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Felpato12

Volumi letti: 3/3 --- Voto 8
A ormai sette anni di distanza dall’ultima ristampa, torna nelle fumetterie il manga di “Cowboy Bebop”, ispirato alla celebre serie animata di Shin'ichirō Watanabe, che sul finire degli anni ’90 decise di scrivere una delle pagine più importanti della storia dell’animazione giapponese. Composto di soli tre volumi, il manga si pone l’ostico obiettivo di far rivivere, almeno in parte, le vicende di Spike e della ciurma del Bebop.

In un futuro imprecisato, non troppo lontano dal nostro, dove la Terra non è più abitabile e l'essere umano ha cominciato a colonizzare altri pianeti, si sono resi possibili i viaggi tra i corpi celesti grazie allo spazio a differenza di fase. Nonostante il notevole progresso fatto dall'umanità, però, continuano ad esistere organizzazioni mafiose e criminali, che la polizia cerca di tenere a bada anche grazie al lavoro dei cacciatori di taglie, uomini e donne pronti a tutto pur di ottenere la propria ricompensa, come la ciurma del Bebop, composta da membri eccentrici e carismatici: l’ex affiliato dei Red Dragon Spike Spiegel, l’ex investigatore dell’ISSP Jet Black, la truffatrice Faye Valentine, la geniale hacker Radical Edward e ultimo, questa volta per importanza, il Welsh Corgi, dotato di un’intelligenza quasi umana, Ein.

Ambientato prima del finale dell’anime, il manga racconta, in perfetto stile Bebop, alcune storie inedite, che vedono coinvolti i nostri Space Cowboy preferiti. Storie nuove, come quella della cantante vagabonda alla ricerca del padre o quella della truffatrice, vecchia conoscenza di Faye, che si rifà viva dopo tanto tempo. Storie rivisitate, come Black Diamond, che riprende molto da vicino la puntata della serie, Black Dog Serenade. Storie e pagine permeate, almeno in parte, di quella che è la vera essenza dell’anime, di cui, però, mancano le sue componenti fondamentali: la strepitosa regia di Watanabe e le indimenticabili musiche, di stampo blues e jazz, che rappresentano il grande Leitmotiv della serie.

Leggendo le pagine del manga e ricordando la serie animata, dunque, mi sono reso conto che replicare, in forma cartacea, un capolavoro di tale fattura era praticamente impossibile. Allo stesso tempo, però, la possibilità, più unica che rara, di rivedere in azione per un’ultima volta la ciurma al completo, mi ha reso felice, perché personalmente ho amato con tutto me stesso quei quattro figli di una buona donna, abituati a vivere alla giornata e senza certezze sul futuro. E sono dell'avviso che, davanti alla vera felicità, non ci sono trame confusionarie o disegni in alcuni momenti rivedibili che tengano. La Bebop è e resterà per sempre la Bebop. La Bebop è, e resterà per sempre, casa.

See you Space Cowboy…


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imedith

Volumi letti: 3/3 --- Voto 7
Questi brevi episodi sono concepiti come ulteriori storie da aggiungersi alla parte centrale della serie animata, quando l'equipaggio della nave spaziale è già al completo e la trama sulle storie dei singoli protagonisti non ha raggiunto ancora il suo climax. Personalmente ho trovato molto carini questi tre numeri, con uno stile di disegno che inizialmente sembra cozzare con quello della serie animata, ma poi diventa piacevole e curato nel proseguire della lettura, un po' perché l'occhio si abitua al cambiamento, un po' perché l'autore evidentemente sembra diventare più sicuro nel caratterizzare i personaggi.
Sinceramente non credo che avrei potuto apprezzare il manga senza aver visto prima l'anime. Sono talmente abituata a quella serie che la familiarità con i protagonisti è ormai totale, e dubito che chi non ha mai visto il cartone potrebbe apprezzare il fumetto.

Per me è stato piacevolissimo immergermi ancora una volta nelle fantastiche avventure dei cowboy spaziali: è un po' come riprendere e approfondire le vicende di personaggi che si pensava non avessero nient'altro da offrire, che magari si erano lasciati a malincuore con l'ultimo episodio, dunque agli appassionati o anche più semplicemente a chi ha apprezzato la serie animata, ritrovarli su un manga non può che far piacere.

Tuttavia il fumetto su certe scene d'azione e sulla trama di alcune delle storie sembra perdersi un po', e diventa confusionario. A tratti non si capisce bene cosa succeda, se non rileggendo più volte le stesse battute. Anche un paio di episodi risultano un po' banalotti, ma la lettura scorre lo stesso, forse grazie alla comicità di alcuni momenti che, proprio come nella serie animata, si alternano con successo a situazioni più introspettive o serie. Ad ogni modo trovo bello il fatto che parti di vita dei protagonisti in questi tre volumi vengano un po' approfonditi, anche se sono elementi a sé stanti, che non possono ovviamente influire sul corso della trama dell'anime. È come se ci fosse data la possibilità di scoprire meglio il passato di persone che "conosciamo".

Proprio per questo, però, se non ci fosse stato alcun legame con qualcosa di già visto e apprezzato, dubito che questo fumetto si sarebbe meritato un voto alto, soprattutto ovviamente per l'inconcludenza della trama, visto che si tratta di episodi fini a se stessi, iscritti in un disegno più ampio (quello dell'anime) che non emerge in nessun modo.

Conclusioni: i tre volumi non ripercorrono le vicende dell'anime, ma sono pensati come episodi indipendenti con gli stessi personaggi e ambientazione. Vi permettono di scoprire qualcosa in più sui protagonisti e vivere qualche altra avventura in loro compagnia. Io vi consiglio di leggerlo, quindi, solo se già conoscete l'anime e vi va di passare un altro po' di tempo in compagnia dei vostri amici cowboy. Al contrario, se lo leggete e vi piaciucchia, decidetevi a guardare l'anime che ne vale la pena e vi spiegherà molte cose! Da acquistare come lettura piacevole e disimpegnata, ma non di certo come "cult" imprescindibile.


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TheRolandDeschain

Volumi letti: 3/3 --- Voto 6
Premesso che non ho ancora visionato l'anime, questa serie mi è piaciuta abbastanza da meritarsi la sufficienza.
I quattro cowboy Jet, Spike, Faye, Ed - mettiamoci anche il cagnolino Ein - sono cacciatori di taglie che agiscono nello spazio intero. I tre volumi narrano in maniera episodica senza alcun riferimento alle avventure che precedono o seguono, storie in maniera semplice e autoconclusiva. E, aggiungo, sono storie abbastanza divertenti nelle quali le caratteristiche di ognuno dei componenti della astronave "Bebop" vengono a galla in maniera più o meno chiara. Se ad esempio le storie che vedono protagonisti Faye Ed e Spike sono gradevoli alla lettura lo è sicuramente meno quella che ha come protagonista Jet - mai realmente inquadrato in questi tre volumi.

Prendendo spunto da una delle storie più simpatiche che si trova nel secondo volume potrei dire che l'intento dell'autore è quello di dimostrare come, se anche i cowboy stessi parlino di loro come di individui senza morale e dediti solo al guadagno, in realtà così non è. Faye, in particolare, e Spike saranno al centro di complicate situazioni dove i soldi delle taglie saranno relegati all'ultimo posto in ordine di importanza.
<b> ATTENZIONE: LIEVE SPOILER! </b> Il trionfo dei sentimenti ci sarà quando tutti i membri della Bebop aiuteranno un povero padre di famiglia - animato dall'amore verso una figlia che non è realmente sua - su cui grava una taglia che potrebbero riscuotere. Ma i quattro cowboy preferiscono di gran lunga levare fuori dai guai il padre e donargli una nuova speranza per il futuro. <b> FINE SPOILER </b>
Tirando le somme: il disegno abbastanza buono così come i contenuti ma la grossa pecca è l'impostazione episodica di questa serie che non ha nulla a fare da collante tra le diverse storie. La sufficienza è meritata.


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GianniGreed

Volumi letti: 3/3 --- Voto 6
Cowboy Bebop è un manga in tre volumi basato sul famoso anime omonimo.
Visto il grandissimo successo della serie anime, i creatori per sfruttare la fama, e magari fare un po’ di soldi facili, hanno pensato bene a questa trasposizione manga.

La storia non è quella dell’anime, ovvero non è una trasposizione esatta della serie, ma si tratta di capitoli autoconclusivi che si collocano temporalmente prima del finale della serie, logicamente, chi ha visto sa che dopo non può esserci nulla.

I vari capitoli presentano nuove situazioni e nuovi personaggi, e Spike, Faye, Jet e co. si ritrovano coinvolti nei vari casini, esattamente come succede nella serie.
Il manga è abbastanza valido come sceneggiatura, e offre alcune scene divertenti e altre che invece approfondiscono i personaggi e l’universo in cui la storia si volge.

I disegni sono logicamente diversi dal chara design visto nell’anime, ma sono abbastanza buoni, e i personaggi sono resi bene.

Il manga è consigliato solo ai fan della serie anime, che di sicuro potranno apprezzarla (o disprezzarla nel caso) di più. Chi non conosce la storia dell’anime farà più fatica a seguire la lettura, in quanto non viene introdotto nulla, dando per scontato tutto quanto.
La storia non ha un vero e proprio finale, infatti alla fine del terzo volume, non ci sono conseguenze sulla storia, e lo status quo viene riportato all’inizio, rendendo quasi inutile la lettura del manga stesso.

Il manga ha avuto due edizioni italiane, la prima curata da Dynamic Italia, e una ristampa pubblicata da Planet Manga, io ho comprato quest’ultima, che è un’edizione abbastanza curata, con tanto di sovraccopertina, ma il prezzo è alto.


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Franzelion

Volumi letti: 1/3 --- Voto 5
Il manga in sé non sarebbe da buttare, una semplice lettura piacevole e niente di più... perché un 5 allora? Perché, guardiamoci in faccia, era proprio necessario il manga di Cowboy Bebop, nato e affermato capolavoro come anime?
Il valore di Cowboy Bebop, più che nelle singole vicende, sta nell'incantare lo spettatore con gli splendidi disegni, con i personaggi dal carisma ineguagliabile che sprizzano vitalità da tutti i pori, e con le affascinanti musiche che danno ad ogni scena quel tocco di classe che gli altri anime d'azione non hanno. Come avrete notato, sono tutti elementi che non possono reggere o essere rappresentati anche su carta, perciò è l'idea stessa che è un flop.
Il manga come disegni non è disegnato male, ma discretamente, però non rende giustizia ai personaggi (come l'anime faceva grazie alle splendide animazioni e una superba regia), che sono sovente disegnati con linee grezze e spesse, e con uno Spike e una Faye spesso poco riconoscibili per come li conosciamo noi.
Anche le singole storie sono sì carine, ma non al livello della fantastica sceneggiatura della serie animata.
Beh, che dire, un manga di cui davvero non si sentiva il bisogno, tempo e soldi sprecati, se volete un manga d'azione cercate altrove. Tranquillamente accantonabile.


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hero

Volumi letti: 3/3 --- Voto 6
Cowboy Bebop. Un nome che qualsiasi appassionato di anime conoscerà bene, considerando il capolavoro di cui si sta parlando. Capolavoro che tra l'altro ha avuto l'onore di essere una delle prime serie giunte in Italia all'interno del famoso Anime Night, decretandone, in buona parte, il successo. Qui però si tratta di ben altro discorso, in quanto si va a parlare della versione cartacea. Versione cartacea che purtroppo non corrisponde per gradimento alla versione animata. Consci infatti del buon mercato che una tale serie avrebbe potuto avere, non ci si è fatti molti scrupoli nel riproporla in versione cartacea, sapendo che le vendite avrebbero fruttato. Ed ecco quindi la versione manga di un capolavoro dell'animazione che perde molto rispetto all'opera madre. La trama raccontata nei tre volumi che costituiscono l'opera si pone anteriormente a quella narrata nei 26 episodi che tutti conoscono, portando così a delle illogicità difficilmente comprensibili per chi ha già visto l'anime.
Il disegno è sicuramente buono, bellissima in modo particolare la copertina del secondo volume dovuta in buona parte al soggetto rappresentato... una Faye Valentine che difficilmente non vi attirerà! Disegno che si differenzia sostanzialmente dalla versione animata, ma che nel complesso non si può disprezzare soprattutto se messo in paragone con la moltitudine di manga che sono in commercio. Diverso il discorso per le illustrazioni sulle copertine, che sembrano prese a piene mani dalla versione animata.
L'edizione italiana non ha colpe, riferendomi infatti all'edizione Dynamic devo dire che l'edizione proposta dalla ex-casa bolognese, ormai Dynit, si attesta sui livelli classici dei titoli proposti. Edizione con sovracopertina, buona la carta così come l'inchiostro utilizzato.
Il problema sta infatti, come ormai si è capito, nel contenuto, di cui la Dynamic sicuramente non ha colpe.
Senza magari ingigantire troppo la questione, l'opera in sè è pur godibile e infatti la consiglierei vivamente a qualcuno che non ha ancora avuto modo di visionare la versione animata. Certo è che, conoscendo la versione animata, sorgeranno in voi vive contestazioni e delusione nella lettura di questi tre volumetti. Per carità, nulla da buttare nel gabinetto, nel complesso penso possa aggirarsi abbastanza agilmente su un voto che oscilla fra il 5 e il 6. Insomma, un lavoro sul baratro della sufficienza per coloro che sanno già di cosa stiamo parlando, magari qualcosina in più per chi è completamente all'oscuro delle avventure di Spike Spiegel & company.


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Rakuen

Volumi letti: 3/3 --- Voto 2
Mi cimento nello scrivere questa recensione solo perché sono stufo di vedere nomi di grandi opere sfruttati dal mercato con risultati aberranti.
partiamo da un presupposto: non si può valutare quest'opera cartacea separatamente dall'originale animata in quanto: ne porta il nome, ne tratta le medesime vicende utilizzando i medesimi personaggi nelle medesime ambientazioni.
I personaggi, che nell'anime sono caratterizzati in modo egregio, qui li ritroviamo trattati alla stregua di comparse... il disegno è a mio parere semplicemente indegno, ma è una affermazione opinabile. Ciò che non è opinabile però è il fatto che i personaggi siano disegnati in modo differente rispetto all'anime (ad esempio Jet ha tutti i segni caratteristici spostati da destra a sinistra), una scelta dettata probabilmente dal mancato pagamento integrale dei diritti o da una mente che dovrebbe dedicarsi al lavoro nei campi.
Dopotutto non era un opera, se vogliamo, così difficile da produrre. Il nome c'è, il pubblico pronto a spendere anche. Quindi bastava ingaggiare degli ottimi disegnatori e farli lavorare insieme al team creativo che ha dato vita all'anime per sfornare un ottimo prodotto. Sarebbe sicuramente uscito un lavoro migliore.
Le storie narrate in questi tre volumi sono di una banalità e superficialità disarmanti, raramente si legge qualcosa che davvero non ti lascia niente se non un forte senso di rabbia per aver speso/buttato soldi (6.90€ per l'edizione Panini) e tempo inutilmente. Ovviamente per me che sono un grande fan della serie rimane anche un forte senso di raggiro in quanto ci viene propinata un "opera" portante il nome di Cowboy Bebop, con tutte le aspettative che ne seguono, per poi ritrovarsi in mano, volendo usare un eufemismo, mera carta da riciclare.
Io ho acquistato i volumetti solamente perché spinto dal nome di CB e perché non ero riuscito a procurami il terzo numero dell'edizione (tra l'altro pessima) dynamic.
speriamo di poterci consolare con il film di prossima uscita ispirato a mondo di CB e con la nuova edizione rimasterizzata che si appresta ad uscire.

In conclusione non posso che sconsigliare vivamente a tutti, fan e non, l'acquisto dell'"opera" a causa del basso, per non dire infimo, livello qualitativo, per la non coerenza con l'anime e per l'uso improprio del nome di Cowboy Bebop.


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M3talD3v!lG3ar

Volumi letti: 3/3 --- Voto 6
Cowboy Bebop, manga disegnato da Yutaka Nanten su testi di Hajime Yatate in tre tankobon pubblicati nel 1998, è uno spin off del celeberrimo anime omonimo. Basterebbe ricordare ciò, a prescindere dal fatto che questo manga sia stato denigrato da molti sostenitori della serie animata, per far notare che, in fin dei conti, la versione cartacea non sia tanto cattiva, o perlomeno difficilmente avrebbe potuto offrire di meglio.
Partiamo dai disegni: Toshihiro Kawamoto e Yutaka Nanten sono due disegnatori diversi, di conseguenza presentano un tratto differente, ma bisogna ammettere che, se nell'anime il character design richiedeva lineamenti maturi o quantomeno precisi, l'autrice del manga è riuscita a riprodurre i personaggi con fattezze più modeste, senza però discostandosi troppo dallo stile preminente. Se non altro, sono da recriminare una certa staticità ed inespressività dei fondali, insieme alla scarsa chiarezza di alcuni passaggi tra dialoghi e situazioni, che spesso costringono ad essere riletti una seconda volta o anche più; trattandosi di uno spin off, cioè un capitolo completamente a parte rispetto all'opera d'origine, non era certo lecito aspettarsi gli sviluppi di una trama mastodontica, ma neppure capace di superare quella dell'anime.
Gli episodi che compaiono in questa versione sono, come previsto, autoconclusivi, e caratterizzati almeno in parte dalla verve ironica delle vicende e dei personaggi che noi tutti conosciamo.
A mio avviso, non mi sembra ci sia così tanto da rimproverare a questo prodotto che, a suo modo, pur non eccellendo in nessun requisito particolare, qualche ora di lettura spensierata riesce a concederla, soprattutto ai fan della serie, o almeno dovrebbe essere così.
Voglio solo ribadire che l'atmosfera dell'anime non viene affatto demolita, come potrebbe sembrare alla vista delle valutazioni a riguardo, anzi: Faye, Ed, Spike e Jet sono assolutamente quelli di sempre! Quindi, considerando già tale fattore non trovo nessun motivo logico affinché si debba screditare il manga alla base di un paragone, come al solito, piuttosto arbitrario, con una serie che ha fatto la storia dell'animazione.


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Melany

Volumi letti: 3/3 --- Voto 4
Ecco come rovinare un'opera splendida come Cowboy Bebop. Il manga potevano risparmiarselo, non ha fatto altro che distruggere la bellezza che aveva suscitato l'anime.
La versione cartacea non è nulla in confronto a quella animata, troppo scadente in molti punti: la storia non copre nemmeno la metà di quella vera, è breve, quindi le vicende dei protagonisti non possono essere approfonditi fino in fondo. Stessa cosa per i personaggi: nel manga mi sembravano tutti piatti come se fossero burattini, e l'ambientazione non è la stessa che c'è nell'anime.
I disegni non si possono guardare: strani e fatti male. Davvero una grande delusione, si vede che era un prodotto destinato a sfruttare il successo dell'anime ma, come si è visto, il manga non ci è riuscito. Lasciatelo lì dov'è perché tanto non ve ne pentirete di certo per non averlo letto.


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XXXRena-chan19

Volumi letti: 1/3 --- Voto 2
Anche in questo caso, come a volte capita con alcuni manga, le copertine della versione cartacea di Cowboy Bebop (che sono chiaramente splendide illustrazioni dell'anime) fanno da specchietto per le allodole.
Questo è in assoluto uno dei manga più orrendi che mi sia mai capitato di leggere, ed è il "perfetto" esempio di come, il più delle volte, i manga creati dopo l'anime siano da evitare.
Ho comprato il primo volume, e non mi è mai passato per la testa di procurarmi gli altri 2.
Le avventure del nostro amato gruppo di cacciatori di taglie, in questo manga, non hanno praticamente nulla in comune con la versione animata, nè tantomeno hanno un filo logico o sono interessanti. I disegni sono inguardabili, il volume piatto e noioso. Non capisco davvero il bisogno di creare una cosa tanto inutile e insulsa.
Guardatevi quel capolavoro che è l'anime di Cowboy Bebop e lasciate perdere questa roba. Questo manga è brutto, in qualsiasi modo lo si guardi, punto.

Bread Pak

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Bread Pak

Volumi letti: 3/3 --- Voto 3
Una vera delusione, questa controparte cartacea è una della cose peggiori che ho letto, tutta la poesia che fa parte della versione animata viene abortita e cestinata. In 3 volumetti era impossibile riproporre la trama di Faye di Spike e di quell'altro :P L'ex poliziotto, di Ed. Si rivela un'opera meramente commerciale, le avventure si dimostrano di una pochezza sconcertante anche tralasciando l'insostenibile confronto con le avventure autoconclusive dell'anime.
Come detto dalle recinzioni prima di me: da evitare come il colera... ehm... o era l'ebola? No... ah si! La peste!