Proteggi la mia Terra
“Facciamo un lungo sogno abbracciando questa terra che amiamo alla follia…
Desterà frammenti di un’altra vita incidendo nuove storie in due cuori che battono all’unisono”
Nel pantheon degli shōjo atipici e rivoluzionari brilla di luce fulgida “Proteggi la mia terra” di Saki Hiwatari, opera pubblicata in Giappone e raccolta in 21 tankōbon tra il 1987 e il 1994, anni in cui lo sperimentalismo narrativo trovava terreno fertile sulle riviste locali giapponesi.
La storia racconta di Arisu, una liceale in grado di comunicare con le piante che guarda la luna con nostalgia.
Mentre è impegnata a fare da babysitter a Rin Kobayashi, il terribilmente dispettoso (per usare un eufemismo) ragazzino vicino di casa, quest’ultimo cade accidentalmente dal balcone finendo in coma.
In stato comatoso Rin sogna la sua vita passata, che lo vedeva ingegnere su una base lunare insieme ad altri 6 scienziati, di cui, una di questi è la sua amata Mokuren, alter ego passato di Arisu.
Anche gli altri membri dell’equipaggio lunare hanno gli stessi sogni, ad eccezione proprio di Arisu, che non sembra ancora aver contezza della sua precedente vita.
Rin si risveglia consapevole di aver commesso un atto atroce nei confronti di Mokuren sulla luna, e intento a riconquistare ad ogni costo l’alter ego terrestre della sua dolce metà, raduna gli altri membri dell’equipaggio lunare ordendo un machiavellico complotto nel tentativo di nascondere la sua reale identità passata;
tuttavia quando anche Arisu inizia a sognare la sua vita precedente sulla luna, la terribile verità nascosta da Rin rischia di venire alla luce.
L’incedere narrativo è irregolare e piuttosto contorto, inoltre l’alternanza dei piani temporali e il vastissimo numero di personaggi (ai 7 protagonisti si aggiungono i loro 7 alter ego lunari e anche numerosi comprimari) finiscono talvolta nell’istillare nel lettore un po’ di confusione; nello specifico non è cosi immediato memorizzare le controparti “aliene” di tutti i protagonisti, specialmente all’inizio.
Nonostante una certa sovrabbondanza è proprio la caratterizzazione dei personaggi uno dei punti forti del manga.
Sopratutto Mokuren (Arisu) e Shion (Rin) risultano incredibilmente profondi e stratificati.
Mokuren è una kiche, una sacerdotessa devota al culto del Dio Sarjarim, capace di far crescere le piante con la sola forza del suo soave canto.
In quanto bambina speciale, Mokuren è costretta a separarsi dai suoi genitori per essere educata a Paradise, un orfanotrofio per kiche con regole ferree, in cui vige l’obbligo di girare nudi ed è proibito ogni minimo contatto con l’esterno.
Nel corso del flashback riguardante l’infanzia di Mokuren l’opera mostra tutta la sua essenza, scoprendo alcune delle sue carte migliori, tra cui il fortissimo e commovente legame tra Mokuren e suo padre e lo struggente rapporto con “L’anziana”, oracolo di Paradise che diventa per lei una sorta di nonna putativa.
Shion invece è un reduce di guerra orfano di entrambi i genitori.
L’odio che esterna cela in realtà un grande bisogno d’amore, e nonostante l’onta che grava su di lui per quanto fatto a Mokuren è cosi dannatamente “umano” che a tratti risulta difficile biasimarlo.
Se le vicende lunari del passato tra misteri e segreti ammaliano ed appassionano il lettore, catapultandolo dentro travolgenti vortici emotivi senza ritorno, lo stesso non sempre avviene nella time-line del presente, che tra disavventure scolastiche e scaramucce tra Yakuza funge più da ordinario riempitivo, pur riservando diversi plot twist interessanti.
Fortunatamente in questa linea temporale c’è Rin (il personaggio più carismatico dell’opera), villain dai poteri ESP eccezionalmente singolare, che riesce più o meno da solo a sorreggere la struttura di questa linea narrativa monopolizzando l’attenzione su di sé.
“Io… non voglio pensare che il passato esista solo per darci dei debiti da scontare… né che il futuro serva solo per rimediare agli errori del presente. Io credo che…. se voglio dimenticare e andare avanti devo espiare, altrimenti il passato tornerà sempre per vendicarsi”
“Proteggi la mia terra” è un viaggio introspettivo nelle pieghe dello spirito tra misticismo e sofferenza, tra amore e senso di colpa, tra morte e rinascita, in cui l’espiazione dei propri peccati diventa un passaggio fondamentale nella ricerca dell’agognata catarsi. Un’opera che non si presta ad un approccio freddo e distaccato, “Please save my hearth” è un fumetto da vivere, un universo immaginifico in cui immergersi lasciandosi cullare dalla sua avvolgente atmosfera onirica.
Un manga capace di coinvolgere emotivamente come pochi altri, fornendo anche molteplici spunti di riflessione, rimarcando a più riprese l’importanza della salvaguardia del pianeta a dispetto dell’iniquità umana, che antepone la bramosia ed i propri interessi ad un ben più grande benessere universale.
“Un tempo i dinosauri erano i padroni incontrastati della Terra, poi sessantacinque milioni di anni fa scomparvero, all'improvviso. Ebbene accadrà la stessa cosa anche agli uomini: giorno dopo giorno sviluppano questa tendenza all'estinzione come i dinosauri. Puoi constatarlo anche tu: poco a poco ci stiamo distruggendo”
Il tratto della Hiwatari è dolce e morbido, e migliora sensibilmente in corso d’opera, deliziandoci, sopratutto a racconto inoltrato, con tavole meravigliose.
Il character design è ispirato, supportato da un ottima regia delle vignette.
A onor del vero va sottolineato come spesso alle tavole manchi un po’ di ampiezza, con inquadrature strette a campo corto che la fanno da padrone, anche nei momenti in cui l’occhio del lettore necessiterebbe più spazio, ad ogni modo nulla che inficia la godibilità dei disegni.
Specialmente nei primi archi narrativi la Hiwatari si diletta omaggiando a più riprese le opere che l’hanno formata, tra le quali emergono “Saint Seiya”, citato dall’autrice innumerevoli volte, e “Alice nel paese delle meraviglie”, con cui il nome di Arisu trova la sua (giapponese) assonanza.
La mangaka nella realizzazione dell’opera ha preso ispirazione da “Verso la terra…” di Keiko Takemiya, celebre autrice de “Il poema del vento e degli alberi”, facendo a sua volta da testa d’ariete ad opere come “X” delle CLAMP e sopratutto a “Sailor Moon” di Naoko Takeuchi, in cui i riferimenti al manga della Hiwatari si sprecano, basti vedere la lapalissiana somiglianza caratteriale tra Usagi e Arisu… qualcuno ha detto luna?
“E poi torno in questa illusione felice e crudele solo per rivedere te.
Fra un sogno svanito per sempre e questo presente pericolosamente instabile la mia anima che vive di solitudine continua a urlare”
“Proteggi la mia terra” è un’opera complessa, corale, un unicum che ci racconta l’amore oltre lo spazio-tempo, un amore che accetta , perdona e rinasce indefessamente oltre la barriera delle stelle.
La storia di 7 scienziati che osservano la terra da lontano, prima di abitarla un giorno sotto mentite spoglie, con le reminiscenze di chi, quel luogo, lo ha sognato a lungo.
“L’hai mai visto kk? È un pianeta azzurro veramente bello. Ha il colore degli occhi di mio padre. E brilla proprio come le sue lacrime”
Desterà frammenti di un’altra vita incidendo nuove storie in due cuori che battono all’unisono”
Nel pantheon degli shōjo atipici e rivoluzionari brilla di luce fulgida “Proteggi la mia terra” di Saki Hiwatari, opera pubblicata in Giappone e raccolta in 21 tankōbon tra il 1987 e il 1994, anni in cui lo sperimentalismo narrativo trovava terreno fertile sulle riviste locali giapponesi.
La storia racconta di Arisu, una liceale in grado di comunicare con le piante che guarda la luna con nostalgia.
Mentre è impegnata a fare da babysitter a Rin Kobayashi, il terribilmente dispettoso (per usare un eufemismo) ragazzino vicino di casa, quest’ultimo cade accidentalmente dal balcone finendo in coma.
In stato comatoso Rin sogna la sua vita passata, che lo vedeva ingegnere su una base lunare insieme ad altri 6 scienziati, di cui, una di questi è la sua amata Mokuren, alter ego passato di Arisu.
Anche gli altri membri dell’equipaggio lunare hanno gli stessi sogni, ad eccezione proprio di Arisu, che non sembra ancora aver contezza della sua precedente vita.
Rin si risveglia consapevole di aver commesso un atto atroce nei confronti di Mokuren sulla luna, e intento a riconquistare ad ogni costo l’alter ego terrestre della sua dolce metà, raduna gli altri membri dell’equipaggio lunare ordendo un machiavellico complotto nel tentativo di nascondere la sua reale identità passata;
tuttavia quando anche Arisu inizia a sognare la sua vita precedente sulla luna, la terribile verità nascosta da Rin rischia di venire alla luce.
L’incedere narrativo è irregolare e piuttosto contorto, inoltre l’alternanza dei piani temporali e il vastissimo numero di personaggi (ai 7 protagonisti si aggiungono i loro 7 alter ego lunari e anche numerosi comprimari) finiscono talvolta nell’istillare nel lettore un po’ di confusione; nello specifico non è cosi immediato memorizzare le controparti “aliene” di tutti i protagonisti, specialmente all’inizio.
Nonostante una certa sovrabbondanza è proprio la caratterizzazione dei personaggi uno dei punti forti del manga.
Sopratutto Mokuren (Arisu) e Shion (Rin) risultano incredibilmente profondi e stratificati.
Mokuren è una kiche, una sacerdotessa devota al culto del Dio Sarjarim, capace di far crescere le piante con la sola forza del suo soave canto.
In quanto bambina speciale, Mokuren è costretta a separarsi dai suoi genitori per essere educata a Paradise, un orfanotrofio per kiche con regole ferree, in cui vige l’obbligo di girare nudi ed è proibito ogni minimo contatto con l’esterno.
Nel corso del flashback riguardante l’infanzia di Mokuren l’opera mostra tutta la sua essenza, scoprendo alcune delle sue carte migliori, tra cui il fortissimo e commovente legame tra Mokuren e suo padre e lo struggente rapporto con “L’anziana”, oracolo di Paradise che diventa per lei una sorta di nonna putativa.
Shion invece è un reduce di guerra orfano di entrambi i genitori.
L’odio che esterna cela in realtà un grande bisogno d’amore, e nonostante l’onta che grava su di lui per quanto fatto a Mokuren è cosi dannatamente “umano” che a tratti risulta difficile biasimarlo.
Se le vicende lunari del passato tra misteri e segreti ammaliano ed appassionano il lettore, catapultandolo dentro travolgenti vortici emotivi senza ritorno, lo stesso non sempre avviene nella time-line del presente, che tra disavventure scolastiche e scaramucce tra Yakuza funge più da ordinario riempitivo, pur riservando diversi plot twist interessanti.
Fortunatamente in questa linea temporale c’è Rin (il personaggio più carismatico dell’opera), villain dai poteri ESP eccezionalmente singolare, che riesce più o meno da solo a sorreggere la struttura di questa linea narrativa monopolizzando l’attenzione su di sé.
“Io… non voglio pensare che il passato esista solo per darci dei debiti da scontare… né che il futuro serva solo per rimediare agli errori del presente. Io credo che…. se voglio dimenticare e andare avanti devo espiare, altrimenti il passato tornerà sempre per vendicarsi”
“Proteggi la mia terra” è un viaggio introspettivo nelle pieghe dello spirito tra misticismo e sofferenza, tra amore e senso di colpa, tra morte e rinascita, in cui l’espiazione dei propri peccati diventa un passaggio fondamentale nella ricerca dell’agognata catarsi. Un’opera che non si presta ad un approccio freddo e distaccato, “Please save my hearth” è un fumetto da vivere, un universo immaginifico in cui immergersi lasciandosi cullare dalla sua avvolgente atmosfera onirica.
Un manga capace di coinvolgere emotivamente come pochi altri, fornendo anche molteplici spunti di riflessione, rimarcando a più riprese l’importanza della salvaguardia del pianeta a dispetto dell’iniquità umana, che antepone la bramosia ed i propri interessi ad un ben più grande benessere universale.
“Un tempo i dinosauri erano i padroni incontrastati della Terra, poi sessantacinque milioni di anni fa scomparvero, all'improvviso. Ebbene accadrà la stessa cosa anche agli uomini: giorno dopo giorno sviluppano questa tendenza all'estinzione come i dinosauri. Puoi constatarlo anche tu: poco a poco ci stiamo distruggendo”
Il tratto della Hiwatari è dolce e morbido, e migliora sensibilmente in corso d’opera, deliziandoci, sopratutto a racconto inoltrato, con tavole meravigliose.
Il character design è ispirato, supportato da un ottima regia delle vignette.
A onor del vero va sottolineato come spesso alle tavole manchi un po’ di ampiezza, con inquadrature strette a campo corto che la fanno da padrone, anche nei momenti in cui l’occhio del lettore necessiterebbe più spazio, ad ogni modo nulla che inficia la godibilità dei disegni.
Specialmente nei primi archi narrativi la Hiwatari si diletta omaggiando a più riprese le opere che l’hanno formata, tra le quali emergono “Saint Seiya”, citato dall’autrice innumerevoli volte, e “Alice nel paese delle meraviglie”, con cui il nome di Arisu trova la sua (giapponese) assonanza.
La mangaka nella realizzazione dell’opera ha preso ispirazione da “Verso la terra…” di Keiko Takemiya, celebre autrice de “Il poema del vento e degli alberi”, facendo a sua volta da testa d’ariete ad opere come “X” delle CLAMP e sopratutto a “Sailor Moon” di Naoko Takeuchi, in cui i riferimenti al manga della Hiwatari si sprecano, basti vedere la lapalissiana somiglianza caratteriale tra Usagi e Arisu… qualcuno ha detto luna?
“E poi torno in questa illusione felice e crudele solo per rivedere te.
Fra un sogno svanito per sempre e questo presente pericolosamente instabile la mia anima che vive di solitudine continua a urlare”
“Proteggi la mia terra” è un’opera complessa, corale, un unicum che ci racconta l’amore oltre lo spazio-tempo, un amore che accetta , perdona e rinasce indefessamente oltre la barriera delle stelle.
La storia di 7 scienziati che osservano la terra da lontano, prima di abitarla un giorno sotto mentite spoglie, con le reminiscenze di chi, quel luogo, lo ha sognato a lungo.
“L’hai mai visto kk? È un pianeta azzurro veramente bello. Ha il colore degli occhi di mio padre. E brilla proprio come le sue lacrime”
Non avevo avuto occasione di leggere questo manga, l'ho recuperato nella nuova edizione di Planet manga.
È un manga complesso, confuso e che mi ha dato sensazioni contrastanti.
Ha un'ampia varietà di personaggi e temi, purtroppo disattende molte aspettative concentrandosi solo ad approfondire la psicologia di pochi e non arrivando mai a risolvere davvero il filo del passato con presente.
Ci sono alcuni punti che riescono a colpire, dei personaggi minori molto forti e ben caratterizzati e sprecati in poche pagine che comunque ti restano nel cuore.
Tra questi sicuramente l'anziana, il padre di Mokuren, l'amica Moud, Lazlo e il gattone Kyaah nella vita passata e Issei, Tamura e Mikuro nel presente. Il personaggio di Mikuro è stato uno spreco immane, ti aspetti grandi cose e finisce per essere uno di contorno. Ma ci sono poi una serie di personaggi che nonostante abbiano un ruolo anche fondamentale all'inizio sono appena abbozzati e fai fatica a ricordarli e si confondono in mezzo a tutti gli altri.
È difficile quindi anche dare un voto preciso, il disegno personalmente l'ho trovato molto bello quindi ho pattuito di dargli un sette, perché se dovevo giudicare solo la trama sarebbe stato molto più basso.
Pure essendo abbastanza originale la trama e la psicologia sono la parte più carente e problematica.
Ho trovato alcune analogie con "Verso la terra", sicuramente l'autrice si è ispirata al manga della Takemiya per la nostalgia della terra e la fase lunare, anche il personaggio di Kyaah ricorda il topo piangente in gabbia salvato da Jomy, togliendo tutta l'ambientazione spaziale e futuristica c'è qualcosa anche dell'anime "Baldios", peccato non aver centrato così il punto ambientalistico, troppi temi e nessuno veramente approfondito.
I personaggi principali non si fanno amare molto e nemmeno la storia d'amore mi ha entusiasmato. Inconcludenti e concentrati su se stessi. Ho veramente apprezzato solo alcuni personaggi secondari mordi e fuggi. Issei all'inizio mi era piaciuto, la sua evoluzione non ha avuto un senso.
Mi aspettavo che la reincarnazione portasse altri incontri, ritrovare ad esempio Lazlo e Kyaah (Bun poteva essere il gattone, occasione persa), Tamura stesso lo avevo immaginato essere Lazlo (ho troppa fantasia)...
La fine non mi è dispiaciuta, non ha portato niente di eclatante o una soluzione luna, ma ho tenuto finisse peggio e che ogni personaggio decidesse di dimenticare tutto e andare per la sua strada.
Posso solo dire che è un peccato perché in tanti volumi si poteva fare molto di più.
I capolavori sono altri.
È un manga complesso, confuso e che mi ha dato sensazioni contrastanti.
Ha un'ampia varietà di personaggi e temi, purtroppo disattende molte aspettative concentrandosi solo ad approfondire la psicologia di pochi e non arrivando mai a risolvere davvero il filo del passato con presente.
Ci sono alcuni punti che riescono a colpire, dei personaggi minori molto forti e ben caratterizzati e sprecati in poche pagine che comunque ti restano nel cuore.
Tra questi sicuramente l'anziana, il padre di Mokuren, l'amica Moud, Lazlo e il gattone Kyaah nella vita passata e Issei, Tamura e Mikuro nel presente. Il personaggio di Mikuro è stato uno spreco immane, ti aspetti grandi cose e finisce per essere uno di contorno. Ma ci sono poi una serie di personaggi che nonostante abbiano un ruolo anche fondamentale all'inizio sono appena abbozzati e fai fatica a ricordarli e si confondono in mezzo a tutti gli altri.
È difficile quindi anche dare un voto preciso, il disegno personalmente l'ho trovato molto bello quindi ho pattuito di dargli un sette, perché se dovevo giudicare solo la trama sarebbe stato molto più basso.
Pure essendo abbastanza originale la trama e la psicologia sono la parte più carente e problematica.
Ho trovato alcune analogie con "Verso la terra", sicuramente l'autrice si è ispirata al manga della Takemiya per la nostalgia della terra e la fase lunare, anche il personaggio di Kyaah ricorda il topo piangente in gabbia salvato da Jomy, togliendo tutta l'ambientazione spaziale e futuristica c'è qualcosa anche dell'anime "Baldios", peccato non aver centrato così il punto ambientalistico, troppi temi e nessuno veramente approfondito.
I personaggi principali non si fanno amare molto e nemmeno la storia d'amore mi ha entusiasmato. Inconcludenti e concentrati su se stessi. Ho veramente apprezzato solo alcuni personaggi secondari mordi e fuggi. Issei all'inizio mi era piaciuto, la sua evoluzione non ha avuto un senso.
Mi aspettavo che la reincarnazione portasse altri incontri, ritrovare ad esempio Lazlo e Kyaah (Bun poteva essere il gattone, occasione persa), Tamura stesso lo avevo immaginato essere Lazlo (ho troppa fantasia)...
La fine non mi è dispiaciuta, non ha portato niente di eclatante o una soluzione luna, ma ho tenuto finisse peggio e che ogni personaggio decidesse di dimenticare tutto e andare per la sua strada.
Posso solo dire che è un peccato perché in tanti volumi si poteva fare molto di più.
I capolavori sono altri.
Nella mia personale classifica degli shojo più belli di sempre al primo posto c'è "Proteggi la mia terra".
"Proteggi la mia terra" è perfetto sotto ogni punto di vista: trama, caratterizzazione dei personaggi, grafica.
Benché all'inizio lo stile sia fortemente anni 80, a tratti acerbo, la lunga serializzazione ha fatto sì che l'autrice modificasse moltissimo il proprio disegno, migliorandolo sensibilmente pur riuscendo a mantenere comunque una coerenza stilistica globale.
"Proteggi la mia terra" non è una storia breve o semplice e benché si tratti di uno shojo, il carattere fantasy e le due narrazioni parallele (portate avanti magistralmente) del presente e della vita precedente, fanno sì che la lettura sia agevole e appassionante.
Non è un shojo della domenica, non si può leggere con distacco, non si può leggere se si cercano storie d'amore con turbamento e tremori: se questo è ciò che cercate "Proteggi la mia terra" non è lo shojo che fa per voi.
"Proteggi la mia terra" è una storia complessa che narra sì una storia d'amore e un dramma, ma il vero tema sono i sentimenti.
La storia, la trama, dischiude al lettore riflessioni sull'amore, il possesso, l'odio, la vendetta, la solitudine, i disturbi mentali.
La storia narrata è struggente non solo per la disperazione di quell'amore interrotto, non compreso, non mutuamente accolto ma è struggente perché descrive il dolore, racconta chi siamo, da dove veniamo e perché siamo diventati così.
Il rancore, l'odio diventano quindi comprensibili e se ne prova compassione: perché al di là del dolore che tale rancore e desiderio di vendetta infligga agli altri e a noi stessi, si prova pietà per un'animo così turbato; perché si comprendono i meccanismi che portano Shion a un tale odio e se ne prova pietà.
Mai più mi è capitato di leggere in un manga una storia così bella, complessa, umana.
I traumi, la guerra, l'amore, le incomprensioni tutto lascia un segno dentro di noi e in qualche modo ci definisce per sempre: questo è quel che "Proteggi la mia terra" racconta.
E infine, meravigliosamente, si scopre che la cura alle ferite, al dolore, ai torti subiti è solo l'amore: l'amore che lenisce ogni furore, ogni rancore; che calma, conforta e perdona.
Ma non un perdono fine a se stesso, un perdono cieco e dogmatico, quello di "Proteggi la mia terra" è un perdono consapevole, che riesce a superare l'odio poiché lo comprende, lo accoglie e lo supera.
Potente e sublime, questo è "Proteggi la mia terra".
"Proteggi la mia terra" è perfetto sotto ogni punto di vista: trama, caratterizzazione dei personaggi, grafica.
Benché all'inizio lo stile sia fortemente anni 80, a tratti acerbo, la lunga serializzazione ha fatto sì che l'autrice modificasse moltissimo il proprio disegno, migliorandolo sensibilmente pur riuscendo a mantenere comunque una coerenza stilistica globale.
"Proteggi la mia terra" non è una storia breve o semplice e benché si tratti di uno shojo, il carattere fantasy e le due narrazioni parallele (portate avanti magistralmente) del presente e della vita precedente, fanno sì che la lettura sia agevole e appassionante.
Non è un shojo della domenica, non si può leggere con distacco, non si può leggere se si cercano storie d'amore con turbamento e tremori: se questo è ciò che cercate "Proteggi la mia terra" non è lo shojo che fa per voi.
"Proteggi la mia terra" è una storia complessa che narra sì una storia d'amore e un dramma, ma il vero tema sono i sentimenti.
La storia, la trama, dischiude al lettore riflessioni sull'amore, il possesso, l'odio, la vendetta, la solitudine, i disturbi mentali.
La storia narrata è struggente non solo per la disperazione di quell'amore interrotto, non compreso, non mutuamente accolto ma è struggente perché descrive il dolore, racconta chi siamo, da dove veniamo e perché siamo diventati così.
Il rancore, l'odio diventano quindi comprensibili e se ne prova compassione: perché al di là del dolore che tale rancore e desiderio di vendetta infligga agli altri e a noi stessi, si prova pietà per un'animo così turbato; perché si comprendono i meccanismi che portano Shion a un tale odio e se ne prova pietà.
Mai più mi è capitato di leggere in un manga una storia così bella, complessa, umana.
I traumi, la guerra, l'amore, le incomprensioni tutto lascia un segno dentro di noi e in qualche modo ci definisce per sempre: questo è quel che "Proteggi la mia terra" racconta.
E infine, meravigliosamente, si scopre che la cura alle ferite, al dolore, ai torti subiti è solo l'amore: l'amore che lenisce ogni furore, ogni rancore; che calma, conforta e perdona.
Ma non un perdono fine a se stesso, un perdono cieco e dogmatico, quello di "Proteggi la mia terra" è un perdono consapevole, che riesce a superare l'odio poiché lo comprende, lo accoglie e lo supera.
Potente e sublime, questo è "Proteggi la mia terra".
"Proteggi la mia Terra" per me rappresenta l'opera delle opere e come tale non comparabile con nessuna serie presente all'interno della mia libreria.
Racconta l'avventura di sette persone legate da un sogno comune e che le porterà ad interrogarsi sulle dinamiche vissute insieme in una vita che non è quella da loro vissuta oggi. Questo racconto il lettore lo vive con gli occhi di Arisu Sagakuchi, una liceale particolarmente sensibile e ricettiva al mondo della natura, amante delle piante e del canto. Per una serie di motivi che si scopriranno durante la lettura, Arisu si troverà a ricostruire i tasselli di una storia che appartiene ad un mondo lontano ma emotivamente molto vicino.
All'interno della storia il lettore, attraverso le riflessioni, impara a comprendere la filosofia guida e i temperamenti di ciascun personaggio. Ciascuno di loro è speciale e in qualche modo legato ad un progetto più ampio che li lega.Si tratta di un segreto che tiene in sospeso fino agli ultimi volumi e che non sono frutto di un brodo allungato, quanto della necessità di soffermarsi su chiari elementi narrativi e fondamentali per la comprensione della storia.
Leggendolo avrete accesso ad un ventaglio di emozioni assai diverse dettate dall'eterogeneità delle scene: visite introspettive nella storia dei personaggi, dinamiche di gruppo tra grandi amicizie e rivalità, triangoli amorosi di varia natura, ambientazioni reali e oniriche, scene di amore e di violenza. Saki Hiwatari non dimentica nessuno, non lasciatevi ingannare dall'idea della solita storia d'amore. E' un'opera potente che a tratti rappresenta il trionfo dell'imperfezione e il capovolgimento delle idee maturate agli inizi della lettura. Quando pensi di avere capito tutto, non hai capito niente.
Lo suggerisco ai lettori appassionati di scenari possibili. Ho dato un 10 perché non esiste voto superiore, impareggiabile con qualsiasi opera nel mercato. Non mi spiego ancora oggi la scarsa valorizzazione e la non ristampa. Se vi capiterà tra le mani leggetelo, rileggetelo e tenetevelo stretto.
Racconta l'avventura di sette persone legate da un sogno comune e che le porterà ad interrogarsi sulle dinamiche vissute insieme in una vita che non è quella da loro vissuta oggi. Questo racconto il lettore lo vive con gli occhi di Arisu Sagakuchi, una liceale particolarmente sensibile e ricettiva al mondo della natura, amante delle piante e del canto. Per una serie di motivi che si scopriranno durante la lettura, Arisu si troverà a ricostruire i tasselli di una storia che appartiene ad un mondo lontano ma emotivamente molto vicino.
All'interno della storia il lettore, attraverso le riflessioni, impara a comprendere la filosofia guida e i temperamenti di ciascun personaggio. Ciascuno di loro è speciale e in qualche modo legato ad un progetto più ampio che li lega.Si tratta di un segreto che tiene in sospeso fino agli ultimi volumi e che non sono frutto di un brodo allungato, quanto della necessità di soffermarsi su chiari elementi narrativi e fondamentali per la comprensione della storia.
Leggendolo avrete accesso ad un ventaglio di emozioni assai diverse dettate dall'eterogeneità delle scene: visite introspettive nella storia dei personaggi, dinamiche di gruppo tra grandi amicizie e rivalità, triangoli amorosi di varia natura, ambientazioni reali e oniriche, scene di amore e di violenza. Saki Hiwatari non dimentica nessuno, non lasciatevi ingannare dall'idea della solita storia d'amore. E' un'opera potente che a tratti rappresenta il trionfo dell'imperfezione e il capovolgimento delle idee maturate agli inizi della lettura. Quando pensi di avere capito tutto, non hai capito niente.
Lo suggerisco ai lettori appassionati di scenari possibili. Ho dato un 10 perché non esiste voto superiore, impareggiabile con qualsiasi opera nel mercato. Non mi spiego ancora oggi la scarsa valorizzazione e la non ristampa. Se vi capiterà tra le mani leggetelo, rileggetelo e tenetevelo stretto.
Un manga incredibile!
ineguagliabile, stupefacente, avvincente, emozionante!
Ancora una volta le recensioni di animeclick mi hanno guidato al meglio nell’acquisto e mi sono imbattuta in uno dei più bei manga che abbia mai letto.
Dal primo numero l’ho trovato interessante, e nonostante la lunghezza notevole della serie (34 volumi), il mio entusiasmo non è mai sceso.
Questa è la prima opera della splendida Saki Hiwatari che si dimostra subito un’ottima narratrice, nel definire il carattere dei personaggi, a tenere la suspense alta, e a stupire il lettore con numerosi colpi di scena, soprattutto da metà serie in poi.
Di sicuro non troverete una trama simile per originalità e personaggi.
Non è semplice sintetizzare la trama, perché tocca davvero molte tematiche.
La storia ruota intorno a 7 ragazzi, che parlando tra loro, si rendono conto di aver fatto gli stessi sogni. Ben presto capiranno che oltre ad essere sogni, quelli sono ricordi di una vita passata.
Si parla di reincarnazione, e nelle vite precedenti erano scienziati, vivevano in altri pianeti e osservavano la terra dalla luna.
Alcuni di loro scoprono di avere poteri paranormali.
Una volta coscienti di ciò, decidono di incontrarsi periodicamente per raccontarsi i propri sogni e cercare di ricostruire la loro vita passata. Muovendoci tra passato e presente, conosciamo più a fondo i personaggi in entrambe le epoche.
La cosa più coinvolgente e originale è la reazione di questi ricordi che suscita emozioni varie da persona a persona.
Va detto che, nonostante i personaggi principali siano 7, due in particolar modo spiccano per profondità e introspezione: Arisu e Rin.
Arisu è una ragazza come tante, impacciata, dolce e timida, che scopre di avere il potere di comunicare con le piante. Presto scoprirà esser stata una donna nella vita precedente non comune come gli altri scienziati, lei era speciale, con poteri enormi.
La bellissima Mokuren amata da bel e tenebroso Shion. Tuttavia, lei non ha ricordi frequenti a differenza degli altri e dubita sulla sua identità passata, nonostante tutti le dicano che sono certi che sia lei. Arisu teme di ricordare, ha paura. Nonostante Mokuren era un personaggio chiave per capire il passato sulla Luna.
Poi c'è il piccolo Rin, un ragazzino di 9 anni (a dispetto di tutti gli altri che ne hanno 16 di anni) ma che è la reincarnazione di Shion. E Rin viene subito travolto dai ricordi della sua vita passata e cerca di usare tutti i suoi immensi poteri paranormali, per cercare di portare a termine i suoi piani, a qualunque costo, anche ferendo persone, ricattando, minacciando. Rin è un personaggio davvero complesso e carismatico nonostante la giovane età.
Tra i personaggi c’è Issei, che nonostante sia un uomo, nella vita passata rammenta di esser stata una donna e di essere ancora innamorato dell’uomo di allora, reincarnato nel suo compagno di classe Jimpachi, determinato come non mai, a scoprire tutto sulla loro vita passata per non commettere gli stessi errori nel presente.
Chi erano nelle loro vite precedenti? Da dove venivano? Perché osservavano la Terra con tanta speranza? Cos’è successo nella base lunare?
L’autrice svela la trama a poco a poco, rendendo sempre alto l’interesse nel lettore. E tra un colpo di scena e l’altro, risponderà a tutte queste domande senza lasciare nulla in sospeso.
I disegni all’inizio sono un po' acerbi, ma col proseguo dei numeri il tratto si fa sempre più dettagliato e curato.
La Planet Manga ha fatto un’edizione nella media se si pensa che è stato pubblicato nel 1998 e non sono state fatte riedizioni al momento (sebbene molti abbiano fatto richiesta alla Planet manga che sta valutando l’idea). Comunque c’è una buona qualità della stampa e della rilegatura. I fascicoli, soprattutto i primi, sono sottilissimi, e tutti senza sovracopertina o immagini a colori, in quanto, all’epoca, non era ancora in voga.
Il mio voto è 10 per la trama, così particolare e avvincente, e per i personaggi, assolutamente indimenticabili.
Consiglio vivamente la lettura di questo fantastico manga a tutti.
Oggi si può solo cercare di acquistare la serie completa usata, ma fatelo se potete.
Non ve ne pentirete!
E vi accorgerete di avere tra le mani un piccolo gioiello raro del fumetto giapponese.
ineguagliabile, stupefacente, avvincente, emozionante!
Ancora una volta le recensioni di animeclick mi hanno guidato al meglio nell’acquisto e mi sono imbattuta in uno dei più bei manga che abbia mai letto.
Dal primo numero l’ho trovato interessante, e nonostante la lunghezza notevole della serie (34 volumi), il mio entusiasmo non è mai sceso.
Questa è la prima opera della splendida Saki Hiwatari che si dimostra subito un’ottima narratrice, nel definire il carattere dei personaggi, a tenere la suspense alta, e a stupire il lettore con numerosi colpi di scena, soprattutto da metà serie in poi.
Di sicuro non troverete una trama simile per originalità e personaggi.
Non è semplice sintetizzare la trama, perché tocca davvero molte tematiche.
La storia ruota intorno a 7 ragazzi, che parlando tra loro, si rendono conto di aver fatto gli stessi sogni. Ben presto capiranno che oltre ad essere sogni, quelli sono ricordi di una vita passata.
Si parla di reincarnazione, e nelle vite precedenti erano scienziati, vivevano in altri pianeti e osservavano la terra dalla luna.
Alcuni di loro scoprono di avere poteri paranormali.
Una volta coscienti di ciò, decidono di incontrarsi periodicamente per raccontarsi i propri sogni e cercare di ricostruire la loro vita passata. Muovendoci tra passato e presente, conosciamo più a fondo i personaggi in entrambe le epoche.
La cosa più coinvolgente e originale è la reazione di questi ricordi che suscita emozioni varie da persona a persona.
Va detto che, nonostante i personaggi principali siano 7, due in particolar modo spiccano per profondità e introspezione: Arisu e Rin.
Arisu è una ragazza come tante, impacciata, dolce e timida, che scopre di avere il potere di comunicare con le piante. Presto scoprirà esser stata una donna nella vita precedente non comune come gli altri scienziati, lei era speciale, con poteri enormi.
La bellissima Mokuren amata da bel e tenebroso Shion. Tuttavia, lei non ha ricordi frequenti a differenza degli altri e dubita sulla sua identità passata, nonostante tutti le dicano che sono certi che sia lei. Arisu teme di ricordare, ha paura. Nonostante Mokuren era un personaggio chiave per capire il passato sulla Luna.
Poi c'è il piccolo Rin, un ragazzino di 9 anni (a dispetto di tutti gli altri che ne hanno 16 di anni) ma che è la reincarnazione di Shion. E Rin viene subito travolto dai ricordi della sua vita passata e cerca di usare tutti i suoi immensi poteri paranormali, per cercare di portare a termine i suoi piani, a qualunque costo, anche ferendo persone, ricattando, minacciando. Rin è un personaggio davvero complesso e carismatico nonostante la giovane età.
Tra i personaggi c’è Issei, che nonostante sia un uomo, nella vita passata rammenta di esser stata una donna e di essere ancora innamorato dell’uomo di allora, reincarnato nel suo compagno di classe Jimpachi, determinato come non mai, a scoprire tutto sulla loro vita passata per non commettere gli stessi errori nel presente.
Chi erano nelle loro vite precedenti? Da dove venivano? Perché osservavano la Terra con tanta speranza? Cos’è successo nella base lunare?
L’autrice svela la trama a poco a poco, rendendo sempre alto l’interesse nel lettore. E tra un colpo di scena e l’altro, risponderà a tutte queste domande senza lasciare nulla in sospeso.
I disegni all’inizio sono un po' acerbi, ma col proseguo dei numeri il tratto si fa sempre più dettagliato e curato.
La Planet Manga ha fatto un’edizione nella media se si pensa che è stato pubblicato nel 1998 e non sono state fatte riedizioni al momento (sebbene molti abbiano fatto richiesta alla Planet manga che sta valutando l’idea). Comunque c’è una buona qualità della stampa e della rilegatura. I fascicoli, soprattutto i primi, sono sottilissimi, e tutti senza sovracopertina o immagini a colori, in quanto, all’epoca, non era ancora in voga.
Il mio voto è 10 per la trama, così particolare e avvincente, e per i personaggi, assolutamente indimenticabili.
Consiglio vivamente la lettura di questo fantastico manga a tutti.
Oggi si può solo cercare di acquistare la serie completa usata, ma fatelo se potete.
Non ve ne pentirete!
E vi accorgerete di avere tra le mani un piccolo gioiello raro del fumetto giapponese.
Arisu Sakaguchi si è appena trasferita in città e subito incontra delle difficoltà. Data la sua estrema timidezza non riesce a fare amicizia con nessuno e come se non bastasse ha come vicino di casa un bambino, Rin Kobayashi, che si diverte molto a farle dispetti. L'unica consolazione di Arisu sono le piante e i fiori, con cui riesce misteriosamente a comunicare. Un giorno, mentre si trova nel giardino della scuola, sorprende due suoi compagni, Issei e Jinpachi, in atteggiamento equivoco.
I due ragazzi però cercheranno di farle capire che non sono amanti ma che la loro "intimità" è dovuta al fatto che da qualche tempo condividono gli stessi sogni... Queste le premesse di questa storia, ben più complicata di quel che sembra, la storia di sette ragazzi che scoprono di aver condiviso una vita precedente su una base lunare.
"Proteggi la mia terra" arrivò in Italia nel lontano 1998, e c'è da dire che la Planet Manga fece un scelta audace per quei tempi, dove a dominare il mercato erano opere che avevano goduto di una trasposizione animata arrivata anche nel nostro paese. "Proteggi" quindi non fu accolto benissimo, ma fortunatamente la pubblicazione fu portata a termine. Io a quei tempi non conoscevo nulla dei manga e solo molto tempo dopo ho potuto conoscere questa storia. Le recensioni entusiaste mi fecero desiderare una ristampa, ma quando ho capito che la Planet non era intenzionata (sigh) ho deciso di recuperare i vecchi volumi.
Un acquisto felice! Infatti quest'opera è senza dubbio tra le mie preferite. Saki Hiwatari ha saputo ben orchestrare questa storia, innanzitutto perché non ha lasciato nulla al caso ma ha fatto un lavoro preciso e completo senza andare nello scontato, ed è inoltre sviluppata in un crescendo di emozioni.
Il tutto accompagnato da personaggi davvero ben caratterizzati. I sette ragazzi della base lunare ci vengono mostrati in tutte le loro sfaccettature, nei loro sentimenti e paure e l'idea di mescolare passato e presente rende il tutto ancora più avvincente (e ovviamente complicato). Interessante vedere come il modo di vedere le cose o il modo in cui i personaggi vivono i propri sentimenti sia deviato e influenzato dalle proprie esperienze passate, e anche se alcuni di questi (fra tutti Mokuren e Shion) siano difficili da comprendere sono anche molto "umani", e quindi credibili.
Il tratto della Hiwatari, sebbene all'inizio non sia molto bello, migliora volume dopo volume. Tra le cose che di più ho apprezzato sono le espressioni degli occhi, dove traspaiono in modo chiaro tristezza, amore e soprattutto rabbia e vendetta (come quelle del "cattivo" di turno, che io adoro). Inoltre anche le ambientazioni sono ben fatte e ricche di particolari, infatti si è sempre in grado di capire dove si trovano i vari personaggi.
Sebbene nel mio cuore questa storia sia valutata con un bel 10, devo oggettivamente ammetterne qualche difetto. In primis l'edizione italiana, che lascia a desiderare. I volumi sono presentati nel fastidioso formato "sottiletta", e questa scelta editoriale influisce anche sulla continuità della storia (alcuni capitoli vengono tagliati per essere poi continuati nel volume successivo). Anche la rilegatura non è delle migliori, basti pensare che ogni volta che si apre un numero un rumore di "crack" sembra avvisarti che il pericolo che si scolli tutto è imminente.
Per quanto riguarda l'opera in se il difetto forse più grande sta nel fatto che è difficile immedesimarsi nelle storie dei protagonisti, soprattutto gli amori che ci vengono raccontati sono così irrazionali e vanno oltre il comune senso della morale che molti lettori potrebbero non apprezzare.
Per questo motivo mi sento costretta a dargli un 8 ma invito i più scettici a dargli una possibilità, perché "Proteggi la mia terra" merita!
I due ragazzi però cercheranno di farle capire che non sono amanti ma che la loro "intimità" è dovuta al fatto che da qualche tempo condividono gli stessi sogni... Queste le premesse di questa storia, ben più complicata di quel che sembra, la storia di sette ragazzi che scoprono di aver condiviso una vita precedente su una base lunare.
"Proteggi la mia terra" arrivò in Italia nel lontano 1998, e c'è da dire che la Planet Manga fece un scelta audace per quei tempi, dove a dominare il mercato erano opere che avevano goduto di una trasposizione animata arrivata anche nel nostro paese. "Proteggi" quindi non fu accolto benissimo, ma fortunatamente la pubblicazione fu portata a termine. Io a quei tempi non conoscevo nulla dei manga e solo molto tempo dopo ho potuto conoscere questa storia. Le recensioni entusiaste mi fecero desiderare una ristampa, ma quando ho capito che la Planet non era intenzionata (sigh) ho deciso di recuperare i vecchi volumi.
Un acquisto felice! Infatti quest'opera è senza dubbio tra le mie preferite. Saki Hiwatari ha saputo ben orchestrare questa storia, innanzitutto perché non ha lasciato nulla al caso ma ha fatto un lavoro preciso e completo senza andare nello scontato, ed è inoltre sviluppata in un crescendo di emozioni.
Il tutto accompagnato da personaggi davvero ben caratterizzati. I sette ragazzi della base lunare ci vengono mostrati in tutte le loro sfaccettature, nei loro sentimenti e paure e l'idea di mescolare passato e presente rende il tutto ancora più avvincente (e ovviamente complicato). Interessante vedere come il modo di vedere le cose o il modo in cui i personaggi vivono i propri sentimenti sia deviato e influenzato dalle proprie esperienze passate, e anche se alcuni di questi (fra tutti Mokuren e Shion) siano difficili da comprendere sono anche molto "umani", e quindi credibili.
Il tratto della Hiwatari, sebbene all'inizio non sia molto bello, migliora volume dopo volume. Tra le cose che di più ho apprezzato sono le espressioni degli occhi, dove traspaiono in modo chiaro tristezza, amore e soprattutto rabbia e vendetta (come quelle del "cattivo" di turno, che io adoro). Inoltre anche le ambientazioni sono ben fatte e ricche di particolari, infatti si è sempre in grado di capire dove si trovano i vari personaggi.
Sebbene nel mio cuore questa storia sia valutata con un bel 10, devo oggettivamente ammetterne qualche difetto. In primis l'edizione italiana, che lascia a desiderare. I volumi sono presentati nel fastidioso formato "sottiletta", e questa scelta editoriale influisce anche sulla continuità della storia (alcuni capitoli vengono tagliati per essere poi continuati nel volume successivo). Anche la rilegatura non è delle migliori, basti pensare che ogni volta che si apre un numero un rumore di "crack" sembra avvisarti che il pericolo che si scolli tutto è imminente.
Per quanto riguarda l'opera in se il difetto forse più grande sta nel fatto che è difficile immedesimarsi nelle storie dei protagonisti, soprattutto gli amori che ci vengono raccontati sono così irrazionali e vanno oltre il comune senso della morale che molti lettori potrebbero non apprezzare.
Per questo motivo mi sento costretta a dargli un 8 ma invito i più scettici a dargli una possibilità, perché "Proteggi la mia terra" merita!
<b>[ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!]</b>
Quando ho letto la recensione di "Please save my earth" su Manga della Planet ho deciso di comprare questo fumetto della Hiwatari: ammetto di essermene un po' pentito. Per carità a leggerlo sembra abbastanza scorrevole anche se si poteva svilupparlo in un altra maniera: è troppo incentrato sui due protagonisti. Poi aveva degli spunti "shonen ai" che potevano essere potenzialmente sviluppati in un altro modo: l'articolo della rivista accennava ad Issei che nella sua vita precedente era donna e che si ri-innamorava del suo compagno di allora rimasto maschio: io pensavo che ci avrebbe provato pur senza sperare in scene di sesso esplicito... ma neanche il tentativo di un bacio! Lo dico apertamente non mi è piaciuta la decisione che questo ragazzo si disinnamori di Jinpachi e si innamori di una ragazzina senza motivo! Di fatto questa è una scelta che dimostra come i personaggi minori vengono marginalizzati.
Il disegno è soddisfacente e questo è il primo shoujo della Hakusensha ad essere pubblicato in Italia seguito poi da "Angel Sanctuary" di Kaoru Yuki, "La maschera di vetro" e da altri...
Il mio voto è sei anche per i limiti dell'edizione della Planet: una curiosità la Planet nello stesso periodo in cui ha aumentato le pagine di "PLMT" e lo trasformava in un mensile da libreria, smetteva di pubblicare "SHOMA" un bellissimo manga coreano incentrato su combattimenti. Forse si è trattato di due scelte sbagliate!
Quando ho letto la recensione di "Please save my earth" su Manga della Planet ho deciso di comprare questo fumetto della Hiwatari: ammetto di essermene un po' pentito. Per carità a leggerlo sembra abbastanza scorrevole anche se si poteva svilupparlo in un altra maniera: è troppo incentrato sui due protagonisti. Poi aveva degli spunti "shonen ai" che potevano essere potenzialmente sviluppati in un altro modo: l'articolo della rivista accennava ad Issei che nella sua vita precedente era donna e che si ri-innamorava del suo compagno di allora rimasto maschio: io pensavo che ci avrebbe provato pur senza sperare in scene di sesso esplicito... ma neanche il tentativo di un bacio! Lo dico apertamente non mi è piaciuta la decisione che questo ragazzo si disinnamori di Jinpachi e si innamori di una ragazzina senza motivo! Di fatto questa è una scelta che dimostra come i personaggi minori vengono marginalizzati.
Il disegno è soddisfacente e questo è il primo shoujo della Hakusensha ad essere pubblicato in Italia seguito poi da "Angel Sanctuary" di Kaoru Yuki, "La maschera di vetro" e da altri...
Il mio voto è sei anche per i limiti dell'edizione della Planet: una curiosità la Planet nello stesso periodo in cui ha aumentato le pagine di "PLMT" e lo trasformava in un mensile da libreria, smetteva di pubblicare "SHOMA" un bellissimo manga coreano incentrato su combattimenti. Forse si è trattato di due scelte sbagliate!
La storia ruota attorno a sette ragazzi, che attraverso sogni più o meno ricorrenti e condivisi, si rendono conto di essere la reincarnazione di altrettanti alieni che a lungo hanno osservato il pianeta Terra dalla Luna. Venuti a conoscenza della cosa, per pura curiosità e quasi per gioco, decidono di incontrarsi periodicamente per raccontarsi i propri sogni e poter ricostruire a poco a poco l'intero puzzle che ricompone le loro vite precedenti.
Il punto forte di Proteggi la mia Terra non sono certo i disegni, appena sufficienti inizialmente e che poi raggiungono un livello discreto negli ultimi numeri, e probabilmente nemmeno i due protagonisti principali comunque ben caratterizzati e approfonditi: un po' troppo lagnosa lei che si innamora di lui, classico cattivo ragazzo dal fascino tenebroso. Ciò che rende unico questo manga è innanzitutto la sceneggiatura. Saki Hiwatari è bravissima a scoprire le carte poco a poco riuscendo a tenere sempre alto l'interesse. Muovendosi tra passato e presente ci permette di conoscere i vari personaggi approfondendo gradualmente la loro psicologia e rispondendo alle varie domande che loro stessi, ma anche noi lettori, continueremo a porci di volta in volta.
Chi erano davvero nelle loro vite precedenti? A quale scopo osservavano il pianeta Terra? Cosa è successo sulla base lunare? Come mai si sono reincarnati?
I ragazzi man mano che riacquistano i propri ricordi tendono a riprendere le personalità che avevano in passato e reagiscono tutti in modo molto diverso tra loro. C'è chi vuole ricordare per trovare chissà quali risposte, mentre c'è chi ha paura di farlo e di perdere se stesso. Rinascono gli stessi amori, riaffiorano le stesse rivalità e si ricommettono gli stessi errori del passato. Forse ricordare è vitale per salvare il pianeta Terra o forse la cosa più importante è dimenticare e rifarsi una nuova vita perché potrebbero esser state proprio quelle rivalità e quegli errori a condurli, chissà, a una fine prematura.
In Proteggi la mia Terra c'è una madre non più capace di riconoscere il proprio figlio e figli che non san più chi considerare come propri genitori, come c'è anche la sofferenza di una donna che pur reincarnatasi in un uomo continua a provare gli stessi sentimenti di sempre con ora l'unica certezza che non potranno mai essere ricambiati; è un manga pieno di dolore e tragedie, oltre che di amori capaci di sopravvivere in eterno. Consigliato a tutti gli amanti del genere e non solo.
Il punto forte di Proteggi la mia Terra non sono certo i disegni, appena sufficienti inizialmente e che poi raggiungono un livello discreto negli ultimi numeri, e probabilmente nemmeno i due protagonisti principali comunque ben caratterizzati e approfonditi: un po' troppo lagnosa lei che si innamora di lui, classico cattivo ragazzo dal fascino tenebroso. Ciò che rende unico questo manga è innanzitutto la sceneggiatura. Saki Hiwatari è bravissima a scoprire le carte poco a poco riuscendo a tenere sempre alto l'interesse. Muovendosi tra passato e presente ci permette di conoscere i vari personaggi approfondendo gradualmente la loro psicologia e rispondendo alle varie domande che loro stessi, ma anche noi lettori, continueremo a porci di volta in volta.
Chi erano davvero nelle loro vite precedenti? A quale scopo osservavano il pianeta Terra? Cosa è successo sulla base lunare? Come mai si sono reincarnati?
I ragazzi man mano che riacquistano i propri ricordi tendono a riprendere le personalità che avevano in passato e reagiscono tutti in modo molto diverso tra loro. C'è chi vuole ricordare per trovare chissà quali risposte, mentre c'è chi ha paura di farlo e di perdere se stesso. Rinascono gli stessi amori, riaffiorano le stesse rivalità e si ricommettono gli stessi errori del passato. Forse ricordare è vitale per salvare il pianeta Terra o forse la cosa più importante è dimenticare e rifarsi una nuova vita perché potrebbero esser state proprio quelle rivalità e quegli errori a condurli, chissà, a una fine prematura.
In Proteggi la mia Terra c'è una madre non più capace di riconoscere il proprio figlio e figli che non san più chi considerare come propri genitori, come c'è anche la sofferenza di una donna che pur reincarnatasi in un uomo continua a provare gli stessi sentimenti di sempre con ora l'unica certezza che non potranno mai essere ricambiati; è un manga pieno di dolore e tragedie, oltre che di amori capaci di sopravvivere in eterno. Consigliato a tutti gli amanti del genere e non solo.
Ho deciso di leggere "Proteggi la mia Terra" perché l'ho visto apparire nella top ten dei migliori manga degli anni ottanta secondo l'utenza di AnimeClick. Tale piazzamento si può comprendere in parte, trattandosi di un manga con una propria originalità, ben diverso dal tipico shojo scolastico, specialmente per l'introspezione psicologica dei protagonisti, assai più approfondita della media. Il tema classico della brava ragazza che si innamora del cattivo ragazzo ha sempre grande successo, ed è questo il tema portante di "Proteggi la mia Terra". Tuttavia, chi come il sottoscritto trova questo tema insopportabile - sono uno che ha droppato "Mars" di Fuyumi Soryo al primo volume - difficilmente troverà quest'opera molto appetibile. Chi è cresciuto con anime come Candy Candy, Lady Oscar, Georgie o Maya, pieni di eroine che non si facevano scoraggiare da nulla, che non avevano l'amore come unica ragione di vita, ma avevano una loro spiccata personalità e dei loro sogni, indipendentemente dal personaggio maschile di turno, difficilmente apprezzerà la protagonista di "Proteggi la mia Terra", la lagnosa Mokuren, che sembra esistere solo per salvare l'antipatico Shion.
Nel mio caso particolare, al fastidio verso i personaggi principali si somma anche una generale avversione verso le tematiche new age/mistico/religiose, che sono l'altro asse portante del manga. I molti spunti shonen-ai (come lo sfortunato ragazzo malato che piange in continuazione e viene consolato da un "fratello maggiore" virile e fascinoso, oppure il ragazzo effeminato che in una vita precedente era donna e quindi si innamora del suo migliore amico), certamente non aiutano. Saranno graditi al pubblico femminile, ma sembrano aggiunti più come fonte di fan service che come funzionali alla trama, tanto che si sarebbero potuti eliminare senza cambiamenti sostanziali al manga. Inoltre, qual è l'utilità del fratello della protagonista? A che servono Hiragi e Shusuran? Gli unici personaggi che vengono approfonditi fino allo sfinimento sono Mokuren e Shion, gli altri sono trascurati. Chi non sopporta le paranoie di Mokuren, convinta che Shion non la ami anche quando è chiarissimo che vale il contrario, chi non è soddisfatto dai comprimari, cosa può trovare di buono in "Proteggi la mia Terra"? Non molto, a dire il vero.
Il disegno non mi è piaciuto, ma questo è un elemento secondario nella mia scala di valutazione. Più grave è il finale: per tutto il manga il lettore si chiede che cosa ci sarà sulla base lunare (qualcosa che potrebbe causare la fine del mondo?) ma infine si scopre che non c'è nulla, che le password che vengono cercate con tanta fatica per decine di volumi sono inutili. Nonostante tutto il manga si legge, bene o male viene la voglia di seguire quello che succederà, non è prevedibile, anche se a volte risultano incomprensibili le reazioni dei personaggi, messe lì per il gusto del colpo di scena. È buona l'idea che non solo i protagonisti sognino le loro vite passate, ma anche che le vite passate sognino le vite future. Potrebbe essere interessante il personaggio dell'esper terrestre, M, ma è gettato lì e non viene sviluppato. Insomma c'è abbastanza per giustificare la sufficienza, ma non molto di più. Il problema è probabilmente più del lettore che del manga, e lo sconsiglio a chi è insensibile alle atmosfere di tristezza e nostalgia; incidentalmente, sconsiglio anche "Terra e..." di Keiko Takemiya, che sicuramente è un ispiratore di "Proteggi la mia Terra", permeato dalla stessa ossessiva nostalgia. Ma nostalgia di che?
Nel mio caso particolare, al fastidio verso i personaggi principali si somma anche una generale avversione verso le tematiche new age/mistico/religiose, che sono l'altro asse portante del manga. I molti spunti shonen-ai (come lo sfortunato ragazzo malato che piange in continuazione e viene consolato da un "fratello maggiore" virile e fascinoso, oppure il ragazzo effeminato che in una vita precedente era donna e quindi si innamora del suo migliore amico), certamente non aiutano. Saranno graditi al pubblico femminile, ma sembrano aggiunti più come fonte di fan service che come funzionali alla trama, tanto che si sarebbero potuti eliminare senza cambiamenti sostanziali al manga. Inoltre, qual è l'utilità del fratello della protagonista? A che servono Hiragi e Shusuran? Gli unici personaggi che vengono approfonditi fino allo sfinimento sono Mokuren e Shion, gli altri sono trascurati. Chi non sopporta le paranoie di Mokuren, convinta che Shion non la ami anche quando è chiarissimo che vale il contrario, chi non è soddisfatto dai comprimari, cosa può trovare di buono in "Proteggi la mia Terra"? Non molto, a dire il vero.
Il disegno non mi è piaciuto, ma questo è un elemento secondario nella mia scala di valutazione. Più grave è il finale: per tutto il manga il lettore si chiede che cosa ci sarà sulla base lunare (qualcosa che potrebbe causare la fine del mondo?) ma infine si scopre che non c'è nulla, che le password che vengono cercate con tanta fatica per decine di volumi sono inutili. Nonostante tutto il manga si legge, bene o male viene la voglia di seguire quello che succederà, non è prevedibile, anche se a volte risultano incomprensibili le reazioni dei personaggi, messe lì per il gusto del colpo di scena. È buona l'idea che non solo i protagonisti sognino le loro vite passate, ma anche che le vite passate sognino le vite future. Potrebbe essere interessante il personaggio dell'esper terrestre, M, ma è gettato lì e non viene sviluppato. Insomma c'è abbastanza per giustificare la sufficienza, ma non molto di più. Il problema è probabilmente più del lettore che del manga, e lo sconsiglio a chi è insensibile alle atmosfere di tristezza e nostalgia; incidentalmente, sconsiglio anche "Terra e..." di Keiko Takemiya, che sicuramente è un ispiratore di "Proteggi la mia Terra", permeato dalla stessa ossessiva nostalgia. Ma nostalgia di che?
È difficile, forse impossibile, riuscire a sintetizzare ed esprimere a parole la bellezza, la poesia, la ricchezza di quest'Opera. La più bella storia d'amore che sia mai stata scritta, la storia di un Amore che sopravvive alla morte e continua a respirare in eterno, oltrepassando le barriere dello spazio e del tempo. La storia di sette vite: passate, presenti e future. Una storia di Memoria, intesa dall'autrice come "Esistenza che con il tempo cambia forma". La storia di un'infanzia e di un'innocenza rubate dall'irrazionalità della guerra, e del tentativo di porvi fine per sempre, con ogni mezzo. La storia di una civiltà che da quell'irrazionalità è stata condotta all'autodistruzione, e che vuole insegnare il rispetto per la Vita e per il Pianeta, temi quanto mai attuali. Una storia fatta di disegni sublimi, che parlano anche senza l'ausilio di parole; emozionante, coinvolgente, commovente. Un autentico capolavoro, purtroppo ormai introvabile, che mi ha segnato profondamente.
Assolutamente consigliato.
Assolutamente consigliato.
"Proteggi la mia Terra" è uno shojo di Saki Hiwatari, il primo del suo genere che la Planet Manga portò sul mercato italiano.
Anche se l'edizione di tale casa editrice lascia molto a desiderare, la bellezza di quest'opera rimane intaccata e riesce perfettamente a coinvolgere il lettore.
Sono riuscita a leggere tutti e 32 i volumetti tutti d'un fiato in tre giorni, e appena ho concluso la lettura sono rimasta per cinque minuti buoni stralunata, basita e senza parole. Quella che avevo appena finito di leggere non era un'opera come le altre: "Proteggi la mia Terra" rimane scolpito nel cuore, lascia senza fiato.
La trama, riportata qui sopra, è accattivante, con colpi di scena ben orchestrati, insolita e soprattutto penetrante. Durante la lettura saremo coinvolti nelle vite precedenti dei nostri protagonisti, negli amori sbocciati nella base lunare, saremo spettatori di episodi che ci lasceranno senza fiato, di pensieri che non ci saremmo mai aspettati, di gesti e comportamenti che ci coglieranno alla sprovvista.
Verso la fine della storia ci sembrerà addirittura di essere stati anche noi alla base lunare, tanto quel luogo ci sembrerà familiare.
Gli abitanti della Terra, inoltre, sono molto verosimili: maturano col procedere della trama, e pian piano vengono a galla paure, sentimenti e ragionamenti del tutto normali per ragazzi della loro età; sentono il tepore dei primi amori, capiscono quali sono le vere amicizie, iniziano a sentire il peso della loro vita precedente e hanno paura che questo possa cancellare il loro carattere.
Personaggio di punta è Shion/Rin, il protagonista maschile: con l'andare dei volumi verrà spiegato il perché del suo comportamento meschino, in realtà pervaso dal dolore nell'aver perso l'anima gemella e nell'essere nato ben nove anni più tardi rispetto ai protagonisti, a causa di un incidente mortale che gli fece perdere la vita nella sua prima reincarnazione. Il suo è il carattere più complesso ed intrigante dell'opera, e, benché all'inizio ci si ritrovi ad odiarlo, verso la fine diventa - nella maggior parte dei casi - uno dei personaggi più amati. A me personalmente non fa impazzire, ma capisco le ragioni del suo comportamento ben poco onesto e non riesco ad odiarlo.
Altro personaggio importante è Arisu, che inizialmente può sembrare la solita protagonista alla Usagi di Sailor Moon, ma che in realtà è ben diversa.
Globalmente tutti i personaggi hanno un proprio rilievo nella trama, e a parte i due protagonisti indiscussi, hanno tutti il proprio spazio.
Il disegno inizialmente è acerbo, mi ha fatto storcere il naso in più occasioni, ma è senza dubbio originale nella sua diversità: con l'andare dei volumi avremo davanti disegni mozzafiato; disegni che, se avessi confrontato con le prime tavole, non sarei riuscita ad attribuirli alla stessa autrice. Negli ultimi volumi questa bellezza tocca l'apice, tanto che la lettura viene rallentata a causa dei meravigliosi disegni, che rubano la scena ai dialoghi.
Il titolo, poi, riesce a dare un'altra atmosfera all'opera: l'aggiunta di quel "mia" rende il tutto più vicino al lettore, più sensibile alle vicende riportatevi, e fa aprire gli occhi sui grandi problemi che oggi ci troviamo ad affrontare, ossia inquinamento e guerre, che Shion/Rin si impone di debellare.
In definitiva, quello che potrebbe sembrare un classico shojo è, in realtà, un'opera di grande spessore, con bellissimi disegni ed una intricata ma accattivante trama, ma che purtroppo oggi è quasi impossibile da reperire.
Anche se l'edizione di tale casa editrice lascia molto a desiderare, la bellezza di quest'opera rimane intaccata e riesce perfettamente a coinvolgere il lettore.
Sono riuscita a leggere tutti e 32 i volumetti tutti d'un fiato in tre giorni, e appena ho concluso la lettura sono rimasta per cinque minuti buoni stralunata, basita e senza parole. Quella che avevo appena finito di leggere non era un'opera come le altre: "Proteggi la mia Terra" rimane scolpito nel cuore, lascia senza fiato.
La trama, riportata qui sopra, è accattivante, con colpi di scena ben orchestrati, insolita e soprattutto penetrante. Durante la lettura saremo coinvolti nelle vite precedenti dei nostri protagonisti, negli amori sbocciati nella base lunare, saremo spettatori di episodi che ci lasceranno senza fiato, di pensieri che non ci saremmo mai aspettati, di gesti e comportamenti che ci coglieranno alla sprovvista.
Verso la fine della storia ci sembrerà addirittura di essere stati anche noi alla base lunare, tanto quel luogo ci sembrerà familiare.
Gli abitanti della Terra, inoltre, sono molto verosimili: maturano col procedere della trama, e pian piano vengono a galla paure, sentimenti e ragionamenti del tutto normali per ragazzi della loro età; sentono il tepore dei primi amori, capiscono quali sono le vere amicizie, iniziano a sentire il peso della loro vita precedente e hanno paura che questo possa cancellare il loro carattere.
Personaggio di punta è Shion/Rin, il protagonista maschile: con l'andare dei volumi verrà spiegato il perché del suo comportamento meschino, in realtà pervaso dal dolore nell'aver perso l'anima gemella e nell'essere nato ben nove anni più tardi rispetto ai protagonisti, a causa di un incidente mortale che gli fece perdere la vita nella sua prima reincarnazione. Il suo è il carattere più complesso ed intrigante dell'opera, e, benché all'inizio ci si ritrovi ad odiarlo, verso la fine diventa - nella maggior parte dei casi - uno dei personaggi più amati. A me personalmente non fa impazzire, ma capisco le ragioni del suo comportamento ben poco onesto e non riesco ad odiarlo.
Altro personaggio importante è Arisu, che inizialmente può sembrare la solita protagonista alla Usagi di Sailor Moon, ma che in realtà è ben diversa.
Globalmente tutti i personaggi hanno un proprio rilievo nella trama, e a parte i due protagonisti indiscussi, hanno tutti il proprio spazio.
Il disegno inizialmente è acerbo, mi ha fatto storcere il naso in più occasioni, ma è senza dubbio originale nella sua diversità: con l'andare dei volumi avremo davanti disegni mozzafiato; disegni che, se avessi confrontato con le prime tavole, non sarei riuscita ad attribuirli alla stessa autrice. Negli ultimi volumi questa bellezza tocca l'apice, tanto che la lettura viene rallentata a causa dei meravigliosi disegni, che rubano la scena ai dialoghi.
Il titolo, poi, riesce a dare un'altra atmosfera all'opera: l'aggiunta di quel "mia" rende il tutto più vicino al lettore, più sensibile alle vicende riportatevi, e fa aprire gli occhi sui grandi problemi che oggi ci troviamo ad affrontare, ossia inquinamento e guerre, che Shion/Rin si impone di debellare.
In definitiva, quello che potrebbe sembrare un classico shojo è, in realtà, un'opera di grande spessore, con bellissimi disegni ed una intricata ma accattivante trama, ma che purtroppo oggi è quasi impossibile da reperire.
Ho un'ampia collezione di fumetti e leggo di tutto, ma "Proteggi la mia terra" non sfigura di fronte a nulla. Uno dei migliori manga che abbia letto. Un piccolo gioiello che sa regalare profonde emozioni.
Non starò qui a raccontare la trama, perché è già stata ampiamente trattata nelle altre recensioni, ma mi sembrava giusto dire qualche parola su una delle più belle storie mai scritte. La trama è ben articolata. Ci sono vari colpi di scena ed i tasselli che compongono la storia man mano tornano al loro posto. Ma ciò che secondo me fa la differenza in questa storia sono i personaggi.
Un'ottima analisi psicologica dei due protagonisti ed una buona analisi dei comprimari fanno sì che ci s'immedesimi facilmente in ognuno di loro.
Personalmente ritengo Shion/Rin uno dei migliori personaggi mai concepiti in un manga. Cosi tormentato, crudele alle volte, ma tremendamente umano. Difficile trovare in uno shojo un simile personaggio, soprattutto per la sua "cattiveria" (anche se io non la ritengo completamente tale) in alcune occasioni. Eppure me ne sono innamorata. Ho riletto il manga infinite volte soprattutto per lui.
Una piccola nota sui disegni. Migliorano incredibilmente nel corso della storia e negli ultimi volumi sono davvero incantevoli.
Comunque lo ritengo davvero un'opera meravigliosa, che si merita il massimo dei voti. Mi spiace solo che la Hiwatari non abbia creato in seguito opere di simile livello, peccato. Global Garden era carino, ma non ai livelli di "Proteggi" e me ne sono dispiaciuta, seppur abbia trovato la storia gradevole.
Non starò qui a raccontare la trama, perché è già stata ampiamente trattata nelle altre recensioni, ma mi sembrava giusto dire qualche parola su una delle più belle storie mai scritte. La trama è ben articolata. Ci sono vari colpi di scena ed i tasselli che compongono la storia man mano tornano al loro posto. Ma ciò che secondo me fa la differenza in questa storia sono i personaggi.
Un'ottima analisi psicologica dei due protagonisti ed una buona analisi dei comprimari fanno sì che ci s'immedesimi facilmente in ognuno di loro.
Personalmente ritengo Shion/Rin uno dei migliori personaggi mai concepiti in un manga. Cosi tormentato, crudele alle volte, ma tremendamente umano. Difficile trovare in uno shojo un simile personaggio, soprattutto per la sua "cattiveria" (anche se io non la ritengo completamente tale) in alcune occasioni. Eppure me ne sono innamorata. Ho riletto il manga infinite volte soprattutto per lui.
Una piccola nota sui disegni. Migliorano incredibilmente nel corso della storia e negli ultimi volumi sono davvero incantevoli.
Comunque lo ritengo davvero un'opera meravigliosa, che si merita il massimo dei voti. Mi spiace solo che la Hiwatari non abbia creato in seguito opere di simile livello, peccato. Global Garden era carino, ma non ai livelli di "Proteggi" e me ne sono dispiaciuta, seppur abbia trovato la storia gradevole.
<i>Proteggi la mia terra</i> è secondo me uno dei migliori shojo manga siano stati mai realizzato. La storia è avventurosa, profonda, complessa, nemmeno un po' melensa, affascinante ed irrimediabilmente ammagliante. La trama è incredibilmente intricata e riassumerla frettolosamente sminuisce di certo la perfetta tessitura della Hiwatari. Tuttavia, in una recensione la trama è necessaria.
Sette ragazzi extraterrestri, che hanno trascorso i loro ultimi anni sulla Luna per studiare più da vicino la Terra, si sono reincarnati ed incontrati nuovamente in Giappone. Non tutti ricordano la loro vita precedente, perciò decidono d'incontrarsi per discutere e recuperare le memorie del loro passato comune, prima per curiosità, poi per ossessione ed infine per necessità.
Ognuno dei sette ragazzi comincia ad essere influenzato dalla propria vita precedente, taluni smarrendo la propria personalità, altri confondendo l'identità passata con la propria identità del presente, ripetendo gli stessi errori e provando gli stessi sentimenti degli scienziati della Luna. Solo Arisu, che rinnega i ricordi passati, mantiene la propria personalità.
Nonostante le riunioni per ricostruire il loro passato, non tutti i ricordi possono essere rivelati con leggerezza di fronte a tutti i partecipanti, poiché gli errori ed i segreti dei ragazzi della Luna sembrano pesare molto sulla coscienza dei giovani, che si sentono ancora molto legati alle loro esistenze passate. Di ciò approfitta Rin, unico bimbo del gruppo, grande manipolatore e conoscitore delle debolezze della mente umana, che usa i sensi di colpa e la vergogna di alcuni ragazzi per tessere subdolamente gran parte della storia e perseguire un grande obiettivo ed evitare il ripetersi di alcuni eventi del passato.
Arisu, dapprima semplice tormentata spettatrice, comincia ad interessarsi attivamente alla faccenda per affetto nei confronti di Rin.
Le anime dei sette ragazzi inizialmente sembrano essere rinate nel presente e sulla Terra per assolvere ad un compito di protezione lasciato in sospeso, ma via via che ci si inoltra nella storia sembra invece che si siano reincarnate per essere persone migliori e vivere una vita migliore.
Il vero protagonista della storia sembra essere più Shion che Arisu, poiché è proprio lui a scatenare importanti eventi e riflessioni sia sulla Luna, ma anche sulla Terra. Proprio lui che non conosce ipocrisia e non ha riprovevoli segreti da nascondere, perché conduce una vita libera da ogni morale, andandone fiero. Non ha vissuto che pochi attimi di felicità ed odia e brama allo stesso tempo quella degli altri. Non è capace di amare e mostrare affetto, così come lui non ne ha mai davvero ricevuto. Vive come nessuno, prigioniero dell'etica propria e sociale, vivrebbe e si comporta come nessuno osa comportarsi, ma come molti vorrebbero. È proprio questa sua conturbante personalità a renderlo il centro dell'intera opera della Hiwatari.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>Arisu è più forte e vincente che nella sua precedente vita, perché diventa esattamente ciò che Mokuren desiderava diventare e riesce a dire e a fare ciò che Mokuren avrebbe voluto. <b>[Fine spoiler.]</b>
Mokuren è uno dei personaggi della Luna che prima snobbi e poi ami: una kicie ribelle ed incredibilmente umana, mal adattata ad una vita segregata a riti sacri, per sempre legata al ricordo dei suoi splendidi genitori (che molto mi è dispiaciuto non vedere negli OAV).
Tutti i personaggi principali sono ben caratterizzati (ed anche di più) da connotazioni e ricordi ben precisi. In definitiva, ci si affeziona ad ognuno di loro, anche a coloro che si sono macchiati di colpe ignobili, forse perché uno degli insegnamenti che l'opera vuol trasmettere è proprio quello di accettare gli altri così come sono, senza giudicare le loro debolezze, poiché tutti ne abbiamo. La storia sembra voler invitare a vivere il presente al meglio, così come viene, seppure con la maturità acquisita nell'esperienza di crescere.
Lo spirito shojo di questo manga sta nel fatto che alle anime degli amanti è concesso di innamorarsi nuovamente seppur in corpi e menti di individui differenti.
Che dire di più? I disegni diventano sempre più belli man mano che si va avanti nella lettura, l'esposizione della trama è perfetta ed intrigante ed i temi trattati sono appassionanti. La maestria dell'autrice credo renda quest'opera unica e bellissima. Un bel 10 è più che meritato!
Sette ragazzi extraterrestri, che hanno trascorso i loro ultimi anni sulla Luna per studiare più da vicino la Terra, si sono reincarnati ed incontrati nuovamente in Giappone. Non tutti ricordano la loro vita precedente, perciò decidono d'incontrarsi per discutere e recuperare le memorie del loro passato comune, prima per curiosità, poi per ossessione ed infine per necessità.
Ognuno dei sette ragazzi comincia ad essere influenzato dalla propria vita precedente, taluni smarrendo la propria personalità, altri confondendo l'identità passata con la propria identità del presente, ripetendo gli stessi errori e provando gli stessi sentimenti degli scienziati della Luna. Solo Arisu, che rinnega i ricordi passati, mantiene la propria personalità.
Nonostante le riunioni per ricostruire il loro passato, non tutti i ricordi possono essere rivelati con leggerezza di fronte a tutti i partecipanti, poiché gli errori ed i segreti dei ragazzi della Luna sembrano pesare molto sulla coscienza dei giovani, che si sentono ancora molto legati alle loro esistenze passate. Di ciò approfitta Rin, unico bimbo del gruppo, grande manipolatore e conoscitore delle debolezze della mente umana, che usa i sensi di colpa e la vergogna di alcuni ragazzi per tessere subdolamente gran parte della storia e perseguire un grande obiettivo ed evitare il ripetersi di alcuni eventi del passato.
Arisu, dapprima semplice tormentata spettatrice, comincia ad interessarsi attivamente alla faccenda per affetto nei confronti di Rin.
Le anime dei sette ragazzi inizialmente sembrano essere rinate nel presente e sulla Terra per assolvere ad un compito di protezione lasciato in sospeso, ma via via che ci si inoltra nella storia sembra invece che si siano reincarnate per essere persone migliori e vivere una vita migliore.
Il vero protagonista della storia sembra essere più Shion che Arisu, poiché è proprio lui a scatenare importanti eventi e riflessioni sia sulla Luna, ma anche sulla Terra. Proprio lui che non conosce ipocrisia e non ha riprovevoli segreti da nascondere, perché conduce una vita libera da ogni morale, andandone fiero. Non ha vissuto che pochi attimi di felicità ed odia e brama allo stesso tempo quella degli altri. Non è capace di amare e mostrare affetto, così come lui non ne ha mai davvero ricevuto. Vive come nessuno, prigioniero dell'etica propria e sociale, vivrebbe e si comporta come nessuno osa comportarsi, ma come molti vorrebbero. È proprio questa sua conturbante personalità a renderlo il centro dell'intera opera della Hiwatari.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>Arisu è più forte e vincente che nella sua precedente vita, perché diventa esattamente ciò che Mokuren desiderava diventare e riesce a dire e a fare ciò che Mokuren avrebbe voluto. <b>[Fine spoiler.]</b>
Mokuren è uno dei personaggi della Luna che prima snobbi e poi ami: una kicie ribelle ed incredibilmente umana, mal adattata ad una vita segregata a riti sacri, per sempre legata al ricordo dei suoi splendidi genitori (che molto mi è dispiaciuto non vedere negli OAV).
Tutti i personaggi principali sono ben caratterizzati (ed anche di più) da connotazioni e ricordi ben precisi. In definitiva, ci si affeziona ad ognuno di loro, anche a coloro che si sono macchiati di colpe ignobili, forse perché uno degli insegnamenti che l'opera vuol trasmettere è proprio quello di accettare gli altri così come sono, senza giudicare le loro debolezze, poiché tutti ne abbiamo. La storia sembra voler invitare a vivere il presente al meglio, così come viene, seppure con la maturità acquisita nell'esperienza di crescere.
Lo spirito shojo di questo manga sta nel fatto che alle anime degli amanti è concesso di innamorarsi nuovamente seppur in corpi e menti di individui differenti.
Che dire di più? I disegni diventano sempre più belli man mano che si va avanti nella lettura, l'esposizione della trama è perfetta ed intrigante ed i temi trattati sono appassionanti. La maestria dell'autrice credo renda quest'opera unica e bellissima. Un bel 10 è più che meritato!
"Boku no chikyu o mamotte", o tradotto in italiano "Proteggi la mia terra", è un manga difficilmente classificabile. A dire la verità, sarebbe assai riduttivo tentare di farlo, dato che ci sono elementi caratteristici di questo manga che ritroviamo quasi solo in esso.
Proteggi la mia terra (PLMT) è diventato uno dei miei manga preferiti in assoluto. Parlo da grande amante degli shounen, nella mia collezione infatti sono presenti pochissimi shoujo, PLMT è uno di questi.
La storia è originale e unica nel suo genere, non ci sono protagonisti assoluti ma tutti hanno un ruolo ben preciso, una loro voce in capitolo senza la quale la trama si ritroverebbe bloccata. Dopo un inizio in sordina, in cui vengono presentati i vari personaggi, la serie si rivela per quello che è: una pietra miliare del fumetto giapponese e non solo.
I 7 ragazzi protagonisti sono le reincarnazioni di altrettante personalità aliene (dalle fattezze perfettamente umane), impegnate nello studio e nell'osservazione del pianeta Terra dalla loro base lunare. I ragazzi vengono a conoscenza delle loro vite precedenti attraverso i sogni, grazie ai quali, ogni notte, rivivono in prima persona i gesti compiuti e le parole dette nel passato.
Il punto forte del manga è senza dubbio la sceneggiatura: la trama si dipana in modo coerente e fluido, orchestrando magistralmente l'alternanza fra presente e passato, riuscendo a caratterizzare la psicologia dei personaggi, sia degli scienziati alieni che dei ragazzi del presente, come mai mi era capitato di vedere in un'opera fumettistica in generale.
I giovani studenti hanno un modo di pensare e vedere le cose quasi speculare a quello delle precedenti vite; questo influisce anche sulla loro vita presente, sui rapporti interpersonali fra di loro. Ciò suscita in loro una moltitudine di interrogativi: "È giusto vivere con l'ombra dei ricordi della vita precedente senza vivere il presente e il futuro?". Ma sopratutto, "Perché tutti sognamo della nostra vita precedente? E cos'è successo veramente su quella base lunare?". Presente e passato si allacciano fra loro in un abbraccio sempiterno, provocando inevitabili e fatali ripercussioni nelle vite dei giovani ragazzi, quasi incapaci di fronteggiare un simile mare in piena. Il dilemma sarà fra scegliere di seguire gli istinti e gli atteggiamenti originali o tornare a guardare al futuro, che deve sì essere vissuto, ma senza prescindere dagli insegnamenti del passato. Il ruolo del pianeta Terra stesso, nel bene e nel male, all'interno della storia, dipenderà dalla loro scelta.
La grande Saki Hiwatari, mediante una tecnica narrativa invidiabile, porterà piano piano a scoprire le carte in tavola, mostrando la spiegazioni a quei misteri e comportamenti all'interno della base aliena, che per i ragazzi appaiano indecifrabili, dettati da condizioni e motivazioni psicologiche difficili da capire ad una prima osservazione.
Personalmente le parti che mi sono piaciute di più sono quelle dedicate all'introspezione degli scienziati alieni, nella parte centrale del manga, ambientate nella base lunare, dove convivono i 7 alieni. Qui vengono sviscerate le psicologie dei 2 personaggi chiave della serie, conferendo loro personalità realistiche e interessantissime. L'autrice scava nel loro passato (il passato del passato, quindi), partendo dall'infanzia degli alieni fino all'approdo alla base lunare, arrivando a presentare gli stessi eventi però visti da 2 prospettive diverse. Magnifico, semplicemente magnifico. In questo modo, si capisce ancora più chiaramente alcuni risvolti della vita presente.
Il tratto dell'autrice migliora col passare dei volumi: si fa meno spigoloso e più pulito. Sono presenti delle tavole anche notevoli, che conferiscono un'ulteriore tocco di classe a questo pregevole manga.
Non molto conosciuto, PLMT meriterebbe senz'altro una riproposizione da parte della Panini, che con la sua vecchia edizione ha un po' indegnamente mortificato questo capolavoro.
In sostanza, un manga da leggere a prescindere. Un must per ogni amante delle grandi storie e del buon fumetto in generale.
Proteggi la mia terra (PLMT) è diventato uno dei miei manga preferiti in assoluto. Parlo da grande amante degli shounen, nella mia collezione infatti sono presenti pochissimi shoujo, PLMT è uno di questi.
La storia è originale e unica nel suo genere, non ci sono protagonisti assoluti ma tutti hanno un ruolo ben preciso, una loro voce in capitolo senza la quale la trama si ritroverebbe bloccata. Dopo un inizio in sordina, in cui vengono presentati i vari personaggi, la serie si rivela per quello che è: una pietra miliare del fumetto giapponese e non solo.
I 7 ragazzi protagonisti sono le reincarnazioni di altrettante personalità aliene (dalle fattezze perfettamente umane), impegnate nello studio e nell'osservazione del pianeta Terra dalla loro base lunare. I ragazzi vengono a conoscenza delle loro vite precedenti attraverso i sogni, grazie ai quali, ogni notte, rivivono in prima persona i gesti compiuti e le parole dette nel passato.
Il punto forte del manga è senza dubbio la sceneggiatura: la trama si dipana in modo coerente e fluido, orchestrando magistralmente l'alternanza fra presente e passato, riuscendo a caratterizzare la psicologia dei personaggi, sia degli scienziati alieni che dei ragazzi del presente, come mai mi era capitato di vedere in un'opera fumettistica in generale.
I giovani studenti hanno un modo di pensare e vedere le cose quasi speculare a quello delle precedenti vite; questo influisce anche sulla loro vita presente, sui rapporti interpersonali fra di loro. Ciò suscita in loro una moltitudine di interrogativi: "È giusto vivere con l'ombra dei ricordi della vita precedente senza vivere il presente e il futuro?". Ma sopratutto, "Perché tutti sognamo della nostra vita precedente? E cos'è successo veramente su quella base lunare?". Presente e passato si allacciano fra loro in un abbraccio sempiterno, provocando inevitabili e fatali ripercussioni nelle vite dei giovani ragazzi, quasi incapaci di fronteggiare un simile mare in piena. Il dilemma sarà fra scegliere di seguire gli istinti e gli atteggiamenti originali o tornare a guardare al futuro, che deve sì essere vissuto, ma senza prescindere dagli insegnamenti del passato. Il ruolo del pianeta Terra stesso, nel bene e nel male, all'interno della storia, dipenderà dalla loro scelta.
La grande Saki Hiwatari, mediante una tecnica narrativa invidiabile, porterà piano piano a scoprire le carte in tavola, mostrando la spiegazioni a quei misteri e comportamenti all'interno della base aliena, che per i ragazzi appaiano indecifrabili, dettati da condizioni e motivazioni psicologiche difficili da capire ad una prima osservazione.
Personalmente le parti che mi sono piaciute di più sono quelle dedicate all'introspezione degli scienziati alieni, nella parte centrale del manga, ambientate nella base lunare, dove convivono i 7 alieni. Qui vengono sviscerate le psicologie dei 2 personaggi chiave della serie, conferendo loro personalità realistiche e interessantissime. L'autrice scava nel loro passato (il passato del passato, quindi), partendo dall'infanzia degli alieni fino all'approdo alla base lunare, arrivando a presentare gli stessi eventi però visti da 2 prospettive diverse. Magnifico, semplicemente magnifico. In questo modo, si capisce ancora più chiaramente alcuni risvolti della vita presente.
Il tratto dell'autrice migliora col passare dei volumi: si fa meno spigoloso e più pulito. Sono presenti delle tavole anche notevoli, che conferiscono un'ulteriore tocco di classe a questo pregevole manga.
Non molto conosciuto, PLMT meriterebbe senz'altro una riproposizione da parte della Panini, che con la sua vecchia edizione ha un po' indegnamente mortificato questo capolavoro.
In sostanza, un manga da leggere a prescindere. Un must per ogni amante delle grandi storie e del buon fumetto in generale.
“Proteggi la mia terra” è uno dei tre migliori manga che abbia mai letto. A dire la verità è stato la prima serie che ho acquistato tanto, tanto tempo fa, quindi per me è speciale.
La trama parte leggermente in sordina, con una protagonista, Arisu, un po' piagnucolona che vive la sua normale vita scolastica. Ma l'incontro con altri ragazzi cambierà questa sua tranquilla esistenza, coinvolgendola in una ricerca su un passato dimenticato (e non è un caso che i ricordi siano celati). Da qui seguiranno una serie di sviluppi che arriveranno a cambiare profondamente la vita del gruppo di adolescenti, e a portare a galla verità che li feriranno in anima e corpo.
PSME è sì una storia d'amore, ma un amore travagliato (a dire la verità, due amori) e attorniato da molto, molto dolore. Sono rappresentate enormi tragedie, e non vengono risparmiati al lettore nemmeno i momenti forti. Non è uno shojo classico con maghette o occhioni luccicanti, ma un'opera adulta che comprende la visione, non esente da critiche, di un sistema di vita alternativo ma anche simile al nostro negli errori, con specifici pensieri filosofici e religiosi. E il finale lascia stupiti per il coraggio e l'originalità - pur riconoscendo l'altissimo valore dell'opera la fine non mi è piaciuta molto, io facevo il tifo per qualcun altro, lo confesso.
La realizzazione è molto valida, non c'è un eccesso di retini né di fiori. Il disegno migliora molto col passare delle tavole, arrivando a punte di raffinatezza incredibili - Mokuren adolescente è semplicemente deliziosa.
Se si vuol proprio fare una critica, i primi due numeri (della disgraziata edizione italiana) sono un po' fastidiosi. Arisu è davvero una frigna insopportabile, in certi momenti. Ma dal terzo volume la serie esplode in tutta la sua grandezza. Assolutamente consigliato. Voto: 10 e lode.
La trama parte leggermente in sordina, con una protagonista, Arisu, un po' piagnucolona che vive la sua normale vita scolastica. Ma l'incontro con altri ragazzi cambierà questa sua tranquilla esistenza, coinvolgendola in una ricerca su un passato dimenticato (e non è un caso che i ricordi siano celati). Da qui seguiranno una serie di sviluppi che arriveranno a cambiare profondamente la vita del gruppo di adolescenti, e a portare a galla verità che li feriranno in anima e corpo.
PSME è sì una storia d'amore, ma un amore travagliato (a dire la verità, due amori) e attorniato da molto, molto dolore. Sono rappresentate enormi tragedie, e non vengono risparmiati al lettore nemmeno i momenti forti. Non è uno shojo classico con maghette o occhioni luccicanti, ma un'opera adulta che comprende la visione, non esente da critiche, di un sistema di vita alternativo ma anche simile al nostro negli errori, con specifici pensieri filosofici e religiosi. E il finale lascia stupiti per il coraggio e l'originalità - pur riconoscendo l'altissimo valore dell'opera la fine non mi è piaciuta molto, io facevo il tifo per qualcun altro, lo confesso.
La realizzazione è molto valida, non c'è un eccesso di retini né di fiori. Il disegno migliora molto col passare delle tavole, arrivando a punte di raffinatezza incredibili - Mokuren adolescente è semplicemente deliziosa.
Se si vuol proprio fare una critica, i primi due numeri (della disgraziata edizione italiana) sono un po' fastidiosi. Arisu è davvero una frigna insopportabile, in certi momenti. Ma dal terzo volume la serie esplode in tutta la sua grandezza. Assolutamente consigliato. Voto: 10 e lode.
Non c’è che dire, la fama di cui gode questo fumetto è più che meritata. È uno shojo molto articolato, con la giusta dose di mistero, sentimento, azione, con disegni belli e una trama decisamente avvincente. Eppure c’è qualcosa che non mi ha convinta del tutto in questo manga: momenti decisamente lirici alternati ad espedienti un po’ forzati e fuori luogo. Trovate geniali affiancate da banalità che lasciano sorpresi per quanto peccano di faciloneria. In definitiva un mix molto strano di alti e bassi, di pieni (così pieni da commuovere, far fremere, riflettere su temi importanti) e vuoti (così vuoti da domandarsi quanto siano intelligenti in alcuni casi i protagonisti della storia).
Certo nulla si può togliere al lavoro certosino dell’autrice, che ha profuso amore e attenzione nel far emergere la psicologia contorta dei personaggi, tanto più complicata perché contaminata, secondo la trama, da persone diverse. Così come risulta splendida l’idea e la ricostruzione di un passato appena intravisto nei ricordi, come un puzzle che piano piano bisogna ricomporre. La storia è interessante, fuori dai canoni, coinvolgente, può piacere agli amanti di molti generi diversi: dal fantasy, allo shojo, al thriller, al misterioso. Non si può dire che il finale fosse prevedibile, ma non mi ha soddisfatta pienamente, l’ho trovato troppo povero e sbrigativo rispetto alla ricchezza che aveva caratterizzato il “prima”, dove tutta la creatività delle trovate ingegnose sembrava preludere a ben altri colpi di scena risolutori. Invece, ritengo che uno dei tanti scivoloni sia proprio lì, nel momento decisivo, in cui l’autrice preferisce un banale finale di stampo hollywoodiano rispetto a qualcosa di più articolato e profondo.
Di certo rimane un bel fumetto, molto ben disegnato, da leggere più che altro per scoprire un’autrice di talento in una storia con i suoi bei lati interessanti e dai molti messaggi, e per passare alcune ore di piacevole lettura e di immagini amabili agli occhi (alcune delle quali, specie quando viene disegnata la protagonista nel suo passato, sono decisamente auliche ed evocative). È di certo un “cult” della letteratura manga, che non si può perdere. Sono quasi certa che, dal canto mio, non ne rifarò una seconda lettura, ma la prima devo dire che ha lasciato un bel segno, quello di un fumetto fuori dai soliti schemi e decisamente lontano dagli argomenti fin troppo abusati nell’immaginario giapponese.
Certo nulla si può togliere al lavoro certosino dell’autrice, che ha profuso amore e attenzione nel far emergere la psicologia contorta dei personaggi, tanto più complicata perché contaminata, secondo la trama, da persone diverse. Così come risulta splendida l’idea e la ricostruzione di un passato appena intravisto nei ricordi, come un puzzle che piano piano bisogna ricomporre. La storia è interessante, fuori dai canoni, coinvolgente, può piacere agli amanti di molti generi diversi: dal fantasy, allo shojo, al thriller, al misterioso. Non si può dire che il finale fosse prevedibile, ma non mi ha soddisfatta pienamente, l’ho trovato troppo povero e sbrigativo rispetto alla ricchezza che aveva caratterizzato il “prima”, dove tutta la creatività delle trovate ingegnose sembrava preludere a ben altri colpi di scena risolutori. Invece, ritengo che uno dei tanti scivoloni sia proprio lì, nel momento decisivo, in cui l’autrice preferisce un banale finale di stampo hollywoodiano rispetto a qualcosa di più articolato e profondo.
Di certo rimane un bel fumetto, molto ben disegnato, da leggere più che altro per scoprire un’autrice di talento in una storia con i suoi bei lati interessanti e dai molti messaggi, e per passare alcune ore di piacevole lettura e di immagini amabili agli occhi (alcune delle quali, specie quando viene disegnata la protagonista nel suo passato, sono decisamente auliche ed evocative). È di certo un “cult” della letteratura manga, che non si può perdere. Sono quasi certa che, dal canto mio, non ne rifarò una seconda lettura, ma la prima devo dire che ha lasciato un bel segno, quello di un fumetto fuori dai soliti schemi e decisamente lontano dagli argomenti fin troppo abusati nell’immaginario giapponese.
Proteggi la mia Terra è uno dei miei manga preferiti. All'epoca della sua pubblicazione non godeva di molta considerazione, poiché il mercato shojo di fine anni novanta non era come quello attuale e i titoli che vendevano di più erano quelli supportati dai cartoni in TV. Coraggiosa e da apprezzare è stata l'iniziativa di Planet Manga di pubblicarlo per intero, soprattutto quando, dopo il numero 12, le vendite scarse costrinsero ad un aumento di prezzo e a destinarlo al circuito per sole fumetterie.
La storia è particolare e intricata fin dal primo numero. Arisu è una ragazza molto introversa, riesce a capire meglio lo stato d'animo delle piante che quello delle persone. Come se stesse in un mondo tutto suo. Il suo vicino di casa, Rin, un bambino alquanto capriccioso, le fa spesso i dispetti dicendole di voler diventare il suo fidanzato. Due amici di Arisu, Jinpachi e Issei, vengono colti in atteggiamenti strani da Arisu: inizieranno in questo quadro delle relazioni di amicizia, basate soprattutto su alcuni sogni che i protagonisti fanno di notte, dove ognuno di loro ricorderà ben presto di aver fatto parte di una missione sulla luna.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b> Arisu sulla luna era Mokuren, una kicies, un essere puro e bello, la quale era molto legata a Shion che poi si rivelerà essere Rin, il bambino che sulla Terra vuole fidanzarsi con Arisu.
Ad ogni numero ci saranno tante rivelazioni e colpi di scena che vi terranno col fiato sospeso, senza stancarvi mai. Verso la metà la storia si sposta interamente sulla luna per poi ritornare nei numeri finali sulla Terra; <b>[Fine spoiler.]</b> ogni numero è come un tassello di un puzzle mai scontato, ed è brava l'autrice a far incastrare tutti i pezzi del puzzle, lasciando nel lettore un'emozione al termine di ogni capitolo, incrementando la curiosità man man che si procede nella lettura.
È uno shojo manga molto diverso da quelli tradizionali, che piacerà anche a chi è abituato a quelli scolastici e sentimentali. Lo stile di disegno è molto piacevole e si evolve in meglio man mano che si va avanti con i volumi. Sicuramente è un manga di livello, che resta nella storia degli shojo manga. Da segnalare anche l'esistenza di 6 episodi, racchiusi in 3 OAV distribuiti all'epoca in vhs da Yamato Video.
Peccato solo che l'opera avrebbe meritato un'edizione migliore in Italia, dato che in Giappone sono uscite ben 3 edizioni di cui una kanzenban con volumi di lusso e tantissime pagine cadauno. Gli altri lavori dell'autrice sono gradevoli, ma non ha più realizzato opere della stessa caratura di Proteggi. Avendolo riletto dopo tanti anni ho ritrovato la stessa intensità di quando l'ho letto la prima volta, è un capolavoro assoluto, da collezionare e leggere come un tesoro. 10 è il mio voto!
La storia è particolare e intricata fin dal primo numero. Arisu è una ragazza molto introversa, riesce a capire meglio lo stato d'animo delle piante che quello delle persone. Come se stesse in un mondo tutto suo. Il suo vicino di casa, Rin, un bambino alquanto capriccioso, le fa spesso i dispetti dicendole di voler diventare il suo fidanzato. Due amici di Arisu, Jinpachi e Issei, vengono colti in atteggiamenti strani da Arisu: inizieranno in questo quadro delle relazioni di amicizia, basate soprattutto su alcuni sogni che i protagonisti fanno di notte, dove ognuno di loro ricorderà ben presto di aver fatto parte di una missione sulla luna.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b> Arisu sulla luna era Mokuren, una kicies, un essere puro e bello, la quale era molto legata a Shion che poi si rivelerà essere Rin, il bambino che sulla Terra vuole fidanzarsi con Arisu.
Ad ogni numero ci saranno tante rivelazioni e colpi di scena che vi terranno col fiato sospeso, senza stancarvi mai. Verso la metà la storia si sposta interamente sulla luna per poi ritornare nei numeri finali sulla Terra; <b>[Fine spoiler.]</b> ogni numero è come un tassello di un puzzle mai scontato, ed è brava l'autrice a far incastrare tutti i pezzi del puzzle, lasciando nel lettore un'emozione al termine di ogni capitolo, incrementando la curiosità man man che si procede nella lettura.
È uno shojo manga molto diverso da quelli tradizionali, che piacerà anche a chi è abituato a quelli scolastici e sentimentali. Lo stile di disegno è molto piacevole e si evolve in meglio man mano che si va avanti con i volumi. Sicuramente è un manga di livello, che resta nella storia degli shojo manga. Da segnalare anche l'esistenza di 6 episodi, racchiusi in 3 OAV distribuiti all'epoca in vhs da Yamato Video.
Peccato solo che l'opera avrebbe meritato un'edizione migliore in Italia, dato che in Giappone sono uscite ben 3 edizioni di cui una kanzenban con volumi di lusso e tantissime pagine cadauno. Gli altri lavori dell'autrice sono gradevoli, ma non ha più realizzato opere della stessa caratura di Proteggi. Avendolo riletto dopo tanti anni ho ritrovato la stessa intensità di quando l'ho letto la prima volta, è un capolavoro assoluto, da collezionare e leggere come un tesoro. 10 è il mio voto!
Mi sono trovata nella pagina dedicata a Proteggi la mia Terra per puro caso e rivedendo le scan e le cover mi è venuta una grande voglia di rileggerlo...
All'inizio, ad una vaga lettura della trama, avevo storto un po' il naso ed ho pensato: la base lunare, gli scienziati... una storia di fantascienza... non è il mio genere! Poi però fortunatamente mi sono lasciata influenzare dalle recensioni ultra-entustiche dei forum ed ho recuperato gli arretrati prima che si esaurissero (e si sa quanto diventa complicato recuperare gli arretrati Planet, se passa troppo tempo!), così ho potuto apprezzarlo anch'io. La storia è molto originale; i personaggi sono complessi e ben caratterizzati, man mano che si va avanti si scoprono nuove sfumature di qualcuno di loro, ed anche Rin, che ho in più occasioni odiato, in altre fa molta compassione. Inoltre mi piace lo stile di disegno, di più di quello più maturo dell'autrice che vediamo nel sequel ed in Global Garden.
Unica pecca, l'edizione: non mi è piaciuto affatto che la Planet abbia iniziato con i soliti volumi sottiletta per poi raddoppiarne le dimensioni a metà serie. Soltanto per questo motivo (oltre che per la motivazione puramente egoistica che preferisco Jinpachi a Rin!) il mio voto finale è 8 e non 10.
All'inizio, ad una vaga lettura della trama, avevo storto un po' il naso ed ho pensato: la base lunare, gli scienziati... una storia di fantascienza... non è il mio genere! Poi però fortunatamente mi sono lasciata influenzare dalle recensioni ultra-entustiche dei forum ed ho recuperato gli arretrati prima che si esaurissero (e si sa quanto diventa complicato recuperare gli arretrati Planet, se passa troppo tempo!), così ho potuto apprezzarlo anch'io. La storia è molto originale; i personaggi sono complessi e ben caratterizzati, man mano che si va avanti si scoprono nuove sfumature di qualcuno di loro, ed anche Rin, che ho in più occasioni odiato, in altre fa molta compassione. Inoltre mi piace lo stile di disegno, di più di quello più maturo dell'autrice che vediamo nel sequel ed in Global Garden.
Unica pecca, l'edizione: non mi è piaciuto affatto che la Planet abbia iniziato con i soliti volumi sottiletta per poi raddoppiarne le dimensioni a metà serie. Soltanto per questo motivo (oltre che per la motivazione puramente egoistica che preferisco Jinpachi a Rin!) il mio voto finale è 8 e non 10.
Il più bello shojo mai scritto, e forse il più bel manga della storia. Una storia commovente ma senza esagerazioni, disegni bellissimi e particolareggiati, una trama intricata ma ben spiegata, e facilmente comprensibile.
Bellissimi tutti i personaggi, tutti ben rappresentati (non solo graficamente). Non ci saranno mai abbastanza parole per descrivere la bellezza superba di quest'opera, che andrebbe lodata infinitamente.
Bellissimi tutti i personaggi, tutti ben rappresentati (non solo graficamente). Non ci saranno mai abbastanza parole per descrivere la bellezza superba di quest'opera, che andrebbe lodata infinitamente.
Un capolavoro assoluto!!
Storia, disegni (da prima incerti ma poi diventano vere e proprie opere d'arte).
Devo quotare in pieno Naali in tutto ciò che ha detto, questo manga ha cambiato la vita anche a me. E' intriso di emozioni strazianti e uniche che nessun manga fino ad oggi mi ha trasmesso. La storia è talmente originale e me ne sono innamorata sempre di più. Ad oggi è il mio manga preferito... e sono passati più di dieci anni. Lo consiglio caldamente a tutti, ma proprio tutti! E' davvero un peccato non poter leggere un manga che non ha nessuna pecca finalmente e che è perfetto così com'è. Tratta delle tematiche serie ma sa essere anche divertente e spensierato a tratti. Di un romanticismo avvolgente, vi trasporterà in un universo parallelo, in un altro mondo, in un altro luogo e non guarderete mai più la luna nello stesso modo, ve l'assicuro.
Storia, disegni (da prima incerti ma poi diventano vere e proprie opere d'arte).
Devo quotare in pieno Naali in tutto ciò che ha detto, questo manga ha cambiato la vita anche a me. E' intriso di emozioni strazianti e uniche che nessun manga fino ad oggi mi ha trasmesso. La storia è talmente originale e me ne sono innamorata sempre di più. Ad oggi è il mio manga preferito... e sono passati più di dieci anni. Lo consiglio caldamente a tutti, ma proprio tutti! E' davvero un peccato non poter leggere un manga che non ha nessuna pecca finalmente e che è perfetto così com'è. Tratta delle tematiche serie ma sa essere anche divertente e spensierato a tratti. Di un romanticismo avvolgente, vi trasporterà in un universo parallelo, in un altro mondo, in un altro luogo e non guarderete mai più la luna nello stesso modo, ve l'assicuro.
Le grandi particolarità che si porta dietro questo manga, sono, non solo incredibili, ma praticamente uniche; infatti fino ad oggi, non ho trovato niente di simile, sia per quanto riguarda la trama, che per i disegni che sono veramente splendidi. L'unico problema, è che ormai è quasi introvabile, nelle fumetterie. Fino ad oggi sono riuscito a ritrovare solo i primi 10 volumetti, quindi non avendo letto il proseguo della storia, non mi sento di dare al manga più di 8; questo perché, più avanti potrebbe essere anche migliore quanto peggiorare, anche se fino ad ora mi è sembrato un capolavoro.
Questo manga mi ha cambiato la vita. È stato uno dei primi che comprai, ai tempi, ma fu davvero capacissimo di mettermi a mio agio, con il suo stile semplice e spiritoso. Via via che si procedeva con la storia, però, si scoprivano i caratteri dei protagonisti terrestri, ma sopratutto quelli alieni, che hanno vissuto sulla Luna una vicenda davvero sconvolgente. L'autrice è stata una maga, a farci affezionare così a questi personaggi così spontanei e realistici, tanto che poi, vivendo la loro vita precedente, non ci si poteva non appassionare al punto di commuoversi in continuazione. Senza contare la perfezione della caratterizzazione di Arisu e Rin, rispettivamente Mokuren e Shion. Ricordo inoltre la tematica dell'amore per la natura, espressa in maniera così sottile e soave. Davvero un manga pieno di sentimento e da leggere. Assolutamente sottovalutato dalla massa, che poco l'ha conosciuto, purtroppo. Leggetelo! Vi innamorerete ed identificherete in almeno uno dei personaggi!
Ottimo manga: i disegni sono abbastanza carini; la storia è molto bella e diversa dal solito... il finale è molto commovente. Poco tempo fa, ho scoperto che è stato realizzato anche l'anime di questo manga ma con scene un po' diverse...
Quindi il mio voto è 9.
Quindi il mio voto è 9.
In realtà è un otto un pò tirato, non proprio pieno. La storia è bellissima, incantata. E' la caratterizzazione dei personaggi che lascia un pò a desiderare, e anche le tavole non sono proprio il massimo. Nonostante questi difetti è sicuramente una storia originale e coinvolgente, triste nonostante il lieto fine, sicuramente merita un posto nella libreria di ogni vero collezionista.
Un manga differente dal solito, difficile da catalogare, bene, in una delle solite categorie.
Non ho tutta la storia dall'inizio alla fine, dato che in giro oramai non lo vendono più, ma le rare volte che ho potuto avere in mano un volumetto della storia, non mi ha mai deluso. Per quello che ho capito della trama, e per come è disegnato, lo trovo stupendo, come pochi altri.
Non gli dò il massimo, dato che ho notato che i personaggi, sono caratterizzati molto poco, ma questo, può accadere, non avendo tuttal a serie completa.
Non ho tutta la storia dall'inizio alla fine, dato che in giro oramai non lo vendono più, ma le rare volte che ho potuto avere in mano un volumetto della storia, non mi ha mai deluso. Per quello che ho capito della trama, e per come è disegnato, lo trovo stupendo, come pochi altri.
Non gli dò il massimo, dato che ho notato che i personaggi, sono caratterizzati molto poco, ma questo, può accadere, non avendo tuttal a serie completa.