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Ninfea

Volumi letti: 16/16 --- Voto 6,5
Ero abbastanza incuriosita dalla trama soprannaturale di questo manga e ho voluto tentare la lettura, nonostante alcuni pareri un po' discordanti letti in rete.
In linea generale, le potenzialità c'erano, ma temo che non siano state del tutto soddisfatte; la storia è riuscita a coinvolgermi a tratti, ma in alcuni momenti, soprattutto nella prima parte, stentava un po' a decollare e a coinvolgere davvero il lettore, ed è un peccato perché dei punti interessanti nella storia ci sono senza dubbio; probabilmente è il loro sviluppo che non mi ha del tutto convinta, poteva essere costruito tutto sicuramente meglio, dando maggior spessore a personaggi che emergono poco, e situazioni che a volte paiono slegate fra loro, quasi come piccoli racconti auto-conclusivi, mentre in realtà non lo sono.
Fare il paragone con il manga di "Kamisama Kiss" è facile, ma fuorviante, in realtà la trama è piuttosto diversa, meno divertente e di certo più malinconica. I personaggi non hanno quel carisma, e il guardiano Nue/Aoi ricorda Tomoe solo per il suo aspetto affascinante e misterioso, a tratti perfino lievemente ambiguo, ma non tanto da impressionare. Il guardiano di casa Momochi, Nue, fra l'altro non è un personaggio a sè, con una propria personalità precisa e definita, è piuttosto un alter ego di Aoi, ma non si capisce mai fino a che punto abbia una propria volontà indipendente, salvo verso la fine, negli ultimi capitoli dove lascia intravedere un possibile lato oscuro, di cui però non si è mai certi, e la sua ambiguità è tutta qui.
Di fatto compare nella storia solo quando Aoi si trasforma in Nue per scacciare gli spiriti maligni dalla casa infestata, porta e confine tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti.
Himari Momochi, la ragazzina orfana che eredita la casa, trovandosi a convivere con i suoi strani abitanti - Aoi e i suoi spiriti servitori, tutti bei ragazzi, personaggi con un loro passato fatto a volte di storie commoventi e toccanti - è un personaggio senza particolari doti, fa del suo meglio, non è fastidiosa o antipatica, ma anche lei priva di una personalità che possa davvero spiccare o emergere con forza. Il suo scopo è liberare Aoi dalla casa che lo tiene prigioniero, e farà di tutto per cercare una soluzione, anche perché come prevedibile s'innamora del ragazzo; la loro storia d'amore è in realtà molto velata, quasi suggerita e i sentimenti si manifesteranno tardivamente, lasciandoci nel dubbio che siano reali.
La loro sembra più un'amicizia che una vera passione, almeno all'inizio e gli approcci che Aoi ha verso Himari, sono affettuosi, ma apparentemente ingenui e candidi.
Ho avuto spesso l'impressione che Aoi sia un bambino imprigionato nel corpo di un adolescente, il lato passionale emerge un po' di più verso la fine, dopo tutta una serie di circostanze.
Quello che per me è mancato alla storia e che gli avrebbe dato una marcia in più è il contrasto tra 'le due personalità' del guardiano Nue/Aoi. Avrei voluto vedere questa tensione, mancata quasi completamente. Perfino nel capitolo dove Nue non riesce a tornare alle sue sembianze umane, non succede nulla di eclatante, un'occasione mancata per dare un brivido alla storia. Una grossa pecca.
Di fatto Nue e Aoi sono la stessa persona... o forse no?
Aoi è umano, Nue uno spirito, ma quanto è indipendente dal suo contenitore? Aoi è posseduto da Nue, oppure è una parte di lui?
Questi punti restano oscuri, mai realmente spiegati, o parzialmente suggeriti e Nue non pare neppure essere il più forte, in apparenza, anche se a volte sembra spietato.
Piano, lentamente, i segreti emergono e il passato di Aoi si svela, attraverso fatti, storie parallele qualche volta stranianti, ma perfino commoventi e un poco dolorose, in realtà collegate a tutto in modo un po' contorto, personaggi secondari che compaiono nella storia, e un demone forse più dispettoso che crudele, antagonista principale, ossessionato da Aoi/Nue non si capisce bene per quale motivo. Purtroppo certi passaggi nella narrazione mancano d'immediatezza, queste incertezze tolgono spessore alla trama che a tratti sembra sfilacciata come il segno grafico che sfuma in alcune tavole dell'autrice; insomma, ci sono diversi elementi che non aiutano la comprensione, e lasciano tutto troppo vago.
A dispetto di tutti questi limiti, la seconda parte della storia, circa dall'ottavo volume in poi, diventa più coinvolgente, perfino emozionante, la trama prende consistenza. Si perde di nuovo sul finale, quanto mai surreale, confusionario - con citazioni riprese dalla tradizione giapponese che possono lasciare perplesso un lettore poco preparato circa il folklore e le tradizioni orientali - è un poco forzato, si poteva risolvere meglio pur mantenendo l'intenzione di base, in fondo è una storia romantico/soprannaturale.
Si salvano i disegni, belli e suggestivi, anche se l'impostazione grafica l'ho trovata a volte dispersiva - e le prime pagine a colori, veramente belle.
Un'opera con i pro e i contro, è giusto darle una possibilità, la lettura non è spiacevole, ma bisogna armarsi di pazienza.
Voto 6 abbondante, ma non arriva a 7


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Amarantha

Volumi letti: 4/16 --- Voto 8
Interessante e coinvolgente. Non avendolo ancora finito non posso effettivamente esprimermi a pieno sulla trama nel suo insieme ma per ora promette bene.

Si tratta di uno shojo soprannaturale popolato di personaggi interessanti e misteriosi, i cui retroscena vengono pian piano svelati (per ora solo in parte) instillando nel lettore quella curiosità che lo spinge inevitabilmente a procedere. Eventi inaspettati e continuamente innovativi fanno capolino tra un capitolo e l'altro arricchendo la trama di personaggi, situazioni interessanti e rivelazioni. Ci troviamo sulla linea di confine che separa il nostro mondo da quello dei demoni per cui stravaganza e sorprese sono all'ordine del giorno. Un mondo nuovo si dispiega davanti ai nostri occhi e necessita di spiegazioni sui suoi rituali e i suoi segreti per essere compreso a pieno. L'atmosfera però non è sempre tesa, anzi, spesso e volentieri si ride e non mancano momenti dolci e romantici sebbene i sentimenti dei personaggi siano ancora agli albori e sono sicura che si evolveranno ancora parecchio. Le dinamiche relazionali per ora sono buone e fanno ben sperare.

La protagonista, Himari, incarna alla perfezione l'eroina piena di buoni propositi, dal gran cuore e la volontà di agire alla svelta in qualunque situazione senza piangersi addosso e disperarsi. Non è affatto timida né timorosa, sebbene in certe occasioni avendo a che fare con demoni sconosciuti sia inevitabile indietreggiare, non retrocede mai tanto da diventare una di quelle fastidiose protagoniste inutili, depresse, talmente timide da saper solo arrossire e piangere in attesa di essere salvate dal principe azzurro. Himari piuttosto che lasciar soffrire qualcuno al posto suo preferisce gettarsi nelle fiamme gridando agli altri di mettersi in salvo! Una protagonista tosta insomma, che pian piano svelerà sicuramente doti fuori dal comune considerando anche da quale famiglia proviene. I coprotagonisti maschili per ora non si addensano intorno a lei in adorazione come prevede solitamente il genere del reverse-harem, il che è un punto a favore! Il personaggio maschile principale è sicuramente Aoi, adorabile e misterioso, incuriosisce e conquista. Insieme a lui anche gli altri nascondono stuoli di segreti che immagino saranno rivelati solo nei prossimi volumi.

L'elemento fantasy primeggia sovrano superando per ora l'ambientazione scolastica, ancora poco presente nel manga. Trasformazioni e battaglie sono all'ordine del giorno, splendidamente rese attraverso un bel comparto grafico che enfatizza i bei lineamenti dei personaggi e i loro outfit senza trascurare le ambientazioni. La mangaka sembra migliorare di opera in opera e infatti in questa si avverte molto meno la confusione grafica che contraddistingueva i lavori precedenti.

Il manga si sta rivelando interessante e promettente, consiglio quindi la lettura a chi ama il mix shojo-soprannaturale, non disdegna il mistero, l'azione, le protagoniste sprint e i bei bishonen!