NeuN
NEUN.
Opera partita benissimo, ho iniziato a leggerla ricco di aspettative e curiosità. Vi anticipo che sono rimasto estremamente deluso.
Germania nazista 1940.
La storia tratta di tredici bambini appositamente creati aventi il DNA di Hitler, nella speranza di ottenere un degno successore di quest'ultimo. Ma verrà scelto solo uno di questi, gli altri devono essere sterminati e con loro tutte le persone con cui hanno avuto a che fare.
Qui seguiremo la fuga di Neun (il nono dei bambini creati) ed il suo protettore Teo Baker braccati dai nazisti.
Ben presto scopriremo che Neun non è per nulla un bambino comune.
Le tematiche che verrano trattate saranno deludenti. Avendo a disposizione uno scenario storico così bellicoso come la seconda guerra mondiale, in cui drammi e tragedie erano all'ordine del giorno, in cui si e' assistito davvero al massimo della bassezza umana (fino ad ora), mi sarei aspettato qualcosa in più. Preciso che sono presenti scene crudeli ed il clima è spesso molto cupo, ma senza riuscire mai a far trasalire il lettore. Tematiche come la sofferenza delle persone, psicologia dei nazisti, ed il dolore della guerra verranno appena sfiorati (e mi sembra anche il minimo calcolando che il manga si presenta come uno storico).
I personaggi saranno divisi in due categorie: quelli che ci si aspetterebbe da tale periodo, e i totalmente improbabili. La prima fra tutti nell'ultima categoria accennata, la donna giapponese armata di katana che dovrebbe passare inosservata con i nostri protagonisti nella Germania nazista!
Secondo il mio punto di vista, i personaggi secondari sono trattati meglio dei protagonisti. Probabilmente i personaggi migliori e piu' interessanti saranno Teo Baker ed il DR. U.
I disegni sono gradevoli riuscendo a trasmetterci bene l'atmosfera cupa e violenta dell'ambientazione. Personalmente i disegni mi sono piaciuti tanto, specialmente le scene d'azione che sono ben fatte e chiare, anche se a volte lo stile di disegno, mi sembra un po' troppo abbozzato. Cio' nonostante, essendo spesso carichi di nero e leggermente deformi, impattano benissimo con lo stile del manga.
Purtroppo la storia ha tanti difetti:
Il finale semplicemente non esiste, forse per lasciarsi aperti ad un seguito, chissa'.
Gli appassionati di storia resteranno semplicemente delusi, in quanto la seconda metà sarà quasi unicamente incentrata sul paranormale.
Molti dei personaggi o dei movimenti che verranno mostrati semplicemente non daranno fondo a nulla, abbiamo personaggi anche di un certo rilievo che semplicemente non sapremo che fine faranno e perche' il creatore della storia ce li abbia voluti mostrare.
Insomma, purtoppo "Neun" non riesce a soddisfare le mie aspettative, tendendo a deviare tanto dal contesto storico e cercando di raccontarci una storia che sembra non sapere neanche il creatore dove andare a parare. Davvero un peccato.
Opera partita benissimo, ho iniziato a leggerla ricco di aspettative e curiosità. Vi anticipo che sono rimasto estremamente deluso.
Germania nazista 1940.
La storia tratta di tredici bambini appositamente creati aventi il DNA di Hitler, nella speranza di ottenere un degno successore di quest'ultimo. Ma verrà scelto solo uno di questi, gli altri devono essere sterminati e con loro tutte le persone con cui hanno avuto a che fare.
Qui seguiremo la fuga di Neun (il nono dei bambini creati) ed il suo protettore Teo Baker braccati dai nazisti.
Ben presto scopriremo che Neun non è per nulla un bambino comune.
Le tematiche che verrano trattate saranno deludenti. Avendo a disposizione uno scenario storico così bellicoso come la seconda guerra mondiale, in cui drammi e tragedie erano all'ordine del giorno, in cui si e' assistito davvero al massimo della bassezza umana (fino ad ora), mi sarei aspettato qualcosa in più. Preciso che sono presenti scene crudeli ed il clima è spesso molto cupo, ma senza riuscire mai a far trasalire il lettore. Tematiche come la sofferenza delle persone, psicologia dei nazisti, ed il dolore della guerra verranno appena sfiorati (e mi sembra anche il minimo calcolando che il manga si presenta come uno storico).
I personaggi saranno divisi in due categorie: quelli che ci si aspetterebbe da tale periodo, e i totalmente improbabili. La prima fra tutti nell'ultima categoria accennata, la donna giapponese armata di katana che dovrebbe passare inosservata con i nostri protagonisti nella Germania nazista!
Secondo il mio punto di vista, i personaggi secondari sono trattati meglio dei protagonisti. Probabilmente i personaggi migliori e piu' interessanti saranno Teo Baker ed il DR. U.
I disegni sono gradevoli riuscendo a trasmetterci bene l'atmosfera cupa e violenta dell'ambientazione. Personalmente i disegni mi sono piaciuti tanto, specialmente le scene d'azione che sono ben fatte e chiare, anche se a volte lo stile di disegno, mi sembra un po' troppo abbozzato. Cio' nonostante, essendo spesso carichi di nero e leggermente deformi, impattano benissimo con lo stile del manga.
Purtroppo la storia ha tanti difetti:
Il finale semplicemente non esiste, forse per lasciarsi aperti ad un seguito, chissa'.
Gli appassionati di storia resteranno semplicemente delusi, in quanto la seconda metà sarà quasi unicamente incentrata sul paranormale.
Molti dei personaggi o dei movimenti che verranno mostrati semplicemente non daranno fondo a nulla, abbiamo personaggi anche di un certo rilievo che semplicemente non sapremo che fine faranno e perche' il creatore della storia ce li abbia voluti mostrare.
Insomma, purtoppo "Neun" non riesce a soddisfare le mie aspettative, tendendo a deviare tanto dal contesto storico e cercando di raccontarci una storia che sembra non sapere neanche il creatore dove andare a parare. Davvero un peccato.
Tsutomu Takahashi è un mangaka molto conosciuto ma che io non ho apprezzato finora più di tanto, dai tempi in cui droppai Jirashin, ora purtroppo è lui che si vendica di me interrompendo questa serie.
E lasciamo perdere le promesse che ci sarà una “seconda stagione”…
Sono mesi che nulla si muove.
Perciò ho deciso di recensire quello che ho letto finora di questo NeuN, che come dicevo sembra concluso (interrotto) al settimo volume o 6.5 che dir si voglia.
In un vecchio film trasmesso su Italia 7 si raccontava di un esperimento per rinascere il Fuhrer ai giorni nostri (erano gli anni ottanta), qui l’idea è il Fuhrer tenti di far nascere nel 1940 un super leader partendo dai suoi geni combinati con quelli di una super donna di cui il manga per ora non svela l’identità. Dagli ovuli fecondati nascono tredici bambini: ma i nazisti decidono che Sechs è il bambino perfetto e dunque che i suoi fratelli invece di poterlo aiutare siano destinati al massacro, insieme ai loro famigliari ed ai piccoli villaggi in cui erano vissuti finora.
Inizia un racconto pieno di violenza, tra l’indifferenza della gente, la fedeltà di alcuni e il tradimento di altri con centro della storia il piccolo Neun, all’inizio ingenuo e generoso bambino, ma vedremo sul finale che anche lui è contaminato dal sangue di Hitler ed ha un complesso di Edipo (almeno nei confronti del padre) mica da ridere.
Ciò che inizialmente era fantastoria diventa fantascienza, con però una trama interessante e bei disegni.
Per cui se non siete fissati con racconti storici verosimili prendetelo anche se interrotto, purtroppo non si può dire che il finale sia aperto: il finale non c’é la storia sembra dover avere ancora dei capitoli per concludersi che però non arrivano, nonostante ciò mi sento di aver letto una storia da otto.
E lasciamo perdere le promesse che ci sarà una “seconda stagione”…
Sono mesi che nulla si muove.
Perciò ho deciso di recensire quello che ho letto finora di questo NeuN, che come dicevo sembra concluso (interrotto) al settimo volume o 6.5 che dir si voglia.
In un vecchio film trasmesso su Italia 7 si raccontava di un esperimento per rinascere il Fuhrer ai giorni nostri (erano gli anni ottanta), qui l’idea è il Fuhrer tenti di far nascere nel 1940 un super leader partendo dai suoi geni combinati con quelli di una super donna di cui il manga per ora non svela l’identità. Dagli ovuli fecondati nascono tredici bambini: ma i nazisti decidono che Sechs è il bambino perfetto e dunque che i suoi fratelli invece di poterlo aiutare siano destinati al massacro, insieme ai loro famigliari ed ai piccoli villaggi in cui erano vissuti finora.
Inizia un racconto pieno di violenza, tra l’indifferenza della gente, la fedeltà di alcuni e il tradimento di altri con centro della storia il piccolo Neun, all’inizio ingenuo e generoso bambino, ma vedremo sul finale che anche lui è contaminato dal sangue di Hitler ed ha un complesso di Edipo (almeno nei confronti del padre) mica da ridere.
Ciò che inizialmente era fantastoria diventa fantascienza, con però una trama interessante e bei disegni.
Per cui se non siete fissati con racconti storici verosimili prendetelo anche se interrotto, purtroppo non si può dire che il finale sia aperto: il finale non c’é la storia sembra dover avere ancora dei capitoli per concludersi che però non arrivano, nonostante ciò mi sento di aver letto una storia da otto.
«Neun» è un manga, scritto e disegnato da Tsutomu Takahashi, freddo e crudele che si lascia condizionare, verso il finale, troppo dal soprannaturale.
“E’ possibile che questi ragazzi rappresentano un pericolo anche se non sappiamo ancora di che tipo.”
1940, Germania. Un ordine viene impartito, un ordine spaventoso nella sua realizzazione come tanto freddo nell’esecuzione: uccidere dei bambini non voluti e chiunque abbia avuto a che fare con loro. Ma questi bambini chi sono? Perché è così importante che vengano uccisi?
Nel film del 1978 “I ragazzi venuti dal Brasile” Hitler venne clonato, nel progetto Lebensborn, fallimentare nella sua attuazione, si intendeva crescere una stirpe ariana attraverso il naturale concepimento di elementi selezionati. L’idea dietro a Neun è che il Führer abbia avuto 13 figli attraverso fecondazione artificiale.
I figli ereditano il 50% de patrimonio genetico del padre il restante della madre, per questo in tale caso risulta importantissimo la scelta, ma su chi è ricaduta tale scelta? Per quanto avvolto nell’ombra sembri si tratti di una persona eccezionale rendendo quei bambini speciali e pericolosi. Se i 13 sono un esperimento, se l’intento era quello di trovare una specie di erede che superasse il padre una volta trovato gli altri bambini cosa sarebbero diventati? Superflui. Eppure c'è chi fugge come c'è chi insegue.
“In noi scorre il sangue de diavolo. In quel momento mi sono reso conto del vero significato di quelle parole.”
Carisma: una figura dotata di fascino, capace di attrarre le persone intorno a sé, riconosciuta dagli altri in qualità naturale di leader, quell’autorità carismatica espressione che Max Weber ipotizzò e analizzò nel 1922 (in Wirtschaft und Gesellschaft) ma una figura carismatica può essere anche un semplice bambino, capace di una forte empatia con il prossimo. Talmente forte da diventare una sorta di sincronizzazione con l’altra persona, io che divento te e tu che diventi me, portata all’eccesso in maniera anche soprannaturale. Il che è un peccato in quanto i personaggi si potevano accostare al celebre Johan di Monster dell’autore Naoki Urusawa.
La storia alterna dei momenti davvero ottimi, che siano frenetici o introspettivi ad altri angoscianti, soprattutto verso quel finale che sembra disperato. Un finale che continua, visto che nell’ultima tavola dell’ultima pagina si legge “Fine della prima stagione” quasi a voler essere una serie televisiva in quella che a questo punto potrebbe non essere come si credeva la resa dei conti. Tante le ipotesi possibili ma un allungamento dei fatti non sarebbe piacevole in nessuno dei casi. In ultimo consideriamo che al momento non ci si è mai allontanati dal corso storico degli eventi, difficile continuare su questa strada al punto in cui si era arrivato.
“I bambini sono l’avvenire. Chi priva il mondo del proprio futuro non merita di vivere.”
Un crescendo di sensazioni sempre più forti con l’inserimento di personaggi indovinati come Karl Bauman o la simpatica Naomi Reisinger. In questa storia non sembrano esserci dei puri di cuore, coloro che vengono facilmente etichettati come buoni mancano in questa opera in compenso si abbonda di personaggi malvagi come Ulrich Neustädter, scritto e realizzato in maniera tanto precisa da far venire la voglia di verificare la loro esistenza. Si nota la presenza di interessanti retroscena, passati struggenti come quello che vede protagonista Theo Becker. In quei tempi le cose più orribili che ci vengono in mente poetavano facilmente essere realtà.
I disegni raccontano. Una delle doti che si riconosce l’autore (fra le sue opere Jiraishin e Alive) è quella di riuscire a far parlare una tavola priva di dialogo. Visi in preda al terrore o alla rabbia, tanto espressivi da diventare qualcosa di diverso, di astratto. Solitamente il tratto è pulito capace di realizzare tavole molto suggestive, reali. La forza di alcune scene fanno male anche agli adulti per questo si sconsiglia la lettura a un pubblico facilmente impressionabile.
In definitiva per quanto al momento monca di un vero finale la si raccomanda a chi piace una storia molto forte, ricca di pathos e avvincente per quanto dolorosa.
“E’ possibile che questi ragazzi rappresentano un pericolo anche se non sappiamo ancora di che tipo.”
1940, Germania. Un ordine viene impartito, un ordine spaventoso nella sua realizzazione come tanto freddo nell’esecuzione: uccidere dei bambini non voluti e chiunque abbia avuto a che fare con loro. Ma questi bambini chi sono? Perché è così importante che vengano uccisi?
Nel film del 1978 “I ragazzi venuti dal Brasile” Hitler venne clonato, nel progetto Lebensborn, fallimentare nella sua attuazione, si intendeva crescere una stirpe ariana attraverso il naturale concepimento di elementi selezionati. L’idea dietro a Neun è che il Führer abbia avuto 13 figli attraverso fecondazione artificiale.
I figli ereditano il 50% de patrimonio genetico del padre il restante della madre, per questo in tale caso risulta importantissimo la scelta, ma su chi è ricaduta tale scelta? Per quanto avvolto nell’ombra sembri si tratti di una persona eccezionale rendendo quei bambini speciali e pericolosi. Se i 13 sono un esperimento, se l’intento era quello di trovare una specie di erede che superasse il padre una volta trovato gli altri bambini cosa sarebbero diventati? Superflui. Eppure c'è chi fugge come c'è chi insegue.
“In noi scorre il sangue de diavolo. In quel momento mi sono reso conto del vero significato di quelle parole.”
Carisma: una figura dotata di fascino, capace di attrarre le persone intorno a sé, riconosciuta dagli altri in qualità naturale di leader, quell’autorità carismatica espressione che Max Weber ipotizzò e analizzò nel 1922 (in Wirtschaft und Gesellschaft) ma una figura carismatica può essere anche un semplice bambino, capace di una forte empatia con il prossimo. Talmente forte da diventare una sorta di sincronizzazione con l’altra persona, io che divento te e tu che diventi me, portata all’eccesso in maniera anche soprannaturale. Il che è un peccato in quanto i personaggi si potevano accostare al celebre Johan di Monster dell’autore Naoki Urusawa.
La storia alterna dei momenti davvero ottimi, che siano frenetici o introspettivi ad altri angoscianti, soprattutto verso quel finale che sembra disperato. Un finale che continua, visto che nell’ultima tavola dell’ultima pagina si legge “Fine della prima stagione” quasi a voler essere una serie televisiva in quella che a questo punto potrebbe non essere come si credeva la resa dei conti. Tante le ipotesi possibili ma un allungamento dei fatti non sarebbe piacevole in nessuno dei casi. In ultimo consideriamo che al momento non ci si è mai allontanati dal corso storico degli eventi, difficile continuare su questa strada al punto in cui si era arrivato.
“I bambini sono l’avvenire. Chi priva il mondo del proprio futuro non merita di vivere.”
Un crescendo di sensazioni sempre più forti con l’inserimento di personaggi indovinati come Karl Bauman o la simpatica Naomi Reisinger. In questa storia non sembrano esserci dei puri di cuore, coloro che vengono facilmente etichettati come buoni mancano in questa opera in compenso si abbonda di personaggi malvagi come Ulrich Neustädter, scritto e realizzato in maniera tanto precisa da far venire la voglia di verificare la loro esistenza. Si nota la presenza di interessanti retroscena, passati struggenti come quello che vede protagonista Theo Becker. In quei tempi le cose più orribili che ci vengono in mente poetavano facilmente essere realtà.
I disegni raccontano. Una delle doti che si riconosce l’autore (fra le sue opere Jiraishin e Alive) è quella di riuscire a far parlare una tavola priva di dialogo. Visi in preda al terrore o alla rabbia, tanto espressivi da diventare qualcosa di diverso, di astratto. Solitamente il tratto è pulito capace di realizzare tavole molto suggestive, reali. La forza di alcune scene fanno male anche agli adulti per questo si sconsiglia la lettura a un pubblico facilmente impressionabile.
In definitiva per quanto al momento monca di un vero finale la si raccomanda a chi piace una storia molto forte, ricca di pathos e avvincente per quanto dolorosa.
Tsutomu Takahashi si cimenta con quest'opera e con un periodo storico spinoso come il nazismo e grazie ai suoi disegni è in grado di evocare efficacemente nel lettore la tensione, la paura e l'orrore tipici di quel periodo buio.
Al momento la J-pop ha portato in italia solo una parte dell'opera in quanto serie in corso, pubblicando tutto ciò che finora l'autore ha edito in patria, perciò il mio giudizio si basa su un opera per ora non compiuta ma ricca di aspettative.
Per i lettori che cercano un manga storico fedele agli eventi reali rimarrà deluso perchè l'autore, sebbene basi tutta la storia su un epoca e personaggi realmente esistiti, ha introdotto elementi fantascientifici importanti che diventeranno via via il fulcro della trama.
I personaggi principali sono pochi e ben caratterizzati.
Franz Neun è inizialmente un bimbo gentile, tranquillo e caritatevole che vede la sua vita sconvolta nel momento in cui, durante il nazismo, scopre che è uno dei 13 bambini creati artificialmente dai nazisti con il DNA di Hitler.
Quest'ultimo infatti, non avendo figli, donò agli esperimenti e alla scienza il suo corredo genetico per creare degli eredi e la donna prescelta per portare avanti questa stirpe appartiene ad una "razza eletta" superiore perfino a quella di Hitler, in quanto dotata di poteri paranormali.
Una volta però appurato che solo uno di questi bambini è il risultato ideale, per la precisione il numero 6 Sechs, si decise di eliminare tutti gli altri in quanto solo un bimbo perfetto può bastare per la successione al grande Fuhrer.
Neun inizialmente braccato dai nazisti, scappa insieme a Theo becker, il suo Wand la sua fedele guardia del corpo affidata ad ogni bambino col DNA del Fuhrer.
Presto i nostri protagonisti si troveranno di fronte a numerosi eventi, conosceranno alleati e traditori.
L'autore mantiene un ritmo dinamico nella trama, senza momenti morti, molti misteri vengono gradualmente a galla creando continua suspense, gli obbiettivi e i principali personaggi non sono mai statici ma in continua evoluzione, senza mai annoiare il lettore.
La cosa interessante per me è la parte riflessiva che induce il lettore a domandarsi quale può essere il senso della vita se ci si trova in un periodo come quello abituati a vedere così tante atrocità e a volte ad essere costretti a farne parte, il significato stesso di vita o morte.
I disegni sono curati , sebbene mi abbia fatto storcere un pò il naso la ripetitività di alcune espressioni sui volti dei protagonisti, e il tratto di Tsutomu Takahashi è volutamente sporco che ben si sposa con lo stile narrativo drammatico.
Le copertine nella loro semplicità non lasciano indifferenti, con lo sfondo rosso sangue e la svastica in vista e i protagonisti in primo piano.
La J-Pop ha fatto un'ottima edizione di qualità , come sempre, per ora è disponibile la Prima stagione composta da 6 volumi + il volume 6.5 che racchiude i capitoli finali e una raccolta di illustrazioni a colori + un box da collezione.
Sebbene non sia amante dei manga storici questa lettura è stata scorrevole, dinamica, ma che trasmette comunque un senso di inquietudine per il periodo trattato.
Consiglio la lettura a chiunque, perchè abbraccia diversi generi, dallo storico, al fantasy, al mistery.
Al momento la J-pop ha portato in italia solo una parte dell'opera in quanto serie in corso, pubblicando tutto ciò che finora l'autore ha edito in patria, perciò il mio giudizio si basa su un opera per ora non compiuta ma ricca di aspettative.
Per i lettori che cercano un manga storico fedele agli eventi reali rimarrà deluso perchè l'autore, sebbene basi tutta la storia su un epoca e personaggi realmente esistiti, ha introdotto elementi fantascientifici importanti che diventeranno via via il fulcro della trama.
I personaggi principali sono pochi e ben caratterizzati.
Franz Neun è inizialmente un bimbo gentile, tranquillo e caritatevole che vede la sua vita sconvolta nel momento in cui, durante il nazismo, scopre che è uno dei 13 bambini creati artificialmente dai nazisti con il DNA di Hitler.
Quest'ultimo infatti, non avendo figli, donò agli esperimenti e alla scienza il suo corredo genetico per creare degli eredi e la donna prescelta per portare avanti questa stirpe appartiene ad una "razza eletta" superiore perfino a quella di Hitler, in quanto dotata di poteri paranormali.
Una volta però appurato che solo uno di questi bambini è il risultato ideale, per la precisione il numero 6 Sechs, si decise di eliminare tutti gli altri in quanto solo un bimbo perfetto può bastare per la successione al grande Fuhrer.
Neun inizialmente braccato dai nazisti, scappa insieme a Theo becker, il suo Wand la sua fedele guardia del corpo affidata ad ogni bambino col DNA del Fuhrer.
Presto i nostri protagonisti si troveranno di fronte a numerosi eventi, conosceranno alleati e traditori.
L'autore mantiene un ritmo dinamico nella trama, senza momenti morti, molti misteri vengono gradualmente a galla creando continua suspense, gli obbiettivi e i principali personaggi non sono mai statici ma in continua evoluzione, senza mai annoiare il lettore.
La cosa interessante per me è la parte riflessiva che induce il lettore a domandarsi quale può essere il senso della vita se ci si trova in un periodo come quello abituati a vedere così tante atrocità e a volte ad essere costretti a farne parte, il significato stesso di vita o morte.
I disegni sono curati , sebbene mi abbia fatto storcere un pò il naso la ripetitività di alcune espressioni sui volti dei protagonisti, e il tratto di Tsutomu Takahashi è volutamente sporco che ben si sposa con lo stile narrativo drammatico.
Le copertine nella loro semplicità non lasciano indifferenti, con lo sfondo rosso sangue e la svastica in vista e i protagonisti in primo piano.
La J-Pop ha fatto un'ottima edizione di qualità , come sempre, per ora è disponibile la Prima stagione composta da 6 volumi + il volume 6.5 che racchiude i capitoli finali e una raccolta di illustrazioni a colori + un box da collezione.
Sebbene non sia amante dei manga storici questa lettura è stata scorrevole, dinamica, ma che trasmette comunque un senso di inquietudine per il periodo trattato.
Consiglio la lettura a chiunque, perchè abbraccia diversi generi, dallo storico, al fantasy, al mistery.
Questo è IL manga. Senza fare spoiler (almeno ci provo) la storia parla di 11 ragazzi che sono stati creati col DNA di Hitler e questi, per un motivo ancora sconosciuto, devono essere uccisi. Ognuno di questi bambini ha una guardia del corpo, un Wand, che li proteggerà ad ogni costo. Neun, il protagonista, dovrà scappare dai nazisti che gli danno la caccia.
Già dalle prime battute, il manga è molto veloce e riflessivo; nelle prime tavole non ci sono molti dialoghi ma i disegni fanno l'80% della storia. Sembra assurdo ma i disegni riescono a trasmettere al lettore l'angoscia e la paura dei vari personaggi, facendo immaginare ciò che potrebbe succedere successivamente. Parlando poi sempre dei disegni, io li trovo stupendi; se inizialmente storcevo un po' il naso poiché non super dettagliati come Dr. Stone ad esempio, più avanti ho saputo apprezzarli poichè il tratto usato dall'autore è perfetto per trasmettere i vari stati d'animo dei personaggi. Voglio dare anche un voto alto per le copertine, che seppur semplici, quel colore rosso sangue con una svastica che si vede lontano 1km attira l'attenzione sulla libreria...il resto lo fa la storia. La cosa che rende più appetibile questo manga è la durata, solo 6 numeri (anche se leggendo su questo sito, non si sa se il finale farà parte del sesto volume), perciò a mio avviso una storia bella, completa, senza "allungare il brodo" inutilmente creando i fastidiosi buchi di trama.
Perciò consiglio a tutti di leggerlo e di perdere qualche secondo in più sui disegni che meritano, essendo parte integrante della storia.
Già dalle prime battute, il manga è molto veloce e riflessivo; nelle prime tavole non ci sono molti dialoghi ma i disegni fanno l'80% della storia. Sembra assurdo ma i disegni riescono a trasmettere al lettore l'angoscia e la paura dei vari personaggi, facendo immaginare ciò che potrebbe succedere successivamente. Parlando poi sempre dei disegni, io li trovo stupendi; se inizialmente storcevo un po' il naso poiché non super dettagliati come Dr. Stone ad esempio, più avanti ho saputo apprezzarli poichè il tratto usato dall'autore è perfetto per trasmettere i vari stati d'animo dei personaggi. Voglio dare anche un voto alto per le copertine, che seppur semplici, quel colore rosso sangue con una svastica che si vede lontano 1km attira l'attenzione sulla libreria...il resto lo fa la storia. La cosa che rende più appetibile questo manga è la durata, solo 6 numeri (anche se leggendo su questo sito, non si sa se il finale farà parte del sesto volume), perciò a mio avviso una storia bella, completa, senza "allungare il brodo" inutilmente creando i fastidiosi buchi di trama.
Perciò consiglio a tutti di leggerlo e di perdere qualche secondo in più sui disegni che meritano, essendo parte integrante della storia.
Carico di aspettative ho preso immediatamente il primo volume. Mi ha deluso su tutta la linea! Ho provato a dargli una seconda possibilità con il secondo volume ma ho dovuto arrendermi all’evidenza che questo titolo non mi piace per nulla.
La trama mi sembrava molto affascinante e sicuramente offre spunti interessanti se ben approfonditi. Oltre ai mille clichè di cui è pervaso, manca totalmente l’atmosfera carica di paura e angoscia di quel momento storico. Non percepisco l’orrore, se non nelle soluzioni narrative. Non basta qualche sparatoria o qualche scena truculenta buttata a caso per restituire al lettore il clima del periodo. Il tutto si svolge in modo approssimativo e rapido senza che la storia abbia il giusto respiro. I personaggi principali hanno una sola espressione che sfoggiano ad ogni pagina. Poi non so, la donna giapponese in katana non mi ha convinto… strideva tantissimo nel contesto. Insomma per me una boiata questo titolo. Una delle cose peggiori mai lette.
I disegni sono anche belli… non tutti… si passa dal realismo alle tipiche facce da shonen anni 90. Anche in questo non ho trovato armonia.
Trovo che l’arco storico della seconda guerra mondiale sia uno dei temi più complessi da trattare, e per farlo ci vuole coraggio, ma anche preparazione, non solo nozionismo e inventiva.
La trama mi sembrava molto affascinante e sicuramente offre spunti interessanti se ben approfonditi. Oltre ai mille clichè di cui è pervaso, manca totalmente l’atmosfera carica di paura e angoscia di quel momento storico. Non percepisco l’orrore, se non nelle soluzioni narrative. Non basta qualche sparatoria o qualche scena truculenta buttata a caso per restituire al lettore il clima del periodo. Il tutto si svolge in modo approssimativo e rapido senza che la storia abbia il giusto respiro. I personaggi principali hanno una sola espressione che sfoggiano ad ogni pagina. Poi non so, la donna giapponese in katana non mi ha convinto… strideva tantissimo nel contesto. Insomma per me una boiata questo titolo. Una delle cose peggiori mai lette.
I disegni sono anche belli… non tutti… si passa dal realismo alle tipiche facce da shonen anni 90. Anche in questo non ho trovato armonia.
Trovo che l’arco storico della seconda guerra mondiale sia uno dei temi più complessi da trattare, e per farlo ci vuole coraggio, ma anche preparazione, non solo nozionismo e inventiva.
Opera superba, ambientata nella dispotica Germania degli anni quaranta, capeggiata da Hitler.
La storia si basa sull'esperimento che comprende la nascita dei bambini "perfetti" grazie al DNA di Hitler, ma non tutto va per il meglio e le "cavie", insieme alle proprie guardie del corpo sono costrette a scappare dalle SS che le inseguono per ucciderle.
Così inizia l'avventura incentrata sul protagonista di nome Neun, ovvero la nona cavia, e il suo protettore Teo Becker.
I disegni sono qualcosa di fenomenale, presentano dei tratti molto particolari e caratteristici dell'autore.
La storia ha un'impronta nuda e cruda, con delle scene a dir poco sconvolgenti e dei misteri sempre più intriganti.
Il protagonista presenta inizialmente poco spirito, ma successivamente una forte personalità che induce il lettore a seguire sempre con più attenzione la storia e a capire le sue intenzioni a tratti incomprensibili.
È un'opera da divorare, la consiglio tantissimo.
Non la consiglio però ad un pubblico di giovani per via delle scene molto crude.
La storia si basa sull'esperimento che comprende la nascita dei bambini "perfetti" grazie al DNA di Hitler, ma non tutto va per il meglio e le "cavie", insieme alle proprie guardie del corpo sono costrette a scappare dalle SS che le inseguono per ucciderle.
Così inizia l'avventura incentrata sul protagonista di nome Neun, ovvero la nona cavia, e il suo protettore Teo Becker.
I disegni sono qualcosa di fenomenale, presentano dei tratti molto particolari e caratteristici dell'autore.
La storia ha un'impronta nuda e cruda, con delle scene a dir poco sconvolgenti e dei misteri sempre più intriganti.
Il protagonista presenta inizialmente poco spirito, ma successivamente una forte personalità che induce il lettore a seguire sempre con più attenzione la storia e a capire le sue intenzioni a tratti incomprensibili.
È un'opera da divorare, la consiglio tantissimo.
Non la consiglio però ad un pubblico di giovani per via delle scene molto crude.