
“L'oggettività non significa imparzialità, ma universalità.”
Raymond-Claud-ferdinand Aron
"Obiettività: camuffamento della soggettività."
Georges Elgozy
Non ho potuto fare a meno di notare che, ultimamente, uno dei principali argomenti di discussione su questo nostro sito riguarda il modo in cui una persona preferisce consigliare e/o essere consigliato riguardo a cosa leggere o guardare.
AnimeClick.it ha da sempre il suo punto forte nelle recensioni scritte di proprio pugno proprio dalla sua utenza.
Recensioni che aiutano, o almeno cercano di farlo, gli appassionati a districarsi nella vasta "giungla" dei tanti titoli anime e manga esistenti.
A questo punto la domanda sorge spontanea ed accende gli animi anche all'interno del nostro staff.
Per orientarvi preferite fidarvi di una recensione o di un giudizio fatto sinceramente "di pancia", in cui chi lo ha scritto non nasconde le sue preferenze o i suoi gusti o optate per un lavoro più neutro e possibilmente oggettivo?
Credete che questa oggettività possa davvero esistere sotto tutti i punti di vista o preferite buttarvi sui consigli di chi è più affine a voi per quanto riguarda i gusti e non lo nasconde?
Esista o no la vera oggettività, in fin dei conti quel che conta per davvero è il piacere che una data opera può regalarvi, ma se poi si finisce per farsi influenzare dall'opinione altrui allora questo piacere è legato quasi totalmente dalla vostra scelta pregressa.
Scendere nel sociologico o nella filosofia spicciola non è proprio nostra intenzione, tranquilli.
Questo sondaggio non risolverà questo eterno dilemma se sia auspicabile seguire l'una o l'altra via, e neanche è questa l'intenzione. Siamo qui per verificare i vostri gusti e il vostro pensiero e magari intavolare un discorso a riguardo.
A voi la parola!

Alla fine ho votato "Vado a naso" perchè dopo anni conosco abbastanza bene i miei gusti e difficilmente il mio istinto si sbaglia, ma nell'enorme offerta soprattutto di anime, avendo poco tempo, spesso mi affido anche alle impressioni di persone di cui mi fido e che so amano più o meno i miei stessi generi. Così riesco a fare una scrematura. Finora è un metodo che ha funzionato, almeno per me!
Era troppo bella per non votarla.
Comunque sia, come per tutte le cose, la verità sta nel mezzo. Un bel po' di entrambe. Tendenzialmente risponderei: soggettiva. Il perché? Un po' tutte le recensioni lo sono, c'è solo chi è più abile a camuffarle. E fondamentalmente un buon anime può lasciarti indifferente, così come opere imperfette fino all'inverosimile ti catturano più di opere "buone e simpatiche".
A volte è l'imperfezione a dare quel qualcosa in più, e pochi recensori lo ammettono nei giudizi. Dunque nel "tendenzialmente soggettivo" io riesco ad inquadrare l'ottica di chi scrive, senza che il recensore si atteggi a portatore di verità universalmente oggettive.
L'oggettività vera e propria è come la felicità e la perfezione: un ideale a cui ambire, ma irrealizzabile.
Esistono i fatti (verità) e l'interpretazione che noi diamo di quella verità, che per quanto possiamo essere convinti di essere gli osservatori più oggettivi possibile, dipenderà sempre e comunque dal nostro trascorso culturale e dai nostri gusti.
L'oggettività esiste sotto tutti i punti di vista, qua su animeclick ben pochi lo sono, ma quei pochi esistono e mi leggo le loro recensioni. Chi dice che l'oggettività non esiste è per pararsi dalla propria ignoranza solitamente.
Ogni essere umano percepisce le cose diversamente, per questo motivo gli esseri umani a fissato dei canoni in cui incanalare i propri giudizi, in modo da mettere tutti a tacere ed essere d'accordo obbligatoriamente.
Prendiamo due persone e lasciamole isolate dal mondo per un pò di tempo. Dopo un pò chiediamo quanto tempo è passato secondo loro, ognuno ti risponderà a modo suo (uno 50 minuti un'altro un'ora 10). Per fugare ogni dubbio si guarda l'orologio a cui abbiamo affidato la misurazione del tempo oggettivo e si scopre che è passata un'ora e nessuno può contestare questa affermazione dche è passata un'ora, indipendentemente dalle proprie percezioni personali. Quindi l'oggettività esiste, perchè esistono delle regole convenzionali.
Saranno i miei sensi di ragno,ma non sbaglio mai la scelta dell'anime,ovvero il giudizio finale non si discosta più di tanto dalla previsione.Vado a naso sì,ma leggo anche le recensioni perchè capisco fin dove è oggettivo e come potrebbe piacermi.Infatti mi capita anche di scovare ottimi anime da recensioni negative.
" L'oggettività non esiste - E chi pensa di poterne fornire una è solo un presuntuoso".
Si può tentare di esprimere un giudizio più bilanciato non lasciandoci trasportare completamente dal nostro entusiasmo o dalle nostre delusioni ma sarà comunque un giudizio basilarmente soggettivo.
Certo, oggettivamente "Ironic è pelato" ma anche questo comporta tutta una serie di conseguenze soggettive, c'è chi dirà (per esempio) che sotto il sole estivo soffre di più perchè prende il sole direttamente mentre altri affermeranno che sta più fresco senza il crine, alcune donne lo riterranno più sexy e virile ad altre magari la pelata non piacerà per niente.
Anche da ogni punto oggettivo (o pseudo tale) che andate a trovare se ne potrebbero tirar fuori conslusioni completamente soggettive. la rincorsa all'oggettività è un'utopia.
Per esempio, il comparto tecnico è chiaramente una cosa oggettiva.
Alcune considerazioni, come l'efficacia della regia o della sceneggiatura, invece sono miste, in quanto prevedono una certa componente di gradimento personale. (ma una regia buona rimane buona, anche in un anime che non è gradito)
Infine ci sono alcune cose soggettive, come il genere di elezione o le scelte stilistiche, che possono piacere o no.
Credo che un buon giudizio debba contenere tutto. Un giudizio senza opinioni a mio avviso è "senz'anima", mentre una cosa totalmente soggettiva fa meno presa, in quanto potrebbe apparire poco ponderata.
Sono assolutamente daccordo con il suo pensiero!
E poi scrivere soggettivamente diventa molto più divertente
L'oggettività non esiste, tuttavia spesso viene demonizzata al fine di nascondere la propria ignoranza e i propri giudizi scevri da contestualizzazione e senso critico.
Delle guerre di opinioni non m'interessa. Non c'è nulla da imparare da esse. Io voglio il parere di gente competente e di cui mi fido. Per me il parere di un Cannarsi a caso su Evangelion vale molto di più di quello del primo utente a caso di animeclick. Perché lui sa contestualizzarlo, conosce la cultura che l'ha prodotto, con gli anime ci lavora e quindi la sa più lunga. Anche se non sarà mai completamente oggettivo.
Ovviamente se un/a amico/a mi consiglia o sconsiglia un anime non è che lo/a mando a quel paese, di certo se me ne sconsiglia uno ci penso comunque due volte prima di scartarlo a priori.
Ironic è pelato è oggettivo.
Ironic è bello è soggettivo.
Ironic sta fresco o piace in genere alle donne è oggettivo, forse oggettivamente falso, ma oggettivo.
Ovviamente voto oggettivo, non mi interessa se a lui piace perché gli ricorda l'infanzia.
Che sia una canzone,film o altro.
Io che amo le light novel, mi faccio "particolarmente" influenzare e infatti lo dico.
Poi, ovvio che se il prodotto è una pippata pazzesca allora lo dico.
Meglio una recensione soggettiva con cui inizia: "da amante dei shonen credo che questo prodotto sia davvero ottimo" ed ecc.
es. banale (su una discussione venuta fuori ieri in bacheca)
Puoi dire che Paranoia Agent ti ha confuso e ti ha annoiato e quindi non ti è piaciuto per varie cose, ma non puoi dire che non sia un' opera di qualità e definirla : una "come tante".
Poi non so voi, ma io non sono mica un critico professionista (ne dilettante), mi piace parlare e sparlare di anime, ed è giusto dire sempre la propria, ma cercando sempre di farlo con ritegno e rispetto verso l'opera in questione. Apparte SAO (ecco, qui dimostro come il mio intero discorso sia fuffa e solo apparenza, purtroppo non resisto è nella mia indole.)
Può essere più largamente condivisa rispetto ad altre, ma rimarrà sempre tale. Chi pretende di essere oggettivo, ha la presunzione di ritenere il proprio pensiero superiore a quello altrui, ponendosi aprioristicamente sul piedistallo della verità assoluta.
Siccome ritengo tale modo di pensare il tipico ragionamento di una persona arrogante e poco incline ad ascoltare la controparte, preferisco ascoltare e leggere il pensiero di chi, con umiltà e senso della misura, ammette i limiti di un ragionamento personale ma prova gioia nel condividerlo, piuttosto che imporlo.
Per il resto appoggio completamente quanto scritto da Eretria90.
L'originalità è oggettiva (un'idea è già stata usata? non è originale)
Un'animazione, entro i limiti dello stile, è oggettiva (si basa su dei canoni, tecniche e quantità di lavoro).
Una regia narrativa che funziona è oggettiva (che sia lenta o frenetica, vintage o sperimentale, che piaccia o non piaccia, se centra gli obbiettivi prefissati funziona, se la gente non coglie quello che volevano gli autori non funziona).
Via discorrendo.
Detto questo, ho votato i giudizi soggettivi.
Questo perché, a prescindere da tutto, anche il capolavoro più perfetto della storia dell'umanità può non piacere a qualcuno o non dirgli niente ed apparirgli freddo e distante se non addirittura fastidioso, di conseguenza è importante sapere i gusti e le ASPETTATIVE di una persona per poter valutare di conseguenza entro che canoni si basa una recensione.
Oltretutto, il giudizio oggettivo e imparziale non è prerogativa di tutti, ed una recensione che si vuole spacciare per totalmente oggettiva pecca di arroganza, anche se in buona fede, e non ha garanzie per stabilire la facoltà di giudizio critico e matematico di chi recensisce.
P.S.: Troppo simpatica l'opzione relativa a Ironic. XD
Qualunque giudizio formulato da una persona deriva dalla sua cultura, dai suoi trascorsi, da quello che prova.
Per quel che riguarda le mie scelte, di solito vado sempre a naso, ma c'è gente che ha gusti simili ai miei che mi fornisce validi consigli, ma sempre in modo soggettivo.
Forse sarà perché tendo a prendermela quando leggo recensioni distruttive che si gloriano del fatto di essere oggettive, quando non lo sono per niente.
Alla fine l'unica cosa che conta è che piaccia a me, sia che si tratti di musica, film, drama, anime o fumetto.
Detto questo, RyOGo... anche io mi associo al "92 minuti di applausi" per il tuo commento! (E applausi anche per Saibankan)
Ovviamente mi fido più dei pareri oggettivi che di quelli "di pancia", poichè di soggettività ne esistono infinite, mentre di oggettività poche. Inoltre ricercando io stesso l'oggettività, ed essendo (per quanto riguarda la soggetività) un caso troppo singolare, nel 99% dei casi non mi sono pentito a fidarmi di un parere che ho considero/mi è sembrato obiettivo, mentre ad ascoltare un parere prettamente soggettivo me ne sono pentito almeno una volta su due.
Se i vari popoli cercassero di essere più obiettivi e di vedere le situazioni da un punto di vista più imparziale, nel mondo ci sarebbero molte meno guerre. E molti meno litigi anche nelle semplici relazioni umane.
Quindi W l'oggettività, per un mondo migliore!
Potremmo discutere per anni su questioni del genere, senza però venirne mai a capo.
Io, se leggo una recensione dall'inizio alla fine, è perché tale mi trasmette qualcosa -che sia positivo o negativo-. Perché l'autore ha saputo esprimere concetti in maniera coinvolgente e semplice, e se poi mi guardo un anime o mi leggo un manga lodato, trovandolo invece mediocre... beh, avrò qualcosa su cui discutere, si spera, in maniera civile. Una recensione totalmente oggettiva non la si può fare; può passare un'analisi fredda del reparto tecnico, ma già sul punto di giudicare una trama, la corda dell'oggettività diventa un filo interdentale: prima o poi si spezza. Ci sono tematiche che ti toccano più di altre, certe cose ti irritano, altre no. Un personaggio può influenzarti senza che tu nemmeno te ne accorga, in un primo momento. Tante cose possono alterare un giudizio, ed essendo esseri umani, penso sia anche giusto.
Dovremmo discutere sempre in maniera civile, di cosa troviamo buono e cosa cattivo, confrontandoci con menti aperte e non ottusità ad ogni angolo! Questo per me è il piccolo lato delle recensioni che si sta davvero un po' perdendo.
Tagliando corto, non posso mai sapere se sto leggendo un giudizio super soggettivo o molto equilibrato (se non ho ancora iniziato l'opera in questione) per cui, "dipende dai casi", ma preferisco prima di tutto, una buona argomentazione. Non esiste nessuno che abbia i miei stessi identici gusti, e perciò non è mai detto che possa trovare quella giusta.
personalmente io ho votato "Dipende dai casi" nel senso che io leggo un po tutte le recensioni che ci sono (ammesso che non siano 20, 30, 1000.. allora ne leggo solo alcune a caso) e mi faccio una mia idea a prescindere.
è lo stesso metodo che uso con i giornali: non mi metto li a lamentarmi della faziosità o di come un giornalista sia politicamente schierato, leggo un po tutte le notizia dà più fonti e cerco di formulare delle idee indipendenti.
Si può contestualizzare quanto si vuole un'opera, ma la contestualizzazione non fa il voto. Il voto lo fa il parere di chi scrive la recensione, ed essendo un parere, esso non può essere oggettivo.
Ovvio che per alcune opere bisogna conoscerne il contesto, ma esso non è NECESSARIAMENTE importante. Qui in Italia c'è questa moda del contesto, propugnata da gente ignorante che vuole necessariamente trovare un significato dietro ogni opera. Hai capito il vero significato, quello allegorico, dietro un'opera? Bene, buon per te. Ma bisogna imparare anche a guardare un'opera solo come sé stessa.
Al di là dei valori e del significato dell'opera, essa è bella? Anche la Divina Commedia (quella vera, non parlo di quella di Nagai) ha dei bei significati dietro la parole, ma diciamocelo, fa' schifo. E se la recensissi, nonostante tutti i significati importanti, le darei 4.
Le recensioni, ripeto, servono ad invogliare la gente a guardare una determinata opera, oppure a convincerla che la suddetta non merita una visione. E questo ragionamento, così come per gli anime, vale per tutti i settori, dalle recensioni di film e libri a quelle di hotel e ristoranti.
Questo non vuol dire che l'oggettività non esista. Se si guarda la realtà, essa sarà sempre oggettiva, e nessuno può contestare gli eventi avvenuti. Se apro tre libri di storia, tutti mi daranno la stessa versione degli avvenimenti (a meno che qualcuno non voglia dare una propria valutazione SOGGETTIVA (ed erronea) della vicenda). Ma in una recensione, un testo scritto per consigliare o meno un'opera a seconda se ci sia piaciuta o meno, non può esistere l'oggettività, proprio perché non è un testo per natura oggettivo.
Se per "soggettivo" si definisce un giudizio espresso in base alle impressioni individuali, per "oggettivo" si definisce un giudizio espresso in base a ciò che corrisponde positivamente a canoni prestabiliti.
I canoni prestabiliti sono, a loro volta, scelti da esseri umani. E l'essere umano è una creatura imperfetta.
Sono, quindi, dei pareri assolutamente soggettivi ma che, con il tempo e grazie all'appoggio di una certa comunità, sono entrati a far parte della cultura popolare, in modo da esser valutati giusti e reali.
Cosa ho votato? Credo che non sia difficile da intuire.
"Il mondo è una mia rappresentazione". Mi concedo il lusso di citare il mio filosofo favorito, nonché mito e grande ispirazione: Arthur Schopenhauer.
Ciò detto in linea di massima preferisco recensioni che cercano di essere maggiormente oggettive e di analizzare in modo il più neutro possibile i vari aspetti dell'opera (fatto salvo che come detto prima non si è mai totalmente oggettivi), anche se ovviamente non evito recensioni soggettive che riescono comunque a illustrare le caratteristiche dell'opera.
Personalmente, in alcuni casi mi è successo di trovarmi in disaccordo anche con i voti della maggioranza dei recensori, ma non per questo ho taciuto la mia opinione. In sintesi, non scrivo con la presunzione che le mie recensioni siano oggettive, se non per il rispetto dei parametri di correttezza linguistica e ortografica, quelli sì legati da convenzione al contrario delle opinioni.
Quando mi cerco un anime da vedere leggo la trama ( se non contiene troppi spoiler) e magari se lo trovo guardo brevemente il trailer. Quasi tutti quelli che ho visto mi hanno soddisfatto visto che da solo sono riuscito a trovare: Clannad, Angel Beats, Requiem for The Phantom e Zegapain, giusto per dirne alcuni.
Poi ovviamente se qualcuno mi consiglia un anime un'occhiata alla trama gliela dò, ma solitamente evito accuratamente di leggere qualsiasi recensione prima di vederlo. Sia perché ogni tanto spoilerano qualcosa in più rispetto alla trama sia perché non voglio essere assolutamente influenzato ( positivamente o negativamente). Solitamente le guardo dopo aver visionato l'intera opera, vedendo appunto se mi trovo d'accordo o meno.
L'unica cosa che vorrei precisare è che non capisco perché fare una recensione di un anime che si trova particolarmente brutto. Ho visto alcune recensioni che davano 2 o 3 come voti, non che ci sia niente di male, ma io avessi la voglia recensirei gli anime che mi piacciono, non quelli che non gradisco.
Preferisco il "vado a naso", per me gli anime e i manga sono un passatempo e non voglio perder tempo a definire se qualcosa è soggettivamente od oggettivamente bello: deve piacere a me e mi basta questo. Se alla fine della visione/lettura mi sarà piaciuto bene, sarò soddisfatta della mia scelta, se invece avrò sbagliato pazienza la colpa è solo mia (e preferisco sia così invece che andare da chi mi ha suggerito il titolo e dire "ma che razza di ciofeca mi hai consigliato?", tanto alla fine la scelta di vederlo è stata solo e solamente mia).
Però oggettivamente la pelata di Ironic è pelata xD
Potrei aver battuto il mio record personale per la facilità e immediatezza con cui ho risposto ad un sondaggio di AC.
Vedo delle immagini che mi incuriosiscono, leggo la trama, passo alla lettura del manga. Idem per gli anime, solo che talvolta guardo anche i trailer.
Per me è sempre così e la colonna di immagini presente nella parte destra di questo sito ha avuto un grande peso nelle mie scelte di lettura/visione degli ultimi anni.
Praticamente chiedo consigli e opinioni solo quando il manga o l'anime non è la versione originale del titolo che mi interessa e temo spoilers, modifiche della storia e situazioni spiacevoli di vario tipo.
Le mie perplessità riguardano più spesso le opere nate come light novel, che spesso sono ottime in originale, ma perdono qualcosa nelle altre versioni e come manga a volte diventano degli orrori.
Per quanto riguarda la classica domanda che vedo spesso in bacheca "Non ho niente da vedere/leggere, mi consigliereste qualcosa?" non credo che arriverà mai il giorno in cui la leggerete da me: il mio elenco di titoli da leggere/visionare sembra inesauribile. Del resto invece che preoccuparmi di ridurlo continuo a farmi coinvolgere dalle nuove scoperte. Finchè c'è quell'elenco di anime/manga consigliati sulla destra e finchè ci saranno le news non potrò mai dire che non ho niente da vedere o leggere. ù_ù (L'unica possibiità è che io vada in crisi di astinenza per un genere specifico, ma finora non è mai successo
Per quanto mi riguarda, se un mio amico mi consiglia qualcosa, accetto volentieri il suggerimento; nel peggiore dei casi, mi renderò conto che i nostri gusti non sono poi così simili.
L'oggettività esiste laddove non è in gioco un parere, ma solo fatti concreti. Le recensioni per loro natura sono l'espressione del parere del recensore, che necessariamente include aspetti soggettivi di preferenza, quindi non può essere soggettiva.
Va cmq detto che se il recensore hai dei gusti simili ai miei la recensione la accetto volentieri.
ps pier paolo pasolini si poteva permettere di dire certe cose perchè era un uomo la cui opinione aveva un senso e un ragionamento di fondo tutt' altro che soggettivi... anzi era decisamente un uomo di grande cultura, riconosciuto come tale da tutti, anche da chi lo avversava.... oggi purtroppo una cultura come la sua manca...
a buoni intenditori poche parole...
mi spiego se si da un giudizio soggettivo è basato sul gusto personale, perciò si può aiutare " altri " con gusti simili.
con quello oggettivo ci si esprime su fattori indipendenti proprio dai gusti personali e questo fattore di neutralità può esser d'aiuto a chiunque.
Preferisco decidere io cosa è buono o cosa no anche a costo di rimetterci dei soldi.
Perchè l'oggettività non esiste, ognuo di noi percepisce qualcosa e la giudica in maniera strettamente dipendente dai propri schemi mentali e dal proprio bagaglio culturale, quindi tanto meglio una recensione dichiaratamente e palesemente "soggettiva", che una falsamente "oggettiva"
Modifica dopo lettura commenti:
Chiaramente mi riferisco al giudizio, alle considerazioni su un'opera, è ovvio che se uno mi elenca solo i dati tecnici, la durata e la trama e me la spaccia per "recensione oggettiva", è da prendere a pedate.
Per quanto nel 99% dei casi vada a naso prima di iniziare la visione/lettura di qualcosa, se leggo la recensione dopo la visione, mi interessa molto di più la recensione di pancia. E personalmente, recensioni davvero oggettive, non so manco scriverne (né mi piacerebbe farlo)!
Es: non avrei mai guardato madoka se non fosse per i voti
Per me l'opinione è personale e non può intaccare in ogni caso (oggettiva o soggettiva che sia) ciò che ognuno pensa
Anime e manga trasmettono emozioni: mi piace vedere una recensione dove si capisce che chi l'ha vista è rimasto particolarmente impressionato in positivo o in negativo. Ognuno ha i suoi gusti, a me piace leggere un po' recensioni e farmi la MIA idea di come può essere l'anime/manga di cui stiamo parlando per valutare se è un'opera che merita la mia attenzione; questo sarebbe impossibile se le recensioni non fossero soggettive.
Nelle mie cerco di dare spazio alle emozioni che ho provato mentre la vedevo (e ora capisco che Ilbellobellenda non ne leggerà mai una perché sono chilometriche
Ci vuole un po' di uno e un po' dell'altro.
inoltre penso che una recensione totalmente oggettiva non possa esistere, dato che per forza di cose veniamo influenzati dai nostri sentimenti e dai nostri pensieri
Vi riporto come aneddoto i primi giudizi sui giornali alla prima proiezione di Rocky di Sylvester Stallone. I giornali ne davano un giudizio negativo, nelle sale invece la gente a fine film si alzava in piedi ed applaudiva per l'entusiasmo in un modo allucinante. Dopo 40 anni questo film è ancora considerato un cult intramontabile che da le stesse emozioni di allora; chi aveva ragione? Secondo me il pubblico, con il suo giudizio più soggettivo =)
Se si parla di recensioni, la regola aura consiste nel dire sempre la verità riguardo ad una determinata opera, limitandosi agli aspetti tecnici/contenutistici del prodotto e controllando la propria sfera emotiva (che comunque ci deve essere, ma non deve prevalere). Recensioni sfogo, recensioni dettate dall'ira, dalla frustrazione o dai vari eccessi emotivi sono inutili e deleterie. Recensire significa offrire un servizio alla comunità, non dev'essere una valvola di sfogo per le proprie frusrazioni, o una dimostrazione del proprio mascochismo nel recensire a tutti i costi ciò che non piace.
Il mio voto va pertanto alla soggettività. Ascolto le varie opinioni, m'informo sulla natura e sulla tipologia dell'opera, eventualmente guardo qualche screeenshot, poi decido o meno di guardarla. Quando consiglio qualcosa, di solito domando: "Che cosa vorresti vedere?" "Che genere preferisci?" "Vuoi provare qualcosa di differente oppure vuoi attenerti ai tuoi generi preferiti?"
Sono dell'idea anche che quando si fa una recensione è normale dare il proprio parere, ma sono anche convinta che sia necessario giustificarlo perchè dire "a me piace" spesso non è sufficiente.
Tornando seri direi che potrei fare un copia-incolla del commento di Nyx che condivido lettera per lettera.
A me piace leggere le recensioni più per confrontare il mio parere su un'opera con quello degli altri che per avere delle dritte, preferisco quelle di "pancia", mi divertono quelle piene di "ardore" sia da fanboy che da hater.
La parola "oggettivo" va molto di moda su AC, a leggere certi commenti c'è davvero tanta gente convinta di dispensare la Verità Assoluta quando esprimono semplicemente il loro parere, quasi che per qualche legge divina la loro opinione sia più importante di quella degli altri, personalmente certi atteggiamenti li trovo solo ridicoli.
Perché? Perché chi si vanta di fare critiche oggettive, su un campo artistico dove una valutazione precisa e numerica è limitata a ben poco, in realtà è il peggior recensore possibile e sta solo propugnando la sua opinione soggettiva cercando di farla passare per migliore.
La verità è che ognuno di noi ha i nostri gusti. A me cose come Ping Pong, Kill la Kill, Evangelion ... fanno c***re. Ma di brutto. Non le vedrei altre puntate neanche pagato. E di contro, cose come Sakurasou, Sakura Trick, K-on mi piacciono da morire, e le ho riviste più volte.
La mia opinione vale meno di quella di chi spaccia per "oggetiva" la propria? Non penso proprio.
È vero che l'oggettività è una chimera, impossibile da raggiungere. Proprio per questo acquista importanza l'abilità del recensore, le cui conoscenze gli/le permettono di esprimere un giudizio attraverso una valutazione metodica delle qualità di un opera.
Perché in sostanza, secondo me, ciò che si chiama qualità (in senso positivo) di un opera può essere scomposta in sottocategorie quantificabili.
Direi che da una recensione cerco innanzitutto l'aspetto soggettivo, ovvero l'impatto che l'anime ha avuto sulla persona. Perché fondamentalmente è quello che voglio da un anime.
Ma una recensione completa, secondo me, deve avere un'analisi del comparto tecnico, suoni, animazioni, regia, etc... E in questo caso ci dev'essere anche un minimo di oggettività.
Cmq quando c'è la passione una recensione diventa veramente completa
Uno può tendere verso l'oggettività quanto vuole (per esempio una cosa che faccio io è cercare di non farmi trasportare dalla foga e dall'entusiasmo e riconoscere i difetti di un'opera anche nel caso fosse qualcosa che adoro, così come riconoscere i pregi di un'opera che soggettivamente parlando non mi è piaciuta molto), ma non la si raggiungerà mai pienamente, un minimo di soggettività ci sarà sempre, inconsapevole o meno.
Con questo non voglio dire "viva la soggettività più sfrenata", bisogna trovare il giusto equilibrio fra i due poli e, nell'esporre il proprio apprezzamento soggettivo, giustificarlo in una maniera coerente e argomentata.
{Però un po' di stile ci vuole. Stiamo parlando di anime, gente, non di deodoranti per ambienti.
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