Il successo di Your name. ha raggiunto come ben sapete anche l’Italia, ma questa volta sta raggiungendo delle vette decisamente inaspettate. L’amata opera di Makoto Shinkai ha registrato cifre molto importanti nei nostri botteghini, tanto che verrà proiettato per una seconda replica.
Oggi però parliamo della light novel di Your name., edita da J-POP. Difatti, caso più unico che raro, è riuscita ad entrare nella top 50 dei libri più venduti nel circuito di librerie laFeltrinelli. Un evento che può solo far clamore e donare grande soddisfazione ai tantissimi fan dell’opera ma anche a tutti gli amanti dell’animazione giapponese, in quanto pubblicità di questo genere potranno solo aiutare il progresso di questo mondo qui da noi.
Questo successo così grande ed insperato pare abbia confuso un po’ l’Ansa, che segnalando la notizia parla di come i fumetti non entrino solitamente in questa classifica… il tutto pare che continuerà, dato che del resto una novel è ben differente da un manga. Vi ricordiamo infine che abbiamo avuto l’immenso piacere di poter intervistare Leonardo Ken Usami, animatore che ha lavorato per your name.
Fonte Consultata:
Ansa
Oggi però parliamo della light novel di Your name., edita da J-POP. Difatti, caso più unico che raro, è riuscita ad entrare nella top 50 dei libri più venduti nel circuito di librerie laFeltrinelli. Un evento che può solo far clamore e donare grande soddisfazione ai tantissimi fan dell’opera ma anche a tutti gli amanti dell’animazione giapponese, in quanto pubblicità di questo genere potranno solo aiutare il progresso di questo mondo qui da noi.
Questo successo così grande ed insperato pare abbia confuso un po’ l’Ansa, che segnalando la notizia parla di come i fumetti non entrino solitamente in questa classifica… il tutto pare che continuerà, dato che del resto una novel è ben differente da un manga. Vi ricordiamo infine che abbiamo avuto l’immenso piacere di poter intervistare Leonardo Ken Usami, animatore che ha lavorato per your name.
Fonte Consultata:
Ansa
http://www.animeclick.it/recensione/54363
Posizione nella classifica Bestseller di Amazon:
- n. 71 in Libri
- n. 1 in Libri > Fumetti e manga > Narrativa a fumetti
se poi nella top 10 ti ritrovi Cicciogamer89...
Il libro è molto semplice, adatto anche ad un pubblico di adolescenti. All'inizio ho fatto un po' fatica perché si sente la mancanza del supporto visivo (non posso dire di più per non spoilerare), però poi mi ha preso e l'ho letto tutto d'un fiato. A me ha emozionato e ora non vedo l'ora di vedere anche il film, anche se probabilmente dovrò aspettare l'uscita del blu ray ç__ç
Comunque, a scanso di equivoci, non aspettatevi disegni: è un romanzo semplice in tutto e per tutto.
Anch'io. E' questo il principale difetto che ho trovato in questo libro. Ma resta un bellissimo libro, e perciò lo consiglio.
OT: Chissà perché quando sono tornata ieri alla Mondadori (per me tappa obbligata quando faccio una passeggiata il sabato e/o la domenica mattina) avevano tolto tutte le fascette.
Tra parentesi, ho saputo che nelle prossime settimane la J-Pop Manga annuncerà proprio delle nuove novels, chissà cosa bolle in pentola..... ?
Speriamo! Io voglio innanzitutto La ragazza che saltava nel tempo ed AnoHana!
Merita assolutamente, ha molti più dialoghi (Diciamo riflessioni) che nel film non ci sono, è più completo.
Ciò nonostante
Parlando del libro posso confermare, come ha giustamente fatto notare Hachi, che le prime pagine sono un po’ ostiche da seguire, venendo a mancare il supporto delle immagini che rendono l’incipit del lungometraggio molto più scorrevole. Passato il primissimo impatto però la storia e i personaggi conquistano il lettore e il ritmo serrato non permette di posare il libro prima di averlo concluso. Io l’ho letto tutto d’un fiato in poche ore e l’ho trovato ben scritto e assolutamente degno del film al quale fa da complemento, come lo stesso autore ricorda nella breve postfazione. I maligni potrebbero pensare che il buon Shinkai, traviato dalla brama di denaro (si sa: l’appetito vien mangiando), si limiti, per citare un altro proverbio, a tirare acqua al suo mulino; ma effettivamente nel libro si ritrovano alcuni dettagli che nel film facilmente sfuggono anche all’occhio attento d’uno spettatore recidivo. Parimenti nel film, libero dai vincoli della narrazione in prima persona tipica delle light novel, ci sono elementi assenti nel romanzo oltre ad una splendida colonna sonora responsabile, non meno della storia e dell’eccelso comparto tecnico, dell’enorme successo che il film sta riscuotendo un po’ dappertutto.
https://www.ibs.it/classifica/libri/1week?gclid=Cj0KEQiAt9vEBRDQmPSow-q5gs8BEiQAaWSEDjKMMdttaGLBqp6GuigzkXWL7FLr4IcuOfGZKlcbsiwaAs8_8P8HAQ&gclsrc=aw.ds
Ed a giudicare dalla freccia in basso prima era ancora più in alto!
Finalmente magari queste cose saranno un po' più conosciute (si spera)
Certo l'ignoranza (imbarazzante direi,soprattutto con la simpatica Wikipedia pronta ad aiutare) rimane (ANSA ehm ehm),ma è il fatto che sia così apprezzato è comunque una cosa positiva! *_*
Al momento non è in cima alla mia lista dei recuperi ma ci potrei fare un pensiero più in la...
Questa però è una caratteristica comune a molte light novel ed è facile incontrarla.
Il libro è uscito prima del film (un paio di mesi) ma praticamente sono contemporanei...
Comunque che schifo come ci specula la Jpop, un libro di 180 pagine venduto a 14 euro...
Suvvia, che saranno mai 14 € per un romanzo? Specie contando gli sconti che ti fanno le fumetterie e quelli vari riscattabili col biglietto del cinema...
Che esempio del piffero.
Prime stampe di libri, anche di 200 pagine, possono tranquillamente costare quella cifra.
Romanzi di autori famosi, in prima stampa e con copertina rigida arrivano tranquillamente a 20€.
Fatti un giro in libreria tra le nuove uscite e poi dimmi.
Infatti anche quelli costano troppo, ma sono una minoranza. Qui comunque l'atteggiamento non è giustificato in alcun modo visto che lo stesso tipo di edizione riservato ad altre light novel veniva a costare 12€ (prezzo già alto) e non 14€.
E poi non mi pare che Your name abbia la copertina rigida.
Sulla questione della prima o terza persona è una scelta dell'autore, sulla questione del tempo della narrazione è una scelta del traduttore.
Il libro medio giapponese (perlomeno nella letteratura contemporanea) può indifferentemente essere tradotto tutto al presente o al passato su preferenza del traduttore. Poi, ci sono libri in cui è più immediato scegliere il presente o il passato, ma non crediate che generalmente in giapponese il tempo "dominante" sia così ben definito. Spesso e volentieri in un testo giapponese il presente indica banalmente un'azione futura o contemporanea e il passato semplicemente un'azione precedente a quella di un dato evento, non servono come indicazioni per dire che l'autore vede la storia al presente o al passato (anche se ovviamente ci sono casi in cui è evidente). E comunque in giapponese i verbi non sono come li intendiamo noi: hanno solo un presente e un passato (edit: dimenticavo che esiste anche il progressivo (che può essere coniugato sia come un presente progressivo che un passato progressivo), che a seconda del verbo indica contemporaneità o un'azione già svolta che si ripercuote sul presente - e quindi diventa una sorta di passato). Non hanno modi, trapassati e futuri. (hanno altre cose che noi non abbiamo, come il causativo, il volitivo e i gradi di formalità, più il passivo, ma quello ce l'abbiamo anche noi e non è né un modo né un tempo verbale)
Per capirci, un testo può anche iniziare con "Accadde mille anni fa." e poi proseguire nella frase successiva con un presente "C'è un ragazzo che si chiama X e fa il cuoco.", che andrà però tradotto al passato. Ma può anche esserci una scena al presente con un passato che salta fuori dal nulla, del tipo "Vedo un mio amico. L'ho salutato: «Ciao!»" che è meglio tradurre al presente per evitare un senso di WTF al lettore occidentale.
Si vede che il traduttore avrà avuto le sue ragioni e/o preferenze personali per optare per il presente. Se avesse voluto, avrebbe potuto tradurre tutto al passato remoto, dovendo magari ricorrere di più all'uso di pensieri in corsivo al presente, slegando con la forza ciò che nell'originale era parte integrante della narrazione, ad esempio (che è quello che spesso accade nelle light novel tradotte al passato). Il brutto dei libri giapponesi è che spesso mescolano pensieri al presente anche in testi palesemente al passato.
Che bello, in pratica per loro Your Name è come Nembo Kid.
E pensare che Watchmen nell'88 vinse un premio Hugo ed è stato inserito dal Time nella lista dei 100 migliori romanzi inglesi dal '23 ad oggi. Dai che fra un po' Colombo scopre l'America.
Non so come mai abbiano scelto di farlo pagare di più, ma generalmente gli editori di manga e light novel in Italia alzano il prezzo alle serie che vendono di meno per limitare le perdite, non per speculare su un titolo palesemente valido (infatti in genere i titoli più costosi dello stesso editore sono quelli che vendono di meno - a eccezione dei titoli speciali o di quelli che hanno formati diversi e/o più grandi).
In questo caso credo abbiano maggiorato il prezzo perché comprare la licenza di una novel che in patria ha venduto un milione e mezzo di copie costasse di più di una novel che al massimo vende qualche centinaio di migliaia di copie a volume, e quindi i due euro in più servissero per rientrare nella spesa maggiore rispetto a un'altra novel qualsiasi delle loro.
Ovviamente posso facilmente sbagliarmi (bisognerebbe far parte della redazione per conoscere le motivazioni delle loro scelte), ma ricordo che qualche tempo fa all'ennesima richiesta di portare le novel di Re:Zero su facebook hanno risposto qualcosa come "Il titolo ci interessa, ma una serie così popolare presenta maggiori difficoltà contrattuali", che immagino che in italiano significhi "maggiore popolarità uguale maggiore costo del contratto". Come valeva per Re:Zero sarà valso anche per Your name. no?
Ecco, appunto, hai anticipato quello che volevo rispondere. Thks
Spiegazione esaustiva. Certo, in realtà io facevo a prescindere da tutto un discorso semplicemente sulla base delle mie preferenze, ma non sapevo che quella scelta ricadesse sul traduttore. Lieto di esserne venuto a conoscenza ora. L'unica cosa, circa l'ultima cosa da te scritta io cose del genere le ritrovo spesso anche in libri occidentali. Almeno se ho inteso quello a cui tu stavi facendo riferimento. Ad esempio cose del genere "Desidero tanto poter andare alla festa", pensò la ragazza affacciata al balcone. Ecco, se è così io non ci trovo nulla di strano.
Intendevo più casi come "Il nemico si avvicinò. Stava sferrando un calcio. Ma che fai? Spostati da lì! Ma lui non si spostò in tempo." o meglio ancora "Stavo facendo quella cosa. Avevo poco tempo. Forse dovrei fare anche questo. Anche se non vorrei farlo. E poi decisi di farmi un caffè."
Le light novel SONO romanzi, di bassa narrativa nipponica ma comunque è pur sempre narrativa, al pari dei nostri Hunger Games e La Ragazza del Treno.
Sono le graphic novel ad essere fumetti.
Pensare che forse i diritti di Your Name attualmente costano forse di più rispetto a quelli di SAO, Haganai e DanMachi non ti passa minimamente per la testa, vero?
Esiste qualcuno oltre a me che spera in accel world? Senza season 2 le novel sono l'unico modo per scoprire come continua e ho letto che la quinta, ambientata proprio dopo l'anime, è una delle migliori x_x
@akoomik: A dir la verotà, credevo di essere l'unico XD
La novel di Accel World è stata il mio primo pensiero dopo aver saputo di questi nuovi annunci XD
Quindi? Non tutti i romanzi giapponesi sono light novel. Resta il fatto che parlare in questo caso di light novel e non di semplice romanzo è disinformazione.
Quanto al prezzo del libricino, è indice della fiducia che l'editore ha riposto nei confronti del pubblico italiano. Solo J-Pop sta scommettendo su questo fronte nonostante i rischi che comporta. Il gesto va apprezzato, non insultato come se il mercato fosse cosa semplice.
Ciò non toglie che siano storie in grado di emozionare (li compro pure io).
Davvero? O.o E come vengono classificate?
Questo è dovuto anche al fatto che nel primo mese in cui il libro è in vendita chi possiede la tessera Feltrinelli ha uno sconto del 15%.
Resta il fatto che Kimi na no wa non è una light novel e difatti nel sito Kadokawa sta sotto 書籍 (url /category/book/) e non ライトノベルトップ (url /category/lightnovel/).
Poi si può anche discutere del sesso degli angeli, ma classificarla come light novel mi sembra un errore oggettivo, e come i giapponesi classichino la narrativa non c'entra una mazza.
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