S•A - Special A
Hikari e Kei sono rivali sin da bambini e fanno parte della Special A, la classe degli studenti migliori del loro liceo, che gode di privilegi speciali. Hikari peró non si è mai accorta che il glaciale e all'apparenza impassibile "principe" Kei in realtá nasconde dei sentimenti per lei...
"Special A", pubblicato originariamente su Hana to Yume (la rivista su cui vennero pubblicati "Fruits Basket", "Alice Academy", "Le situazioni di lui e lei" e tanti altri) è la prima opera di Maki Minami, e questo pesa parecchio sulla sua qualità. Nonostante una trama di base banale ma piacevole (gli eterni rivali... la classe privilegiata... lui duro fuori e morbido dentro (?), sono tutti elementi che funzionano sempre) e dei personaggi comprimari tutto sommato simpatici, i disegni e la narrazione sono ancora troppo acerbi. Per tutti i primi volumi il manga ha una struttura a episodi autoconclusivi e si apre ogni volta con Hikari che fa lo stesso pistolotto spiegando chi è lei e tutto il resto: una noia mortale. Piano piano la storia prende una sua concretezza, e le idee dell'autrice sono sempre simpatiche e godibili. Tuttavia i disegni e la disposizione delle vignette (a volte mi chiedo cosa facciano gli editor di Hana to Yume, a giudicare da questo e dalle vignette di "Alice Academy") è ancora troppo confusionaria e piú vicina a un doujinshi rispetto che a un manga.
Con un po' piú di attenzione sarebbe potuto venire davvero un ottimo manga.
L'atmosfera generale ricorda abbastanza "Hanayori Dango" della Kamio (che é un caposaldo degli shoujo manga), ma riesce comunque a mantenere una propria impostazione originale, con tutti i suoi difetti giá citati.
Bene per l'edizione italiana della Star Comics, fedele all'originale e con un buono standard di qualitá, come tipico dell'editore.
"Special A", pubblicato originariamente su Hana to Yume (la rivista su cui vennero pubblicati "Fruits Basket", "Alice Academy", "Le situazioni di lui e lei" e tanti altri) è la prima opera di Maki Minami, e questo pesa parecchio sulla sua qualità. Nonostante una trama di base banale ma piacevole (gli eterni rivali... la classe privilegiata... lui duro fuori e morbido dentro (?), sono tutti elementi che funzionano sempre) e dei personaggi comprimari tutto sommato simpatici, i disegni e la narrazione sono ancora troppo acerbi. Per tutti i primi volumi il manga ha una struttura a episodi autoconclusivi e si apre ogni volta con Hikari che fa lo stesso pistolotto spiegando chi è lei e tutto il resto: una noia mortale. Piano piano la storia prende una sua concretezza, e le idee dell'autrice sono sempre simpatiche e godibili. Tuttavia i disegni e la disposizione delle vignette (a volte mi chiedo cosa facciano gli editor di Hana to Yume, a giudicare da questo e dalle vignette di "Alice Academy") è ancora troppo confusionaria e piú vicina a un doujinshi rispetto che a un manga.
Con un po' piú di attenzione sarebbe potuto venire davvero un ottimo manga.
L'atmosfera generale ricorda abbastanza "Hanayori Dango" della Kamio (che é un caposaldo degli shoujo manga), ma riesce comunque a mantenere una propria impostazione originale, con tutti i suoi difetti giá citati.
Bene per l'edizione italiana della Star Comics, fedele all'originale e con un buono standard di qualitá, come tipico dell'editore.
Mi stupisco del fatto che questo manga è tutt'ora inedito in Italia e mai uscito, quando l'anime ha raggiunto oramai le nostre sponde da non poco. Si, è ovviamente poco conosciuto, ma il manga merita più di quanto si pensi.
Ammetto che ad una prima lettura o solo avendo visto qualche episodio dell'anime, ho subito pensato ad un manga infantile e banale, con una trama semplice giusto per bambini, ma mi sono dovuta completamente ricredere.
I padri di Hanazono Hikari e Takishima Kei sono amanti del wrestling e buoni amici, e questa loro passione li ha portati ad insegnare ai loro figli tale sport.
Hikari in particolar modo si lascia gasare da questa sua nuova capacità, stendendo tutti e ciascuno si metta davanti a lei, già sin dalla tenera età di 6 anni, ma una volta che avrà conosciuto Kei, conoscerà anche la sua prima sconfitta, e da qui, lo riterrà suo eterno rivale, sfidandolo in tutto, dagli sport allo studio. Per rivalità, chiederà anche al padre di poter entrare nella prestigiosa scuola, quanto costosa per le tasche del povero carpentiere, Hakusenkan, stessa scuola a cui accederà Kei. Ma questa scuola ha una particolarità. Ogni classe è suddivisa in lettere dell'alfabeto dalla A alla F, che divide gli studenti in base ai loro esito scolastico, e qui spicca quindi la Special A, una classe particolare dove i membri sono composti dai primi sette classificati della scuola, e non solo sono tutte persone ricche, ma accedendo a questa classe speciale, oltre ad avere una divisa differente dalle altre classi della scuola, tengono diversi privilegi tra cui un edificio esclusivo a loro.
E qui Kei e Hikari continueranno a sfidarsi per contendersi il primo posto, seppur sin dall'inizio Kei sarà sempre davanti a lei, ma già dalle prime vicende potremo ben notare il carattere di Kei, e soprattutto, i sentimenti che prova per Hikari!
La storia è chiara. Non c'è ombra di incertezza o dubbio su qualche vicenda, seppur con la questione che i componenti della Special A, Hikari esclusa, siano tutti figli di importanti imprenditori, cantanti, o comunque, gente conosciuta, non rendono poi così pesante o esagerata la lettura. Seppur sia comunque un manga che riflette la realtà, ha i suoi dettagli che superano il "normale" o "l'assurdo", ma trovo che siano i punti di forza di questo manga, che lo rendono gradevole se non esilarante in base ai capitoli a cui andremo incontro. La lettura è quindi scorrevole, troveremo diverse volte curiosità, e in qualche situazione potremo anche pensare ad una situazione sciocca, ma i testi della Minami aiutano a rendere profonda e toccante una certa vicenda, perché ognuna di quelle nasconde una narrazione dolce. Spesso sfogliavo anche le pagine con un sorriso sulle labbra, o ridendo senza trattenermi neanche un po', ed è stato bello vedere come man mano che andava avanti, riusciva sempre a rendere divertente ogni momento opportuno.
Il suo disegno, poi, è migliorato di volume in volume. Se all'inizio non mi aggradava molto il suo tratto, ho potuto vedere un netto miglioramento che comunque non rovinavano lo stile iniziale e originale con cui ha cominciato l'opera, rendendo decisamente bello e piacevole il disegno.
Gli ho dato un voto più che buono perché sono rimasta proprio soddisfatta della sua lettura, mi ha incuriosita moltissimo e ho trovato molto positiva la narrazione, se solo fosse uscito in Italia non avrei esitato ad acquistare i suoi volumi, per cui ho dovuto arrangiarmi online e in lingua straniera per leggerlo, ma non me ne pento, se ne avete l'occasione anche voi di leggerlo, ve lo consiglio.
Ammetto che ad una prima lettura o solo avendo visto qualche episodio dell'anime, ho subito pensato ad un manga infantile e banale, con una trama semplice giusto per bambini, ma mi sono dovuta completamente ricredere.
I padri di Hanazono Hikari e Takishima Kei sono amanti del wrestling e buoni amici, e questa loro passione li ha portati ad insegnare ai loro figli tale sport.
Hikari in particolar modo si lascia gasare da questa sua nuova capacità, stendendo tutti e ciascuno si metta davanti a lei, già sin dalla tenera età di 6 anni, ma una volta che avrà conosciuto Kei, conoscerà anche la sua prima sconfitta, e da qui, lo riterrà suo eterno rivale, sfidandolo in tutto, dagli sport allo studio. Per rivalità, chiederà anche al padre di poter entrare nella prestigiosa scuola, quanto costosa per le tasche del povero carpentiere, Hakusenkan, stessa scuola a cui accederà Kei. Ma questa scuola ha una particolarità. Ogni classe è suddivisa in lettere dell'alfabeto dalla A alla F, che divide gli studenti in base ai loro esito scolastico, e qui spicca quindi la Special A, una classe particolare dove i membri sono composti dai primi sette classificati della scuola, e non solo sono tutte persone ricche, ma accedendo a questa classe speciale, oltre ad avere una divisa differente dalle altre classi della scuola, tengono diversi privilegi tra cui un edificio esclusivo a loro.
E qui Kei e Hikari continueranno a sfidarsi per contendersi il primo posto, seppur sin dall'inizio Kei sarà sempre davanti a lei, ma già dalle prime vicende potremo ben notare il carattere di Kei, e soprattutto, i sentimenti che prova per Hikari!
La storia è chiara. Non c'è ombra di incertezza o dubbio su qualche vicenda, seppur con la questione che i componenti della Special A, Hikari esclusa, siano tutti figli di importanti imprenditori, cantanti, o comunque, gente conosciuta, non rendono poi così pesante o esagerata la lettura. Seppur sia comunque un manga che riflette la realtà, ha i suoi dettagli che superano il "normale" o "l'assurdo", ma trovo che siano i punti di forza di questo manga, che lo rendono gradevole se non esilarante in base ai capitoli a cui andremo incontro. La lettura è quindi scorrevole, troveremo diverse volte curiosità, e in qualche situazione potremo anche pensare ad una situazione sciocca, ma i testi della Minami aiutano a rendere profonda e toccante una certa vicenda, perché ognuna di quelle nasconde una narrazione dolce. Spesso sfogliavo anche le pagine con un sorriso sulle labbra, o ridendo senza trattenermi neanche un po', ed è stato bello vedere come man mano che andava avanti, riusciva sempre a rendere divertente ogni momento opportuno.
Il suo disegno, poi, è migliorato di volume in volume. Se all'inizio non mi aggradava molto il suo tratto, ho potuto vedere un netto miglioramento che comunque non rovinavano lo stile iniziale e originale con cui ha cominciato l'opera, rendendo decisamente bello e piacevole il disegno.
Gli ho dato un voto più che buono perché sono rimasta proprio soddisfatta della sua lettura, mi ha incuriosita moltissimo e ho trovato molto positiva la narrazione, se solo fosse uscito in Italia non avrei esitato ad acquistare i suoi volumi, per cui ho dovuto arrangiarmi online e in lingua straniera per leggerlo, ma non me ne pento, se ne avete l'occasione anche voi di leggerlo, ve lo consiglio.