epoca era sulla cresta dell'onda, c'era Van Damme, lanciatissimo eroe dei film d'azione, e il film, pur nel suo essere pezzente come pochi, si portò a casa una vagonata di soldi, quasi il triplo di quello che è costato girarlo. Le critiche però ci sono state e sono state tante, tanto che nessuno si sarebbe mai aspettato un secondo film.
E arriviamo al 2009. Dopo ben quindici anni, Capcom ci riprova, magari confidando in un risultato simile a quanto avvenuto nel 1994, e viene realizzato questo "Street Fighter - La leggenda di Chun-Li". Purtroppo per loro, il miracolo non si ripete e il film è un flop clamoroso, i cui incassi non ripagano nemmeno metà del budget speso per realizzarlo.
Guardando il film, dimenticandosi che nel titolo ci siano le parole "Street Fighter", lo spettatore si ritrova a guardare un film d'azione con una trama non molto originale e qualche scena di lotta discretamente girata, che, tutto sommato, intrattiene per un'ora e mezza, a patto di non essere molto esigenti e non aspettarsi il filmone dell'anno.
Ma con quel titolo, qual è il pubblico di riferimento? La risposta più logica è "i giocatori e i fan della serie di giochi". Ovvio.
E cosa si ritrova un fan di "Street Fighter" al cinema? Bene, nulla di quello che conosce e ama. Partiamo dal presupposto che di "Street Fighter" il film non ha conservato nessun elemento, a parte il titolo e i nomi di alcuni personaggi, e già partiamo molto male. Abbiamo Chun-Li, la protagonista del film, che è figlia di buona famiglia, il cui padre viene rapito per non si sa bene quale motivo mentre lei è ancora bambina, dallo spietato Bison, che qui nel film è un immobiliarista senza scrupoli che vuole impadronirsi dei bassifondi di Bangkok per costruire appartamenti di lusso e arricchirsi. Capito? Non la conquista del mondo, ma qualcosa di più materiale e concreto: i soldi.
Non è clichè come la suddetta dominazione mondiale, ma anche così non si può dire che sia il massimo dell'originalità. Ci sono altri personaggi del videogame che compaiono nel film, ma sono pochi, e nemmeno quelli principali: per dire, non c'è nemmeno Ryu. Comunque, i loro ruoli sono tutti diversi da quelli del videogame, a parte Vega, che comunque si vede per pochissimo.
Grande delusione per quel che riguarda i costumi, dato che nemmeno uno dei personaggi ricorda la versione del videogame (pure Vega che è il più somigliante da biondo è diventato con i capelli neri) e le scene di lotta. Nessuno dei lottatori ripete quelle che sono le mosse tipiche del videogame, a parte uno pseudo "spinning bird kick" eseguito da Chun-Li e un simil Hadouken realizzato con effetti speciali pezzenti eseguito da Gen prima e poi da Chun-Li nel combattimento finale.
A tutto questo va aggiunto il fatto che gli attori non ricordano nemmeno lontanamente i personaggi che interpretano. Prendi ad esempio Kristin Kreuk, l'attrice che interpreta Chun-Li. Non è nemmeno asiatica. Ma cavolo, è Chun-Li! Possibile che non ci fosse un'attrice giapponese o cinese disponibile per interpretarla? No, giustamente vanno a prendere una canadese.
Beh, e insomma, chi se lo sarebbe mai aspettato un flop con queste premesse? Appena visto il trailer promozionale, più o meno tutti.
Non penso valga la pena continuare, e credo di essere stato abbastanza chiaro. Anche volendo essere buoni, il film è solo appena passabile, ma bisogna davvero cercare di pensarlo come film a sé. Se siete fan di "Street Fighter" e non lo avete ancora visto, consiglio di guardare il film con Van Damme, che oggi si può trovare nei cestoni degli autogrill o dei centri commerciali alla modica cifra di uno o due euro. Quello almeno vi farà fare due risate.
Non contenti delle pernacchie prese con il primo film, Capcom ci riprova, riuscendo a fare persino di peggio e realizzare l'impossibile: fare rimpiangere il lungometraggio con Jean-Claude Van Damme.
Per onestà va detto che il film del 1994, pur nel suo essere una 'trashata' unica (di quelle che fanno il giro e diventano belle) e con attori che sembravano solo cosplayer mal riusciti dei lottatori del gioco, fu un successo. C'era il marchio del gioco che all'epoca era sulla cresta dell'onda, c'era Van Damme, lanciatissimo eroe dei film d'azione, e il film, pur nel suo essere pezzente come pochi, si portò a casa una vagonata di soldi, quasi il triplo di quello che è costato girarlo. Le critiche però ci sono state e sono state tante, tanto che nessuno si sarebbe mai aspettato un secondo film.
E arriviamo al 2009. Dopo ben quindici anni, Capcom ci riprova, magari confidando in un risultato simile a quanto avvenuto nel 1994, e viene realizzato questo "Street Fighter - La leggenda di Chun-Li". Purtroppo per loro, il miracolo non si ripete e il film è un flop clamoroso, i cui incassi non ripagano nemmeno metà del budget speso per realizzarlo.
Guardando il film, dimenticandosi che nel titolo ci siano le parole "Street Fighter", lo spettatore si ritrova a guardare un film d'azione con una trama non molto originale e qualche scena di lotta discretamente girata, che, tutto sommato, intrattiene per un'ora e mezza, a patto di non essere molto esigenti e non aspettarsi il filmone dell'anno.
Ma con quel titolo, qual è il pubblico di riferimento? La risposta più logica è "i giocatori e i fan della serie di giochi". Ovvio.
E cosa si ritrova un fan di "Street Fighter" al cinema? Bene, nulla di quello che conosce e ama. Partiamo dal presupposto che di "Street Fighter" il film non ha conservato nessun elemento, a parte il titolo e i nomi di alcuni personaggi, e già partiamo molto male. Abbiamo Chun-Li, la protagonista del film, che è figlia di buona famiglia, il cui padre viene rapito per non si sa bene quale motivo mentre lei è ancora bambina, dallo spietato Bison, che qui nel film è un immobiliarista senza scrupoli che vuole impadronirsi dei bassifondi di Bangkok per costruire appartamenti di lusso e arricchirsi. Capito? Non la conquista del mondo, ma qualcosa di più materiale e concreto: i soldi.
Non è clichè come la suddetta dominazione mondiale, ma anche così non si può dire che sia il massimo dell'originalità. Ci sono altri personaggi del videogame che compaiono nel film, ma sono pochi, e nemmeno quelli principali: per dire, non c'è nemmeno Ryu. Comunque, i loro ruoli sono tutti diversi da quelli del videogame, a parte Vega, che comunque si vede per pochissimo.
Grande delusione per quel che riguarda i costumi, dato che nemmeno uno dei personaggi ricorda la versione del videogame (pure Vega che è il più somigliante da biondo è diventato con i capelli neri) e le scene di lotta. Nessuno dei lottatori ripete quelle che sono le mosse tipiche del videogame, a parte uno pseudo "spinning bird kick" eseguito da Chun-Li e un simil Hadouken realizzato con effetti speciali pezzenti eseguito da Gen prima e poi da Chun-Li nel combattimento finale.
A tutto questo va aggiunto il fatto che gli attori non ricordano nemmeno lontanamente i personaggi che interpretano. Prendi ad esempio Kristin Kreuk, l'attrice che interpreta Chun-Li. Non è nemmeno asiatica. Ma cavolo, è Chun-Li! Possibile che non ci fosse un'attrice giapponese o cinese disponibile per interpretarla? No, giustamente vanno a prendere una canadese.
Beh, e insomma, chi se lo sarebbe mai aspettato un flop con queste premesse? Appena visto il trailer promozionale, più o meno tutti.
Non penso valga la pena continuare, e credo di essere stato abbastanza chiaro. Anche volendo essere buoni, il film è solo appena passabile, ma bisogna davvero cercare di pensarlo come film a sé. Se siete fan di "Street Fighter" e non lo avete ancora visto, consiglio di guardare il film con Van Damme, che oggi si può trovare nei cestoni degli autogrill o dei centri commerciali alla modica cifra di uno o due euro. Quello almeno vi farà fare due risate.