Il tema delle forze militari in Giappone, della loro funzione e di quanto le Jieitai, le Forze di Autodifesa, siano effettivamente un esercito è un argomento centrale, che fin dalla nascita della Costituzione Pacifista del paese è stato al centro di accesi dibattiti (a tal punto da diventare un gioco...). La questione è diventata ancora più importane soprattutto oggigiorno, viste le intenzioni di modificare il famoso Articolo 9 da parte del primo ministro Shinzo Abe e la questione Isis, fatti che hanno spaccato l'opinione pubblica.

In merito alla questione, il maestro dell'animazione giapponese, Isao Takahata, fondatore dello Studio Ghibli e direttore di grandi film d'animazione come Una tomba per le lucciole e La Storia della Principessa Splendente, ha recentemente tenuto una conferenza a Tokyo sostenendo la sua opposizione contro la nuova politica di sicurezza del Giappone, che autorizzerà una reinterpretazione della Costituzione pacifista così come il supporto militare a nazioni straniere in caso di guerra. Ecco quanto affermato dal maestro:
Il maestro ha poi continuato facendo riferimento al suo capolavoro
contro la guerra, Una Tomba per le Lucciole, per supportare le sue idee:
Takahata si è poi concentrato sul famoso articolo 9 contro la guerra, quello più discusso quando si parla della partecipazione giapponese in missioni militari all'estero:
Anche altri grandi esponenti della cultura giapponese sostengono le sue idee, fra cui il collega e amico Hayao Miyazaki, ben noto per le sue tendenze pacifiste, che alcuni mesi fa aveva dato voce alle sue preoccupazioni in merito alla questione. Perfino le piccole e tenere mascotte della Sanrio (l'azienda di Hello Kitty) hanno sostenuto la necessità per la propria patria di rimanere un paese pacifico, segnatamente in occasione delle celebrazioni per il 70° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale e dello sgancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
Fonte consultata:
Anime News Network

In merito alla questione, il maestro dell'animazione giapponese, Isao Takahata, fondatore dello Studio Ghibli e direttore di grandi film d'animazione come Una tomba per le lucciole e La Storia della Principessa Splendente, ha recentemente tenuto una conferenza a Tokyo sostenendo la sua opposizione contro la nuova politica di sicurezza del Giappone, che autorizzerà una reinterpretazione della Costituzione pacifista così come il supporto militare a nazioni straniere in caso di guerra. Ecco quanto affermato dal maestro:
"E' perfettamente possibile per noi una svolta. Possiamo molto semplicemente passare da un paese libero dalla guerra ad uno [coinvolto] in essa".
Il maestro ha poi continuato facendo riferimento al suo capolavoro

"Il Giappone ha realizzato molti film animati che descrivono l'orrore della guerra, uno sforzo che raramente è stato fatto in tutto il mondo. Anche se questo è piuttosto significativo, non è abbastanza per prevenire la guerra... Qualcosa deve essere fatto per assicurare che il Giappone rimanga una nazione in pace".
Takahata si è poi concentrato sul famoso articolo 9 contro la guerra, quello più discusso quando si parla della partecipazione giapponese in missioni militari all'estero:
"Con questo [l'articolo 9], noi siamo in grado di risolvere i problemi senza ricorrere alla guerra. Per [credere in] questo c'è bisogno di ingenuità, ma noi dovremmo essere in grado di dare un grande contributo al mondo"
Anche altri grandi esponenti della cultura giapponese sostengono le sue idee, fra cui il collega e amico Hayao Miyazaki, ben noto per le sue tendenze pacifiste, che alcuni mesi fa aveva dato voce alle sue preoccupazioni in merito alla questione. Perfino le piccole e tenere mascotte della Sanrio (l'azienda di Hello Kitty) hanno sostenuto la necessità per la propria patria di rimanere un paese pacifico, segnatamente in occasione delle celebrazioni per il 70° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale e dello sgancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
Fonte consultata:
Anime News Network
(benche fino al giorno prima l italia fosse pappa e ciccia con Gheddafi)
non degli Americani con le conseguenze che sappiamo (Furono Sarkozy e Cameron a voler far cadere il Colonnello Gheddafi non il Governo USA)
Ma un attacco militare è una cosa ,azioni di tipo terroristico un altra. Nel caso ISIS/Giappone poi si è trattato di un azione isolata in territorio medio-orientale non dissimile dalle altre condotte dall ISIS verso gli stranieri in quelle aree non di un attacco al territorio metropolitano giapponese
Situazione nella quale il Giappone puo difendersi per altro con i vari strumenti del caso. e che non rientrano nell ambito dell articolo 9
- "Il popolo giapponese rinuncia per sempre alla guerra come diritto sovrano della nazione e alla minaccia di un uso della forza per risolvere le dispute internazionali", Che è una cosa ben diversa dalla difesa dell territorio nazionale come avverrebbe nel caso il Giappone si trovasse aggredito da un altro paese
L abbandono dell art 9 nasce come detto da Tazebao dall timore Giapponese verso l ascesa cinese e dal contenzioso per le Senkaku Dall altro dalla volonta di Abe forse di rilanciare l economia Giapponese attraverso un maggiore sviluppo dell Industria Bellica Un riarmo Giapponese (che poi cosi indifesi non sono visto che sono il 10 esercito piu potente del mondo e al quinto posto per le spese militari)
significa commesse militari e relativi interessi economici/finanziari Fosse solo perche se ce un industria che non conosce mai crisi assieme alla Droga e quella delle armi Specie se si tratta di armi ad alta tecnologia ,settore in cui il Giappone è gia per molti lati ampiamente presente
Senza contare gli sviluppi con la cina che non sono per niente piacevoli e prima puoi cina carcera di espandersi.
Anche italia dovrebbe fare lo stesso. Nessuno paese vincente di 2GM lo ha fatto allora perché italia e Giappone dovrebbero essere "pseudo-colonie" dei americani. La crisi con unione sovietica è finita.
- "Il popolo giapponese rinuncia per sempre alla guerra come diritto sovrano della nazione e alla minaccia di un uso della forza per risolvere le dispute internazionali" per l'appunto "rinuncia all'uso della forza per risolvere le dispute internazionali", ergo si può solamente difendere e non può controbattere e non può rispondere a eventuali offensive nemiche, ed è costretto ad avere sempre un alleato per risolvere un problema militare.
Ricordiamoci poi quando è stato scritto l'articolo 9, nel dopoguerra, dove tutti speravano non si dovesse più ricorrere alla violenza. Oggi nell'Asia abbiamo la Corea del Nord, che è pronta a lanciare missili a destra e sinistra, non appena qualcosa la turba, la Cina che è cresciuta con ritmi esagerati nell'ultimo decennio a causa anche di bolle speculative, e ora cerca territori da poter sfruttare a suo piacimento. Quindi io non trovo sbagliato, per quanto speri rimanga invariato, la modifica dell'art.9. Io penso voglia modificare l'articolo e renderlo simile a quello italiano o di qualche altra nazione europea. Dove l'esercito esiste solo per difendere il territorio, però in caso di attacco nemico, puoi inviare truppe, per controbattere l'offensiva.
Le richieste del governo USA sono strumentalizzate da Abe e C. per travolgere le basi stesse della Costituzione, oggi questi articoli, domani rivedremo il principio della sacralità dell'Imperatore.
P.S. Vorei sapere come siete arrivati alla crisi Libica ( davvero non lo ho capita) comunque
1) L'intera questione fù gestita dagli Anglo-Francesi, nel Golfo della Sirte c'è un immenso giacimento petrolifero, tale da raddoppiare le risorse della Libia, i nostri cari alleati pensavano di andare a metterci su le mani. ( in Libia è l'ENI ad avere un ruolo fondamentale)
2) Il Baldo Governo Italiano si disinteressava della cosa, siamo entrati nelle operazioni solo grazie a Napolitano, per Silvio stavamo ancora a guardare, aspettando che Ghedafi rispondesse al telefono....
3) Smettetela di rimenbrare il tempo antico in cui c'era l'amico Gheddafi, era uno stupratore di donne e bambini ( e anche di uomini), si è imboscato biliardi e per anni ha trescato con i peggiori terroristi. Certo abbastanza intelligente da capire che i tempi erano cambiati, ma non da vedere che il suo governo era alla fine. La crisi ATTUALE è colpa nostra che una volta abbattutolo non siamo andati ad aggiustare le cose, come si era ampiamente promesso....Come ci eravam impeganti a fare.
Abbiamo tanto criticato gli USA per l'Iraq ma quel che abbiamo combinato in Libia.....
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