Tsubaki-cho Lonely Planet
Tsubaki-Cho Lonely Planet, La via delle Camelie, è una storia serializzata in 14 volumi che racconta della convivenza tra una "ragazzina" di nome Fumi e uno scrittore di nome Akatsuki chiamato anche "Il Maestro".
Fumi è orfana di mamma e ha sempre vissuto con il padre, brava persona ma non brillante nel gestire le economie della famiglia. Quando verrà fuori un debito importante, padre e figlia lasceranno la casa in cui vivono e le loro strade si divideranno temporaneamente: il padre viaggerà per lavoro per un lungo periodo, la figlia lavorerà come domestica e tuttofare a casa di uno scrittore. Entrambi saranno mossi dall'obiettivo di estinguere il prima possibile questo debito importante, che condiziona parte delle avventure in cui si addentrerà la nostra protagonista.
La convivenza tra Fumi e Akatsuki inizia con un clamoroso fraintendimento: entrambi i protagonisti pensavano di trovarsi di fronte qualcuno dall'età più matura. Ad accogliere Fumi troviamo un giovane uomo solo in una casa tradizionale trascurata e per niente pronto a trattare con una "ragazzina". Fumi d'altro canto si moltiplica in tre per dimostrare di conoscere la gestione domestica, assistere "Il maestro" e mantenere il suo impegno scolastico. Akatsuki all'inizio dimostra irritabilità per la presenza di un'altra persona in casa. E' focalizzato sul lavoro, dove non ama scendere a compromessi, e fatica a comprendere le attenzioni e i comportamenti di una ragazzina con un nome e dei ragionamenti a tratti "da vecchia". Fumi da parte sua è desiderosa di avere anche un contatto umano con "Il Maestro", per il quale nutre rispetto e senso di riconoscenza. E' la storia di due mondi solitari che si incontrano e in maniera quasi naturale si fondono, facendosi scudo l'uno per l'altro nelle varie situazioni che si troveranno a vivere. Un mondo loro di cui fanno parte, che proteggono, e che finisce per coinvolgere un ampio ventaglio di personaggi secondari tutto sommato interessanti e con un loro spessore nella storia.
Tsubaki chou Lonely Planet va letto con l'accuratezza che merita, pagina dopo pagina. Ho letto molte storie nella mia ventennale esperienza di lettrice e dò un 10 perché è questo lo shoujo che attendevo di leggere da tempo.
Gli elementi distintivi a mio avviso sono:
- La grazia attribuita ai personaggi, con la delicatezza delle espressioni e con il movimento dei corpi. Come è stato già notato, le figure e i volti sembrano muoversi con naturalezza tra le pagine e attraversarle.
- La profondità dei dialoghi, la tenerezza dei pensieri e la scelta di come rappresentarti. Niente è dato al caso, i personaggi sembrano appropriarsi totalmente della scena. Non ho colto parentesi brusche, non mi hanno disturbato conclusioni affrettate: ogni scena è valorizzata, finalizzata e tocca il lettore nel profondo. E se non basta una lettura, la stessa scena la leggi più volte per non perdere nemmeno una sfumatura della magia creata dall'autrice in un perfetto connubio di disegni e dialoghi.
- La nobiltà attribuita ad una storia d'amore dal tema non facile, vista la differenza di età tra i due protagonisti. L'autrice ha identificato quel filo rosso esistente tra loro e lo ha tessuto in modo magistrale, rispettando le identità e i percorsi di entrambi i personaggi.
Fumi è orfana di mamma e ha sempre vissuto con il padre, brava persona ma non brillante nel gestire le economie della famiglia. Quando verrà fuori un debito importante, padre e figlia lasceranno la casa in cui vivono e le loro strade si divideranno temporaneamente: il padre viaggerà per lavoro per un lungo periodo, la figlia lavorerà come domestica e tuttofare a casa di uno scrittore. Entrambi saranno mossi dall'obiettivo di estinguere il prima possibile questo debito importante, che condiziona parte delle avventure in cui si addentrerà la nostra protagonista.
La convivenza tra Fumi e Akatsuki inizia con un clamoroso fraintendimento: entrambi i protagonisti pensavano di trovarsi di fronte qualcuno dall'età più matura. Ad accogliere Fumi troviamo un giovane uomo solo in una casa tradizionale trascurata e per niente pronto a trattare con una "ragazzina". Fumi d'altro canto si moltiplica in tre per dimostrare di conoscere la gestione domestica, assistere "Il maestro" e mantenere il suo impegno scolastico. Akatsuki all'inizio dimostra irritabilità per la presenza di un'altra persona in casa. E' focalizzato sul lavoro, dove non ama scendere a compromessi, e fatica a comprendere le attenzioni e i comportamenti di una ragazzina con un nome e dei ragionamenti a tratti "da vecchia". Fumi da parte sua è desiderosa di avere anche un contatto umano con "Il Maestro", per il quale nutre rispetto e senso di riconoscenza. E' la storia di due mondi solitari che si incontrano e in maniera quasi naturale si fondono, facendosi scudo l'uno per l'altro nelle varie situazioni che si troveranno a vivere. Un mondo loro di cui fanno parte, che proteggono, e che finisce per coinvolgere un ampio ventaglio di personaggi secondari tutto sommato interessanti e con un loro spessore nella storia.
Tsubaki chou Lonely Planet va letto con l'accuratezza che merita, pagina dopo pagina. Ho letto molte storie nella mia ventennale esperienza di lettrice e dò un 10 perché è questo lo shoujo che attendevo di leggere da tempo.
Gli elementi distintivi a mio avviso sono:
- La grazia attribuita ai personaggi, con la delicatezza delle espressioni e con il movimento dei corpi. Come è stato già notato, le figure e i volti sembrano muoversi con naturalezza tra le pagine e attraversarle.
- La profondità dei dialoghi, la tenerezza dei pensieri e la scelta di come rappresentarti. Niente è dato al caso, i personaggi sembrano appropriarsi totalmente della scena. Non ho colto parentesi brusche, non mi hanno disturbato conclusioni affrettate: ogni scena è valorizzata, finalizzata e tocca il lettore nel profondo. E se non basta una lettura, la stessa scena la leggi più volte per non perdere nemmeno una sfumatura della magia creata dall'autrice in un perfetto connubio di disegni e dialoghi.
- La nobiltà attribuita ad una storia d'amore dal tema non facile, vista la differenza di età tra i due protagonisti. L'autrice ha identificato quel filo rosso esistente tra loro e lo ha tessuto in modo magistrale, rispettando le identità e i percorsi di entrambi i personaggi.
Tsubachi-cho Lonely Planet è davvero uno shoujo che scalda il cuore. Si tratta della storia d'amore e di crescita interiore del giovane scrittore Akatsuki e della sua domestica Fumi, molto più giovane di lui.
Entrambi con un vissuto che li ha segnati in modo diverso, si ritrovano a vivere insieme e a relazionarsi, scoprendo piano piano non solo l'altro ma anche dei lati e limiti di loro stessi che non sapevano di avere.
Tanti shoujo parlano di differenza di età ma qui il tema non è esclusivamente questo, quanto proprio la crescita interiore, la comprensione dell'importanza di cominciare e di farlo nel modo giusto. Ogni piccolo gesto acquista in quest'ottica un significato decisamente amplificato e questo anche grazie alla bravura di Mika Yamamori, capace di dare un'espressività davvero intensa ai suoi personaggi.
Lo sguardo penetrante di Akatsuki perfora la carta e ti colpisce, così come le espressioni spontanee di Fumi raggiungono il lettore al cuore...
Certo, avrei preferito leggere un volumetto in più, il finale mi ha un po' spiazzato, perché mi aspettavo un intero volume sui protagonisti mentre, in realtà, chiude tutte le storie anche dei personaggi secondari. Ho dovuto rileggerlo per apprezzarlo appieno. E mi è piaciuto.
Tsubaki-cho è una storia di amore in senso globale infondo: amore di amanti, sì, ma anche di amore familiare, di amicizia profonda e sincera, di sentimenti intensi a volte lontani nel tempo e nello spazio ma che trovano qui il loro giusto spazio, è il senso di dire la loro casa...
Entrambi con un vissuto che li ha segnati in modo diverso, si ritrovano a vivere insieme e a relazionarsi, scoprendo piano piano non solo l'altro ma anche dei lati e limiti di loro stessi che non sapevano di avere.
Tanti shoujo parlano di differenza di età ma qui il tema non è esclusivamente questo, quanto proprio la crescita interiore, la comprensione dell'importanza di cominciare e di farlo nel modo giusto. Ogni piccolo gesto acquista in quest'ottica un significato decisamente amplificato e questo anche grazie alla bravura di Mika Yamamori, capace di dare un'espressività davvero intensa ai suoi personaggi.
Lo sguardo penetrante di Akatsuki perfora la carta e ti colpisce, così come le espressioni spontanee di Fumi raggiungono il lettore al cuore...
Certo, avrei preferito leggere un volumetto in più, il finale mi ha un po' spiazzato, perché mi aspettavo un intero volume sui protagonisti mentre, in realtà, chiude tutte le storie anche dei personaggi secondari. Ho dovuto rileggerlo per apprezzarlo appieno. E mi è piaciuto.
Tsubaki-cho è una storia di amore in senso globale infondo: amore di amanti, sì, ma anche di amore familiare, di amicizia profonda e sincera, di sentimenti intensi a volte lontani nel tempo e nello spazio ma che trovano qui il loro giusto spazio, è il senso di dire la loro casa...
Finalmente a fine opera posso affermarlo con certezza. Una bellissima storia! Inutile dire che la Yamamori è una garanzia.
Dal mio punto di vista la storia è davvero ben raccontata, il procedere può risultare un po' lento, se paragonato agli shoujo contemporanei della Star Comics, ma personalmente trovo che questo ritmo sia stato perfetto per farci conoscere davvero nel profondo Fumi e il maestro e per raccontare la dolce storia d'amore tra loro. I primi volumi rispecchiano molto i classici shoujo manga con tutti gli elementi classici del genere, ma più o meno dalla metà in poi la trama prende una piega più interessante: i personaggi secondari che inizialmente erano sono accennati vengono introdotti adeguatamente e la storia si sofferma molto anche su altre relazioni.
I disegni sono qualcosa di fantastico: chiari, puliti ed espressivi. I personaggi sono tutti ben riconoscibili e caratterizzati e cura negli ambienti e negli sfondi che sono disegnati davvero con attenzione.
Credo di aver inquadrato la Yamamori come una che non ama le scene di baci o scene "piccanti", eppure, nonostante la carenza di queste, Tsubaki-cho è una storia d'amore che mi ha catturato e travolto in pieno, trasmettendomi con la sua delicatezza i sentimenti dei protagonisti.
Una nota davvero positiva è stato l'ultimo volume, una delle conclusioni più delicate e romantiche mai lette.
Dal mio punto di vista la storia è davvero ben raccontata, il procedere può risultare un po' lento, se paragonato agli shoujo contemporanei della Star Comics, ma personalmente trovo che questo ritmo sia stato perfetto per farci conoscere davvero nel profondo Fumi e il maestro e per raccontare la dolce storia d'amore tra loro. I primi volumi rispecchiano molto i classici shoujo manga con tutti gli elementi classici del genere, ma più o meno dalla metà in poi la trama prende una piega più interessante: i personaggi secondari che inizialmente erano sono accennati vengono introdotti adeguatamente e la storia si sofferma molto anche su altre relazioni.
I disegni sono qualcosa di fantastico: chiari, puliti ed espressivi. I personaggi sono tutti ben riconoscibili e caratterizzati e cura negli ambienti e negli sfondi che sono disegnati davvero con attenzione.
Credo di aver inquadrato la Yamamori come una che non ama le scene di baci o scene "piccanti", eppure, nonostante la carenza di queste, Tsubaki-cho è una storia d'amore che mi ha catturato e travolto in pieno, trasmettendomi con la sua delicatezza i sentimenti dei protagonisti.
Una nota davvero positiva è stato l'ultimo volume, una delle conclusioni più delicate e romantiche mai lette.
Fumi è una studentessa delle superiori costretta a lasciare casa sua per i debiti del padre. Armata di buona volontá, la ragazza trova lavoro come donna delle pulizie presso uno scrittore molto giovane, alquanto strano e problematico, ma sotto i suoi modi bruschi si nasconde qualcosa di tenero (?)...
Come si intuisce "Tsubaki chou lonely planet" della Yamamori, autrice di "Una stella cadente in pieno giorno", pubblicato in Italia dalla Flashbook, parte da premesse semplici e poco impegnative.
Aspettatevi tutto quello che state pensando non appena avete letto la trama: i momenti alla "Bella e la Bestia", almeno per ora, non mancano. Ma forse è la semplicitá al tempo stesso ad essere il punto di forza del manga: l'autrice non si perde in inutili presentazioni o tribolazioni, sprecando i primi capitoli come spesso avviene in questo tipo di opere, andando invece dritta al punto come per dire "Le premesse giá le sapete, andiamo al dunque e vediamo di far succedere qualcosa che possa interessarvi".
Insomma, un soggetto all'insegna della semplicitá (com'era in "Una stella cadente in pieno giorno) e che peró funziona bene, infatti dopo aver letto un capitolo non potrete fare a meno di leggere il successivo.
Le basi per uno shoujo piacevole ci sono. Bisogna vedere cosa fará l'autrice con i suoi personaggi, se sará in grado di conferirgli un background degno di questo nome o se continuerá sulla strada della leggerezza senza troppi patemi e dubbi, che è quello a cui ci ha abituati.
I disegni come al solito sono il punto di forza del manga: diretti, puliti, semplici e d'impatto. La Yamanori ha fatto dei passi in avanti rispetto a "Una stella cadente in pieno giorno", che mostrava un tratto ancora in evoluzione nel corso dei suoi 12 volumi. Stavolta ha una sua concretezza e un' organicitá che lo rendono facile e scorrevole da leggere. Tavole dalle vignette ampie e rapide, come accadeva nelle sue opere precedenti, i capitoli si sviluppano molto velocemente.
Insomma, un giudizio positivo, con la speranza che non inizino a presentarsi tutti i soliti cliché da shoujo manga ma che l'autrice riesca a dare una sua connotazione a un soggetto semplice e troppo spesso abusato, perché dal punto di vista dei disegni e della narrazione è pressoché impeccabile. Spero che venga pubblicato anche in Italia.
Come si intuisce "Tsubaki chou lonely planet" della Yamamori, autrice di "Una stella cadente in pieno giorno", pubblicato in Italia dalla Flashbook, parte da premesse semplici e poco impegnative.
Aspettatevi tutto quello che state pensando non appena avete letto la trama: i momenti alla "Bella e la Bestia", almeno per ora, non mancano. Ma forse è la semplicitá al tempo stesso ad essere il punto di forza del manga: l'autrice non si perde in inutili presentazioni o tribolazioni, sprecando i primi capitoli come spesso avviene in questo tipo di opere, andando invece dritta al punto come per dire "Le premesse giá le sapete, andiamo al dunque e vediamo di far succedere qualcosa che possa interessarvi".
Insomma, un soggetto all'insegna della semplicitá (com'era in "Una stella cadente in pieno giorno) e che peró funziona bene, infatti dopo aver letto un capitolo non potrete fare a meno di leggere il successivo.
Le basi per uno shoujo piacevole ci sono. Bisogna vedere cosa fará l'autrice con i suoi personaggi, se sará in grado di conferirgli un background degno di questo nome o se continuerá sulla strada della leggerezza senza troppi patemi e dubbi, che è quello a cui ci ha abituati.
I disegni come al solito sono il punto di forza del manga: diretti, puliti, semplici e d'impatto. La Yamanori ha fatto dei passi in avanti rispetto a "Una stella cadente in pieno giorno", che mostrava un tratto ancora in evoluzione nel corso dei suoi 12 volumi. Stavolta ha una sua concretezza e un' organicitá che lo rendono facile e scorrevole da leggere. Tavole dalle vignette ampie e rapide, come accadeva nelle sue opere precedenti, i capitoli si sviluppano molto velocemente.
Insomma, un giudizio positivo, con la speranza che non inizino a presentarsi tutti i soliti cliché da shoujo manga ma che l'autrice riesca a dare una sua connotazione a un soggetto semplice e troppo spesso abusato, perché dal punto di vista dei disegni e della narrazione è pressoché impeccabile. Spero che venga pubblicato anche in Italia.