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Kotaro

Volumi letti: 24/24 --- Voto 7
Prima ancora di "Detective Conan", l'opera su cui è attualmente al lavoro sin dal 1994 e che lo ha reso celeberrimo nel mondo, il maestro Gosho Aoyama si è dedicato, fra la fine degli anni '80 e i primissimi anni '90, a una storia dal sapore completamente diverso rispetto ai gialli e agli omicidi del piccolo detective con gli occhiali.
"Yaiba" narra la storia dell'eponimo protagonista, un giovanissimo spadaccino che, tornato in Giappone dopo un lungo periodo di addestramento nella giungla insieme al padre, si ritrova invischiato in una vicenda dalle tinte sovrannaturali decisamente molto più grande di lui.
Una storia non troppo originale, che pesca a piene mani da diverse cose ad essa precedenti o contemporanee.
L'incipit, infatti, con questo giovanissimo kendoka che si allena insieme al padre e che si stabilisce dopo un lungo addestramento a casa di un vecchio amico di quest'ultimo, che ha una figlia della sua età con cui comincerà ad instaurare una litigiosa relazione sentimentale, già rimanda a serie come "Ore wa Teppei" o "Ranma 1/2", quest'ultimo peraltro nato sulla stessa rivista di "Yaiba" nello stesso periodo.

Già nei primissimi capitoli di presentazione emerge la forte rivalità fra il piccolo Yaiba e il pelato Takeshi Onimaru, compagno di scuola dall'indole bellicosa.
A sorpresa, l'autore fa sfociare questa tematica in un risvolto inaspettato, che trasforma totalmente la storia del manga.
La sfida fra Yaiba e Onimaru, infatti, si sposta dalle spade di legno e i club scolastici di kendo a una battaglia di ben più ampio respiro, che i due combatteranno in lungo e in largo per il Giappone, nei panni di un impavido eroe salvatore e di un demone malvagio che si affrontano usando i poteri delle due spade divine legate alle divinità del fulmine e del vento.
Questa fase della storia mostra, invece, i grandissimi debiti che "Yaiba" ha contratto nei confronti di "Dragon Ball" prima serie e di "La grande avventura di Dai", fra ragazzini protagonisti ingenui ma fortissimi che si approcciano all'amore e al mondo per la prima volta, viaggi alla ricerca di sette sfere dai poteri magici, spade incantate che "sparano" i colpi o che si allungano e accorciano a piacimento, maestri tanto saggi quanto pervertiti e un grandissimo umorismo che ammanta le situazioni, i buoni, ma soprattutto i cattivi, dipinti sempre in maniera bonaria e un po' sfortunata.
Punto di forza dell'opera, che la differenzia dai titoli succitati, è quello di essere ambientata nel reale Giappone e non in un Oriente di fantasia o in un mondo da videogioco fantasy.
Questo permette all'autore di sbizzarrirsi nel citare e prendere in giro diversi elementi della cultura popolare "reale" (fra i tanti cattivi che Onimaru avrà nel suo esercito ci sono anche uno spassoso ragno antropomorfo dal simbolico nome di "Uomo Ragno", una versione scimmiesca di Superman e un vampiro dalle tendenze yankee che si chiama, all'inglese, "Batman"), ma, soprattutto, di giocare in maniera spassosissima con la cultura del suo paese.

Uno dei pregi del manga è, infatti, il modo scanzonato e divertente con cui ripesca miti ed eroi che hanno fatto la storia del Giappone nel campo della società o della cultura, personaggi leggendari e solitamente ammantati da un'aura di sacralità che qui vengono messi alla berlina, trasformandoli in animali antropomorfi molto buffi o caricandoli di vizi e simpatia.
Nulla e nessuno sfugge alla dissacrante matita di Gosho Aoyama: Musashi Miyamoto è un vegliardo di quattrocento anni che pare Happosai di Ranma 1/2, Kojiro Sasaki è perennemente in cerca di belle donne, Jubei Yagyu si trasforma in un delirante lupo mannaro quando si ubriaca, Goemon Ishikawa è un orso antropomorfo, Benkei Musashibo un gigantesco toro che gioca a baseball, Matsuo Basho una scimmia poeta, le leggende della principessa Kaguya e dei conigli della luna vengono completamente riscritte in chiave shounen d'azione e la particolare forma del Giappone sarebbe giustificata dal fatto che l'arcipelago è in realtà il mitologico serpentone Yamata no Orochi.
Un avventuroso viaggio che, con brio e simpatia, trasporta il lettore all'interno di un mondo tutto giapponese fatto di inflessibili samurai, di grandi personaggi, di divinità e di spiriti shinto, di mistiche spade, di miti e leggende. Il lettore giapponese, che già conoscerà di default tutti i riferimenti, potrà ridere grazie a questa spassosa rielaborazione delle basi della sua cultura, mentre per il lettore occidentale potrà essere un'occasione per imparare molte cose sul Giappone, fra una risata e l'altra generata dai paradossali e simpaticissimi personaggi.

"Yaiba" prende una delle caratteristiche principali da quel "Dragon Ball" a cui si ispira, ossia il popolare le sue pagine di tanti personaggi azzeccatissimi e di gran simpatia, che schiacciano facilmente un protagonista troppo standardizzato. Peccato che, nelle fasi più avanzate della storia, la situazione si ribalti e a gran parte dei simpaticissimi personaggi secondari venga dato molto meno spazio rispetto al protagonista Yaiba. Questo, unito al fatto che la storia si fa via via più seria, con combattimenti sempre più drammatici, e che comunque Yaiba e i suoi avversari sono in gran parte spadaccini, fa sì che il manga inanelli una sequela di combattimenti di cappa e spada che a tratti annoiano, perché le tecniche apprese da Yaiba si faranno meno varie e interessanti col proseguire della storia e lui stesso non è che brilli più di tanto come personaggio, senza essere supportato in maniera adeguata da comprimari più interessanti.
I volumi dopo la metà, dunque, risultano a tratti noiosi e globalmente abbastanza confusionari, perché l'autore narra saghe e minisaghe ora esclusivamente comiche (in una serie di capitoli si omaggia esplicitamente il delirante Penguin Gran Prix di "Dr. Slump & Arale", utilizzandone gli stessi artifizi narrativi, con la presenza di una spassosa rielaborazione del nostro Dio cristiano come elemento di differenziazione) ora più drammatiche ma a tratti forzate.
Il tanto atteso scontro decisivo fra Yaiba e Onimaru arriva, ben gestito ed emozionante, ma un po' troppo presto, lasciando spazio, per il finale della storia, ad un inatteso risvolto che appare un po' forzato, per quanto emozionante a suo modo. L'ultima saga, infatti, lascia completamente da parte i combattimenti in salsa shinto-fantastica, i demoni, la salvezza del mondo e "Dragon Ball" per rifarsi invece più palesemente a "Jungle no ohja Tar-chan" e ai videogiochi arcade, parlandoci delle segrete origini del protagonista, di famiglie ricche ed enigmatiche, di legami familiari, di un torneo di lotta con l'immancabile organizzazione cattiva che ha creato artificialmente il superguerriero di turno. Un finale che pare essere totalmente fuori luogo rispetto a quanto narrato in precedenza, e che dimostra ancora una volta come "Yaiba" non sia riuscito ad avere, lungo tutto il suo svolgimento, una visione chiara e precisa di ciò che voleva essere, ma che tutto sommato regala diverse emozioni, soprattutto per quanto riguarda la conclusione vera e propria della vicenda, impregnata anche di un certo romanticismo.

E' un manga leggero e un po' ingenuo, che scopiazza di qua e di là, che cambia elementi e vicende più e più e volte lungo il suo corso, a volte in maniera azzeccata e a volte no, ma che comunque, complessivamente, si fa leggere, grazie alla sua grande simpatia di fondo, al disegno pulito e morbido che riesce a far amare tutti i personaggi (disegno che evolverà in meglio nel corso dei volumi, raggiungendo i livelli del primo "Detective Conan"), a personaggi di contorno divertentissimi che strapperanno al lettore, inevitabilmente, quantomeno un sorriso, ma, soprattutto, alla spassosa rielaborazione di gran parte degli elementi della cultura e della storia del Giappone, che rende "Yaiba" non solo una lettura leggera ma anche un'occasione per saperne di più sul paese del Sol Levante. Non sarà nulla di particolarmente memorabile, non sarà per questo piccolo samurai che l'autore Gosho Aoyama passerà alla storia, ma se in gioventù avete amato storie come "La grande avventura di Dai", "Ranma 1/2" o il primo "Dragon Ball" potreste dargli un'occhiata, scoprendo una lettura piacevole che vi riporterà con la mente a quel tipo di atmosfere.


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garalla

Volumi letti: 24/24 --- Voto 8
Manga molto particolare e molto, molto carino. Scritto e disegnato diversi anni prima di Detective Conan, lo stile del disegno resta comunque molto semplice e simile a quello dell'opera più famosa di Gosho Aoyama.
Resta uno shonen manga di combattimenti molto carino, che non manca di affrontare la tematica dell'educazione ambientale e del rispetto per la natura e l'ambiente con molta semplicità, con una trama originale e molto divertente e a tratti comica e o demenziale. La trama è abbastanza coerente con sé stessa, e non mancano mini saghe "filler" comunque interessanti.
Consigliato a chi vuole svagarsi e cercare uno shonen manga di combattimenti leggero, coinvolgente e demenziale senza troppe pretese. Il prezzo per singolo volume (4,20 €) all'epoca era altino, adesso sta diventando il nuovo prezzo base della Star Comics, e data la qualità della carta e della rilegatura direi che è più che accettabile.

Utente10093

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Utente10093

Volumi letti: 6/24 --- Voto 8
Questo manga è secondo me davvero bellissimo, ed è un vero piacere leggerlo. Parla di un ragazzino di nome Yaiba Kurogane, che viveva in una foresta con suo padre. Per sfortuna viene rapito e quando viene portato in città si trova spaesato, e quindi scopre un sacco di cose nuove a lui naturalmente sconosciute. In questa sua vita in città deve però affrontare moltissime avventure davvero difficili.

Questo manga è stato ideato da Gosho Aoyama alla fine degli anni ottanta. Naturalmente chi come me conosce molto bene la sua opera più famosa, cioè "Detective Conan", si può accorgere che i disegni sono un po' meno gradevoli da vedere, ma comunque sono molto belli lo stesso. Comunque consiglio la lettura di questo manga a tutti coloro a cui piacciono le opere di Gosho Aoyama e tutti coloro che cercano una buona storia piena di azione e avventura. Buona lettura a tutti.


 3
Smooth Criminal

Volumi letti: 6/24 --- Voto 7
Ho acquistato il primo volume solo perché incuriosito dal nome del suo creatore. Infatti, questo manga è di Gosho Aoyama, mangaka più famoso e apprezzato per la sua opera di maggior successo, Detective Conan. La mia curiosità nasceva dal voler vedere come Gosho Aoyama raccontava una storia di tipo diverso da Detective Conan e Kaito Kid, altra sua opera parecchio conosciuta anche per i cross-over con Detective Conan. Quest’opera, Yaiba, infatti, è uno shounen vero e proprio, e lo si può capire dalle sue caratteristiche, sin dai primi numeri.

La storia narra di un bambino, Yaiba Kurogane, che vive solo in una foresta con suo padre. Dopo esser stato rapito e portato in città però scopre un mondo tutto nuovo per lui, che, stando sempre solo nella foresta, non avrebbe mai immaginato. In questi momenti, Gosho Aoyama dimostra di saperci fare anche con le situazioni comiche, dando un giusto tocco di humor alla sua opera. Yaiba scopre però di reincarnare il Dio del tuono, e che deve affrontare un nemico molto temibile, Onimaru, e il suo esercito di scagnozzi.

Per chi come me legge questo manga dopo aver letto Detective Conan, i disegni potrebbero risultare bruttini, ma questo è normale, essendo il manga realizzato sulla fine degli anni Ottanta. Comunque, man mano che si procede con la lettura dei vari volumi, ci si abitua allo stile grafico, che resta comunque di un ottimo livello.
Consiglio questa serie ai fan del genere shounen e in particolare ai fan di Gosho Aoyama o Detective Conan, che potranno così scoprire un altro lato di questo bravissimo ed unico mangaka.

Io ho per ora sospeso la lettura al volume sei, quando la Star Comics prese una pausa nella pubblicazione di questa serie. Essendo però ormai vicinissimi alla conclusione anche qui in Italia, conto di recuperarlo al più presto. Buona l’edizione italiana curata da Star Comics, con formato standard per questa casa editrice, così come il rapporto qualità-prezzo.


 1
Matt

Volumi letti: 24/24 --- Voto 7
Yaiba è un manga di Gosho Aoyama, creatore di Detective Conan e Kaito Kid, che conta 24 volumi.

Yaiba vive con suo padre, Kenjurou, nella foresta. Un giorno però viene portato in città. Essendo vissuto in una foresta rimane sorpreso di tutto ciò che è moderno. Scopre anche di essere la reincarnazione del Dio del Tuono e che dovrà combattere contro il male. Il ragazzo fa subito amicizia con Sayaka, ragazza di una famiglia che lo ospita, e Takeshi Onimaru, suo rivale che verrà posseduto da un demone. Dopo aver preso la spada di Raijin inizia a scontrarsi contro gli oni di Onimaru. Inizia così una grande avventura.

La saga tutto sommato è buona. È caratterizzata da un grande umorismo. I disegni sono belli, ma non ottimi come quelli che si riscontrano nelle opere successive dell'autore quali Detective Conan. Non è una serie perfetta, ma riesce a far sorridere e anche la trama è molto buona.


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Angus Young

Volumi letti: 15/24 --- Voto 7
Manga demenziale XD
Dall'autore di Detective Conan ecco il manga che ha portato Gosho Aoyama al successo.
Storia banale e un po' forzata e disegni ancora un po' "immaturi", però molto divertente, ricco di battute e humor.
Se si paragona Conan con questo manga si nota subito il grande balzo di qualità.
Lo conslglio a tutti gli appassionati del genere demenziale/action.

Luca '94

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Luca '94

Volumi letti: 4/24 --- Voto 10
Questo manga creato da Gosho Aoyama è davvero fantastico! La trama è divertente, le avventure di Yaiba, il protagonista, poi, sono sempre nuove ed entusiasmanti.
I personaggi sono unici, imprevedibili e ben caratterizzati, e questo è uno dei motivi per cui ho dato un voto così alto.
Mi piace molto quando Yaiba e i suoi amici riescono a sconfiggere un nemico anche se ciò non succede sempre per merito del protagonista, ma accade solo per pura fortuna.

Matt'96

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Matt'96

Volumi letti: 6/24 --- Voto 10
Ho letto tutti i manga di Gosho Aoyama usciti finora, e tra tutti questa è la serie che mi è piaciuta di più!
La storia è ben costruita: in questo manga vengono raccontate le avventure che il piccolo samurai Yaiba intraprende per affrontare Onimaru (il suo acerrimo nemico che mira a diventare il padrone del mondo). Anche i personaggi di questa serie mi piacciono molto: hanno tutti delle caratteristiche che li rendono unici. Tra tutti il personaggio che preferisco è il protagonista, Yaiba, perchè lo trovo simpatico, esplosivo ed imprevedibile. ;-)