Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
L'appuntamento è oggi orientato al genera action/ecchi con tre dei titoli più famosi in quest'ambito: Ikkitousen, Inferno e paradiso (manga) e Highschool of the Dead.
Per saperne di più continuate a leggere.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
L'appuntamento è oggi orientato al genera action/ecchi con tre dei titoli più famosi in quest'ambito: Ikkitousen, Inferno e paradiso (manga) e Highschool of the Dead.
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Ikkitōsen
6.0/10
"Ikkoutousen" prova a essere contemporaneamente un anime drammatico, un anime comico e un anime ecchi. Non riesce a fare bene neppure una delle tre cose e la commistione dei tre generi fa precipitare il risultato finale. È difficile mettere insieme drammaticità e comicità; mettere insieme dramma ed ecchi è ancora più difficile; mettere le tre cose insieme è impossibile. Alla fine "Ikkitousen" è un accozzaglia di combattimenti che non sono appassionanti per l'eccessivo fanservice e per le scenette comiche che li intramezzano. Non funziona come anime comico per l'eccessività drammaticità in cui è immerso (ci sono assassini, pervertiti, personaggi che muoiono). Funziona peggio di tutto come anime ecchi: ha un chara design decisamente hentai ma è frustrante perché non vediamo abbastanza delle grazie delle protagoniste.
Se le protagoniste fossero meno erotiche e il fanservice fosse più leggero (oppure se fosse seriamente ecchi e non drammatico) sarebbe più tollerabile, ma così è insopportabile. Se volete vedere un anime ecchi che sia veramente ecchi e onesto nella sua vocazione vi consiglio di vedere "Queen's Blade", che non è per nulla drammatico, è discretamente ironico e soprattutto vi fa vedere tutto quello che c'è da vedere. "Ikkitousen" così com'è può arrivare a stento alla sufficienza. Se io fossi una donna gli assegnerei un 2; invece sono un uomo non indifferente ai seni a cocomero e questo è l'unico motivo per cui l'ho visto. Lo promuovo a fatica per l'assenza di personaggi maschili particolarmente odiosi come quelli di "Inferno e Paradiso", che invece non può assolutamente arrivare alla sufficienza. Il chara design delle protagoniste si fa ricordare, tutto il resto no.
Se le protagoniste fossero meno erotiche e il fanservice fosse più leggero (oppure se fosse seriamente ecchi e non drammatico) sarebbe più tollerabile, ma così è insopportabile. Se volete vedere un anime ecchi che sia veramente ecchi e onesto nella sua vocazione vi consiglio di vedere "Queen's Blade", che non è per nulla drammatico, è discretamente ironico e soprattutto vi fa vedere tutto quello che c'è da vedere. "Ikkitousen" così com'è può arrivare a stento alla sufficienza. Se io fossi una donna gli assegnerei un 2; invece sono un uomo non indifferente ai seni a cocomero e questo è l'unico motivo per cui l'ho visto. Lo promuovo a fatica per l'assenza di personaggi maschili particolarmente odiosi come quelli di "Inferno e Paradiso", che invece non può assolutamente arrivare alla sufficienza. Il chara design delle protagoniste si fa ricordare, tutto il resto no.
Inferno e Paradiso
8.0/10
Inferno e Paradiso è il classico manga che o si ama o si odia. Questo soprattutto a causa dell'elevata e spesso ingiustificata dose di fanservice presente, soprattutto nei primi numeri in cui emergono i residui del disegnatore hentai che era in precedenza Oh! Great, e della "stranezza" della trama, che all'inizio appare praticamente quasi assente per poi prendere una sua forma (peraltro molto "complicata") solo dopo qualche volume, a partire dal primo flashback in cui emergono le "ragioni" dei combattimenti. Infatti se il manga inizia come un "bulli e pupe" in un contesto scolastico - non certo il massimo dell'originalità -, man mano che si va avanti si capisce che ciò che sta succedendo ora è in realtà il culmine di una guerra che dura da molto tempo e che è supportata da visioni filosofiche contrapposte. A ciò si aggiunga che i disegni dell'autore crescono esponenzialmente di capitolo in capitolo per qualità, e da metà manga sono veramente eccezionali e testimoniano la posizione di Oh! Great fra i migliori illustratori del panorama nipponico, a prescindere dalla sua abilità nel disegnare le forme femminili. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, si passa da alcuni classici stereotipi (il protagonista bulletto e arrogante e la tipa sexy che lo ama non si sa per quale motivo) e soggetti con un background più sviluppato (come Mitsuomi, Maya, e mettiamoci pure il buon Kagesada "Scartina" Sugano).
Ma allora, tralasciando il fanservice che può essere gradito o meno a seconda del lettore, qual è il vero limite di questo manga? È un piccolo grande problema: la trama, pur meritevole nelle sue idee di fondo (va addirittura a rileggere in alcuni punti la storia giapponese), è stata veramente gestita e spiegata male dall'autore. In sostanza non è riuscito a tradurre adeguatamente su carta le idee che aveva in testa, è ciò viene implicitamente ammesso dallo stesso Oh! Great. Nelle sue vignette sketch alla fine dell'ultimo volume infatti egli riconosce di aver inserito nel manga tutto quello che voleva ma anche, dimostrando una certa autocritica, che rileggendolo dall'inizio il risultato è "strano". Forse non poteva trovare un aggettivo migliore. Un esempio evidente è il secondo grande flashback del manga, il quale è parecchio lungo e lascia da parte tutti i personaggi fino ad ora presentati, dando quasi l'impressione che l'autore non sappia dove andare a parare. Impressione che si scoprirà essere sbagliata, ma solo dopo qualche volume letto "sulla fiducia". Ed è proprio questa "stranezza" nella trama che non fa apprezzare appieno uno dei punti di forza di questo manga: l'imprevedibilità. Infatti in Inferno e Paradiso non sono sempre i protagonisti a vincere, ma soprattutto fino ad un certo punto della trama non c'è un vero "nemico", ma solo individui con punti di vista differenti su ciò che giusto fare. Ed anche quando questo nemico emerge, il suo modo di agire è davvero particolare ed inaspettato. Questo comporta che, fino praticamente agli ultimi volumi, è veramente difficile prevedere quando e in che modo finirà questa storia, e difatti gli stessi combattimenti finali sono alquanto originali.
Il mio consiglio a chi vuole iniziare questo manga è cercare di leggerlo tutto in una volta, perché altrimenti si fa veramente fatica a cogliere appieno la trama. Consiglio inoltre di acquistare la recente edizione Collection della Planet Manga, che è nettamente migliore all'edizione "sottiletta" in termini di rilegatura ma soprattutto di adattamento (almeno per i volumi iniziali).
In conclusione Inferno e Paradiso è un manga da leggere per coloro che amano i combattimenti e il fan service, ma anche per coloro che richiedono anche qualche aspetto più profondo e retrospettivo a ciò leggono. Questo ovviamente purché abbiano la voglia e la pazienza di mettersi a "decifrarne" la trama. Il voto finale è un 8, che va a bilanciare il 10 dei disegni, il 6 della trama e il 7 dei personaggi.
Ma allora, tralasciando il fanservice che può essere gradito o meno a seconda del lettore, qual è il vero limite di questo manga? È un piccolo grande problema: la trama, pur meritevole nelle sue idee di fondo (va addirittura a rileggere in alcuni punti la storia giapponese), è stata veramente gestita e spiegata male dall'autore. In sostanza non è riuscito a tradurre adeguatamente su carta le idee che aveva in testa, è ciò viene implicitamente ammesso dallo stesso Oh! Great. Nelle sue vignette sketch alla fine dell'ultimo volume infatti egli riconosce di aver inserito nel manga tutto quello che voleva ma anche, dimostrando una certa autocritica, che rileggendolo dall'inizio il risultato è "strano". Forse non poteva trovare un aggettivo migliore. Un esempio evidente è il secondo grande flashback del manga, il quale è parecchio lungo e lascia da parte tutti i personaggi fino ad ora presentati, dando quasi l'impressione che l'autore non sappia dove andare a parare. Impressione che si scoprirà essere sbagliata, ma solo dopo qualche volume letto "sulla fiducia". Ed è proprio questa "stranezza" nella trama che non fa apprezzare appieno uno dei punti di forza di questo manga: l'imprevedibilità. Infatti in Inferno e Paradiso non sono sempre i protagonisti a vincere, ma soprattutto fino ad un certo punto della trama non c'è un vero "nemico", ma solo individui con punti di vista differenti su ciò che giusto fare. Ed anche quando questo nemico emerge, il suo modo di agire è davvero particolare ed inaspettato. Questo comporta che, fino praticamente agli ultimi volumi, è veramente difficile prevedere quando e in che modo finirà questa storia, e difatti gli stessi combattimenti finali sono alquanto originali.
Il mio consiglio a chi vuole iniziare questo manga è cercare di leggerlo tutto in una volta, perché altrimenti si fa veramente fatica a cogliere appieno la trama. Consiglio inoltre di acquistare la recente edizione Collection della Planet Manga, che è nettamente migliore all'edizione "sottiletta" in termini di rilegatura ma soprattutto di adattamento (almeno per i volumi iniziali).
In conclusione Inferno e Paradiso è un manga da leggere per coloro che amano i combattimenti e il fan service, ma anche per coloro che richiedono anche qualche aspetto più profondo e retrospettivo a ciò leggono. Questo ovviamente purché abbiano la voglia e la pazienza di mettersi a "decifrarne" la trama. Il voto finale è un 8, che va a bilanciare il 10 dei disegni, il 6 della trama e il 7 dei personaggi.
Highschool of the Dead
6.0/10
Difficile commentare un anime cult come "High School of the Dead", uscito l'anno scorso e subito assurto a capolavoro nel genere, senza fare diverse considerazioni. Basato sull'omonimo manga dei fratelli Sato (pubblicato in Italia in modo vergognoso da Panini) "High School" è, essenzialmente, la celebrazione degli zombie-movie americani, splatterone che richiama e omaggia, già dal titolo, l'esalogia cinematografica grandguignolesca di Romero. È un compendio di scene splatter a profusione (pur non indugiando nel gore) e divertenti dialoghi da b-movie, ma sopratutto di orde di morti viventi, tette ballonzolanti e audaci strizzatine ecchi alla "Ikkitousen".
Spiegarne il successo è facile: "High School" rappresenta lo stato supremo della nobile arte del fanservice. Nessuna trama di sottofondo, nessuna caratterizzazione forte dei personaggi, puntate generalmente identiche l'una all'altra - il gruppo continua a fuggire massacrando orde di famelici zombi e Takashi, sporadicamente, finisce con l'isolarsi insieme a una delle bellezze mozzafiato del gruppo scoprendo che se la farebbe volentieri. Il senso di tutto questo si riconduce alle stragi di zombi, ai generosi fiotti di sangue che schizzano dal primo all'ultimo episodio, alla morte di un gran numero di macchiette insopportabili, alla sfacciata bellezza delle quattro ragazze che sembrano fotomodelle e, soprattutto, alle loro grazie generosamente sbandierate in ogni dove e quando, in questo Giappone alternativo dove ogni studentessa delle superiori porta la quinta o sesta (si vede che il disegnatore originale proviene dal fumetto erotico?).
A divertire ci pensa MadHouse, che con il solito alto budget realizza una confezione tecnica/visiva sopraffina, con un chara fedele all'eccitante tratto originale, ottime animazioni e una regia action adrenalinica - un ritrovato Tetsuro "Death Note" Araki. A impreziosire il tutto, l'affascinante gusto estetico in location depressive e apocalittiche, con l'uso intenso di ombreggiature e filtri violacei, e ben dodici ending, tutte cantate dallo stesso Maon Kurosaki e volte ad abbracciare ogni forma di heavy/alternative rock. E così, tra ogni genere di armi utilizzate per squartare zombie (shotgun, fucili da cecchino.... anche gli omaggi alla saga videoludica di Resident Evil si sprecano), civili allegramente sgranocchiati, ragazze talmente sexy da fare tremare e tette che si muovono in bullet time - per fare passare in mezzo loro le pallottole, impara Matrix! -, "High School of the Dead" si ritaglia un posto nell'Olimpo delle più geniali serie spiccatamente fanservice di ogni era. Purtroppo questo non basta a garantirgli l'impunità da ogni critica.
Il problema non è che "High School" si deve prendere solo come divertito omaggio al genere e quindi sorvolare sull'esilità della trama; è che, pur breve, questa serie sembra essere addirittura troppo lunga. Nonostante il ritmo, nonostante le tette, nonostante lo splatter, tutti e tre fonti iniziali di grande esaltazione, presto il gioco inizia a mostrare la corda. Dopo già, diciamo, i primi tre episodi, si inizia timidamente a sperare in qualche minimo risvolto di trama che spezzetti la ripetitività dell'azione e che magari fornisca qualche spiegazione sull'epidemia o quant'altro. Purtroppo nessun risvolto coglierà la trama che, linearmente, e seguendo abbastanza fedelmente l'incompiuto manga, continuerà a trascinarsi mostrando sempre le stesse cose: cambieranno le ambientazioni, aumenterà il body count, avverrà qualche raro momento di critica sociale marchio del genere (le immancabili riflessioni sul dovere diventare cinici ed egoisti per sopravvivere in situazioni di estremo pericolo), ma la minestra non verrà mai rimescolata. Sempre e solo azione fine a se stessa.
Vero che questo è anche il succo di uno zombie-movie qualsiasi, ma penso che anche "Dawn of the Dead", con una durata di 300 minuti, finirebbe con lo stancarci. Inutile comunque fare troppo le pulci o i seriosi con una serie di puro cazzeggio come questa: c'è brio ed è piena di pupe semi-nude, per molti può bastare. Dedicato sopratutto agli amanti dell'horror seriale e senza pretese alla "Friday the 13th".
Spiegarne il successo è facile: "High School" rappresenta lo stato supremo della nobile arte del fanservice. Nessuna trama di sottofondo, nessuna caratterizzazione forte dei personaggi, puntate generalmente identiche l'una all'altra - il gruppo continua a fuggire massacrando orde di famelici zombi e Takashi, sporadicamente, finisce con l'isolarsi insieme a una delle bellezze mozzafiato del gruppo scoprendo che se la farebbe volentieri. Il senso di tutto questo si riconduce alle stragi di zombi, ai generosi fiotti di sangue che schizzano dal primo all'ultimo episodio, alla morte di un gran numero di macchiette insopportabili, alla sfacciata bellezza delle quattro ragazze che sembrano fotomodelle e, soprattutto, alle loro grazie generosamente sbandierate in ogni dove e quando, in questo Giappone alternativo dove ogni studentessa delle superiori porta la quinta o sesta (si vede che il disegnatore originale proviene dal fumetto erotico?).
A divertire ci pensa MadHouse, che con il solito alto budget realizza una confezione tecnica/visiva sopraffina, con un chara fedele all'eccitante tratto originale, ottime animazioni e una regia action adrenalinica - un ritrovato Tetsuro "Death Note" Araki. A impreziosire il tutto, l'affascinante gusto estetico in location depressive e apocalittiche, con l'uso intenso di ombreggiature e filtri violacei, e ben dodici ending, tutte cantate dallo stesso Maon Kurosaki e volte ad abbracciare ogni forma di heavy/alternative rock. E così, tra ogni genere di armi utilizzate per squartare zombie (shotgun, fucili da cecchino.... anche gli omaggi alla saga videoludica di Resident Evil si sprecano), civili allegramente sgranocchiati, ragazze talmente sexy da fare tremare e tette che si muovono in bullet time - per fare passare in mezzo loro le pallottole, impara Matrix! -, "High School of the Dead" si ritaglia un posto nell'Olimpo delle più geniali serie spiccatamente fanservice di ogni era. Purtroppo questo non basta a garantirgli l'impunità da ogni critica.
Il problema non è che "High School" si deve prendere solo come divertito omaggio al genere e quindi sorvolare sull'esilità della trama; è che, pur breve, questa serie sembra essere addirittura troppo lunga. Nonostante il ritmo, nonostante le tette, nonostante lo splatter, tutti e tre fonti iniziali di grande esaltazione, presto il gioco inizia a mostrare la corda. Dopo già, diciamo, i primi tre episodi, si inizia timidamente a sperare in qualche minimo risvolto di trama che spezzetti la ripetitività dell'azione e che magari fornisca qualche spiegazione sull'epidemia o quant'altro. Purtroppo nessun risvolto coglierà la trama che, linearmente, e seguendo abbastanza fedelmente l'incompiuto manga, continuerà a trascinarsi mostrando sempre le stesse cose: cambieranno le ambientazioni, aumenterà il body count, avverrà qualche raro momento di critica sociale marchio del genere (le immancabili riflessioni sul dovere diventare cinici ed egoisti per sopravvivere in situazioni di estremo pericolo), ma la minestra non verrà mai rimescolata. Sempre e solo azione fine a se stessa.
Vero che questo è anche il succo di uno zombie-movie qualsiasi, ma penso che anche "Dawn of the Dead", con una durata di 300 minuti, finirebbe con lo stancarci. Inutile comunque fare troppo le pulci o i seriosi con una serie di puro cazzeggio come questa: c'è brio ed è piena di pupe semi-nude, per molti può bastare. Dedicato sopratutto agli amanti dell'horror seriale e senza pretese alla "Friday the 13th".
Shitstorm incoming!
Su Ikkitousen e HSOTD concordo in toto con le recensioni (e più o meno darei lo stesso voto) e faccio i complimenti ai loro autori sia per contenuti che per forma.
Finora micheles e god87 non mi hanno mai deluso, bravi! >.<
Inferno e paradiso non lo conosco ma volevo provarlo almeno in versione anime, dato quanto ne ho sentito parlare.
Se provi l'anime di inferno e paradiso sappi che potrai godere di 1/100 della bellezza del manga. Se vuoi saperne di più ne ho già fatto una recensione ma il manga è imparagonabile, non solo per la trama più complessa e non ovviamente tagliata come nell'anime, ma anche per i disegni, semplicemente spettacolari.
Eventualmente puoi farti una visione dell'anime consapevole di quanto sia una cosa marginale per vedere a grandi linee come sia il manga.
Il lungo flashback è una delle parti che preferisco nel manga, il modo drammatico con cui si chiude è molto toccante (almeno, per me lo è stato) e nell'anime è riproposto abbastanza bene, però dopo quello inizia l'evoluzione inaspettata dell'opera, ma questo ovviamente non avviene nell'anime.
Diciamo che la sufficienza la raggiunge in virtù di una seconda serie molto più carina. In definitiva però non sono d'accordo sul consiglio di andare su queen blade: sono due anime ecchi totalmente diversi come stile, almeno a mio parere ^^
Su HOTD beh, comprendo che il voto possa oscillare tra il 6 (voto recensione) e 8 (quanto gli do io) sulla base dei propri gusti in merito. Il fatto che le radici dell'opera siano ben piantate nella tradizione horror zombie è la forza ed eppure la debolezza dell'anime in questione: no a personaggi particolarmente carismatici (però sono diventati icone alcuni di essi, vedi Hirano e Saeko); no ad una trama complessa (è la cronaca della corsa alla sopravvivenza nulla di più... se vi mettessero una qualche trama per motivare il virus o simili il risultato sarebbe orrendo e ridicolo); si ad esaltazione gratuita basata sulla violenza.
Come si potrebbe dire: è uno splatter-anime baby, prendere o lasciare XDDD
Come si potrebbe dire: è uno splatter-anime baby, prendere o lasciare XDDD
Lascio XD
Ma sono io il primo che cerca spesso puro intrattenimento da un anime, però HOTD secondo me è carente anche in quello!
Sarà che mi urta che i protagonisti si sentono dei cristoni per ogni cagata che fanno...ci sono opere molto più divertenti/violente/adrenaliniche di questa ma che non hanno la minima considerazione... Sapere che sta robaccia abbia riscosso tutto 'sto successo mi da fastidio.
P.S: De gustibus, eh... Non voglio mica scatenare polemiche.
Occhio che gente come me e God87 appena sente nominare Terminator pensa a quello italiano
Scherzi a parte, ottime recensioni, tutte e tre
Non che lo consideri un capolavoro ma un 7 scarso glielo darei.
Concordo sul fatto che come combattimenti siamo mediamente troppo in basso e come scene ecchi beh....siamo quasi nell'hentai talvolta.
Insomma è una via di mezzo un po' in tutto. Avessero curato maggiormente i combattimenti in primis sarebbe potuto uscir fuori qualcosa decisamente migliore.
* inferno e paradiso
....ad un certo punto ho dovuto interrompere la lettura rimandandola a quando avrei potutto leggerlo continuativamente. La narrazione di quest'opera è a dir poco caotica l'unica flebile speranza di capirci qualcosa è leggere un volumetto dietro l'altro senza soste. Ora che l'opera è terminata ed è per intero in mio possesso lo potrò fare, poi saprò esprimermi meglio in merito. Per ora posso solo notare l'ottimo tratto grafico e lo splendore delle forme femminili (Oh great è un asso in questo) per il resto sembra essere rasoterra. Non credo riuscirò a valutarlo sufficiente...
magari riuscissi a seguire l'anime!!
Sicuramente in quel caso la storia sembrerebbe più chiara
* Su HSOTD posso solo ripetermi.
Per me è un'ottima opera, rovinata da troppo fanservice e dalla mancanza di un seguito (per ora). Per il resto... il miglior anime sui morti viventi tutt'ora in circolazione.
Nell'anime la storia non è più chiara, visto che si conclude raggazzonatamente con due OAV dopo il lungo flashback dedicati al fratello delle Natsume!
C'è "troppa" azione in quest'opera e renderla al meglio in formato cartaceo è complicato, se a questo aggiungiamo che tutte le opere di Oh Great che abbia letto sin d'ora soffrono di una trama a dir poco ingarbugliata ecco che il pastrocchio è bello che servito.
Il prima possibile comincerò a rileggermelo da capo ma non nutro eccessive speranze di capirci qualcosa...
-Ikkitousen: Avete preso una delle peggiori recensioni di micheles............XD, tra le tantissima altre che che aveva scritto..........LOL,infatti la recensione non descrive niente di trama, personaggi, tematiche.......vabbè cmq io lessi il manga pubblicato dalla J-POP e l'ho droppato perchè la storia non mi ha mai entusiasmato tanto come manga e poi quesi disegni........., senza contare che è la copia mal riuscita di Inferno e Paradiso.
-Inferno e Paradiso: Allora in primo tempo lo lessi in scan ma lo droppai perchè non ci capìì niente, poi vidi l'aniem che come tutte le trasposizioni animate di Oh greath oltre ad essere mal fatto è anche pesantemente censurato, in fuemtteria un giorno vidi il primo numero di Inferno e Paradiso collection lo presi gratis con una speciale forumula che vige nella mia fumetteria, lo rilessi e già capìì moltissime altre cose la traduzione era notevolmente migliorata rispetto a quella delle scan ( ecco spiegato perchè del manga non si capiva na cippa), e ho preso così gli altri numeri tranne il 3 che non trovo ed il 22 che deve ancora uscire, leggo il volume sempre 2-3 volte epr avere chiara la storia e devo dirvi che molte cose che a prima lettura sembravano idiot e strambe alla 2° e 3° lettura erano molto più chiare. Per capire la sceneggiatura di Oh greath / ito ogure bisogna prestare attenzione perchè tutto è infarcito di retorica e filosofia orientale, e se non si capisce l'opera non sempre bisogna dare la colpa ad essa ma io ricercherei la causa nel lettore e mi farei un bel bagno di umiltà ( come feci io) e dire " forse sono io a non avere gli strumenti necessari per capirla", i disegni sono fantastici dal 10 della collection migliorano nettamente ( peccato per quella carta di merda), le ragazze sono ottimamente disegnate il culmine della perfezione grafica è qui non in Air Gear che essendo uno shonen limita l'autore, peccato che questo manga fino al 16 era uno dei migliori Seinen poi con il 2° flashback purtroppo cala un casino e ripeterà lo stesso errore di Air Gear dal particolare si va al comisco...........e non si capisce più niente.
Cmq darei all'opera un voto tra 7 e 8.
Hightschool of the death: Letto il manga, l'anime mai visto, la storia è stereotipata epccato che però poteva essere interessante se solo l'autore non avesse fatto del fanservice il perno centrale della storia, la storia la sis egue solo epr quello purtroppo e no perchè per vedere gli studenti che fanno contro gli zombie.......era meglio se il disegnatore si dava all'hentai....... poi le persone non agisono in modo realistico ( la bambina in un Seinen crepava giustamente) gli darei un voto molto più basso tipo 3-4.
Questa e' una delle mie peggiori recensioni per l'italiano (praticamente ripeto lo stesso concetto tre volte) non per altro; trama, personaggi e tematiche sono trattati tanto quanto sono presenti nell'anime
Grande
Kabutomaru offende micheles inconsapevolmente...BOTTE! BOTTE! BOTTE!
Per quanto riguarda le serie oggetto della rubrica ho apprezzato particolarmente la recensione su inferno e paradiso, un manga che ho droppato neanche a metà ritenendolo insulso e senza senso, in quanto mi ha fatto capire che forse l' ho mollato troppo presto (fino ad ora non capivo i commenti di chi diceva che gli era piaciuto). A mia discolpa posso dire che che è quantomeno un manga molto lento a ingranare.
Ikkitousen è una delle poche serie che ho recensito e il mio voto è stato un 3 (evidentemente ho un animo più "femminile" di quello del buon Micheles)... tutto quello che potevo dire sulla serie l' ho scritto lì ed è inutile ripeterlo, basti dire che trovato tutti i difetti elencati e anche altri tra cui una realizzazione tecnica non sempre all' altezza e combattimenti a dir poco penosi oltre all' inutilità generale del genere maschile (sia ben chiaro, che in un action/ecchi il genere maschile sia inutile è una cosa che ci stà tutta, il problema è che in quest' anime dovrebbero esserci combattenti maschili forti sulla carta ma che fanno figure penose) nell' opera.
Su HSOD la recensione rispecchia l' idea che mi ero fatto ascoltando i discorsi su quest' opera ma io non l' ho mai visionata quindi le mie impressioni lasciano il tempo che trovano e sono di utilità nulla.
Inferno e Paradiso non mi dispiacerebbe leggerlo, ma come ho già detto l'altro giorno i manga non rientrano nel mio budget, e da quanto ho letto o si posseggono, e quindi si leggono, tutti i volumetti uno dietro l'altro o non si capisce niente.
Highschool of the Dead è una serie che mi ha divertito e intrattenuto anche se il fanservice a volte è davvero troppo marcato. E' un opera diretta a intrattenere senza troppe pretese e tralasciando qualche spunto originale la trama sa di già visto. Per non parlare dell'azione che di certo non manca ed è ben strutturata.
Complimenti al trio di recensori!
Mah, io ho dato 3 al manga di Inferno e Paradiso (con grandissimo masochismo sono arrivato quasi alla fine ma poi ho ceduto), quindi siamo pari
Onestamente capisco chi ha dato l'insufficienza a Ikkitousen, il mio 6 e' un 5.5 tirato su per miracolo, tenendo conto anche che si tratta di un anime del 2003, uno dei primi rappresentanti del genere. Uno del 2011 con la stessa atmosfera lo stroncherei subito. Comunque effettivamente e' proprio il caso di dire che il chara fa la sua porca figura
Ah, rieccolo
A dispetto della modestia di Micheles, che comunque si è migliorato, se tu avessi letto tutte le sue recensioni non avresti esordito in questo modo. La recensione è scritta bene, le regole della grammatica sono rispettate, i contenuti ci sono, l'analisi non manca. Certo, è una delle prime ed è un po' più acerba, ma è innegabile che i semi della buona scrittura e della buona analisi c'erano eccome. Beh, fossero tutte così
...Micheles volevi vedere di più, eh? hihihi
scherzo!
Mi trovo d'accordo con l'analisi della tua recensione, solamente che l'assenza di una trama più sentita me l'han fatto valutare insufficientemente.
Mai sentito parlare di Inferno e Paradiso, sembra lunghetto.
HSOTD mi piacciono le corse per scampare ai nemici (zombie), e un po d'azione, quindi giustifico il fanservice di temme gommose e quant'altro LOL ci vanno giù pesante, ma io ho notato per lo più l'assenza di fragilità di questi personaggi che dopo esperienze traumatiche, sembrano perderne la memoria per portare avanti la storia.
Nonostante tutto, questo anime è nel mio genere anche se non ne rispetta tutti i canoni, e sono curiosa di vederne un continuo :3
Li conosco tutti ma non ne ho visto/letto nessuno per intero.. Lascio a voi.
Le critiche sono tutte gradevoli da leggere, particolarmente riuscita quella di God87.
Complimenti ai tre autori pubblicati!
Inferno e paradiso, ho letto qualche numero ma poi ho lasciato perdere non mi ha entusiasmato per nulla.
Di High schoool of the dead posso dire che l' anime è inutile a parte i disegni non mi è piaciuto per nulla, il manga invece lo trovo bello, l' unica pecca è che non è ancora stato terminato.
Trama non ne vedo, anzi se proprio dobbiamo commentare la struttura dell'italiano non ho niente da ridire ( cosa per la quale lui si auto-accusa) e comunque non voglio scendere nella polemica anche perchè sinceramente di ikkitousen non mene frega più di tanto nè come manga e nè come anime.
7 pollici rossi............mammia..........tutti quanti vi siete fermati solo ai primi 2-3 righi del mio commento..........senza neache proseguire nella lettura nè di ikkitousen, nè di TT e nè di HSOD.
Su Ikkitousen anime io mi sono fermato alla prima serie anime, che ho apprezzato in quanto onesto antipasto dei primi 6 volumi del manga. Sulle altre non mi pronuncio, pur sapendo che inventano una storia nuova.
Sul manga boh, io continuo a reputarlo un gioiellino. Non per tutto quel fanservice che, come giustamente dice Micheles, manda a quel paese gli intermezzi "seriosi" che l'autore vorrebbe evocare, ma più che altro per la capacità di Shiozaki di raccontare una storia altresì semplicistica gestendo in modo superlativo un cast IMMENSO di personaggi. La vicenda è infatti vissuta dal punto di vista oltre 5 fazioni per un totale di (penso) oltre una cinquantina di personalità, tutte caratterizzate decentemente (almeno nei limiti del genere) e che interagiscono in una sceneggiatura molto ma molto intricata e per questo stimolante. Mi ha ricordato, con le dovute proporzioni, le opere di Imagawa.
High School of the Dead è sempre la stessa storia... È vero che scimmiotta molto gli zombie-movie americani, ma come ho scritto nella rece anche il migliore di questa categoria, durasse 300 e passa minuti e fosse basato SOLO ED ESCLUSIVAMENTE sulle stesse cose (tette, fighe e fughe XDDD), verrebbe a noia. Romero nei suoi film fa satira non banale sul consumismo, i REC sono girati in modo innovativo... e High School of the Dead?
Edit: senza contare che in buona parte dei zombie-movie i personaggi hanno un disegno psicologico, quelli di HOTD neanche ci provano a prendersi sul serio.
Cmq di Urasawa sto leggendo Monster, ma preferisco comunque tutto quello che ho visto finora di Imagawa rispetto a lui. In Monster la storia è eccellente ma l'autore si dilunga eccessivamente in sottotrame/filler: nelle opere dell'altro mi vien quasi da dire, a memoria, che non esistono mai filler e ogni puntata apporta qualcosa al mosaico...
Per questa frase rischi il pestaggio ma e' meglio proseguire la discussione in altri lidi, qui siamo off-topic
Per Tenjo tenge io nn saprei veramente che voto dargli...parte con un autore che veniva unicamente dal mondo "hentai" e i disegni nn sono assolutamente all'altezza...ma tempo al tempo...appena pochi volumi dopo la serializzazione lo stile si raffina fino a diventare uno dei manga-ka più bravi nei dettagli e con un tratto divino per i background. Per quanto riguarda la storia : l'ho trovato coerente e molto avvincente nella prima parte...però dopo, fra flashback, viaggi nel passto, milioni di nomi nn si capisce più una beata mazza .
A parte le mie valutazioni personali sempre complimenti ai recensori !!!!
Cmq non capisco perchè alcuni giustifichino Ikkitousen e no inferno e Paradiso visto che a meno di viaggi nel tempo Inferno e paradiso precede di 2 anni se non sbaglio Ikkitousen quindi la brutta copia brutta è quest'ultimo.
Personalmente all'anime di Inferno e Paradiso darei lo stesso voto che all'anime di Ikkitousen (5.5). E' migliore per certe cose, peggiore per altre, i due aspetti si compensano. Quello che non giustifico e' il manga che a mio avviso peggiore sensibilmente e da un certo punto in poi diventa un'opera sadomaso ambientata nel passato dove non si capisce piu' nulla. Lì l'ho droppato.
L'anime di inferno e Paradiso è un obrobrio............censure qua e là e poi si derma al volume 7-8, manco 1/ 3 del manga tratta........
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